Gabranth: Perché rinunci a ciò di cui devi avere più cura? | |
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- Primo e più potente tra i SOLDIER, Sephiroth si distinse nella guerra contro Wutai tanto da guadagnarsi la fama di eroe e ispirò decine di giovani a unirsi al corpo d'élite della Shinra. Ufficialmente è morto nel corso di una missione top secret, ma nessuno sa in quali circostanze.
Sephiroth è uno dei personaggi principali della serie di Final Fantasy VII.
Originariamente il più potente del corpo speciale SOLDIER della compagnia elettrica Shinra, Sephiroth era considerato il miglior combattente sulla faccia del pianeta, idolatrato da gente comune, soldati e addirittura dagli stessi membri di SOLDIER. Dopo aver scoperto gli orribili esperimenti che lo avevano creato, Sephiroth perse completamente la ragione e iniziò a odiare profondamente la razza umana. Ufficialmente dichiarato morto in azione, torna a far parlare di sé dopo cinque anni, lasciando una scia di morte ovunque passi.
Sephiroth è l'antagonista principale dell'originale Final Fantasy VII, e riprende questo ruolo anche nel film in computer grafica Final Fantasy VII: Advent Children, che per quasi tutta la sua durata preannuncia il suo trionfale ritorno. Fa inoltre qualche apparizione minore in Before Crisis -Final Fantasy VII-, ma la sua figura è particolarmente esplorata in Crisis Core -Final Fantasy VII-, che rivela alcuni dettagli del suo periodo in SOLDIER, incluso l'influsso che ha avuto sulla vita dei protagonisti e la sua grande amicizia con altri due 1ª classe, Angeal e Genesis.
Nel progetto Final Fantasy VII Remake, Sephiroth ritorna al suo ruolo di antagonista principale, ma in questa continuità il suo ruolo è largamente espanso e si rivela una presenza ben più ambigua e misteriosa rispetto alla sua comparsa originale. Parallelamente, Final Fantasy VII Ever Crisis gli dedica una serie di storie che rivelano ulteriori dettagli sulle sue origini e sul suo passato, facendone una figura molto più complessa.
Sephiroth è considerato uno dei più popolari personaggi di tutta la serie Final Fantasy, grazie al suo aspetto inconfondibile, la personalità gelida e l'iconico tema di battaglia "One-Winged Angel", e ciò gli ha permesso di apparire in un gran numero di media, anche non direttamente legati alla saga. Sephiroth appare sempre a fianco di Cloud come rappresentante di Final Fantasy VII in tutti i titoli della serie di Dissidia Final Fantasy, è apparso in numerosi titoli spin-off, e ha avuto anche apparizioni nel picchiaduro crossover Ehrgeiz: God Bless the Ring, dove era un personaggio sbloccabile, e in due titoli della saga di Kingdom Hearts, dove aveva il ruolo di potente boss opzionale.
Storia[]
Il primo SOLDIER[]
Sephiroth nacque nel laboratorio sotterraneo di Nibelheim alla fine degli anni '70, dall'unione del professor Hojo e dalla professoressa Lucrecia Crescent: si trattava del risultato perfetto del Progetto Jenova, una serie di esperimenti organizzati dal dipartimento scientifico della compagnia elettrica Shinra, finalizzati a studiare la misteriosa forma di vita Jenova per creare un essere umano con i poteri e le conoscenze del popolo estinto dei Cetra. Sephiroth era stato infuso con cellule inerti di Jenova allo stato embrionale, e ciò aveva permesso alla sua struttura cellulare di stabilizzarsi e dare vita a un bambino sano e straordinariamente forte.
Appena nato, il piccolo Sephiroth fu portato via prima che Lucrecia avesse la possibilità di vederlo, e avrebbe passato buona parte della sua vita nel palazzo Shinra a Midgar, esibito come un trofeo dai suoi creatori. Per i primi anni della sua infanzia, Sephiroth visse nel laboratorio del professor Gast, direttore del dipartimento scientifico, che divenne per lui una figura paterna. Per tenergli nascosta la verità sulla sua creazione, gli fu raccontato che sua madre si chiamava Jenova, e che era scomparsa poco dopo la sua nascita: il solo ricordo che aveva di lei era una foto di Lucrecia, la sua vera madre, conservata in un ciondolo che portava al collo.
Quando Sephiroth era ancora piccolo, il professor Gast lasciò la Shinra, e il professor Hojo gli succedette come nuovo direttore del dipartimento scientifico. Anche se le ultime scoperte dei due scienziati avevano rivelato che Jenova non apparteneva alla razza dei Cetra, la Shinra decise comunque di sfruttare l'enorme potenziale combattivo di Sephiroth per rinnovare il vecchio progetto SOLDIER: l'élite militare della compagnia, che all'epoca comprendeva solamente i soldati di modello P, sarebbe stata riorganizzata per includere nuovi membri fisicamente alterati con un misto di cellule di Jenova e mako raffinata, e Sephiroth ne sarebbe stato il capostipite. Hojo prese quindi il piccolo sotto la sua protezione, e lo sottopose a numerosi e dolorosi esperimenti per addestrarlo nel corpo, nella mente e nel cuore, insillandogli l'idea che un vero SOLDIER dovesse essere freddo e distante per raggiungere il suo pieno potenziale.
Grazie al periodo passato nel laboratorio di Hojo, Sephiroth era un bambino silenzioso e schivo, che rivelava il suo talento solo durante gli scontri simulati a cui Hojo lo sottoponeva: in poco tempo divenne uno spadaccino provetto, capace di sconfiggere facilmente anche le migliori truppe della Shinra. Hojo gli fece dono di una katana personalizzata, a cui Sephiroth non diede mai un nome, ma che conservò gelosamente come se gli fosse stata donata da sua madre. Jenova gli appariva spesso in sogno, tranquillizzandolo e convincendolo di essere ancora amato da qualcuno. Anche se non era nemmeno un adolescente, Sephiroth fu immediatamente pubblicizzato come il nuovo eroe della Shinra, e colui che avrebbe potuto segnare la fine del conflitto con i nemici della compagnia, primo fra tutti lo stato indipendente di Wutai.
La prima missione[]
- Non sono un cyborg... non ho mai voluto esserlo...
—Sephiroth
Nel 1992, Sephiroth fu inviato nella sua prima missione ufficiale, supportare una squadra di SOLDIER P0 nella ricerca di un luogo adatto per l'estrazione di mako nell'arcipelago di Rhadore. Arrivato con un elicottero, scese giusto in tempo per soccorrere i suoi colleghi mentre erano bloccati da un plotone di soldati locali: sfoderata la sua katana, il ragazzo sgominò in un istante l'intero squadrone a colpi di spada e distrusse i rinforzi in arrivo con una magia, lasciando i SOLDIER P0 a bocca aperta.
Senza troppi preamboli, il giovane informò i tre di essere stato assegnato al comando della spedizione, e suggerì loro di tornare al campo base mentre lui si occupava di altri nemici in arrivo. I membri della squadra, i soldati Glenn Lodbrok e Matt Windsor e l'istruttrice Lucia Lin, conoscevano Sephiroth solo di fama, ma non si aspettavano di trovarsi davanti un bambino. Glenn fu il più sorpreso di tutti, ma rimase ancora più contrariato quando Matt lo informò che presto i nuovi SOLDIER come Sephiroth avrebbero sostituito i P0 come loro: per lui i SOLDIER modificati somigliavano più a delle macchine che a delle persone, armi viventi senza emozioni o moralità.
Più tardi, il gruppo si riunì al punto di ritrovo e Sephiroth si presentò formalmente, ringraziando Glenn per il suo operato. Mentre Matt e Lucia accolsero il ragazzo a braccia aperte, Glenn si mostrò subito ostile verso di lui, chiamandolo "cyborg" per insultarlo e dicendo che non sarebbe mai stato alla pari con degli esseri umani. Sephiroth non badò alle parole del collega, e disse semplicemente che ora i tre avrebbero risposto a lui e che il giorno dopo sarebbero andati a sterminare gli ultimi rhadorani.
L'indomani, Sephiroth chiamò il resto del gruppo con un fischio per mettersi in marcia verso il prossimo obiettivo: i rhadorani sembravano avere una base in un sistema di caverne a sud delle rovine di Logue, e il ragazzo propose di sorprenderli passandoci attorno. Glenn accettò l'idea, ma rimproverò duramente Sephiroth per averli chiamati fischiando come fossero dei cani. Il giovane stette zitto per un po', ma poi chiese sinceramente scusa per quel gesto, dicendo che non aveva mai avuto occasione di interagire con altre persone e questa era la sua prima volta per tante cose: tutta la propaganda sul "grande eroe" che la Shinra gli aveva costruito attorno era solo una messinscena per convincere persone giovani ad arruolarsi in SOLDIER, ma in realtà lui non aveva ancora fatto nulla al di fuori delle simulazioni.
Glenn rimase sorpreso a sentire questa notizia, ma disse a Sephiroth che questa sarebbe stata la sua occasione per essere davvero un eroe. Sephiroth però non voleva essere un eroe, solo vivere una vita normale, ma temeva che non sarebbe stato possibile a causa della pressione che la Shinra faceva su di lui. Mentre viaggiava verso l'obiettivo, Sephiroth imparò pian piano a conoscere i suoi colleghi, e lentamente il suo rapporto con Glenn migliorò, con il collega che cominciò a trattarlo come un fratello minore: sentendo di potersi fidare di loro, Sephiroth mostrò loro la foto di sua madre e chiese se sapessero qualcosa di lei, ma come già accaduto tante altre volte la risposta fu negativa. Dopo che ebbero sconfitto alcuni mostri, Sephiroth confessò di sentirsi bene insieme ai tre: questo doveva essere quello che si provava a "divertirsi", e gli piaceva molto.
Quando il gruppo arrivò alla base nelle rovine, l'altro lato della personalità di Sephiroth non tardò a farsi vedere: il giovane si mostrò brutale e pragmatico mentre diceva ai colleghi di non risparmiare nessuno all'interno, nemmeno vecchi e bambini. I SOLDIER eliminarono facilmente le truppe rhadorane nella base, e il ragazzo ordinò agli altri tre di seguire un gruppo in fuga mentre lui li avrebbe preceduti dall'altra parte con il suo "istinto cyborg", mostrando di non aver dimenticato come Glenn lo aveva chiamato.
Dopo una deviazione imprevista, Glenn, Matt e Lucia raggiunsero Sephiroth fuori dalle rovine, dove il ragazzo aveva appena finito di sterminare le ultime sacche di resistenza nell'area... inclusi i civili che cercavano di evacuare. Glenn chiese se tutto questo fosse davvero necessario, ma gli ordini della Shinra erano chiari: l'isola apparteneva alla compagnia, e gli abitanti andavano sterminati. Matt notò che Sephiroth aveva una leggera ferita, e il ragazzo disse che era stato un bambino come lui a infliggergliela, segno che anche i civili non erano così indifesi come sembravano. Sephiroth ripetè le parole che Hojo gli diceva durante il suo addestramento, ma più diceva che un SOLDIER non doveva provare emozioni, più la sua voce tremava di rabbia e tristezza. Glenn gli disse che non doveva comportarsi per forza come una macchina, che poteva mostrare compassione quando necessario, e quando Sephiroth disse quasi piangendo di non essere un cyborg, l'amico lo strinse forte tra le braccia, chiedendogli sinceramente scusa per averlo chiamato così.
Uscendo dalle rovine, il gruppo si fermò su una rupe da cui si vedeva l'isola di Sijad, precedentemente esplorata dal gruppo di Glenn, e una fumata bianca usciva dal piccolo avamposto costiero. Sephiroth chiese cosa ci fosse laggiù, e Glenn disse che lì abitava un bambino della sua età, Rosen, che come lui era serio e ligio al dovere: dopo l'effettivo genocidio che avevano perpetrato a Rhadore, egli era di fatto l'ultimo rimasto del suo popolo.
