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Icona Gabranth 1 Gabranth: Perché rinunci a ciò di cui devi avere più cura?
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Un addetto alla "sicurezza" che dorme in una bara nei sotterranei della residenza Shinra. Quest'uomo enigmatico si avvolge in un mantello rosso e vanta i geni di un mostro... per non parlare di un segreto legame con Sephiroth.

Vincent Valentine è un personaggio giocabile del gioco Final Fantasy VII.

Questo misterioso personaggio può essere incontrato mentre dorme in una bara nei sotterranei della residenza Shinra, ma il suo misterioso passato è reso noto al giocatore solo visitando determinati luoghi o assistendo a determinati eventi con lui in squadra. Originariamente un membro del dipartimento di sicurezza della compagnia elettrica Shinra, i Turks, è scomparso in circostanze poco chiare che hanno a che fare con il professor Hojo e la sua collega Lucrecia Crescent, e proprio il suo conto in sospeso con Hojo è ciò che lo porta a unirsi al gruppo di protagonisti.

Vincent appare anche in altri titoli della Compilation di Final Fantasy VII, in particolare ha un ruolo di rilievo nel film Final Fantasy VII: Advent Children, ma la sua crescente popolarità gli ha permesso di diventare protagonista di un titolo tutto suo: lo sparatutto in terza persona Dirge of Cerberus -Final Fantasy VII-, in cui sono ulteriormente esplorati la sua storia, l'origine dei suoi poteri e il suo rapporto con Hojo e Lucrecia, mentre cerca di fermare una pericolosa organizzazione che mira a purificare il mondo.
Vincent torna al suo ruolo originale in Final Fantasy VII Rebirth, dove tuttavia non si unisce ufficialmente al gruppo giocabile e agisce solo come personaggio di supporto.

Nel suo gioco d'origine, Vincent non era che un personaggio segreto con un ruolo minimo nella trama centrale e statistiche mediocri, tuttavia il suo gameplay unico e il suo aspetto affascinante lo hanno reso uno dei personaggi più iconici dell'intera compilation, specialmente tra il pubblico femminile. Ciò gli ha permesso di fare anche qualche comparsata come personaggio giocabile in diversi titoli spin-off della serie Final Fantasy.

Storia[]

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

La carriera come Turk[]

Figlio di Grimoire Valentine, un membro della sezione ricerche della compagnia elettrica Shinra, Vincent si arruolò nel corpo speciale dei Turks, allora noto come "dipartimento di ricerche amministrative". All'età di ventisette anni, gli fu assegnato l'incarico di monitorare l'andamento del progetto Jenova a Nibelheim, e durante quel periodo, si innamorò di Lucrecia Crescent, una dei ricercatori a capo del progetto. I due si frequentarono per un po', ma quando Vincent scoprì che Lucrecia era legata alla morte di suo padre Grimoire, la donna prese le distanze da lui e iniziò una relazione con il suo compagno di ricerche, il professor Hojo.

Lucrecia rimase incinta, e insieme al compagno decise di usare il feto ancora nel suo grembo come soggetto per i test del progetto Jenova. Vincent si oppose fortemente all'uso di soggetti umani, specialmente Lucrecia, per esperimenti scientifici, ma la ragazza si sottopose volontariamente ai trattamenti per il bene della scienza, finendo con l'ammalarsi gravemente. Furioso, Vincent si confrontò con Hojo nel sotterraneo della residenza Shinra, e l'accesa discussione tra i due culminò con un colpo di pistola nel petto del Turk. Hojo usò il suo corpo ancora vivo per esperimenti sul potenziamento della resistenza del corpo umano e sulla metamorfosi, trasformando Vincent in un mutante, ma non ottenne risultati soddisfacenti perché era rimasto in stato comatoso.

In un disperato tentativo di salvarlo, Lucrecia impiantò energia mako intaccata dall'essenza di Chaos nel corpo di Vincent: grazie agli esperimenti di Hojo, il corpo del ragazzo era diventato abbastanza potente da resistere alla reazione e ospitare il potere di Chaos, e Lucrecia inserì nel suo corpo una materia speciale chiamata protomateria per controllarne il potere.
Grazie alla combinazione degli esperimenti di Hojo, dell'essenza di Chaos e della protomateria, Vincent aveva ottenuto capacità superumane, forza, resistenza, velocità e sensi super sviluppati, la capacità di mutare forma e un arresto totale dell'invecchiamento cellulare, che lo aveva reso biologicamente immortale. Quando il giovane si risvegliò dal coma, reagì al suo nuovo aspetto con angoscia e rabbia.

Il sonno del recluso[]

Sentendosi responsabile di non aver impedito che Lucrecia rovinasse se stessa e suo figlio Sephiroth, Vincent si nascose in una bara nei sotterranei della residenza Shinra, per espiare i suoi "peccati". Lì riposò perlopiù indisturbato per oltre vent'anni, sopportando costanti incubi come punizione per aver lasciato che Lucrecia si sottoponesse agli esperimenti di Hojo sul suo bambino non ancora nato.
Gli eventi del progetto Jenova e degli altri esperimenti di Hojo passarono inosservati agli abitanti di Nibelheim, e la scomparsa di Vincent fu archiviata senza indagini. I sonni tormentati dell'ex Turk si traducevano occasionalmente in gemiti che riecheggiavano lungo i sotterranei, che i bambini che si avventuravano vicino alla residenza Shinra scambiarono per i suoni di un qualche fantasma. Qualche giorno prima dell'incidente di Nibelheim, il SOLDIER Zack Fair esplorò i sotterranei e trovò la bara che conteneva Vincent, preferendo però lasciarlo lì dov'era.

Quattro anni più tardi, il 19 dicembre 0006, il sonno di Vincent fu interrotto dall'arrivo di una visita inaspettata: il leader dei Turks Veld, suo collega prima dell'incarico a Nibelheim, si era recato nella residenza Shinra in cerca di una delle materie di supporto per l'invocazione suprema Zirconiade. Veld, accompagnato dalla sua subordinata Cissnei, incappò nella bara e rivide con sorpresa il suo vecchio amico, che non era invecchiato di un giorno.
Vincent sapeva della materia che i Turks stavano cercando, e li aiutò a rintracciarla. Quando i tre furono sorpresi da un gruppo di uomini del gruppo terroristico Avalanche, Vincent prese una pistola e li fronteggiò, dimostrando straordinarie capacità di tiratore nonostante fosse stanco e fuori allenamento. Una volta recuperata la materia, Vincent se ne tornò a dormire, rifiutando l'invito di Veld a ritornare tra i Turks.

