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FFIV Overworld Tellah PSP
Maledetto bardo!
—Tellah

Tellah è un personaggio giocabile di Final Fantasy IV.

Saggio di fama mondiale e mago di straordinario talento, Tellah era un mestro nell'uso di tutti i tipi di magia, ma oramai l'età avanzata ha avuto la meglio sulla sua memoria, portandolo a scordarsi molti degli incantesimi appresi. Tornato a una vita sedentaria per crescere sua figlia Anna, riprende il suo viaggio quando la giovane fugge con un misterioso bardo, incrociando la strada del giovane Cecil Harvey.

Profilo

Aspetto fisico

Mago potentissimo, Tellah è conosciuto in tutto il mondo per la sua saggezza. Un tempo era in grado di controllare facilmente ogni tipo di magia, ma l'età l'ha indebolito più di quanto non voglia ammettere...
—Descrizione

Tellah è un uomo sessantenne molto pallido e dal fisico ossuto, con i capelli bianchi e modellati a onde ai lati della testa, una folta e scompigliata barba, il naso rosso e un paio di occhialini scuri viola che gli coprono gli occhi.
Il suo abbigliamento comprende una casacca rosa scuro, voluminose brache dello stesso colore e scarpe a punta dorate, unite a una sciarpa rosa e gialla e a un lungo cappotto a collo alto di colore rosa più chiaro. L'artwork di Yoshitaka Amano e i modelli delle edizioni 3D del gioco aggiungono dettagli come una fusciacca verde e gialla in vita, motivi a triangoli e strisce verticali sui pantaloni, polsini decorativi gialli e verdi e riflessi lilla su barba e capelli.

Personalità

Tellah si presenta come un vecchio burbero, permaloso e facile all'ira, che quando si mette in testa qualcosa non si lascia fermare da niente e nessuno. Nonostante la sua testardaggine e la sua scarsa inclinazione ad ascoltare gli altri, non ha problemi a farsi aiutare da altre persone per arrivare dove gli serve.
Ama davvero sua figlia ma, forse a causa della perdita prematura di sua moglie, è tanto iperprotettivo nei suoi confronti da cercare di attraversare da solo grotte infestate di mostri pur di strapparla a un uomo che, secondo lui, non la merita. Non ama invece che gli si ricordi che ormai non è più tanto giovane, come dimostra la sua istantanea antipatia nei confronti di Cid, solo di poco più giovane lui, quando questi lo chiama "vecchio".

Storia

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Il bardo del malaugurio

Tellah aveva viaggiato in lungo e in largo per decenni al fine di perfezionare le proprie conoscenze magiche, ma dopo la perdita di sua moglie decise di tornare alla tranquilla oasi di Kaipo per vivere in pace con la figlia Anna. Il suo carattere irruento e iperprotettivo era però opprimente per la ragazza, che un giorno fuggì a Damcyan con un giovane bardo di cui si era innamorata. Tellah, che non approvava la loro relazione, cercò di inseguire la coppia, ma li perse presto di vista a causa dell'età avanzata.
Sapendo dove erano diretti, il saggio decise di attraversare le falde sotterranee che separavano Kaipo da Damcyan, ma trovò un ostacolo inatteso lungo la strada: un enorme mostro acquatico, il piovramammuth. Incapace di ricordare le sue magie più potenti, Tellah era quasi sul punto di tornare indietro, quando due persone lo raggiunsero nella grotta: erano Cecil, un giovane cavaliere delle tenebre di Baron, e Rydia, una piccola invocatrice di Mist, in viaggio verso Damcyan in cerca della luce del deserto per curare la febbre alta contratta da un'amica del ragazzo. Tellah decise di unirsi a loro, confidando che la spada oscura di Cecil potesse sconfiggere facilmente il mostro. Trovato un momento di calma, Tellah spiegò cosa stesse facendo nella grotta, e notò che Rydia aveva un grande potenziale nascosto, che il suo recente trauma le impediva di sfruttare appieno.

Il gruppo si liberò dell'ostacolo, ma quando finalmente arrivò alle porte di Damcyan, il castello fu bombardato dalle Ali rosse di Baron, arrivate per sottrarre al regno il cristallo del fuoco. Preoccupato per la figlia, Tellah corse all'interno del palazzo, ma era troppo tardi: Anna giaceva a terra, in fin di vita. Come vide il giovane bardo nella sala, Tellah lo attaccò in preda all'ira, rimproverandolo non solo di avergli portato via la sua bambina, ma anche di non aver saputo proteggerla.
Fu Anna stessa a fermare la furia del saggio, rivelando che il giovane bardo era in realtà il principe Edward di Damcyan, e che lei lo amava sinceramente. Chiedendo scusa al proprio padre per essere stata egoista, la ragazza esalò l'ultimo respiro fra le sue braccia. Furioso, Tellah chiese a Edward chi avesse guidato l'attacco: il giovane affermò che le Ali rosse erano comandate da un misterioso stregone di nome Golbez, arrivato a Baron da poco. Questa informazione era più che sufficiente per Tellah: il saggio giurò che si sarebbe vendicato e, contro il parere di Cecil, partì alla ricerca di un modo per attuare la propria vendetta.