La fine di Rhadore[]
Dieci giorni dopo l'operazione a Rhadore, Sephiroth e la squadra furono raggiunti dagli ignegneri della Shinra per iniziare la costruzione dell'impianto di estrazione. Mentre i preparativi per gli scavi volgevano al termine, Sephiroth si accorse di aver perso il suo ciondolo con la foto di sua madre da qualche parte nelle rovine, e iniziò a ispezionare ogni anfratto e ogni cadavere per essere sicuro di recuperarlo prima che il sito fosse distrutto. Glenn e gli altri lo raggiunsero e si offrirono di aiutarlo per ottimizzare i tempi. Quando Glenn notò che i corpi sembravano essere diminuiti, Sephiroth disse ai colleghi che c'erano ancora molti mostri nell'area, e uccidendone uno che stava per attaccarli di sorpresa ricordò loro di non abbassare mai la guardia, perché non avrebbero potuto contare sempre su di lui. Matt e Lucia videro che Sephiroth aveva le qualità per essere un vero leader, al contrario di Glenn, e Sephiroth suppose che in realtà Glenn aveva solo paura di essere dimenticato.
La ricerca della collana proseguiva senza risultati, e il gruppo si mise un attimo a riflettere sul massacro che avevano commesso e sul perché si fosse arrivati a tanto: confrontando tra loro le proprie idee e quello che avevano scoperto durante la missione, capirono che i rhadorani erano già a un passo dall'estinzione anche senza la Shinra, e la loro opposizione alla costruzione di un reattore mako era dovuta alla credenza che le operazioni di estrazione della compagnia avrebbero presto cancellato qualunque ricordo del loro popolo, non solo dall'umanità, ma dal pianeta stesso. Rattristati al pensiero, i quattro pregarono per le anime delle persone che avevano ucciso, promettendo di conservarne il ricordo nei loro cuori. Glenn decise anche di dare loro una degna sepoltura, anche solo per alleggerirsi la coscienza.
Mentre il gruppo seppelliva i corpi dei rhadorani, un'esplosione segnalò l'inizio della prima fase degli scavi. Sephiroth avvisò il gruppo che avrebbero dovuto raggiungere una postazione sicura in elicottero, perché c'era il rischio che la mako presente sottoterra eruttasse a causa delle esplosioni, perciò non era consigliabile restare a terra finché il pericolo non fosse stato scongiurato: questo fenomeno accadeva naturalmente a Rhadore, dove era chiamato "torrente di mana", perciò era altamente probabile che sarebbe avvenuto anche stavolta. Il gruppo terminò le esequie per i rhadorani e si avviò verso il campo base. Lungo la via Sephiroth dimostrò ancora una volta le sue straordinarie capacità nell'uso della spada e della magia, aprendo varchi e creando scorciatoie senza sforzo apparente, ed ebbe pure occasione di scherzare con Glenn sul fatto di essere un "cyborg".
Quando il gruppo fu quasi arrivato al campo per l'estrazione, Glenn temette che l'eruzione di mako potesse distruggere anche l'isola di Rosen, perciò chiese al capo ingegnere se potessero ritardare le operazioni di qualche minuto per consentirgli di recuperarlo. Sfortunatamente, gli scavi erano già iniziati ed era necessario evacuare immediatamente, ma Glenn non accettò un no come risposta e colpì il capo ingegnere per costringerlo a cedergli l'elicottero. Questa azione era considerata un atto di tradimento, ma Sephiroth decise di assecondare la sua squadra, e quando gli ingegneri arrivarono a recuperarlo decise di seguire Glenn e gli altri nella speranza di salvare Rosen.
- Rosen, ti prego. Se non per te stesso, fallo almeno per loro. Sono fin troppo buoni, e questo un giorno li farà uccidere.
—Sephiroth
Quando il gruppo arrivò a Sijad, l'eruzione di mako si stava ormai espandendo oltre ogni controllo, e non mancava molto tempo prima che l'isola fosse annientata. Rosen era ancora presso l'avamposto, intento come sempre ad alimentare la fiamma, e il gruppo lo incrociò mentre era andato a raccogliere altra legna. Glenn disse con dolore che non c'era più nessuno da avvisare sull'isola principale, perché avevano ucciso tutti, e Rosen fuggì pieno di rabbia, dicendogli di lasciarlo morire insieme al suo popolo. Il gruppo cercò di seguirlo, ma Sephiroth decise di andare alla ciminiera da solo: Rosen era troppo arrabbiato per ascoltare Glenn, ma forse lui avrebbe potuto farlo ragionare.
Trovatosi faccia a faccia con Rosen, Sephiroth cercò di convincerlo ad andare via con loro, se non per lui, almeno per il bene dei suoi amici, ma il giovane era ormai in pace con se stesso e aveva accettato la propria fine. Rosen disse a Sephiroth che nel mondo della Shinra non c'era posto per lui, e che non avrebbe potuto salvare contemporaneamente lui e i suoi compagni: doveva scegliere a chi teneva davvero. Capendo di non avere davvero una scelta, il SOLDIER estrasse la sua spada e, con gli occhi gonfi di lacrime, colpì a morte l'ultimo rhadorano. Glenn, che non aveva sentito cosa si erano detti, si scagliò con rabbia su Sephiroth, pensando che non avesse tentato nemmeno di far ragionare Rosen, e Sephiroth non riuscì a dirgli niente. In quel momento, il flusso vitale fece riapparire il ciondolo di Sephiroth, ma prima che il ragazzo potesse recuperarlo, Glenn lo calciò di nuovo nell'abisso.
La missione a Rhadore fu un fallimento: il terreno dell'isola principale era troppo debole e fu distrutta dall'ondata di mako, rendendo gli sforzi della Shinra di reclamarla completamente inutili. Sephiroth e la squadra di Glenn tornarono alla base, avendo tratto in salvo solo il cane di Rosen, Refu, ma la loro amicizia fu irrimediabilmente fratturata. Glenn, Matt e Lucia furono congedati con disonore per il loro tradimento, e Sephiroth tornò a chiudersi in se stesso, per non dover sopportare ancora il dolore di perdere un amico.
Un incontro inaspettato[]
Qualche tempo dopo gli eventi di Rhadore, nel settembre del 1992, Sephiroth ricevette un nuovo incarico: cercare e soccorrere un gruppo di quattro SOLDIER inviati nella terra di Robio all'estremo sud di Wutai. Assieme a lui c'erano anche Angeal Hewley, un SOLDIER poco più grande di lui appartenente alla 2ª classe, che era stato appuntato come caposquadra nonostante il rango inferiore grazie alle sue maggiori capacità diplomatiche, e Russ Bachman, un impiegato della sezione archivi della Shinra incaricato di documentare le imprese di Sephiroth sul campo per pubblicizzarlo meglio.
Durante il viaggio verso Wutai, Sephiroth rimase sulle sue, e nonostante Angeal cercasse di fare amicizia con lui o almeno di trovare un argomento di discussione, non proferì parola. Angeal cercò di analizzare il ragazzo, supponendo che il suo atteggiamento distaccato fosse un modo per darsi delle arie, ma la verità era ben più complessa. Ciononostante, il SOLDIER 2ª classe si determinò a far uscire il grande eroe della Shinra dal suo guscio, e lo avvertì che non si sarebbe liberato di lui tanto facilmente. Quando il gruppo arrivò a Robio, anche Bachman esortò Sephiroth a dire qualcosa su di sé, anche solo per dare una buona impressione al reparto pubbliche relazioni, ottenendo però risultati deludenti. Sephiroth lamentò che nessuno gli aveva detto che sarebbe stato filmato, ma Angeal gli ricordò che era stato concordato al briefing della missione, a cui il ragazzo non aveva partecipato.
La squadra arrivò infine nella zona proibita di Igara, una terra sacra al popolo di Wutai di cui la Shinra voleva scoprire i segreti: l'area era in rovina, come se avesse avuto luogo una battaglia tanti anni prima. Durante l'esplorazione, Sephiroth e Angeal trovarono finalmente due dei SOLDIER dispersi: erano morti da tempo e con ferite profonde, forse causate da una belva del posto. Uno di loro era uno degli ultimi SOLDIER P0, proprio come Glenn, Matt e Lucia, e questo non passò inosservato a Bachman, che chiese a Sephiroth che tipo di persone fossero i tre. I ricordi di Sephiroth erano dolorosi, e preferì dire di non aver avuto interesse a conoscerli, ma questo permise al documentarista di insultarli per il loro tradimento, mentre Angeal suppose che non lo sopportassero. Ancora una volta, Sephiroth non rispose.
Poco dopo, Sephiroth parlò per la prima volta ad Angeal di sua iniziativa, dicendogli che non avrebbero mai potuto essere amici a causa dello stile di vita a cui il professor Hojo lo sottoponeva rispetto agli altri SOLDIER. Questo fece capire molte cose ad Angeal e Bachman: aver passato così tanto tempo insieme al professore non aveva certo aiutato le sue capacità sociali. Quando il gruppo trovò un altro dei SOLDIER dispersi, nelle stesse condizioni degli altri due, Sephiroth rivelò che non era stata una belva a ucciderli: quelle ferite le aveva provocate una spada. Angeal fu molto contrariato a sapere che si era tenuto questa informazione tutto questo tempo, e gli chiese di condividere un po' di più con i suoi alleati, anche senza considerarli amici, ma Sephiroth fu in completo disaccordo e gli disse di non stargli tra i piedi. Come di consueto, Sephiroth dimostrava di essere uno straordinario combattente, ma non era proprio il tipo da pubbliche relazioni, al contrario di Angeal che aveva sempre qualche frase ispiratrice da dispensare.
Poiché si trovavano a Wutai, Bachman pensò che potesse essere stato un ninja a uccidere i SOLDIER, e chiese ad Angeal e Sephiroth se ne avessero mai affrontati. Angeal disse di aver combatutto spesso battaglie simulate con i ninja di Wutai, spesso affiancato da una copia virtuale di Sephiroth; anche quest'ultimo aveva combattuto spesso a fianco di Angeal nelle simulazioni, ma preferì far finta di non ricordarsene. Improvvisamente, Sephiroth sentì come se qualcosa o qualcuno li stesse osservando, e presto questa misteriosa presenza si palesò davanti al gruppo: era un uomo anziano dalla barba bianca, armato di una spada dalla lama lunghissima e sottile. Sephiroth capì subito che si trattava di un'arma di pregevole fattura, e sostenne anche che l'uomo che la brandiva non ne fosse degno.
Quando però provò ad attaccarlo, lo spadaccino misterioso si difese con maestria, spezzando la lama della katana del ragazzo con suo enorme stupore. L'uomo si presentò come Masamune, mastro spadaio di Robio e creatore della lama più formidabile mai esistita, che ora cercava qualcuno che fosse degno di poter brandire. Masamune si dileguò così come era apparso, e il gruppo trovò finalmente il quarto SOLDIER disperso: si trattava di una giovane donna di nome Alissa, unica rimasta in vita della squadra. Quando la ragazza si tolse l'elmo, Sephiroth rimase pietrificato dalla sorpresa: era esattamente identica a sua madre.
Angeal ordinò a Bachman e Alissa di raggiungere il punto di ritrovo, mentre lui e Sephiroth si sarebbero occupati di recuperare i corpi dei loro compagni. Una volta fatto ciò, avrebbero deciso cosa fare dopo...
L'eroe della Shinra[]
L'avventura di Sephiroth alla ricerca della Masamune consolidò la sua amicizia con Angeal e lo aiutò ad apprezzare nuovamente la vita. Nel corso dei successivi otto anni, il giovane fece amicizia anche con Genesis Rhapsodos, amico d'infanzia di Angeal, e i tre ottennero grande fama tra gli altri SOLDIER e gli altri militari della Shinra. Molte delle imprese che la compagnia diceva che Sephiroth avesse compiuto erano pura fantasia, ma questo bastava a renderlo un idolo anche tra i giovani in tutto il mondo, al punto che la Shinra finanziò anche un suo fan club dedicato chiamato "Élite d'argento". Aveva ottenuto anche una maggiore indipendenza, e questo gli permise di chiudere definitivamente i rapporti con il professor Hojo, che non voleva più vedere.