Continuità originale[]

Il risveglio e la crisi planetaria[]

Poco più di un anno dopo il suo precedente risveglio, Vincent ricevette una nuova visita: era il gruppo di Cloud, che aveva fatto tappa alla residenza Shinra nella ricerca di informazioni su come trovare Sephiroth. Quando l'ex Turk sentì il nome di Sephiroth, ricordò che era il figlio di Lucrecia, un altro "peccato" sulla sua coscienza, e chiese a Cloud e compagni di lasciarlo dormire. Mentre questi stavano per andarsene, però, Vincent si presentò di nuovo a loro, chiedendo di poter viaggiare con il gruppo nella speranza di chiudere i conti con Hojo. Vincent supportò Cloud e i suoi amici in molte situazioni, e avvicinandosi sempre più al suo obiettivo, riuscì anche a stringere buoni, seppur difficili, rapporti con i suoi nuovi alleati, in particolare con la giovane e dispettosa ninja Yuffie.

Tempo dopo, quando Sephiroth evocò la magia Meteora e le Weapon create dal pianeta si risvegliarono, Cloud cadde nel flusso vitale del cratere nord e i suoi amici Barret e Tifa furono catturati dalla Shinra e condannati a morte. Vincent e gli altri riuscirono a salvarli dall'esecuzione per il rotto della cuffia, e il gruppo riunito fuggì con l'aeronave Highwind pilotata da Cid Highwind. Più tardi il gruppo trovò Cloud in stato vegetativo a Mideel, e mentre la sua amica Tifa decise di restare con lui finché non si fosse ripreso, Vincent e gli altri seguivano Cid per fermare alcune operazioni suicide della Shinra.
Durante una di queste operazioni, il gruppo si appropriò di un sommergibile della Shinra, ed esplorando il mare con esso s'imbattè in una misteriosa caverna di cristallo, dove una donna racchiusa in un cristallo sussurrava soltanto il nome di Vincent. Questi riconobbe la sua amata Lucrecia, ancora bellissima, ma ormai bloccata in una stasi perenne nel cristallo, nè viva nè morta. Vincent ricordò il periodo passato assieme a lei, ma quando la donna gli chiese di Sephiroth non ebbe la forza di dirle la verità, e le disse invece che suo figlio era morto. Lasciando la caverna con rammarico, Vincent rinnovò la promessa di vendicare la sua amata, e la sua determinazione gli permise di risvegliare il potere di Chaos.

Quando Cloud si fu ripreso, Vincent ebbe finalmente l'occasione di avere la sua vendetta nella città di Midgar, dove la Shinra stava cadendo a pezzi e il professor Hojo aveva preso il controllo del gigantesco cannone Sister Ray, con l'obiettivo di usarlo per dare energia a Sephiroth. Confrontandosi un'altra volta con la sua nemesi sulla piattaforma di controllo del cannone, Vincent scoprì che Hojo aveva sempre visto Lucrecia e Sephiroth come niente più che strumenti, e capì di aver commesso un errore: colui che veramente avrebbe dovuto essere richiuso in una bara stava davanti a lui. Il gruppo sconfisse Hojo una volta per tutte e, lasciatolo sulla piattaforma, tornò alla carica contro Sephiroth.
Mentre Cloud e i suoi amici riflettevano su cosa fare prima di procedere verso lo scontro finale, Vincent e Yuffie tornarono a Midgar e si coordinarono con il direttore Reeve della Shinra per evacuare le città prima che Meteora si schiantasse. Mentre Vincent cercava dispersi nelle zone più interne, il suo scanner tracciò attività vitali sulla piattaforma del cannone mako, proprio dove avevano affrontato Hojo. Raggiunta l'area, Vincent vide quello che sembrava Hojo seduto alla console, ma prima che potesse sparargli un colpo una paratia cadde vicino a lui, distraendolo. Quando si voltò di nuovo verso la console, Hojo era sparito, e decise quindi di raggiungere Yuffie e lasciare la città mentre la piattaforma crollava dietro di lui.

Dopo la crisi[]

Dopo la caduta di Meteora, Vincent tornò a una vita di solitudine, dopo essersi congedato dai suoi alleati nella capitale dimenticata con un freddo "ciao". Avendo consumato la sua vendetta, l'ex Turk era in cerca di un nuovo scopo nella vita, e iniziò a viaggiare per il mondo, passando occasionalmente a trovare Lucrecia nella sua grotta.
Durante uno dei suoi viaggi, Vincent seguì un elicottero dei Turks fino a un accampamento di cacciatori a Nibelheim. Qui incontrò Nanaki, uno dei suoi ex compagni precedentemente noto come Red XIII, e lo fermò mentre cercava di attaccare una delle tende: gli spiegò che il suo comportamento, per quanto le sue intenzioni fossero buone, non era giustificabile, e poi se ne andò nuovamente.

Vincent rincontrò Nanaki qualche tempo dopo, nella capitale dimenticata. Qui, l'amico gli rivelò di temere di essere destinato a una vita di solitudine, poiché a causa della longevità della sua specie avrebbe perso tutte le persone a cui voleva bene. Vincent lo tranquillizzò dicendogli che anche lui era nella stessa situazione, perchè gli esperimenti fatti da Hojo su di lui lo avevano reso immortale. I due decisero quindi di incontrarsi una volta ogni anno a Midgar da quel momento in poi.

