Final Fantasy Wiki
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Spesso coloro che desiderano la negalite sono a loro volta da essa desiderati.
—Patriarca Ubar-qa

Il Patriarca Ubar-qa è un personaggio secondario del gioco Final Fantasy XII. Si tratta del capo dei garif di Jahara, e membro più anziano della tribù.

Profilo[]

Ubar-qa è l'unico garif visibilmente diverso dagli altri per aspetto, non solo per l'imponente maschera tribale che denota il suo rango superiore, ma anche per il pelo bianco e la lunga barba intrecciata visibile sotto di essa. Il suo abbigliamento è simile a quello degli altri garif, con pantaloni bianchi e marroni lunghi fino a mezza gamba, corazze leggere sulle braccia e una serie di placche sul dorso; l'unico tratto distintivo è appunto la maschera, che pare esser stata ricavata dal teschio di un drago: essa è molto grande e la parte che copre il volto è molto decorata. Ubar-qa è mostrato durante il gioco con in mano un bastone ornato con piume di vario tipo.

Storia[]

Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Ubar-qa era patriarca della terra di Jahara da decenni quando ricevette l'inaspettata visita di un gruppo di huma guidati dalla Principessa Ashe di Dalmasca. La ragazza era da poco entrata in possesso del frammento d'aurora, un frammento di negalite divina, ed era giunta a Jahara su consiglio della compagna viera Fran, sperando di poter ottenere dai garif informazioni su come utilizzare la pietra.

Ubar-qa notò che il frammento d'aurora aveva perso la sua luminosità, segno che il suo potere era stato sprigionato, ma con gran disappunto della giovane principessa, confessò di non avere alcuna idea di come la negalite funzionasse: la pietra era stata offerta ai garif dagli Occuria, ma gli fu tolta quando questi ultimi rimasero delusi dalla loro incapacità di comprenderne l'utilizzo. Spiegò inoltre che, anche sapendo come attivare la pietra, sarebbe stato inutile, poichè il Mystes contenuto in essa era scomparso del tutto, e che solo i discendenti di Ashe avrebbero potuto usarla di nuovo.

Dispiaciuto di non aver potuto aiutare la giovane principessa e i suoi amici, Ubar-qa mise le proprie risorse a sua disposizione, in modo che potessero farle comodo per il viaggio verso il monte sacro Bur-Omisace.

Gli spoiler finiscono qui.

Missioni secondarie[]

Qualcuno fermi il Cokatoris[]

Il patriarca Ubar-qa ha un piccolo ruolo durante la missione secondaria in cui il giocatore deve salvare i Cokatoris: quando i pennuti fuggono dalla pianura di Giza, uno di essi, Shuri, arriverà a Jahara in cerca di nuovi sapori.
Facendo capire ai garif il motivo del suo arrivo, Vaan potrà far parlare il cokatoris con il patriarca, che gli offrirà un dono da portare ai nomadi della pianura, che però Shuri si mangerà durante il viaggio di ritorno.

Curiosità[]

  • Ubar-qa è l'unico garif il cui modello 3D di base non ha le mani con dita separate.
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