Quando anche Angeal e Genesis furono promossi a SOLDIER di 1ª classe, Sephiroth ebbe più occasioni di stare insieme a loro: il loro passatempo preferito era chiacchierare e allenarsi nella sala simulazioni del quarantanovesimo piano del palazzo Shinra, spesso facendo a gara a chi riusciva a tagliare perfettamente a metà una mela banora bianca. Sephiroth aveva imparato a conoscere bene i suoi amici: per Angeal ogni occasione era buona per fargli un discorso motivazionale sui sogni e sull'onore dei SOLDIER, mentre Genesis era ossessionato dall'opera letteraria Loveless, e l'aveva sentito recitarlo così tante volte che ormai ne riconosceva tutti i passaggi.
Un giorno come tanti, durante una sessione di allenamento particolarmente intensa, Genesis attaccò Sephiroth con più aggressività del solito, ma la sua arma finì per spezzarsi contro la Masamune e una scheggia ferì il SOLDIER alla spalla. La ferita non era grave, ma per qualche motivo sembrava non guarire, perciò Genesis si rivolse al professor Hollander del dipartimento scientifico, che propose di fargli una trasfusione di sangue. Sephiroth si offrì volontario, ma a quanto pare il suo sangue non era compatibile, perciò fu Angeal a fornire il proprio. Guando Genesis si fu ripreso, lui e Sephiroth furono assegnati a una missione importante in territorio di Wutai, ma improvvisamente Genesis fece perdere le sue tracce, seguito da tutta la sua unità. Andato a cercarlo, Sephiroth sgominò alcuni mostri, e mentre cercava di contattare l'amico al telefono fu attaccato da un uomo avvolto in un mantello nero e armato di ascia: era Glenn, riapparso dopo quasi dieci anni.
L'ex SOLDIER provocò Sephiroth dicendo di essere un eroe, ma prima che Sephiroth potesse attaccarlo, un cane si frappose tra i due: era Refu. Sephiroth ricordò quel triste giorno a Rhadore, e chiese a Glenn come stessero Matt e Lucia, mostrandosi contento a sapere che stavano bene. Glenn gli rivelò di aver ricevuto notizia che la Shinra stava per lanciare un attacco aereo sui SOLDIER disertori, e gli indicò un punto sicuro dove portare la sua squadra per evitare danni collaterali. Gli disse che era il solo su cui potesse fare affidamento, perché non avrebbe potuto rivelarsi di persona, poi gli chiese scusa per aver buttato via la sua collana quel giorno e se ne andò.
Affrettandosi alla base, Sephiroth fu sorpreso da alcuni soldati di Wutai, che lo affrontarono per vendicare i loro compagni caduti, e dopo averli uccisi per difendersi ricordò cosa era successo a Rhadore, come l'odio continuava a spingere le persone a uccidersi tra loro e come solo la compassione poteva fermare questo ciclo: era stato Glenn a insegnarglielo, e questo era ciò che faceva davvero un eroe. Quando finalmente arrivò per avvertire i soldati della base, Sephiroth scoprì che l'unica via di fuga era bloccata da una frana e da un gran numero di mostri. Il SOLDIER raggiunse l'area e falciò via tutti i mostri con la sua Masamune, sfidando il tempo e la stanchezza per salvare quante più persone possibili. Alla fine, i suoi sforzi furono ripagati: le truppe si salvarono ed esultarono per le sue azioni. Mentre il cielo si schiariva dalle nubi di pioggia, Sephiroth vide Glenn tra la folla festante, e osservando il suo sguardo di approvazione sorrise a sua volta: quel giorno, Sephiroth divenne, per la prima volta, un vero eroe.
Con la scomparsa di Genesis e la diserzione di massa dei SOLDIER, le operazioni a Wutai rischiavano di finire compromesse, ma il morale delle truppe rimaste si alzò vertiginosamente grazie alle azioni di Sephiroth. Un mese dopo, Angeal e il suo pupillo Zack Fair furono inviati a concludere la missione che Genesis aveva disertato, espugnare l'ultima roccaforte della resistenza di Wutai a forte Tamblin. La squadra di Sephiroth si occupò di creare una diversione per permettere a Zack di entrare, e grazie a questa strategia l'operazione fu un successo.
Poco dopo, mentre le squadre tornavano al punto di ritrovo, Zack fu attaccato da alcuni soldati misteriosi e in seguito fu sorpreso da un'invocazione inaspettata. La creatura era troppo forte per il giovane 2ª classe, ma per fortuna Sephiroth arrivò proprio in quel momento, eliminandola con un solo colpo della sua spada. Sephiroth scoprì che i misteriosi assalitori erano cloni di Genesis, e quando Zack gli disse che anche Angeal era scomparso, il SOLDIER temette subito che anche lui avesse disertato, e disse a Lazard di prepararsi al peggio.
A dispetto della scomparsa di due importanti membri di SOLDIER, la caduta di forte Tamblin fu sufficiente a convincere Wutai a trattare un armistizio con la Shinra, e all'alba del nuovo millennio, la guerra di Wutai fu dichiarata ufficialmente conclusa. Benché non avesse espugnato personalmente la fortezza, Sephiroth fu osannato dai media leali alla Shinra e la sua popolarità salì alle stelle.
Nemici ovunque[]
Qualche tempo dopo, Sephiroth fu contattato da Lazard, il direttore di SOLDIER, che gli affidò l'incarico di raggiungere Banora, il villaggio natale di Angeal e Genesis, per indagare sulla scomparsa di alcuni agenti Turks inviati sul posto. Sentendosi troppo emotivamente coinvolto per affrontare i suoi amici nel caso si fossero trovati là, il SOLDIER decise di rifiutare la missione, un privilegio di cui i 1ª classe godevano, e propose invece che ci andasse Zack: il ragazzo era come Angeal alla sua età, e probabilmente sarebbe stato in grado di ragionare con lui più facilmente. Sfortunatamente, la situazione era ben più critica di quanto chiunque pensasse, e ciò portò la compagnia a dichiarare Angeal e Genesis dei potenziali nemici, anche se lo tenne nascosto al pubblico per questioni di immagine.
Tempo dopo, il 30 febbraio del nuovo anno 0001, Sephiroth compì un altro grande atto eroico che cementò ulteriormente la sua fama. Il Presidente Shinra stava per tenere un importante discorso a Junon per la fine della guerra, ma fu improvvisamente attaccato dall'Avalanche, un gruppo terroristico anti-Shinra formatosi qualche tempo prima, che intendeva distruggere midgar con il cannone mako della città. Rimasto ferito, il presidente fece chiamare il SOLDIER, che in quel momento si stava allenando combattendo contro enormi behemoth.
Sephiroth raggiunse Junon a tempo di record e bloccò il sistema di controllo del cannone, massacrando un gran numero di agenti dell'Avalanche lungo la strada. Arrivato all'esterno, il SOLDIER trovò il leader dell'organizzazione, una donna di nome Elfe, che stava per uccidere una recluta dei Turks. Le lame dei due si scontrarono in una rovinosa onda d'urto, e Sephiroth rimase sorpreso che qualcuno fosse riusciro a bloccare un suo colpo, ma Elfe capì che il suo avversario era comunque più forte e decise di ritirarsi, ma non prima di averlo provocato chiedendogli per quale ragione combattesse per la Shinra. Quando la donna se ne andò, Sephiroth disse alla recluta Turks che Elfe era molto più forte di quanto sembrasse, e di riferire ai suoi superiori di non prenderla alla leggera.
Circa due mesi dopo, Sephiroth ricevette notizia che i superiori avevano ordinato l'eliminazione di Genesis e Angeal, e anche questa volta non si sentì di accettare l'incarico, passando il testimone a Zack, che era appena stato promosso alla prima classe. Improvvisamente, il palazzo Shinra fu attaccato dalle forze di Genesis, ma la parte più sospetta di quell'attacco fu il fatto che numerosi robot della sicurezza erano stati apparentemente manomessi per facilitare l'ingresso dei nemici. Sephiroth fu informato che il professor Hollander era recentemente fuggito con alcuni documenti riservati sulla tecnologia di clonazione, e pertanto poteva esserci lui dietro il tradimento di Genesis.
Quando le truppe di Genesis furono messe in fuga, Sephiroth seppe che Angeal era stato visto con Hollander nei pressi del reattore mako 5, e chiamò al telefono Zack per informarlo. Zack temette che il collega volesse costringerlo ad affrontare il suo mentore e amico, ma con sua grande sorpresa Sephiroth fu dalla sua parte, e disse che gli avrebbero dato il tempo di fuggire se lo avessero raggiunto prima dei Turks. I due entrarono nel reattore e si trovarono davanti degli strani mostri con la faccia di Angeal, segno che anche lui era stato clonato: questo portò Sephiroth a ricordare il giorno in cui Genesis si ferì, e a chiedersi se Hollander avesse pianificato tutto sin da quel momento.
Arrivati nel laboratorio segreto di Hollander, Sephiroth e Zack scoprirono una serie di documenti trafugati dalla sezione archivi, relativi a un misterioso "Progetto G": questi rivelavano che Genesis era stato creato in seguito a esperimenti genetici nel tentativo di creare un essere umano con i poteri degli antichi Cetra, ma che la sua struttura cellulare era instabile e la ferita che aveva subito aveva iniziato un irreversibile processo di decadimento. Genesis contava su Hollander per trovare una cura, ma lo scienziato lo stava anche usando per vendicarsi sulla Shinra che aveva preferito Hojo a lui.
Improvvisamente, Hollander scoprì i SOLDIER nel laboratorio, ma prima che i due potessero arrestarlo, Genesis arrivò per consentirgli la fuga. Sephiroth ordinò a Zack di inseguire il professore, mentre lui si occupava del suo ex collega e amico. Anziché combattere, Genesis recitò il prologo di Loveless, che parlava dei tre protagonisti: uno era fatto prigioniero, uno fuggiva via, e il terzo diventava un eroe. L'ex SOLDIER chiese a Sephiroth a chi di loro due fosse più adatto il ruolo del terzo personaggio, e Sephiroth non esitò neppure a dire che non aveva interesse a ricoprire quel ruolo. Genesis non apprezzò la risposta, confessando di essere sempre stato geloso della fama di Sephiroth e di volerlo superare solo per avere la gloria che sentiva di meritare più di lui.
Genesis fuggì senza combattere Sephiroth, ma nel giro di qualche ora lanciò un altro attacco, approfittando del fatto che il palazzo fosse meno difeso. Sephiroth riuscì lo stesso a tornare al quartier generale, dove fu informato che l'obiettivo di Genesis era il professor Hojo. Il SOLDIER fu raggiunto poco dopo da Zack e Angeal, che aveva deciso di tornare dalla parte dei suoi amici: quest'ultimo gli chiese scherzosamente se fosse dimagrito, ma Sephiroth si limitò a sbuffare e chinare il capo, incapace di confrontarsi con il suo amico sugli ultimi eventi. Anche il secondo attacco al palazzo fu sventato con successo dai SOLDIER, ma da quel momento Sephiroth cercò di rimanere lontano da tutto ciò che riguardava i suoi vecchi amici, e non ebbe nulla da dire quando, qualche tempo dopo, entrambi furono dichiarati uccisi sul campo.
Un anno più tardi, il professor Hojo fu obiettivo di un altro attacco alla Shinra, questa volta da parte dell'Avalanche: lo scienziato Fuhito voleva l'aiuto di Hojo per i suoi piani, ed era riuscito a convincerlo a lasciare la compagnia facendo presa sulla sua curiosità. I Turks furono inviati a inseguire l'elicottero dell'Avalanche, ma Hojo aveva con sé alcuni dei suoi esperimenti, che scatenò contro di loro, incluso un enorme drago geneticamente modificato. Proprio quando le cose stavano per mettersi male per i Turks, Sephiroth arrivò e sconfisse la bestia con un solo fendente, per poi lanciare una magia sull'elicottero per farlo cadere. Il SOLDIER lasciò Hojo in custodia ai Turks e se ne andò, e per la prima volta dopo anni, l'uomo che non sapeva essere suo padre gli parlò, notando quanto forte fosse diventato.