La crisi del geostigma[]

Dove posso comprare un telefono?
—Vincent entra in battaglia contro Bahamut SIN

Continuando a viaggiare per il mondo, Vincent iniziò a comparire qua e là, raccogliendo informazioni e aiutando le persone in difficoltà. Poiché non era tecnologicamente ferrato e non aveva un modo per comunicare a distanza con i suoi vecchi compagni, non aveva molti contatti con nessuno di loro. Nel 0009, fu informato di traffici sospetti nella capitale dimenticata, dove un trio di ragazzi conosciuti come le ombre di Sephiroth stava organizzando qualcosa. Quando scoprì che avevano preso in ostaggio e torturato i Turks Tseng ed Elena, Vincent li salvò e li portò al sicuro perché si riprendessero, ottenendo preziose informazioni su cosa tramassero i tre giovani.

Quando le ombre di Sephiroth rapirono diversi bambini e li portarono nella capitale dimenticata, Cloud li raggiunse e combatté con il loro leader Kadaj. Lo scontro andò presto in favore di Kadaj, ma per fortuna Vincent raggiunse Cloud e lo avvolse nel suo mantello, sparando qualche colpo contro il nemico prima di portarlo in salvo. Ormai al sicuro, Vincent rivelò a Cloud le sue scoperte sulla natura del geostigma, la malattia che affliggeva numerose persone nel mondo, incluso lo stesso Cloud, e gli disse che il nemico stava pianificando il ritorno di Sephiroth.
In quel momento, qualcuno apparve dal fogliame: Marlene, la figlia adottiva di Barret rapita dai tre teppisti, che era fuggita approfittando della mischia ed era andata a cercare Cloud. Poichè Cloud aveva perso il cellulare nella colluttazione, la bambina chiese a Vincent se non ne avesse uno lui, per chiamare aiuto, ma egli rispose solo mostrando il suo mantello in modo quasi confuso. Marlene pregò allora Cloud di riportarla a casa e tornare da Tifa, ma quando il ragazzo le rispose di voler prima cercare altre risposte, si nascose sotto il mantello dello sconosciuto, rimproverando Cloud di continuare a scappare invece di tornare dai suoi cari. Vincent si unì a Marlene, chiedendo a Cloud se intendesse solo cercare delle risposte o avesse anche qualche altra pulce nell'orecchio.
Cloud chiese a Vincent se fosse possibile ottenere il perdono per i propri peccati, e Vincent gli rispose di non averci mai provato. Questo bastò per convincere Cloud a tornare a combattere, e il ragazzo disse a Vincent che gli avrebbe telefonato per informarlo se avesse trovato il perdono. Vincent, dal canto suo, decise che era il momento di riunire il vecchio gruppo.

Il giorno dopo, quando Bahamut SIN fu evocato nella città di Edge, Vincent arrivò con la nuova aeronave Shera assieme a Cid e a Yuffie. Entrando in scena chiedendo dove potesse comprare un telefonino, l'ex Turk unì nuovamente le forze con i suoi vecchi amici nello scontro con l'enorme creatura, e assieme a loro contribuì a prolungare il salto di Cloud verso di essa, portando così alla sua sconfitta. Poco dopo, Cloud partì all'inseguimento di Kadaj, il gruppo cercò di raggiungerlo per dargli delle materie, ma Vincent li invitò a desistere, perchè ormai il ragazzo aveva ritrovato lo spirito di un tempo ed aveva perdonato se stesso. Spiegò loro che cosa davvero Cloud stava affrontando, e che Kadaj era una sorta di stato larvale di Sephiroth.
Dopo aver assistito all'epica battaglia tra Cloud e il rinato Sephiroth, Vincent andò con gli altri a soccorrerlo in seguito allo sparo a tradimento ricevuto dal ragazzo da parte delle due ombre di Sephiroth rimanenti. Vincent era presente anche quando Cloud si risvegliò nella pozza d'acqua all'interno della chiesa di Aerith, festeggiando insieme agli altri la pace ritrovata.

Qualche tempo dopo, Vincent riuscì finalmente a comprare un telefonino, dove registrò i contatti di tutti i suoi amici. Non avendo ancora ben chiaro il concetto di restare in contatto, Vincent fu molto infastidito quando Yuffie lo chiamò per avere il nuovo numero di Cloud, e lasciò un messaggio nella segreteria di quest'ultimo, chiedendogli di riferire a Yuffie che non aveva alcun diritto di chiamare il suo numero senza permesso.

Il caso Deepground[]

Un anno dopo la crisi del geostigma, Vincent fu contattato da Reeve per incontrarsi nella cittadina di Kalm. Quella sera, era in corso una festa per celebrare la riapertura della rete globale, e l'ex Turk vide alla TV un notiziario in cui si parlava dell'apertura di un bunker della Shinra a Midgar. Proprio in quel momento, la città fu attaccata da un nuovo, misterioso nemico, che radunava e prelevava specifici abitanti e uccideva gli altri. Mentre aiutava gli abitanti a fuggire, Vincent non immaginava di essere uno degli obiettivi dei soldati, e lo scoprì quando un uomo di nome Azul e una giovane ragazza gli sbarrarono la strada, chiedendogli dove si trovasse la "protomateria".
Vincent provò ad affrontare l'energumeno, ma questo pareva quasi intoccabile, e solo l'intervento della World Regenesis Organization, un'unità anticrisi fondata negli anni precedenti, costrinse i nemici alla ritirata. Vincent incontrò finalmente Reeve, che gli propose di unirsi anche lui alla WRO per affrontare anche questa crisi. Vincent rifiutò, ma quando Reeve fu colpito alle spalle da un soldato e il pistolero fece per soccorrerlo, questi si rivelò essere in realtà Cait Sith, il gattino robot pilotato a distanza da Reeve, che gli fece notare come il suo fare incurante fosse solo una facciata.