La magia definitiva

Tellah riprese a viaggiare, alla ricerca dell'arma perfetta per sconfiggere Golbez e vendicare la figlia perduta: Meteo, la leggendaria magia proibita. Le sue peregrinazioni lo portarono infine sul monte dell'ordalia, dove la sua strada si incrociò nuovamente, e inaspettatamente, con quella di Cecil. Il giovane aveva raggiunto il monte per iniziare un percorso di purificazione, accompagnato da una giovanissima coppia di maghi gemelli di Mysidia chiamati Palom e Porom. I quattro scalarono la montagna, eliminando orde di nonmorti e confrontandosi faccia a faccia con l'orribile Scarmiglione, l'arcidiavolo della terra.
Dopo aver avuto ragione del mostro per ben due volte, il gruppo raggiunse un monolito che li trasportò in una stanza di cristallo, in cui una voce misteriosa guidò Cecil in uno scontro con il proprio lato oscuro per concludere il suo processo di espiazione. Cecil scacciò le tenebre dal suo cuore e divenne un paladino, e una luce abbagliante invase la stanza: lo stupefacente evento mosse qualcosa nella mente di Tellah, che all'improvviso ricordò tutti gli incantesimi che aveva appreso nella sua vita, e imparò anche la formula per evocare Meteo.

Tellah accompagnò Cecil, Palom e Porom nel loro ritorno a Mysidia, dove ebbe occasione di parlare con il patriarca. Quando seppe del suo desiderio di usare Meteo per uccidere Golbez, il patriarca ammonì Tellah intimandogli di non combattere con la vendetta nel cuore, e gli ricordò anche che, alla sua età, usare Meteo sarebbe stato fatale per lui. Tellah fu però irremovibile, e decise di continuare a seguire Cecil nel suo viaggio: la prossima meta era Baron.
Arrivato nel regno natale di Cecil, il gruppo entrò nel castello per convincere il re a fermare la sua caccia ai cristalli, ma con loro amara sorpresa, il sovrano si rivelò essere in realtà un altro arcidiavolo, Cagnazzo. Sconfitto anche questo nemico, il gruppo fu raggiunto dall'ingegnere Cid, grande amico di Cecil, che si offrì di accompagnarli nel proseguimento del loro viaggio con la sua ultima aeronave, l'Enterprise. Tellah ebbe subito in antipatia il nuovo arrivato, poiché lo aveva chiamato "vecchio", ma il loro conflitto si fermò quando Cagnazzo, in punto di morte, cercò di schiacciare il gruppo tra le mura del corridoio in cui si trovava. Palom e Porom decisero di sacrificarsi, pietrificandosi per bloccare le pareti. Tellah tentò di rimuovere l'incantesimo dai piccoli, ma nulla poteva spezzare una pietrificazione volontaria.

Muore una stella

Tellah continuò ad accompagnare il gruppo di Cecil e salì a bordo dell'Enterprise. Appena la nave decollò, tuttavia, un vascello delle ali rosse la raggiunse con una bandiera bianca. A bordo c'era Cain, ex amico di Cecil ora agli ordini di Golbez, con un ultimatum: Golbez aveva la ragazza di Cecil, Rosa, tra le sue grinfie, e sarebbe stato disposto a scambiarla solo con il cristallo della terra, l'ultimo ancora fuori dalla portata di Baron.
Senza alcuna alternativa, il gruppo volò verso il pacifico regno di Troia per contrattare la cessione del cristallo. Nell'infermieria del castello, incontrarono Edward, scomparso tempo prima e ritrovato sulle spiagge del regno: Tellah colse l'occasione per chiedere scusa al giovane principe, dicendo che Anna sarebbe stata fortunata al suo fianco. Edward ringraziò il saggio, implorandolo di sconfiggere Golbez anche da parte sua, e seppur convalescente aiutò il gruppo a recuperare il cristallo della terra, protetto da un potente incantesimo nella caverna magnetica.