Nell'estate del 0002, Sephiroth tornò nuovamente in azione in seguito a un massiccio attacco coordinato a numerose postazioni della Shinra: i responsabili erano cloni di Genesis, segno che l'originale poteva essere ancora vivo. Questa volta, il SOLDIER si mosse personalmente per andarlo a cercare a Modeoheim, dove era apparentemente morto, ma fece una deviazione quando seppe che Zack si trovava a Junon per impedire che i cloni liberassero Hollander, detenuto nel carcere della città-fortezza. Sfortunatamente, Sephiroth arrivò tardi per aiutare il collega, e lo rimproverò per essersi lasciato scappare l'obiettivo, ma gli diede anche un permesso per tornare a Midgar e rivedere una persona a lui cara.
Qualche giorno dopo, Sephiroth chiamò Zack al telefono e gli disse di presentarsi in fretta al quartier generale, per quello che ancora non sapevano sarebbe stato un incarico che avrebbe cambiato per sempre il corso della storia. Obiettivo: top secret. Destinazione: Nibelheim.
L'incidente di Nibelheim[]
- Lo sapevo, sin da quando ero bambino... Sapevo di non essere come gli altri, di essere speciale. Ma questo... non è ciò che immaginavo. Sono... un essere umano?
—Sephiroth
La missione affidata a Zack e Sephiroth consisteva nell'indagare su misteriosi eventi verificatisi presso il reattore mako sul monte Nibel, che avevano portato alla scomparsa di numerosi impiegati e alla massiccia comparsa di belve nell'area: non sembrava esattamente un lavoro da SOLDIER, ma era stata espressamente richiesta la presenza del grande eroe. Tra gli uomini che facevano da scorta ai due SOLDIER c'era anche un soldato semplice di nome Cloud Strife, che veniva proprio da Nibelheim. All'ingresso del villaggio, Sephiroth gli chiese cosa si provasse a tornare a casa, dicendo che non era una sensazione che aveva mai provato perché una vera casa non l'aveva mai avuta.
Dopo aver parlato con il capovillaggio Zander, Sephiroth raggiunse la locanda per riposarsi, e guardando il villaggio dalla finestra sentì come un senso di nostalgia, come se in qualche modo fosse già stato lì. Il giorno successivo, i SOLDIER e la loro scorta si incamminarono verso il monte Nibel, accompagnati da una guida turistica di nome Tifa, ma il tragitto fu tutt'altro che tranquillo: il ponte sospeso verso il reattore crollò a causa di un temporale, facendo cadere il gruppo nell'impetuoso fiume Gunnthra sottostante, e anche se Sephiroth e Zack riuscirono a salvare Tifa e Cloud, il secondo membro della scorta fu portato via dalla corrente. Sephiroth passò le successive due ore a cercare il soldato disperso, ma non vi fu niente da fare, e al suo ritorno il gruppo riprese la strada verso il reattore.
Quando il gruppo arrivò a destinazione, Sephiroth e Zack si addentrarono all'interno dell'impianto, fino a trovare una grande camera piena di capsule ricolme di mako, normalmente usate per produrre materia artificiale, e una porta su cui stava scritto un nome fin troppo familiare: JENOVA. Mentre Zack si occupava di ripristinare la pressione del reattore, Sephiroth esaminò le capsule con più attenzione e scoprì che erano state riconfigurate per fare esperimenti su animali... ed esseri umani: il processo usato era lo stesso a cui erano sottoposti i regolari membri di SOLDIER, ma tutti i soggetti contenuti in quelle capsule erano mutati a tal punto da non avere più nulla di umano. Quando aprì una delle capsule e vide chiaramente uno di quegli orribili mutanti, Sephiroth fu per la prima volta confuso e spaventato, mentre realizzava pian piano che forse era stato creato anche lui allo stesso modo. Era davvero un essere umano?
Proprio in quel momento, qualcuno risposte alla domanda di Sephiroth: era Genesis. Il redivivo SOLDIER gli rivelò che, esattamente come lui, era stato creato come parte del progetto Jenova, e che tutto quello che gli avevano detto su sua "madre" era solo una copertura per nascondergli il fatto che anche Jenova fosse un mostro, e per estensione lo erano anche loro due. Genesis disse che il decadimento del suo corpo era dovuto alle sue cellule instabili, ma Sephiroth non aveva questo problema, perciò forse un trapianto delle sue cellule avrebbe potuto salvargli la vita. Decantando il quarto atto di Loveless, l'ex SOLDIER tese una banora bianca a Sephiroth, e lo pregò di aiutarlo, cosicché entrambi potessero godere del "dono della dea". Sephiroth non volle credere alle parole di Genesis, e gli augurò di marcire come meritava prima di incamminarsi verso il villaggio.
- Millenni fa, questo pianeta fu colpito da una catastrofe. I vostri antenati sopravvissero girovagando come nomadi per sfuggire ai pericoli. Fu il sacrificio dei Cetra a salvare il pianeta. Dopo di che, la vostra razza si moltiplicò e assunse il controllo del pianeta, come se nulla fosse accaduto. Ormai i Cetra sono solo un ricordo custodito dalle pagine della storia. Non capisci? Abbiamo Jenova, un Antico risalente a 2000 anni fa, rinvenuto per caso in una formazione rocciosa. E poi abbiamo il Progetto Jenova. L'obiettivo del progetto era creare un essere umano dotato dei poteri degli Antichi, ovvero dei Cetra. E così crearono me.
—Sephiroth
Ancora turbato da quello che aveva visto nel reattore, Sephiroth passò la settimana successiva rintanato nel sotterraneo della residenza Shinra, poco fuori del villaggio. Lesse tutti i libri e i fascicoli presenti nel laboratorio, chiedendosi perchè, per tutti quegli anni, tutti, compreso il professor Gast, gli avessero tenuta nascosta la verità. Col passare del tempo, Sephiroth comprese sempre più riguardo le sue origini e le origini di Jenova, e si convinse di essere, in quanto "figlio" suo, colui che avrebbe reclamato il pianeta strappato ai Cetra dagli uomini 2000 anni prima, colui che avrebbe vendicato i Cetra lasciati soli dagli uomini codardi durante la misteriosa calamità. Quando Zack andò a cercarlo, il primo ottobre 0002, l'uomo che aveva imparato a conoscere e ammirare non c'era più, e al suo posto c'era solo un fanatico delirante con troppo potere per essere controllato.
In preda a una follia omicida, Sephiroth diede alle fiamme il villaggio di Nibelheim, uccidendo chiunque cercasse di fermarlo, e si diresse nuovamente verso il reattore, seguito da Tifa e suo padre Brian. Sephiroth uccise Brian lasciando a terra la sua Masamune, Tifa raccolse la spada e cercò di attaccarlo, ma il SOLDIER afferrò l'arma con una mano e la respinse con un fendente, ferendola gravemente. Entrato nella camera di Jenova, Sephiroth rimosse la struttura che copriva la capsula contenente la creatura, e per la prima volta potè posare gli occhi su sua "madre".
Zack sopraggiunse poco dopo e puntò la sua spada al collo di Sephiroth. Tra i due scoppiò un acceso duello, ma Sephiroth non era considerato il più forte tra i SOLDIER per niente, e il ragazzo non ebbe speranza. Tolto di mezzo l'intruso, Sephiroth tornò a contemplare Jenova, e non si accorse che qualcun altro lo aveva raggiunto: Cloud era sopravvissuto all'incendio, e dopo aver visto morire sua madre era corso più veloce che poteva verso il reattore. Il giovane soldato prese la spada di Zack e lanciò un attacco a sorpresa contro il SOLDIER, trafiggendolo e quasi tagliandolo in due.
Ancora vivo, Sephiroth mozzò la testa a Jenova e tentò di fuggire con essa, ma Cloud lo attaccò nuovamente per dargli il colpo di grazia. Questa volta, però, il SOLDIER non si fece cogliere di sorpresa e scaraventò il ragazzo contro una parete, per poi infilzarlo con la Masamune. Improvvisamente, accadde qualcosa che nessuno si aspettava: Cloud afferrò la lunga lama della spada con le mani e la usò come leva per sollevare Sephiroth e scaraventarlo nel pozzo del reattore, dove trovò la sua fine. Quel giorno, il leggendario SOLDIER ed eroe della Shinra fu dichiarato morto in azione. La Shinra insabbiò tutta la vicenda e ricostruì Nibelheim come se nulla fosse successo, e tutti i residenti che non erano fuggiti, inclusi Cloud e Zack, furono presi in custodia dal professor Hojo e sottoposti a esperimenti nel laboratorio della residenza Shinra.
Sephiroth cadde nel flusso vitale del pianeta, ma le cellule di Jenova che aveva in corpo non gli permettevano di consumarsi completamente, perciò la sua volontà persistette per lungo tempo, assimilando le conoscenze della misteriosa creatura e prendendone lentamente il controllo. Il suo viaggio si concluse nel cratere nord, dove si schiantò il meteorite di Jenova 2000 anni prima, e qui il corpo fisico di Sephiroth si ricompose all'interno di un guscio di mako.
Per diverso tempo negli anni passati, il professor Hojo aveva studiato il DNA di Sephiroth e ne aveva iniettato dei campioni in alcuni ignari membri di SOLDIER nel vano tentativo di clonarlo, ma con il tempo l'esperimento si era espanso anche a qualunque persona finisse nelle sue grinfie, inclusi i superstiti dell'incidente di Nibelheim. Sephiroth scoprì l'esistenza di questi soggetti attraverso il suo controllo delle cellule di Jenova, e scoprì di essere in grado di vedere attraverso di loro e manipolarne le azioni: questi cosiddetti cloni di Sephiroth si coprivano con un mantello nero e girovagavano per Nibelheim e le aree povere di Midgar, mormorando il suo nome come fosse il loro dio. Sephiroth decise quindi che avrebbe atteso il momento giusto per riportare i suoi cloni a sé attraverso il processo di unione, e che un giorno sarebbe tornato per continuare ciò che aveva iniziato.
Continuità originale[]
Il ritorno[]
Cinque anni dopo la sua presunta morte, nel dicembre 0007, Sephiroth tornò a far parlare di sè. La maggior parte dei cloni dal mantello nero iniziò ad accusare strani sintomi, come se qualcuno li stesse controllando: l'unione era cominciata. Una notte, i resti del corpo di Jenova, trasportati dal reattore di Nibel al palazzo Shinra, si liberarono dalla capsula di contenimento e presero la forma fisica di Sephiroth, incamminandosi verso l'ufficio del Presidente Shinra lasciando una scia di sangue e cadaveri al suo passaggio e uccidendo il magnate con la Masamune.
Anche Cloud, che era stato sottoposto agli esperimenti con le cellule di Sephiroth cinque anni prima, si trovava imprigionato nel palazzo quella notte, e Sephiroth si premurò di liberare anche lui attraverso Jenova. Il ragazzo, all'epoca plagiato mentalmente dai ricordi del defunto Zack, decise di scoprire se Sephiroth fosse davvero tornato e partì alla sua ricerca per fermarlo una volta per tutte, inconsapevolmente guidato dal suo desiderio di riunirsi alla sorgente.
Sephiroth-Jenova si mise in viaggio verso il cratere nord, seguito a ruota dai mantelli neri e dal gruppo guidato da Cloud. Lungo la strada, uccise senza sforzo un gigantesco serpente nella palude a sud della prateria, e in seguito apparve davanti al gruppo attraverso uno dei suoi cloni sulla nave cargo della Shinra, ma quando Cloud cercò di parlargli, l'essere sembrò non riconoscerlo: si limitò invece a dire che "il tempo era giunto", per poi volare via e lasciare dietro di sé un braccio di Jenova, che mutò in un'orribile creatura.