Messa in sicurezza Kalm e quel che rimaneva della sua popolazione, Vincent accompagnò Reeve verso Edge, dove era in corso un altro attacco. Durante il viaggio, Reeve rivelò che il nuovo nemico era una divisione top secret della Shinra chiamata Deepground, volta alla creazione di armi umane senza moralità, e che Azul apparteneva a un'élite di SOLDIER chiamati Tsviets. Rivelò anche che Deepground aveva già attaccato e rapito persone in diverse zone del mondo.
Arrivato ad Edge, Vincent trovò il posto deserto: un quartiere di cinquecento abitanti si era volatilizzato, e non sembravano esserci nemmeno soldati di Deepground. Camminando per la strada, l'ex Turk incrociò le armi con una donna in camice bianco, prima di notare dal suo badge che era anche lei della WRO. La donna, di nome Shalua Rui, gli disse di essere lì per motivi personali, ma di essersi insospettita dall'assenza di segni di vita nell'area. Dopo essersi separato da Shalua, Vincent trovò un soldato della WRO in fin di vita, che rivelò che la sua squadra era stata massacrata da una donna in rosso. Dopo aver protetto un bambino dai SOLDIER di Deepground arrivati sul posto, incontrò finalmente la donna: si trattava di Rosso Cremisi, una degli Tsviets.
Come Azul a Kalm, anche Rosso chiese a Vincent di consegnargli la protomateria, affermando che fosse la chiave per controllare Omega. I due si affrontarono, e anche questa volta Vincent si trovò in difficoltà, ma improvvisamente il potere di Chaos che albergava in lui si scatenò senza il suo controllo, costringendo Rosso alla fuga e lasciando il pistolero privo di sensi.

Dopo aver rivissuto ancora una volta i suoi incubi del passato, Vincent si svegliò in una capsula rigenerativa nella base della WRO, dove Shalua lo aveva portato dopo che era svenuto. La donna era sorpresa che lui possedesse il potere di Chaos, e rivelò che proprio quel potere era oggetto degli studi di Lucrecia prima del progetto Jenova, cosa che rese Vincent sorpreso a propria volta. Quando Vincent chiese se esistessero informazioni su Omega, Shalua ricordò di aver letto qualcosa in merito nelle ricerche di Lucrecia, che sostenevano che Chaos fosse il "vassallo di Omega", inviato per purificare l'impurità dal pianeta.
Poco dopo, il quartier generale fu attaccato da Deepground, grazie alla ragazza incontrata da Vincent a Kalm, che aveva tracciato i movimenti del pistolero fino alla base. Assieme a lei c'era ancora Azul, armato di un gigantesco cannone anticarro. Vincent cercò di raggiungere l'enorme Tsviet, ma fu intercettato dalla ragazza, che si presentò come Shelke la Diafana. I due ebbero un breve scontro, ma furono interrotti da Shalua, che rivelò che Shelke era sua sorella maggiore, rapita quando era bambina e sottoposta a esperimenti che le avevano bloccato la crescita. Shalua cercò di convincere Shelke a tornare dalla sua parte, e quando la ragazza indugiò Vincent colse l'occasione e la sedò.

Il pistolerò raggiunse quindi Azul, che gli chiese nuovamente di consegnargli la protomateria. Grazie all'aiuto di Reeve, che distrusse la barriera che proteggeva lo Tsviet con un lanciamissili, Vincent fu finalmente in grado di affrontarlo ad armi pari e sconfiggerlo. Neutralizzato il nemico, Vincent decise di scoprire di più dalle ricerche di Lucrecia su Omega e Chaos, e l'unico posto in cui sapeva potevano trovarsi informazioni era il luogo dove tutto era iniziato: la residenza Shinra di Nibelheim.
Una volta giunto sul posto, Vincent trovò una registrazione di Lucrecia, in cui la scienziata riassumeva le sue scoperte rivelava che Omega era una Weapon creata dal pianeta per trasferire il flusso vitale in un altro mondo in caso di danni irreparabili. Mentre cercava una copia delle ricerche di Lucrecia, fu nuovamente intercettato da Rosso, che gli rivelò i piani di Deepground di dare al loro leader Weiss il potere di Omega. Dopo un breve inseguimento interrotto da alcuni robot, la donna prese Vincent di sorpresa e gli strappò con forza la protomateria dal petto, mandando fuori controllo il potere di Chaos, ma prima che potesse sferrare il colpo di grazia, fu interrotta da uno shuriken lanciato da Yuffie, che approfittò della distrazione per portare via il suo vecchio alleato.

Dopo aver sognato ancora Lucrecia, Vincent si risvegliò a bordo dello Shadowfox a fianco di Yuffie, che si era unita alla WRO qualche tempo prima, e i due furono presto contattati da Reeve, che cominciò a confrontare le informazioni trovate dal pistolero con quelle che Cait Sith aveva recuperato al reattore mako 0, la base di Deepground. Sulla via del ritorno al quartier generale, il gruppo fu intercettato dalle forze di Deepground, che avevano lanciato un attacco alla base, ma la sorpresa più grande fu scoprire che Azul era tornato in vita e stava seminando il caos anche all'interno, trasformato in una mostruosa creatura simile a un behemoth.
Azul si lanciò contro Shelke, dicendo che la sua utilità per Deepground era finita, e questo la convinse a cambiare lato e allearsi con la WRO. Grazie alla sua materia Scudo, la ragazza riuscì a tenere bloccato il mostro per un tempo sufficiente a sigillarlo dietro una porta stagna, ma la fuga venne a caro prezzo: Shalua si sacrificò per permettere a sua sorella di salvarsi, subendo un trauma cranico da un attacco di Azul che la lasciò in coma. Nella sala comando, Vincent trovò Reeve, disperato per la situazione in cui si trovava, e lo aiutò a riprendersi ricordandogli come era stato lui, insieme agli altri loro amici, a convincerlo ad andare avanti anziché crogiolarsi nell'autocommiserazione.

I dati sulle ricerche di Lucrecia trovati da Vincent e Reeve risultarono incompleti, ma Shelke rivelò di avere il resto dei dati nella propria mente, e di poterli sbloccare connettendosi ai computer della WRO. Prima che Reeve potesse tentare qualcosa, però, Yuffie chiamò il gruppo: i rinforzi erano arrivati con una flotta di aeronavi guidate dalla Shera, e Cid era dentro ad aspettarli. Una volta nell'aeronave, Vincent scoprì finalmente i dettagli del piano di Deepground: le persone che avevano rapito erano gettate in massa nel pozzo del reattore mako 0 per far credere al pianeta di essere in un pericolo tale da richiedere la comparsa di Omega, e il processo era ormai in fase di completamento.