Con la gemma in proprio possesso il gruppo di Cecil raggiunse quindi la base di Golbez, la torre di Zot, per attuare lo scambio. Una volta che il cristallo fu consegnato, però, lo stregone fece finta di non aver promesso nulla in cambio e fece per andarsene. Questa fu l'ultima goccia per Tellah, che non vide più per la rabbia e si scagliò contro Golbez in un impeto di vendetta: dopo aver lanciato qualche magia contro di lui, senza alcun successo, il saggio ormai in preda alla furia usò tutto il suo potere magico per evocare Meteo.
Sopravvissuto all'incantesimo, ma gravemente ferito, Golbez si stupì alla vista di un tale potere nelle mani di un comune essere umano, e colse l'occasione per ritirarsi dopo aver bloccato un tentativo di attacco da parte di Cecil e aver visto il volto del giovane. Cecil fece per inseguirlo, quando si accorse che Tellah era accasciato a terra: lo sforzo per evocare la magia definitiva era stato troppo grande, e il vecchio saggio capì troppo tardi di essersi lasciato consumare dall'odio. Supplicando i suoi amici di vendicare Anna al posto suo, Tellah esalò l'ultimo respiro tra le braccia di Cid.

Lo spirito di Tellah continuò a vegliare su Cecil e i suoi amici anche dopo la morte, apparendo assieme ad Anna durante lo scontro finale con Zeromus per ridare al gruppo l'energia necessaria a sconfiggere il nemico.

Lascito

Anche se il corpo di Tellah non fu mai ritrovato, una lapide fu eretta in suo onore accanto alla tomba di Anna a Kaipo. La sua fama di grande mago fu il suo lascito più grande, e il suo esempio spinse Palom a intraprendere un viaggio per seguire le sue orme e diventare un saggio come lui.

Diciassette anni dopo la sua morte, lo spirito di Tellah vegliava ancora assieme ad Anna su Edward, divenuto re di Damcyan. Quando il mite sovrano si trovò nella disperazione poiché la sua segretaria Harley aveva contratto la febbre alta, il saggio gli apparve per spronarlo a non abbandonare la ricerca della felicità, per il bene di Anna. Grazie all'incoraggiamento di Tellah, Edward ritrovò la determinazione e trovò anche la soluzione al suo problema.

Gli spoiler finiscono qui.

Gameplay

Statistiche

Comandi

Abilità

Equipaggiamento

Altre comparse

Articolo principale: Tellah/Altre comparse

Tellah è apparso nei seguenti giochi all'interno della serie Final Fantasy:

  • Pictlogica Final Fantasy: come personaggio giocabile.
  • Final Fantasy Airborne Brigade: alcune abilità sono basate su di lui.
  • Final Fantasy Artniks: diverse carte sono basate su di lui.
  • Final Fantasy Record Keeper: come personaggio giocabile.
  • Final Fantasy Brave Exvius: come personaggio giocabile.
  • Final Fantasy Trading Card Game: diverse carte sono basate su di lui.

Etimologia

Il nome di Tellah, pronunciato "Tera" in giapponese, può essere ispirato al nome ebraico תֶּרַח (Téraḥ). Terah, o Terach, era il diciannovesimo patriarca a partire da Adamo, e padre di Abramo, Nacor, Aran, Agar e Sara. Nella lingua ebraica "terah" è anche un modo di dire "vecchio".

Curiosità

  • Nella prima edizione giapponese e in quella americana di Final Fantasy IV su Game Boy Advance, la battaglia programmata fra Edward e Tellah al castello di Damcyan è affetta da un bug che la fa durare più del dovuto: gli attacchi di Tellah mancano spesso il bersaglio, impedendo allo script di avanzare e di fatto bloccando i progressi del giocatore. Il bug è stato rimosso nella seconda release giapponese e nella versione europea.
  • Tellah è il primo personaggio giocabile della saga a portare gli occhiali, seguito da Queen di Final Fantasy Type-0 e Ignis Scientia di Final Fantasy XV.
  • Tellah, Cid e Fusoya sono i soli personaggi a non apparire nel filmato iniziale in computer grafica delle versioni 3D di Final Fantasy IV, e di conseguenza a non avere un render ufficiale in computer grafica.
  • Benché le loro interazioni nel gioco fossero minime, la guida Final Fantasy IV Settei Shiryou Hen descrive il rapporto tra Tellah e Rydia come quello tra un maestro e un'allieva.
  • Tramite un glitch, nella versione SNES del gioco è possibile evitare del tutto gli eventi del villaggio di Mist. A causa del glitch, Cain non abbandonerà il gruppo e né Rydia né Tellah vi si uniranno mai: questo causerà il crash del gioco al momento dello scontro fra Tellah e Edward a Damcyan.
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