Il gruppo di Cloud arrivò fino a Nibelheim, e dopo l'iniziale sorpresa nel vederla completamente ricostruita, furono indirizzati nella residenza Shinra da uno dei mantelli neri lì presenti. Nel sotterraneo della villa, proprio nel luogo in cui la follia del leggendario SOLDIER si manifestò, Sephiroth apparve davanti a Cloud, e questa volta sembrò riconoscerlo: gli chiese se avesse sentito la chiamata dell'unione di Jenova, dicendogli che si sarebbe diretto verso nord prima di andarsene nuovamente.
Nel frattempo, anche la Shinra aveva iniziato a seguire Sephiroth, e aveva scoperto che era diretto al tempio degli Antichi, un'antica struttura dei Cetra, che la compagnia pensava fosse la mitica terra promessa. I Turks furono incaricati di raggiungere la località dopo aver sottratto al gruppo di Cloud la chiave litica per rivelare il tempio, ma quando Tseng provò a entrare fu sorpreso da Sephiroth: il SOLDIER disse di voler diventare tutt'uno con il pianeta, e che avrebbe usato tutte le conoscenze che i Cetra custodivano nel tempio per raggiungere questo obiettivo. Tseng cercò di difendersi, ma Sephiroth lo trafisse con la sua Masamune, lasciandolo mezzo morto all'entrata del tempio.
Il gruppo di Cloud sopraggiunse poco dopo, e addentratosi nella struttura si trovo ancora davanti a Sephiroth. Lo spadaccino redivivo li condusse nella zona più profonda del tempio, fino a raggiungere un grande murale che rappresentava Meteora, un'antica magia sigillata dagli Antichi perché non potesse essere mai usata: la chiave per usare questa magia era la materia nera nascosta nel tempio, e l'obiettivo di Sephiroth era usarla per provocare un tale danno al pianeta da far fuoriuscire il flusso vitale, che avrebbe poi assimilato per rinascere definitivamente come un dio. Sephiroth tentò quindi di prendere il controllo della mente di Cloud per costringerlo a prendere la materia nera, ma il ragazzo riuscì a tornare in sé grazie alle parole della sua amica Aerith, l'ultima discendente dei Cetra. Il gruppo decise di recuperare la materia nera e distruggerla per impedire che Sephiroth potesse usarla, e grazie al sacrificio del gatto robot Cait Sith, la preziosa sfera fu finalmente rivelata.
Il tempio degli Antichi crollò rovinosamente per trasformarsi nella materia nera, e il gruppo fu sbalzato via dall'impatto. Cloud e Aerith recuperarono la sfera e cominciarono a riflettere su cosa fare: la materia nera avrebbe potuto essere usata solo in un posto ricco di energia vitale, come si diceva fosse la terra promessa, ma siccome Sephiroth non era un Cetra pensarono che non avrebbe mai potuto trovarla. Sephiroth apparve immediatamente per smentire quest'ipotesi, rivelando di essere diventato superiore ai Cetra grazie alle conoscenze che aveva assimilato nel flusso vitale. Il SOLDIER attaccò di nuovo la mente di Cloud, e questa volta riuscì a costringerlo a consegnargli la materia, per poi rivoltarlo contro Aerith.
Sephiroth aveva finalmente la materia nera, ma aveva capito che Aerith rappresentava un pericolo per il suo piano, e il suo sospetto si rivelò fondato quando la ragazza si recò verso la capitale dimenticata per evocare la magia suprema Sancta, creata dai Cetra per fermare la meteora. Sephiroth manipolò Cloud, convincendolo a raggiungere l'amica, e una volta che fu arrivato alle rovine cercò di spingerlo a ucciderla, ma questa volta il giovane riuscì a resistergli. Al culmine della tensione, però, lo spadaccino apparve di persona dall'alto e impalò la giovane donna con la Masamune, uccidendola sul colpo.
Cloud prese la ragazza tra le braccia, maledicendo Sephiroth per quello che aveva fatto, ma Sephiroth lo provocò insinuando che i sentimenti che stava provando non erano reali, e per la prima volta la voce di Jenova riecheggiò nelle sue parole, dicendo a Cloud: "sei solo un burattino". Sephiroth scomparve, lasciandosi dietro un'altra creatura mostruosa, e rinnovò la chiamata all'unione, spingendo tutti i mantelli neri a spostarsi verso nord.
La discesa della meteora[]
L'invocazione di Sancta era stata completata, ma la sola presenza di Sephiroth all'interno del cratere nord impediva alla magia di manifestarsi, e Sephiroth voleva assicurarsi che le cose rimanessero così. Lo spadaccino raggiunse l'ingresso del labirinto di vortici e attese l'arrivo dei suoi cloni, che continuavano a spostarsi lentamente verso la meta. Quando i mantelli neri arrivarono, Sephiroth li uccise uno per uno, assimilando le loro cellule, e poi dissipò completamente l'illusione che dava a Jenova il suo aspetto, lasciando solo un'altra orrenda creatura. Cloud sconfisse il mostro, che lasciò cadere la materia nera, ma per evitare che Sephiroth potesse costringerlo a consegnargliela, il ragazzo la affidò ai suoi compagni.
Sephiroth aveva però un altro asso nella manica: poiché i ricordi di Cloud erano falsati da quelli di Zack, il SOLDIER creò un illusione del giorno del loro arrivo a Nibelheim, in cui il giovane era convenientemente assente, e lo convinse così di non essere mai stato veramente lì, di non essere nemmeno una vera persona, ma solo un burattino costruito da Hojo con le cellule di Jenova e alimentato dal ricordo di qualcuno che Tifa conosceva come Cloud Strife. Mentre Cloud perdeva pian piano il controllo della propria identità e diventava come gli altri mantelli neri, Sephiroth usò un'illusione di Tifa per convincere gli altri membri del gruppo a portargli la materia nera. Il gruppo si ritrovò in una caverna piena di materia naturale, con il corpo di Sephiroth che riposava sopra di loro, e assieme a loro erano arrivati anche Hojo e altri direttori della Shinra: lo scienziato fu estasiato di rivedere finalmente il proprio figlio, e ancora di più che la sua teoria dell'unione fosse stata provata, anche se l'unico clone di Sephiroth giunto a destinazione era un esperimento fallito.
Cloud avvicinò la materia nera al corpo di Sephiroth, e per la prima volta dopo cinque anni il SOLDIER leggendario riaprì gli occhi. In risposta al risveglio di Sephiroth, il pianeta liberò le creature note come Weapon, facendo collassare la caverna e sprofondare Cloud nel flusso vitale sottostante, e costringendo il resto del gruppo a fuggire sull'aeronave della Shinra. Sephiroth sprofondò nelle viscere del pianeta ed eresse una barriera attorno al cratere nord: ormai era a un passo dal successo, l'invocazione della meteora era cominciata.
Nel tardo gennaio dell'anno 0008, la barriera attorno al cratere fu distrutta da un colpo del cannone mako, trasferito a Midgar e potenziato dagli otto reattori mako della città: il colpo era stato sparato da Hojo, che voleva usare l'energia del cannone per accelerare il processo di potenziamento di Sephiroth, ma lo scienziato fu ucciso dal gruppo di Cloud prima che potesse sparare di nuovo. Con la barriera distrutta, qualche giorno più tardi, il gruppo raggiunse il cratere con l'aeronave e si addentrò fino alle profondità del cuore planetario, dove Sephiroth teneva bloccata Sancta con un bozzolo protettivo.
Sephiroth apparve inizialmente in forma umana davanti al gruppo, ma improvvisamente manifestò una forma ben più mostruosa, che successivamente mutò in una nuova forma angelica, sempre più vicina alla tanto agognata divinità. Il gruppo riuscì comunque a sconfiggerlo, ma ancora non era finita: la mente di Sephiroth era diventata forte abbastanza da sopravvivere senza il corpo, e trasportò Cloud in una dimensione metafisica, dove tentò un'altra volta di prendere il controllo della sua mente ed unirsi a lui. Cloud questa volta riuscì a resistere, e sferrò il colpo di grazia con la sua tecnica finale. Ormai completamente sconfitto, Sephiroth si dissolse in un bagliore di luce, scomparendo nel flusso vitale.
Il geostigma[]
- Ne è passato di tempo... Cloud.
—Sephiroth rinato
Per quanto distrutto nel corpo, la volontà di Sephiroth era semplicemente troppo forte per dissolversi completamente, e alimentata dal proprio odio per Cloud, sacrificò gran parte dei propri ricordi per disperdere le proprie cellule attraverso il flusso vitale che stava fuoriuscendo dal pianeta per fermare la meteora: molti di coloro che entrarono in contatto con il flusso vitale in quel giorno fatidico furono colpiti da una misteriosa malattia, che sarebbe stata conosciuta come geostigma. Mentre il morbo si espandeva lungo tutto il pianeta, Sephiroth cercava i pochi frammenti di Jenova rimasti nel mondo, nella speranza di potersi unire ad essi per rinascere.
Due anni dopo la sua sconfitta, assimilando i ricordi di chi entrava in contatto con il flusso vitale corrotto, Sephiroth generò un avatar di nome Kadaj, e attraverso di esso cercò di trovare uno dei frammenti presso il grande ghiacciaio, ma il suo piano fu sventato dai Turks che gettarono le cellule nel flusso vitale. Scoprì però che un altro ammasso di cellule si trovava nel cratere nord, e quindi manifestò nuovamente Kadaj, assieme ad altri due avatar di nome Yazoo e Loz, proprio mentre i Turks stavano per recuperare l'oggetto. Anche questa volta non riuscì a mettere le mani sulle cellule, ma riuscì a estorcere informazioni a Tseng e alla sua collega Elena per scoprire dove potesse trovarsi.
Le ombre di Sephiroth iniziarono i preparativi per la nuova unione, credendo di essere guidati dalla volontà di Jenova, quando in realtà era Sephiroth stesso a controllarli: la vera natura del piano di Sephiroth era ignota ai tre, che desideravano semplicemente riunirsi alla "madre". Contemporaneamente, Sephiroth iniziò anche a tormentare Cloud, che aveva contratto il geostigma, allontanandolo dai suoi amici. Kadaj e Cloud si scontrarono presso le rovine di Midgar, e anche se Cloud fu guarito dal geostigma dallo spirito di Aerith, il piano di resurrezione di Sephiroth arrivò infine a compimento quando Kadaj si unì alle cellule di Jenova recuperate al culmine dello scontro. Il SOLDIER leggendario riapparve nuovamente, insieme alla sua Masamune, davanti agli occhi increduli della sua nemesi.
Sephiroth si mostrò deluso dal fatto che Cloud fosse guarito, ma ormai non aveva più importanza: gli spiriti delle vittime del geostigma si sarebbero riuniti al flusso vitale del pianeta, e col tempo lo avrebbero contaminato fino a corroderlo. Il suo obiettivo era ripetere la storia, salpando per le tenebre del cosmo con il pianeta come vascello, in cerca di un nuovo mondo dove costruire un futuro radioso, proprio come fece Jenova 2000 anni prima.
Sephiroth e Cloud combatterono un'epica battaglia tra i palazzi del centro di Midgar, durante la quale lo spadaccino esibì i suoi nuovi poteri ed evocò una grande ala nera dalla spalla destra, parando ogni attacco dell'avversario e martoriandolo con la sua spada, lasciandolo a terra in una pozza di sangue. Sicuro di avere ormai la vittoria in tasca, Sephiroth schernì Cloud chiedendogli quale fosse per lui la cosa più preziosa, cosicchè potesse portagliela via come in passato, ma questa volta il ricordo dei suoi amici e la scomparsa del suo senso di colpa rinvigorirono Cloud e, prima che Sephiroth potesse sferrare il colpo di grazia, il giovane riuscì a bloccarlo e restituirgli ogni colpo subito con uno spettacolare attacco finale.
Ormai Cloud aveva accettato il passato, il solo posto di Sephiroth era tra i suoi ricordi. Sephiroth si avvolse nella sua ala nera, affermando che non sarebbe mai stato un ricordo, e scomparve in un nugolo di piume nere lasciando solo Kadaj, che morì poco dopo tra le braccia di Cloud.