Chaos e Omega[]

Benché il suo controllo Chaos vacillasse sempre di più senza la protomateria, Vincent guidò un'offensiva della WRO contro le forze di Deepground a Midgar per raggiungere il loro covo nel settore 0, e riuscì finalmente a sconfiggere Rosso lungo la via. Entrando nelle rovine del vecchio palazzo Shinra, il pistolero fu quasi sopraffatto dal potere di Chaos, ma fu fermato da Shelke che usò la voce di Lucrecia per calmarlo. Nei sotterranei dell'edificio, Vincent trovò l'ascensore segreto verso Deepground, ma Azul gli sbarrò la strada ancora una volta. Ormai allo stremo contro un nemico quasi invincibile, Vincent si lasciò controllare dal potere di Chaos e uccise brutalmente Azul infilzandolo con il suo stesso cannone.
Mentre ciò avveniva, lo Tsviet Nero osservava la situazione dall'alto, e decise di lasciare che Chaos si scatenasse, ma mentre si ritirava nella sua oscurità lasciò inavvertitamente cadere qualcosa: era il telefono di Shelke, che Nero aveva assimilato insieme a lei quando aveva attaccato la Shera un quarto d'ora prima. Il telefono, acceso, trasmise un altro messaggio di Lucrecia, in cui la donna si scusava con Vincent per averlo ridotto nelle sue condizioni: Vincent rievocò un ricordo a lungo soppresso, che gli diede la forza di riprendere il controllo di Chaos e proseguire verso il suo obiettivo.

Addentrandosi sempre più nelle profondità del settore 0, Vincent si confrontò direttamente con Nero, infastidito dalla sua persistenza e intenzionato a non lasciarlo proseguire oltre. Lo Tsviet avvolse il pistolero nella sua oscurità, ma Vincent scoprì di esserne completamente immune, poiché proprio quella stessa oscurità era la fonte dei suoi poteri. Vincent riuscì quindi a respingere Nero e salvare Shelke, ancora viva grazie alla sua materia Scudo. Poco dopo, anche Yuffie si unì alle danze, convincendo Nero a ritirarsi nelle profondità della base.
Vincent portò Shelke a una camera di rigenerazione perché si riprendesse, ma prima che se ne andasse la ragazza gli chiese perché combattesse: il pistolero le rispose di non essere sicuro, e i due si trovarono d'accordo sul fatto che non voler causare più dolore al pianeta era già una buona causa. Vincent e Yuffie entrarono quindi nel reattore mako 0, dove trovarono finalmente Weiss e scoprirono che il leader di Deepground era in realtà morto da tempo. Nero apparve davanti a loro e rivelò che sarebbe tornato in vita molto presto, e che il risveglio di Omega era imminente.
Nero avvolse i due nella sua oscurità più profonda, ma Vincent riuscì ancora una volta a uscirne indenne e salvare Yuffie. Dopo aver portato al sicuro l'amica, Vincent si tuffò nell'oscurità e affrontò Nero nel suo territorio, vincendolo una volta per tutte. Proprio quando l'oscurità si dissipò, il processo di risveglio di Weiss era terminato, ma quando Nero si avvicinò al fratello, questi lo infilzò a tradimento. Quando Weiss si rivolse poi a lui e, ridendo sadicamente, disse di essere felice di rivederlo, Vincent rimase scioccato e inorridito, poiché conosceva fin troppo bene quella risata e quel modo di parlare: l'uomo che aveva davanti non era Weiss... era Hojo!

Lo scienziato gli rivelò di essere la vera mente dietro i piani di Deepground: dopo aver visto Vincent trasformarsi in Chaos prima del loro ultimo incontro tre anni prima, Hojo si era interessato a provare le teorie di Lucrecia a suo modo, e si era iniettato cellule di Jenova per potenziare il suo corpo in modo da unirsi a Omega, che era certo sarebbe intervenuto se il cannone mako avesse sparato un altro colpo, e solcare i cieli del cosmo attraverso di lui. Sfortunatamente, le cellule di Jenova erano incompatibili con Omega, in quanto non parte del pianeta, e il processo aveva irrimediabilmente eroso la sua mente, perciò aveva usato la poca sanità mentale che gli era rimasta per caricare una copia della propria coscienza in rete. Dopo aver vagato nell'etere per tre anni, Hojo era rinato a Deepground e aveva scoperto Weiss, il cui corpo era perfetto per essere il ricettacolo di Omega, si era impossessato della sua mente prima che morisse e aveva dato inizio alla raccolta di anime da sacrificare per costringere l'arma a palesarsi.
Con il suo nuovo corpo e il potere di Omega che cominciava a scorrere in lui grazie alla protomateria che aveva tolto a Vincent, Hojo si sentiva assolutamente invincibile, e lo dimostrò mettendo facilmente in difficoltà la sua nemesi. Vincent fu ancora una volta a un passo dal soccombere a Chaos, ma Shelke riuscì a impedirglielo attraverso un'immagine di Lucrecia, e il pistolero riuscì a sfruttare la protomateria nel petto di Weiss per controllare Chaos e rimanere in forma umana, sconfiggendo così il suo avversario.

Hojo trovò la sua fine quando Nero, non visto, usò la sua oscurità per corrompere il corpo di Weiss, togliendo il fratello dal suo controllo. I due si unirono nel flusso vitale di Omega e presero il controllo dell'immensa arma, che si manifestò infine sopra Midgar. Vincent fu anch'egli assimilato nel flusso vitale, e riuscì a fuggire solo trasformandosi in Chaos, ma Shelke usò i suoi poteri per connettersi a Omega e recuperare la protomateria al suo interno, usando una proiezione di Lucrecia per reinserirla nel petto di Vincent e consentirgli finalmente di controllare la bestia. Vincent vide tutti i ricordi di Lucrecia e trovò infine la forza di perdonare lei e se stesso per quello che era successo quasi trent'anni prima a Nibelheim, e tornato alla ragione tornò da Shelke e la portò al sicuro lontano da Omega.
Ormai in pieno controllo di Chaos, Vincent volò fino a Omega ed entrò nel suo corpo, dove Weiss stava completando la sua fusione con la creatura: i due si affrontarono in un'epica battaglia finale, mentre gli alleati di Vincent disattivavano i reattori mako di Midgar e tagliavano gli enormi cavi che li collegavano a Omega. Weiss fu sconfitto e la Weapon si preparò a svolgere il proprio compito indisturbata, ma Vincent la raggiunse e, usando tutto il potere di Chaos, si lanciò contro di essa, disintegrandola in una gigantesca esplosione.