Profilo[]
Aspetto fisico[]
- Sephiroth è considerato il miglior ufficiale delle forze speciali del SOLDIER. Le informazioni sul suo passato sono conservate in un rapporto top secret in possesso della Shinra, Inc. La sua enorme spada, che solo lui riesce a maneggiare, ha un’incredibile forza distruttiva. Si dice che sia scomparso in battaglia anni fa, ma nessuno sa dove si trova ora.
—Descrizione originale
Sephiroth è un uomo molto alto, con un fisico longilineo, spalle larghe e muscoli definiti. Ha la pelle pallida e un volto affusolato dai tratti angelici, con glaciali occhi color verde acqua, luminosi per l'energia mako che scorre nel suo corpo, e lunghissimi capelli argentati, con due grossi ciuffi che gli incorniciano il viso. Occasionalmente, le pupille degli occhi diventano verticali come quelle di un gatto, per effetto delle cellule di Jenova che ha dentro di sé.
L'acconciatura dei capelli è leggermente diversa tra i vari giochi: nella sua comparsa originale e in Kingdom Hearts, le ciocche sopra la fronte si sollevano verso l'alto prima di ricadere davanti al volto, mentre a partire dal film Advent Children sono più realisticamente disposte a incorniciarlo. In Crisis Core -Final Fantasy VII-, le ciocche sono più corte e arrivano fino al mento, mentre in Advent Children e nel progetto Final Fantasy VII Remake, scendono fino al petto.
Il suo abbigliamento iconico comprende una divisa non convenzionale completamente nera, comprensiva di pantaloni militari a vita alta e stivali di pelle lunghi fin sopra il ginocchio e stretti con cinghie, mentre il petto è nudo e coperto solo da due bretelle di pelle incrociate e un corpetto con inciso il simbolo di SOLDIER sull'addome. La parte più importante del vestiario è però il lungo cappotto di pelle nera a colletto alto, stretto in vita da un cinturino e chiuso solo sulla parte centrale, corredato da spallacci bianchi segmentati e con polsini metallici che lo collegano ai guanti. Durante l'ultima fase della battaglia finale dell'originale Final Fantasy VII, Sephiroth combatte a torso nudo, con addosso solo i pantaloni e gli stivali: questa variante è conosciuta in alcuni videogiochi come "Abiti funebri".
I dettagli del costume hanno subito leggere variazioni tra un'apparizione e l'altra: nel gioco originale, il cappotto non aveva bottoni, mentre nei titoli della Compilation è stato dotato di una serie di piccole cinghie che ne permetterebbero la chiusura completa lungo la parte inferiore, anche se come sempre solo il primo è effettivamente allacciato. Gli spallacci hanno inoltre cambiato forma, con la parte interna estesa fino ai pettorali, ma sono tornati al design originale nel progetto Remake. In quest'ultima apparizione, inoltre, il cappotto è decorato con cuciture che compongono disegni simili ad ali piumate, ed è corredato da una lunga cintura nera ripetutamente arrotolata in vita, decorata con una fibbia rotonda con un'emblema a forma di ala al centro, e con tre alloggiamenti per la materia lungo il bordo superiore. La cintura non è presente nella sua apparizione nel remaster di Crisis Core, benché il modello sia stato perlopiù adattato al suo design di Remake. In Advent Children e nel progetto Remake, Sephiroth esibisce anche una singola ala nera sulla spalla destra, originariamente introdotta nella serie di Kingdom Hearts e successivamente canonizzata a partire dal film.
L'arma usata da Sephiroth è l'iconica Masamune, una ōdachi dalla lama lunghissima e sottile, che impugna con straordinaria maestria. Nelle apparizioni canoniche, la lunghezza della lama è paragonabile o di poco superiore all'altezza di Sephiroth stesso, ma in altri giochi, come la serie di Dissidia e in Kingdom Hearts, è lunga quasi il doppio.
In Final Fantasy VII Ever Crisis, appare una versione molto più giovane di Sephiroth, con un design diverso, ma comunque simile a quello della sua versione adulta: i suoi capelli sono molto più corti e acconciati in modo diverso, il cappotto è ora una giacca più corta, chiusa con un singolo bottone e stretta in vita da una cintura marrone, e dotata di protezioni corazzate sugli avambracci, mentre il resto della divisa rimane uguale con l'aggiunta di una felpa a collo alto sotto le bretelle.
In questo titolo, Sephiroth dispone di un gran numero di armi, ma la sua arma di base è la Nameless, una sciabola militare con una guardia nera con la forma del logo della Shinra, tre fori per la materia alla base della lama, e un cordino rosso.
Personalità[]
- Qual è la cosa che consideri più preziosa? Voglio la gioia di portartela via...
—Sephiroth a Cloud
Durante gli eventi del gioco originale, Sephiroth è avvolto in un alone di mistero che posiziona ogni sua comparsa fisica tra i momenti più seri del gioco: quando Sephiroth appare in qualche modo nel gioco, è quasi certo che qualcuno morirà. Per buona parte della storia, i suoi obiettivi non sono chiari, ma il solo fatto che sia vivo e in circolazione è sufficiente ai protagonisti per dargli la caccia.
La descrizione che Cloud fornisce di lui durante il suo racconto dell'incidente di Nibelheim dipinge tuttavia un uomo forte e carismatico, che ogni membro di SOLDIER vedeva come un modello: benché freddo e distaccato, era sempre cordiale e disponibile verso i suoi commilitoni, e la sua saggezza era seconda solo alla sua forza. Era anche molto affezionato al professor Gast, che per lui era stato praticamente una figura paterna, e aveva per contro una bassa opinione del professor Hojo. Ciò che cambiò radicalmente la sua visione del mondo fu la scoperta delle verità dietro la sua esistenza, su cui anche le persone a lui più care gli avevano mentito, e soprattutto la scoperta di quello che era creduto il suo retaggio: credendosi un discendente del popolo degli Antichi, come la forma di vita Jenova di cui aveva il patrimonio genetico, Sephiroth si convinse che la sua vera missione fosse vendicare il suo popolo, lasciato morire dalla razza umana all'arrivo di una misteriosa calamità dal cielo duemila anni prima.
Nel presente del gioco, non è rimasto quasi nulla di questa caratterizzazione in Sephiroth: ormai praticamente un tutt'uno con Jenova, ha scoperto la vera natura di questa creatura e usa la sua intelligenza e le sue capacità per continuare la sua missione originaria da dove lei l'aveva interrotta. Non si sa con certezza se la volontà di Sephiroth sia effettivamente più forte di quella di Jenova o se l'alieno gli stia concedendo volontariamente il posto di guida, ma è chiaro che l'obiettivo finale di entrambi sia il medesimo: assimilare il flusso vitale del pianeta e diventare una divinità, per poi viaggiare in cerca di un nuovo mondo da depredare usando quello vecchio come vascello.
La personalità di Sephiroth è stata ulteriormente espansa negli altri titoli della Compilation in cui è apparso. In Advent Children, che racconta eventi successivi al gioco originale, Sephiroth ha una caratterizzazione contemporaneamente più ampia e più semplificata rispetto al gioco originale, che è diventata la più famosa e più utilizzata nelle sue comparse spin-off per diversi anni: è definito esclusivamente dall'attaccamento alla "madre" Jenova e dal proprio odio verso Cloud, e questo secondo aspetto è stato ulteriormente enfatizzato nella maggior parte delle apparizioni successive.
Nel contesto del film, tuttavia, questa caratterizzazione è giustificata: Sephiroth si sta dissolvendo nel flusso vitale dopo la sua sconfitta, ragion per cui deve aggrapparsi ai suoi sentimenti più forti per rimanere attaccato al mondo mortale. Ciò si riflette anche nei suoi tre avatar, Kadaj, Yazoo e Loz, che rappresentano tre aspetti del suo essere ma possiedono personalità estremamente basilari e quasi infantili. Quando Sephiroth rinasce completamente, la sua personalità ritorna simile a quella vista nel presente del gioco originale, pur rimanendo semplificata.
Tutto all'opposto, Crisis Core -Final Fantasy VII- si concentra invece sulla caratterizzazione di Sephiroth prima dell'incidente di Nibelheim, mostrando un lato molto più umano del personaggio. Durante il gioco, Sephiroth dimostra di non essere sempre la macchina da guerra vivente che era stato progettato per essere, ma esibisce anche un lato compassionevole verso le persone cui era maggiormente legato: rifiuta di eliminare il suo vecchio amico Genesis anche dopo che questi ha disertato SOLDIER, e non si fa alcun problema a sabotare un altro incarico quando la vita dell'altro suo amico Angeal è in pericolo.
Nella sua comparsa in Final Fantasy VII Remake, la personalità originale di Sephiroth è notevolmente arricchita dai numerosi anni di apparizioni dentro e fuori della Compilation: nel primo episodio, Sephiroth compare di persona solo alla fine del gioco, ma si manifesta spesso davanti a Cloud attraverso visioni durante tutto l'arco della storia, anche soltanto come una piuma nera che svolazza in aria. In particolare, dimostra di poter controllare le persone con il suo materiale genetico al punto tale da far assumere loro il suo aspetto, solo agli occhi di Cloud o anche per altre persone.
Al contrario di quanto avveniva nel gioco originale, in cui Sephiroth non influenzava direttamente Cloud se non quando diventava un ostacolo troppo scomodo, in questa versione della storia lo tormenta attivamente sin dal primo momento, arrivando addirittura a provocarlo ricordandogli come ha ucciso la madre del protagonista durante quella notte fatidica a Nibelheim. Non è sempre così diretto, tuttavia, e a volte preferisce lasciargli solo qualche messaggio enigmatico legato al proprio ritorno, oppure rinfacciargli la sua impotenza davanti ai suoi fallimenti passati e presenti.
Questa caratterizzazione così diversa è dovuta al fatto che nel gioco appaiano ben quattro diverse versioni di Sephiroth:
- Una visione che solo Cloud può vedere.
- Gli uomini dal mantello nero, che a volte assumono il suo aspetto.
- I ricordi del passato di Cloud.
- Un essere dalle caratteristiche sconosciute, che tutti possono vedere ma che non sembra avere a che fare con gli altri tre.
Quest'ultima entità è a conoscenza degli eventi del gioco originale, e per questo sembra muoversi attivamente per cambiarne il corso, manipolando Cloud e i suoi compagni, e forse persino il suo alter ego, per divergere il più possibile dalla linea temporale e provocare la reazione dei Numen. Un'altra caratteristica che separa questa incarnazione di Sephiroth dalle altre viste nel gioco è il suo modo di parlare: nel doppiaggio giapponese, egli si riferisce a se stesso con il pronome personale ore, usato prima dell'incidente di Nibelheim, anziché con il più formale e altezzoso watashi usato dopo quell'evento. Quale sia il significato di ciò non è ancora chiaro, ma è certo che Cloud sia importante per la riuscita del suo piano, e che Sephiroth abbia quindi intenzione di tenerlo in vita finché lo reputa necessario.
Abilità[]
Sephiroth è stato il più potente tra i SOLDIER per tutta la sua carriera, e le sue azioni hanno ispirato molti giovani a entrare nel corpo. In realtà, agli inizi, molte delle imprese che si diceva avesse compiuto erano pura propaganda inventata dalla Shinra per pubblicizzarlo meglio, ma più di una volta ha dimostrato di meritarsi ampiamente questa fiducia: al contrario di quanto succede spesso per le figure famose, Sephiroth è in realtà più forte di quanto qualunque racconto su di lui possa affermare, e ogni impresa da lui compiuta sembra essere solo la punta dell'iceberg per quel che riguarda le sue reali capacità.
Contrariamente alle altre cavie del progetto Jenova, le cellule infuse in Sephiroth allo stadio embrionale gli hanno consentito di sviluppare capacità straordinarie sin dall'infanzia: il suo genoma è più stabile di quello di Genesis e Angeal, e pertanto non è soggetto al decadimento cellulare che affliggeva il primo, e non può nemmeno essere replicato per generare cloni. Sephiroth è dotato di caratteristiche fisiche e mentali superiori persino agli altri membri di SOLDIER, inclusi i suoi colleghi della prima classe, ma a causa di ciò non ha mai messo tutto se stesso in uno scontro, e nonostante le sue numerose apparizioni, regolari e non, il suo pieno potenziale rimane tuttora sconosciuto.
Sephiroth è dotato di una forza incredibile, che gli permette di sconfiggere quasi qualunque nemico in un colpo solo: le sole persone che abbiano potuto tenergli testa nel periodo in SOLDIER sono state Elfe, che era stata potenziata con la materia di Zirconiade, e Zack, che durante la sua carriera ha dimostrato a sua volta un enorme potenziale sconfiggendo Genesis e gli Esper da lui invocati, ma entrambi sono stati comunque eclissati dalle sue capacità. La forza di Sephiroth è accompagnata da un'egualmente elevata rapidità, con cui può spostarsi a velocità impercettibile all'occhio umano e sconfiggere più avversari di fila in una frazione di secondo. Entrambe queste caratteristiche sono affiancate alle sue straordinarie abilità di spadaccino: Sephiroth è l'unica persona al mondo che sia capace di sfruttare appieno il potere della Masamune, ereditata durante una missione a Wutai sconfiggendo in duello il precedente proprietario e creatore. Nonostante le dimensioni della spada, Sephiroth è in grado di maneggiarla con perfetta efficienza anche con una mano sola. Sephiroth ha anche una straordinaria resistenza, che gli permette di sostenere attacchi di grande entità quelle poche volte che qualcuno riesce a mandarli a segno: anche dopo essere stato infilzato da parte a parte con la spada potens, ha avuto ancora abbastanza forza da reggersi in piedi e combattere.
Sephiroth è stato sottoposto al programma di addestramento dei SOLDIER sin da quando era un bambino, e già all'età di dodici-tredici anni dimostrava di poter sovrastare senza problemi grandi quantità di soldati ben addestrati: durante la sua prima missione sul campo, a Rhadore, ha sgominato in pochi secondi un intero squadrone di fanti e veicoli militari, tagliando a fettine persino alcuni tank, con una spada che, per quanto potente, era incomparabile alla Masamune. Nelle stesse circostanze, ha dimostrato anche una particolare affinità con la magia: in un periodo in cui il potenziale della materia era ancora oggetto di studi, lui era in grado di sfruttarlo con sorprendente efficacia, anche se derivava da frammenti di materia naturale, più difficili da controllare di quella artificiale. Sephiroth non era tuttavia solo forza bruta: era anche straordinariamente intelligente, con eccezionali capacità di apprendimento e strategia, unite alle conoscenze apprese dagli studi del professor Gast e del professor Hojo.
Dopo aver scoperto la verità sulle proprie origini, Sephiroth ha inoltre sbloccato una serie di abilità ancora più potenti: è divenuto in grado di teletrasportarsi per brevi distanze, e ha ottenuto accesso all'abilità Angelo crudele, capace di ridurre al minimo le forze dell'avversario. Sfortunatamente, ha sviluppato anche un complesso del Messia, che lo ha reso arrogante e molto meno strategico nelle sue decisioni: pur dimostrandosi perfettamente in grado di sconfiggere Zack in poco tempo, è stato comunque sconfitto da un fante regolare come Cloud, che in qualunque altra occasione avrebbe eliminato in meno di un secondo.
Dopo essere caduto nel flusso vitale con la testa di Jenova, tuttavia, Sephiroth ha ottenuto capacità ancora più incredibili di quelle che aveva come SOLDIER: oltre a non dissolversi nel flusso vitale, la sua volontà era troppo potente perché Jenova potesse prendere il suo controllo, e ha finito per imporsi su di lei, ottenendo accesso a molti dei suoi poteri.
Poiché il suo corpo fisico è in stasi nella materia cristallizzata del cratere nord, Sephiroth usa Jenova come una vera e propria estensione di sé, controllando lei e chiunque sia stato infuso con le sue cellule: in modo particolare, esercita una forte influenza sui cosiddetti "cloni di Sephiroth" persone che sono state infuse con il materiale genetico di Sephiroth, e che quindi portano una parte di lui dentro di sé. I cloni di Sephiroth non sono come quelli di Genesis e Angeal, quindi non assumono le sue sembianze e non ottengono i suoi poteri, ma Sephiroth può comunque usare il potere dell'illusione ottenuto da Jenova per proiettare la propria immagine attraverso di essi. Nel caso in cui un clone abbia ancora la propria coscienza intatta, specificamente nel caso di Cloud, Sephiroth può agire in maniera meno diretta, facendo breccia sulle sue insicurezze per piegarlo al suo volere.
Attraverso le conoscenze assimilate dal flusso vitale, Sephiroth ha inoltre espanso enormemente le proprie capacità fisiche e mentali. Ora è in grado di usare la magia senza bisogno della materia e apparentemente senza limiti, può teletrasportarsi e persino volare con il potere della telecinesi. I suoi poteri sono però amplificati quando usa il flusso vitale per cambiare la propria forma: la prima di queste forme è chiamata Sephiroth Reborn, un gigantesco essere simile a una crisalide con l'effigie di Sephiroth, che sacrifica quasi interamente la propria mobilità in favore di una maggiore resistenza e un enorme aumento delle capacità fisiche e magiche. Non è nulla, tuttavia, in confronto alla sua forma finale, Safer Sephiroth: questa forma è il risultato dell'assimilazione di una grande quantità di flusso vitale, e altro non è che la forma umana di Sephiroth, con sei grandi ali bianche cresciute al posto delle sue gambe e una settima ala dai colori scuri al posto del braccio destro. In questa forma, Safer Sephiroth è in grado di controllare l'energia spirituale del pianeta per evocare magie potentissime e barriere protettive, ma il suo attacco più forte è la potentissima Supernova, che danneggia i suoi nemici distruggendo un'altra dimensione e scatenando gli effetti dell'esplosione su di loro.
Tra la fine del gioco originale e gli eventi di Final Fantasy VII: Advent Children, la volontà di Sephiroth è riuscita a persistere all'interno del flusso vitale, ma si era troppo indebolita per poter ricreare un corpo fisico come in passato. È tuttavia riuscito a sfruttare i ricordi che il mondo aveva di lui per generare tre avatar che incarnano gli aspetti più basilari della sua persona: Yazoo rappresenta il suo carisma, Loz la sua forza, e Kadaj la sua furia. Perché Sephiroth possa reincarnarsi, almeno una delle ombre di Sephiroth deve unirsi alle cellule di Jenova.
Dopo essersi reincarnato, Sephiroth mantiene la sua forma umana, e dimostra capacità combattive ancora più straordinarie di quanto fossero durante il periodo in SOLDIER: forte del fatto di non essere più realmente umano, non si stanca né mostra ferite visibili quando è danneggiato da un attacco, ed è in grado di manipolare energia spirituale per rendere gli attacchi con la Masamune ancora più devastanti, manifestando fasci di energia che si disperdono qua e là ogni volta che la lama dell'arma si scontra con quella della spada di Cloud. Durante le fasi finali dello scontro, Sephiroth manifesta per la prima volta una grande ala nera sulla spalla destra, come quelle di Angeal e Genesis, e come per questi ultimi essa simboleggia un drastico aumento del suo potere, che gli permette di avere brevemente la meglio su Cloud.
Il suo principale punto debole in questa incarnazione è la stessa cosa che gli ha permesso di rinascere: il suo odio per Cloud è alimentato da un misto di rabbia e orgoglio, che lo spinge a cercare di piegarlo e torturarlo, prolungando un combattimento che avrebbe potuto vincere in pochi secondi. Questo ha permesso a Cloud di rafforzare la propria volontà abbastanza da ricacciarlo nel passato che intende abbandonare.
Il progetto Final Fantasy VII Remake implica che la volontà originale di Sephiroth sia ancora presente nel flusso vitale, ma sia ormai così debole che l'unico momento in cui può finalmente reincarnarsi ancora è alla fine dei tempi, quando ormai non è rimasto più nulla per lui da dominare. Allo stesso tempo, ha assimilato tante conoscenze dal flusso vitale da essere riuscito a trascendere il tempo, e ciò lo ha spinto a cogliere l'occasione per cambiare il proprio destino. Tornato all'epoca dell'originale Final Fantasy VII, Sephiroth si manifesta attivamente attraverso i propri cloni quando Cloud è nelle vicinanze, per spingerlo a deviare dal corso della storia e mettere in allarme i Numen: l'obiettivo è mettere i suoi nemici contro il destino stesso, distruggendone la fonte e permettendogli di agire indisturbato. Quando la fonte dei Numen è distrutta dai protagonisti, Sephiroth ne assorbe il potere per manifestarsi fisicamente attraverso di essi: le sue capacità combattive sono simili a quelle dimostrate in Advent Children, ma ulteriormente amplificate dal fatto che il campo di battaglia è una dimensione alternativa in cui tutto il tempo è compresso in un singolo istante e le leggi della fisica non hanno alcun valore.
Dopo la distruzione della fonte dei Numen, la linea temporale si divide in molteplici direzioni, e Sephiroth ottiene la capacità di coesistere contemporaneamente in tutte quante. In questa fase, l'obiettivo sembra essere trovare e uccidere tutte le incarnazioni di Aerith, che rappresentano il suo principale ostacolo nella realizzazione del suo piano. Sephiroth ha inoltre ottenuto il controllo sui Numen, di cui fa uso per guidare Cloud dove vuole che vada e manifestarsi nel flusso vitale, ma anche per attaccare o generare una copia di NeoBahamut. Questo controllo non è però totale, in quanto alcuni degli spiriti sono ancora affiliati al pianeta e cercano di fermarlo attraverso le Weapon: le armi del pianeta sembrano essere le sole in grado di contrastare Sephiroth nella sua forma attuale, poiché la sua Masamune non ha lasciato che qualche danno superficiale su una di esse. In Final Fantasy VII Rebirth, fa il suo ritorno anche la forma di Sephiroth Reborn, con alcuni nuovi assi nella manica: l'immagine di Sephiroth in cima alla creatura è in grado di materializzare la Masamune, e pur non avendo le mani la manovra con la levitazione con la stessa maestria che nella sua forma umana.
Gameplay[]
Final Fantasy VII[]
- Articolo principale: Sephiroth (Final Fantasy VII gameplay)
Sephiroth appare in numerosi momenti nel corso della storia, ma svolge anche il ruolo di personaggio ospite durante la sequenza flashback di Nibelheim.
Contrariamente ad altre iterazioni di personaggi ospiti, Sephiroth è controllato esclusivamente dall'IA, non può essere sconfitto e tutti i suoi attacchi causano sempre danni critici. Il suo equipaggiamento è fisso e non può essere modificato, e le sue materie sono tutte a livello massimo.
Boss[]
- Articolo principale: Bizarro∙Sephiroth, Safer∙Sephiroth e Sephiroth (Final Fantasy VII)
Sephiroth è il boss finale di Final Fantasy VII, ed è affrontato tre volte consecutive durante l'arco della sequenza finale del gioco. Il primo scontro lo vede in forma di crisalide come Bizarro∙Sephiroth, un boss composto da diversi bersagli distinti, che può essere affrontato anche da tre squadre diverse in base a determinate condizioni. Il secondo scontro vede Sephiroth assumere una forma divina come Safer∙Sephiroth, ed è famoso per la sua iconica musica di battaglia e gli spettacolari attacchi del boss, tra cui Supernova.
L'ultimo scontro vede Sephiroth in forma umana affrontato solamente da Cloud, ma si tratta di una battaglia quasi interamente automatica, in cui il giocatore non potrà in alcun modo essere sconfitto.