Una settimana dopo, Vincent visitò la grotta di Lucrecia per raccontarle gli eventi che si erano consumati durante la guerra di Deepground: le disse che Chaos e Omega erano tornati al pianeta, e la ringraziò di averlo aiutato a sopravvivere, facendo scendere una lacrima di felicità dagli occhi della donna. Uscendo dalla grotta, Vincent trovò ad aspettarlo Shelke, che gli disse di essere stata mandata a cercarlo dai suoi amici, che non lo vedevano dalla notte della comparsa di Omega: non era sicura del perché avessero mandato lei, ma non le importava nemmeno di saperlo. Vincent le sorrise e i due rimasero per un momento a guardare il cielo, dove i resti di Omega si stagliavano davanti alla luna.

Gli spoiler finiscono qui.

Profilo[]

Aspetto fisico[]

FFVII Vincent Valentine
Un uomo spirituale, severo, onesto, ma allo stesso tempo cupo e misterioso. Il suo passato coinvolgimento con la Shinra, Inc. lo ha spinto a unirsi a Cloud e agli altri. A prima vista può apparire fragile, ma dentro di sé nasconde una forza spaventosa.

Vincent è un uomo fisicamente sulla trentina, alto e molto magro, con la pelle pallida, lunghi e scompigliati capelli neri e profondi occhi rosso sangue. Porta una giacca antiproiettile a maniche corte, pantaloni a vita alta dello stesso colore stretti da due cinture, una bandana rossa che tiene su i capelli, un granto di pelle senza dita alla mano destra, una corazza dorata e artigliata lungo tutto l'avambraccio e la mano sinistra, e stivali marroni con corazzature dorate e appuntite sui piedi. Il suo tratto più caratteristico è però il mantello a collo alto color rosso carminio: chiuso sul petto da cinghie di pelle nera come un poncho, si allunga fino alle caviglie sulla parte posteriore.
Contrariamente ad altri personaggi nella Compilation, il design di Vincent ha subito pochissime modifiche negli altri giochi in cui è apparso: tra queste, la divisa sotto il mantello è ora a maniche lunghe, il guanto destro è più lungo, chiuso e stretto da tre cinturini decorativi, la corazza sul braccio sinistro è meno spessa e segue maggiormente i contorni del braccio, e alla coscia destra è attaccata con tre cinture una fondina per l'arma. Solo in Advent Children, porta anche un fiocco rosa sul braccio in memoria di Aerith: a causa del suo guanto corazzato, è l'unico personaggio del gruppo a portarlo sul braccio destro, mentre gli altri lo portano sul sinistro. Anche il mantello è leggermente diverso, più strappato ai margini e con una consistenza quasi organica: nel film, il mantello si muove come se fosse vivo, e Vincent è in grado di rendersi incorporeo e volare attraverso di esso.
L'unico altro abbigliamento che Vincent è visto indossare nel corso della Compilation è la sua divisa quando era nei Turks: consisteva nel classico completo elegante giacca e cravatta blu scuro, diventato nero in Dirge of Cerberus, con una camicia bianca e una spilla della Shinra sull'asola sinistra.

Vincent può sfruttare un potere misterioso per mutare il suo corpo e trasformarsi in una tra quattro diverse forme: Bestia Galian, una bestia dal pelo violaceo con lunghe corna e una criniera rossa, Death Gigas, un essere umanoide simile al mostro di Frankenstein, Hellmasker, un uomo dal fisico deforme con una maschera da hockey e una motosega, e infine Chaos, uno spaventoso demone alato dalla pelle grigia.
Bestia Galian e Chaos riappaiono in Dirge of Cerberus, e il loro aspetto è modificato per includere elementi del design base di Vincent: Bestia Galian ha ora la criniera bianca e una barba rossa, porta abiti e corazze disgregate e una versione accorciata del mantello come fosse un gonnellino; Chaos è fisicamente simile a Vincent, ma con i vestiti modificati con spuntoni e spine per sembrare più demoniaci, la bandana rossa trasformata in una sorta di corona che copre la parte sinistra del volto come una maschera, e il mantello trasformato in due grandi ali membranose e fuso con il petto sul davanti lasciando scoperto solo il cuore, dove è inserita la protomateria che è la fonte del suo potere.

Vincent usa come armi vari tipi di pistole e fucili, ma la sua arma più iconica è stata ancora una volta introdotta dalla sua comparsa in Advent Children, ovvero la pistola a tre canne Cerberus, modellata proprio sull'aspetto del cane da guardia degli inferi. In Dirge of Cerberus, l'arma può essere riconfigurata nel fucile Idra o nel mitragliatore Grifon in qualsiasi momento.
Un'altra arma a lui associata è la Pena di morte, la sua arma finale, capace di sparare proiettili giustizieri che possono causare morte istantanea. Apparsa nel gioco originale come un fucile, è completamente rinnovata nel design in Dirge of Cerberus ed è usata esclusivamente in forma di Chaos.

Personalità[]

Vincent si presenta come un uomo freddo e distaccato, che non ama aprirsi con gli altri ed è molto criptico quelle poche volte che decide di dire qualcosa su di sé. La sola cosa che lascia trasparire al suo primo incontro con i protagonisti è il suo profondo disprezzo per il professor Hojo e per le sue ricerche immorali, che lo hanno ridotto a quello che è ora, ed è proprio l'idea di potersi finalmente vendicare che lo convince a unirsi al gruppo. Per buona parte del tempo, Vincent non lega facilmente con gli altri personaggi, e quando la crisi termina non si fa problemi a tornare a una vita solitaria. Se non fosse già stato alleato di Cloud e dei suoi amici, probabilmente non sarebbe tornato a combattere al loro fianco durante gli eventi di Advent Children.
Attraverso vari eventi secondari è reso chiaro che Vincent è molto tormentato dagli incubi del proprio passato, in particolare dal senso di colpa per non essere stato più vicino a una persona cara quando avrebbe dovuto, e considera la sua attuale condizione una punizione per quelli che definisce "peccati". Vincent si sente personalmente responsabile per gli esperimenti che Hojo ha fatto su Lucrecia e Sephiroth, ed è proprio per questo motivo che, quando finalmente la reincontra nella grotta di cristallo, non ha la forza di dirle che cosa Sephiroth sia diventato. Dopo gli eventi del gioco originale, Vincent visita spesso la grotta di Lucrecia nella speranza di trovare il modo di perdonare se stesso, ma egli stesso ammette di non aver mai provato a farlo per davvero.

Tutti gli elementi della caratterizzazione di Vincent servono in qualche modo a fare da contrasto a Cloud, soprattutto in Advent Children: Vincent è quello che Cloud potrebbe diventare se non riuscisse a fare i conti con i propri demoni, e proprio lo sviluppo di Cloud nel film fa da inizio allo sviluppo di Vincent in Dirge of Cerberus. Inoltre, proprio come Cloud, dietro la sua aria fredda e indifferente si nasconde una persona altruista che non esita a proteggere con tutto se stesso coloro di cui si fida.
Nella sua ultima avventura, è reso chiaro che Vincent preferisce prendersi la colpa per quello che è successo a Lucrecia perché non riesce ad accettare che lei sia stata complice e consenziente negli esperimenti di Hojo. Nello stesso gioco, è affiancato da diversi personaggi che gli fanno da contrasto e contribuiscono al suo sviluppo: tra questi ci sono Yuffie, che è il suo opposto polare sotto tutti gli aspetti, e Shelke, con cui lega gradualmente nella sua ricerca di un nuovo scopo nella vita.

Abilità[]

Vincent render

Vincent è un combattente con un gran numero di risorse dalla sua parte. Grazie agli esperimenti che Hojo ha operato su di lui, è dotato di caratteristiche fisiche superiori a quelle di un normale essere umano: è dotato di forza e velocità sovrumana, è straordinariamente resistente ed è biologicamente immortale. Il mantello che indossa sembra essere collegato ai suoi poteri, poiché è in grado di usarlo per proteggere se stesso e altre persone, e addirittura per volare per brevi distanze.
La sua vera forza risiede però nella sua capacità di trasformazione, derivata probabilmente da un misto degli esperimenti di Hojo e del flusso vitale stagnante a cui è stato esposto. Ognuna delle sue quattro forme gli dà capacità differenti: Bestia Galian lo rende più rapido e capace di lanciare palle di fuoco che inseguono i nemici e ignorano le difese; Death Gigas lo rende più forte e resistente e gli consente di manipolare l'elettricità per creare un campo fulminante attorno a sé; Hellmasker gli dà invece una motosega per attaccare i nemici e gli permette di generare una nube tossica che causa svariate alterazioni di stato ai nemici.

Chaos è la forma più potente che Vincent può assumere, e si differenzia dalle altre per la sua natura: nato dallo stesso flusso vitale contaminato che è stato infuso nel suo corpo, ha le caratteristiche di una Weapon, e al massimo della sua potenza gli dà capacità comparabili a queste creature, arrivando persino a eguagliare il potere di Omega, la Weapon finale. Tra le abilità conosciute di Chaos si annoverano la capacità di evocare lame di energia, manipolare il flusso vitale contaminato per uccidere istantaneamente i nemici, e persino invocare armi incantate come la Pena di morte.
Inoltre, il potere di Chaos permette a Vincent anche di sovrastare il potere degli Tsviets, permettendogli di rivaleggiare con Rosso in velocità, perforare la durissima pelle di Azul e combattere ad armi pari con Weiss, che è persino più potente degli altri due. Il flusso vitale contaminato gli dà anche completa immunità all'oscurità di Nero, che proviene dalla medesima fonte. Il solo svantaggio derivato da tutto questo potere è la sua instabilità, che può essere controllata solo tramite la protomateria che Lucrecia ha inserito nel corpo di Vincent: senza di essa, il potere di Chaos rischia di andare fuori controllo alla minima provocazione, e solo aggrappandosi ai suoi ricordi di Lucrecia Vincent è in grado di contenerlo. Alla fine degli eventi del gioco, Vincent sacrifica il potere di Chaos per distruggere Omega, ma è ignoto cosa questo comporti per lui sul lungo termine.

Oltre ai suoi poteri, Vincent ha anche alle spalle l'addestramento a cui si era sottoposto quando era nei Turks. Specializzato nell'uso delle armi da fuoco e nel combattimento a distanza, Vincent è un esperto tiratore ed è in grado di colpire un bersaglio anche a lunghe distanze e in movimento. Utilizza principalmente pistole a canna lunga, ma occasionalmente può contare sull'uso di mitragliatori e fucili di precisione.

Musica[]

Il tema di Vincent si intitola "The Nightmare Begins", composto totalmente dal suono di una chitarra classica. Può essere udito durante le scene importanti nella storia del personaggio, incluso il primo incontro con i protagonisti.

Altre comparse[]

Pictlogica Final Fantasy[]

PFF Vincent

Vincent appare come personaggio giocabile in questo spin-off per smartphone.

Comparse esterne a Final Fantasy[]

Ehrgeiz: God Bless the Ring[]

Vincent è un personaggio segreto in questo picchiaduro. Usa il suo guanto metallico e gli stivali rinforzati per infliggere pesanti danni con gli attacchi fisici. La pistola può essere caricata e, se caricata al massimo, appare un'immagine di una delle trasformazioni di Vincent all'impatto. Il suo costume alternativo è la sua uniforme Turks.

Super Smash Bros. Ultimate[]

Tra i contenuti scaricabili inseriti nel gioco in concomitanza con l'inclusione di Sephiroth tra i combattenti, è presente anche uno spirito basato su Vincent. Lo spirito, rappresentato dall'artwork ufficiale di Tetsuya Nomura, può essere affrontato e ottenuto nel tabellone degli spiriti della serie Final Fantasy: in battaglia, è impersonato da Wolf nel suo costume rosso, programmato per usare più spesso la sua mossa speciale neutrale e per ingigantirsi a intervalli regolari, in riferimento alla sua forma di Bestia Galian. Lo scontro ha luogo nel Palazzo di Luigi, una villa spettrale come la residenza Shinra in cui era nascosto.
Una volta sbloccato, Vincent è uno spirito combattente di categoria neutra, e aumenta la potenza degli strumenti da sparo se è equipaggiato.

Fanmade[]

Dead Fantasy[]

Vincent appare in questa serie fanmade realizzata da Monty Oum nel trailer del sesto episodio, mai realizzato. Viene evocato da Naminé di Kingdom Hearts durante la battaglia contro Ryu Hayabusa e Momiji di Dead or Alive.

Dietro le quinte[]

Vincent è stato disegnato da Tetsuya Nomura prendendo spunto dalle prime versioni del design di Sephiroth. Nel primo artwork concettuale, la sua arma era una falce anziché una pistola. Il suo design è l'unico che non ha subito variazioni in nessun altro gioco della Compilation, perché secondo gli autori sarebbe stato incoerente con il personaggio.
Le trasformazioni di Vincent sono ispirate a varie figure tipiche del genere horror, e ai tipi di orrore che esse rappresentano: la Bestia Galian è ispirata all'uomo lupo, e rappresenta l'orrore portato dalla natura; Death Gigas ha l'aspetto del mostro di Frankenstein, e rappresenta l'orrore portato dalla scienza; Hellmasker è basato sui killer slasher come Jason Voorhees di Venerdì 13 e Leatherface di Non aprite quella porta, e rappresenta l'orrore portato dalla società; Chaos è infine la rappresentazione classica del diavolo, e rappresenta l'orrore portato dalla religione.
La sua forma umana, con la pelle pallida e il fatto che riposi in una bara, è ispirata invece ai vampiri, e le somiglianze sono ulteriormente enfatizzate in Dirge of Cerberus, in cui è visto bere un bicchiere di vino rosso sangue nel filmato iniziale e la forma di Chaos appare più simile a un pipistrello.

Secondo lo scrittore Kazushige Nojima, Vincent è un personaggio che parla solo quando deve, ma dice sempre molte cose importanti. Questa caratterizzazione ha fatto da base per il personaggio di Auron di Final Fantasy X, che con Vincent ha molte somiglianze anche in termini di design, ma con un ruolo maggiormente attivo.

Il personaggio di Vincent ha subito un notevole numero di modifiche nel corso della sua creazione. L'idea originale dietro il personaggio era renderlo una sorta di "ricercatore dell'orrore", specializzato nello studio e nello sfatamento di eventi paranormali. In seguito, si pensò di renderlo un farmacista di una compagnia rivale della Shinra, oppure un detective incaricato di indagare sulla Shinra. In entrambi i casi, avrebbe avuto un rapporto di rivalità con Hojo che risaleva ai tempi dell'università. Anche il rapporto con Lucrecia sarebbe stato diverso: Vincent avrebbe cercato di convincerla a rivelargli i segreti degli studi di Hojo, e quest'ultimo in risposta avrebbe forzatamente usato la donna per i suoi esperimenti e fatto esperimenti sul detective. Una volta incontrato dal gruppo, Vincent non avrebbe avuto idea del tempo passato nella bara o di cosa Hojo gli avesse fatto, ma si sarebbe unito al giocatore per vendicarsi sullo scienziato. Vincent sarebbe stato sorpreso del fatto di potersi trasformare in un mostro, e le sue trasformazioni sarebbero rimaste attive anche fuori dalle battaglie, cambiando le scene in base alla forma usata. Anche la sua personalità come detective sarebbe stata molto diversa: anziché essere freddo e introverso, sarebbe stato più soave e loquace, e avrebbe addirittura flirtato con le donne del gruppo.
Alla fine, si decise di renderlo un ex membro dei Turks, ma la sua connessione con Hojo e i suoi esperimenti rimase intatta con poche modifiche sostanziali. Per mancanza di tempo, Vincent fu implementato solo come personaggio segreto nel gioco, e tutti gli elementi relativi al suo passato furono resi interamente opzionali. Una battuta di dialogo tagliata dal gioco finale, prevista durante la scena in cui Cloud spiega il collegamento tra SOLDIER e le cellule di Jenova sull'aeronave, avrebbe visto Vincent spiegare il suo coinvolgimento nel "progetto Sephiroth".

Lo status di personaggi opzionali di Vincent e Yuffie trova un piccolo riferimento in Advent Children: sono infatti gli unici due personaggi originali che Denzel non riconosce. Questo legame è anche ciò che ha portato gli autori a dare loro maggior visibilità con Dirge of Cerberus. Grazie a quest'ultimo gioco, inoltre, Vincent è uno di soli due personaggi di Final Fantasy VII ad avere un ruolo giocabile in un altro titolo della Compilation prima del progetto Remake, un primato condiviso solo con Cait Sith.

Voce[]

La prima occasione in cui Vincent sia stato doppiato in lingua giapponese è nel picchiaduro crossover Ehrgeiz: God Bless the Ring, in cui aveva la voce di Kazuhiro Nakata, ma a partire da Advent Children, la sua voce ufficiale è quella di Shōgo Suzuki: in merito al personaggio, Suzuki disse che gli era stato chiesto di mettere meno emozione possibile nella voce, in modo da rendere l'idea di un uomo solitario e difficile da avvicinare. La voce di Vincent doveva anche essere profonda per contrastare quella di Cloud, che gli assomiglia molto in termini di caratterizzazione.
Il doppiatore americano di Vincent è invece Steve Blum, famoso per la sua voce profonda e rauca tipica di personaggi solitari e misteriosi, in particolare il mutante Wolverine in molti cartoni e videogiochi della Marvel. In Final Fantasy VII Rebirth, la sua voce americana è prestata invece da Matthew Mercer, altro doppiatore molto prolifico.

Curiosità[]

  • L'ID di Vincent come Turk era GAI012.
  • Vincent e Yuffie, i due personaggi opzionali di Final Fantasy VII, sono i soli due personaggi ad avere il proprio ritratto nel menù di gioco rivolto verso destra.
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