Crisis Core -Final Fantasy VII-[]
- Articolo principale: Sephiroth (Crisis Core)
Sephiroth appare in numerosi filmati nel corso della storia, ma svolge anche il ruolo di boss alla fine del capitolo 8. È affrontato in due battaglie consecutive nel reattore del Nibel: il primo scontro è una battaglia regolare in cui il boss si teletrasporta per il campo di battaglia e può invocare quattro materie magiche a fargli da supporto; il secondo scontro segue invece meccaniche uniche, per cui Sephiroth si avvicina lentamente a Zack e cerca di spingerlo giù dalla piattaforma, portando al Game Over se riesce nell'intento.
Una simulazione di entrambe le battaglie può essere in seguito affrontata nelle missioni 5-2-1 e 5-2-2, anche se la seconda missione ignora le meccaniche uniche del secondo scontro e si svolge in una sala senza precipizi come la prima. Una simulazione di Sephiroth ancora più potente, chiamata esperimento n° 124, può essere invece affrontata nella missione 5-4-6.
Onda Mentale Digitale[]
Sephiroth è presente sin dall'inizio del gioco nell'OMD, e ciò permette a Zack di usare la sua mossa speciale Ottacolpo.
Nome | Ottieni | Livello/Potenza | Immagine | ||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Descrizione | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | ||
Ottacolpo |
Inizio del gioco | 9 | 11 | 15 | 18 | 22 | |
Otto attacchi fisici su un nemico. |
Final Fantasy VII Remake[]
- Articolo principale: Sephiroth (VII Remake)
Sephiroth appare in numerose occasioni nel corso della storia, ma svolge soprattutto il ruolo di boss finale del gioco. È affrontato in uno scontro a più fasi nella singolarità, alla fine del capitolo 18, immediatamente dopo la sconfitta di Numen Praeco. Lo scontro è inizialmente combattuto dal solo Cloud, ma nella seconda e terza fase sarà raggiunto da altri due personaggi, determinati dalle azioni compiute nel precedente scontro: tra tutti, Aerith è quella che più facilmente si unirà allo scontro, mentre Barret è il meno probabile.
Il comportamento di Sephiroth varia considerevolmente tra una fase e l'altra, ma a partire dalla terza esibisce la sua ala nera e amplia il suo arsenale con vari attacchi elementali uniti al suo attacco finale Ottacolpo, mentre nell'ultima fase evoca una gigantesca meteora e il giocatore deve sconfiggerlo prima che il conto alla rovescia volga al termine.
Final Fantasy VII Rebirth[]
- Articolo principale: Sephiroth (VII Rebirth gameplay)
Sephiroth appare frequentemente durante la storia, e come nel gioco originale svolge anche il ruolo di personaggio ospite durante la sequenza flashback a Nibelheim durante il capitolo 1, ma questa volta è interamente controllabile. Il giocatore passa brevemente al suo controllo per sconfiggere due disgorgon all'inizio del capitolo, ma ritorna in squadra solo più tardi, dopo che il gruppo cade nel fiume durante la scalata del monte Nibel, e vi rimane fino all'ingresso nel reattore. Dopo aver completato il gioco una volta, Sephiroth affianca Cloud anche durante durante la sfida simulata "Cosa fa un eroe", affrontabile nel simulatore di combattimento di Chadley in modalità difficile.
Il suo comando individuale è Affondo, ma mettendo a segno attacchi senza subire danni è possibile accumuare aura per fargli usare, a determinate condizioni, comandi dalle funzioni più disparate, incluso potenziare le sue abilità Estrospezione e Porta dell'inferno e persino il suo attacco limite Ottacolpo. Sephiroth può anche fare uso dell'azione sinergica Lame danzanti e dell'abilità sinergica Spirale incrociata in coppia con Cloud. Come nel gioco originale, Sephiroth dispone di un equipaggiamento fisso e impossibile da modificare, comprensivo di svariate materie magiche potenziate al massimo, ma questa volta non gode dell'immortalità e dei critici automatici che aveva in origine.
Boss[]
- Articolo principale: Sephiroth (VII Rebirth), Sephiroth Reborn e Sephiroth (Capitale dimenticata)
Sephiroth svolge il ruolo di boss finale anche in Final Fantasy VII Rebirth, ed è affrontato in tre scontri consecutivi nella capitale dimenticata, alla fine del capitolo 14. Il primo scontro è combattuto da Cloud, affiancato in via straordinaria da Zack, contro la sua forma umana, e contrariamente al titolo precedente non è particolarmente difficile. Il secondo è invece uno scontro multifase contro la mostruosa forma di Sephiroth Reborn, che va combattuto prima dal solo Cloud, poi da tre personaggi scelti a caso nella squadra, poi da Zack e infine di nuovo da Cloud con il resto della squadra. Il terzo e ultimo scontro è ancora contro la sua forma umana, ma in una versione ancora più forte, ed è combattuto da Cloud e Aerith.
Una quarta variante di Sephiroth, chiamata Sephiroth VR, è affrontata all'ultimo round della sfida brutale "Campioni di altri mondi" nel simulatore di Chadley, e rappresenta il superboss del gioco. Questa simulazione virtuale non ha né le ambizioni, né l'ego dell'originale, perciò combatte per uccidere come avrebbe fatto nel suo periodo in SOLDIER, rivelandosi ancora più pericoloso.
Musica[]
Sephiroth ha diversi temi musicali associati. Il suo tema principale è chiamato "Those Chosen by the Planet", ed è riprodotto nel gioco originale e nel progetto Remake durante molte delle sue apparizioni: si tratta di un brano cupo e misterioso, caratterizzato dal suono incombente di un violoncello intervallato da un coro.
Questo tema è remixato nel tema di battaglia della sua forma finale, intitolato "One-Winged Angel": è un inno corale dal caratteristico inizio percussivo, molto ritmato, che prosegue con una sorta di invocazione allo stesso Sephiroth. "One-Winged Angel" è stato riproposto in numerose versioni ad ogni nuova comparsa di Sephiroth a partire dalla serie di Kingdom Hearts, ed è diventato tanto iconico da essere considerato il suo vero tema principale.
Altre comparse[]
- Articolo principale: /Altre comparse
Sephiroth ha fatto numerose apparizioni nel corso della serie Final Fantasy:
- Final Fantasy V come cameo negli schermi di caricamento.
- Dissidia Final Fantasy come personaggio giocabile.
- Dissidia 012 Final Fantasy come personaggio giocabile.
- Dissidia Final Fantasy NT come personaggio giocabile.
- Dissidia Final Fantasy Opera Omnia come personaggio giocabile e boss.
- Theatrhythm Final Fantasy series come personaggio giocabile.
- Pictlogica Final Fantasy come personaggio giocabile.
- Final Fantasy Airborne Brigade come personaggio giocabile.
- Final Fantasy Artniks in varie carte.
- Final Fantasy Record Keeper come personaggio giocabile e boss.
- Final Fantasy Brave Exvius come personaggio giocabile.
- Mobius Final Fantasy in varie carte, come boss e come classe Ultimate Hero.
- World of Final Fantasy come campione invocabile.
- Final Fantasy Trading Card Game in varie carte.
- Triple Triad in varie carte.
Comparse esterne a Final Fantasy[]
Sephiroth ha anche fatto comparse cameo nei seguenti titoli non appartenenti alla serie Final Fantasy:
- Kingdom Hearts come boss segreto.
- Itadaki Street come personaggio giocabile.
- Ehrgeiz: God Bless the Ring come personaggio giocabile.
- Puzzle & Dragons come personaggio giocabile.
- Monster Strike come personaggio giocabile.
- Yo-kai Watch: Wibble Wobble come personaggio giocabile.
- Super Smash Bros. Ultimate come personaggio giocabile.
Camei e riferimenti[]
In Final Fantasy Tactics, quando Cloud è trasportato a Ivalice, la prima cosa che dice è: "Il fuoco! Nella mia testa... No, fermo... Sephiroth---no!". Uno spadaccino in nero è menzionato in un incarico, e uno degli antagonisti del gioco, il marchese Elmdore, assomiglia fisicamente a Sephiroth e combatte con una Masamune.
In Final Fantasy XIV, un PNG potrebbe dire a un giocatore la seguente frase: "Ecco qua Sephiroth! O era Sephiross? Setirophx? xXxSephirothxXx?". Si tratta di un riferimento al fatto che il nome di Sephiroth, o varianti di esso, sia spesso usato da giovani utenti come nickname nei giochi online, incluso Final Fantasy XIV stesso. Nella versione originale del gioco, l'antagonista principale Nael van Darnus ha alcuni paralleli con Sephiroth: dopo aver ferito il giocatore nella missione "United We Stand", se ne va tra le fiamme in modo simile a Sephiroth durante l'incendio di Nibelheim; inoltre il suo piano di purificare Eorzea facendo precipitare su di essa la luna artificiale Dalamud tramite una magia proibita rispecchia il piano di Sephiroth di distruggere il pianeta invocando la meteora, al punto da essere chiamato "Progetto Meteora".
Nel quarto capitolo di Final Fantasy Dimensions, Mask menziona una magia chiamata Meteo, e quando i protagonisti gli chiedono che intenzioni abbia, Alba gli chiede se non voglia invocare una meteora per assimilare il flusso vitale e rinascere come un dio.
Costumi da Sephiroth sono apparsi in vari giochi dentro e fuori la serie di Final Fantasy, tra cui Final Fantasy Explorers e Gunslinger Stratos 2. Sephiroth sarebbe dovuto apparire anche come costume DLC per Sackboy in LittleBigPlanet, ma fu poi scartato e riproposto nel seguito LittleBigPlanet 2.
Nella serie TV americana Robot Chicken è presente una parodia di Final Fantasy VII, in cui i protagonisti lavorano in un fast food di cui Sephiroth è il proprietario. Ad ogni sua comparsa, è riprodotto un arrangiamento di "One Winged Angel", in cui al posto di "Sephiroth" è cantata la parola "Hamburger". Lo sceneggiato parodizza anche la battaglia finale tra Sephiroth e Cloud, che qui termina con l'esplosione del ristorante.
Dietro le quinte[]
Concept e design[]
Sephiroth è stato disegnato da Tetsuya Nomura. L'idea di base dietro il personaggio doveva essere che fosse una presenza misteriosa che il gruppo di protagonisti dovesse inseguire, un concept ancora non sperimentato nella serie Final Fantasy, che secondo Nomura avrebbe portato avanti la trama più facilmente. Il direttore Yoshinori Kitase, che successivamente dichiarò Sephiroth il suo cattivo di Final Fantasy preferito, lo concepì con l'idea di una forza maligna come quella che aleggia nei romanzi di mistero.
Sephiroth è passato attraverso vari schizzi concettuali prima di arrivare al design definitivo, e uno di questi è stato successivamente riutilizzato per Vincent Valentine. Il design finale è stato pensato per contrastare quello di Cloud sotto molti aspetti: capelli argentei lunghi e lisci contro capelli corti e sparati, katana lunga e sottile contro spadone largo e pesante, vesti attillate e cappotto lungo contro abiti pesanti e maniche corte. La rivalità e lo scontro finale tra Cloud e Sephiroth sono ispirati ai leggendari spadaccini giapponesi Miyamoto Musashi e Sasaki Kojirō, con Sephiroth che prende ispirazione da quest'ultimo e la sua Masamune che si ispira alla katana di Kojirō, Monohoshizao.
Sviluppo[]
Nelle prime stesure di Final Fantasy VII, Sephiroth avrebbe dovuto essere un uomo il cui potere "Jenova" era stato risvegliato artificialmente attraverso l'energia mako. Aveva una personalità spietata e sadica, desiderosa di distruzione, una forte volontà e un ego altrettanto forte, e questi fattori avrebbero contribuito a renderlo un essere pericolosissimo quando manifestava i sintomi dell'astinenza da mako, che avrebbero incapacitato una persona normale, ma su di lui avrebbero avuto un effetto potenziante. Inoltre, Sephiroth era stato inizialmente pensato come fratello di Aerith, e successivamente come suo primo amore, ma anche questo ruolo fu scartato con l'introduzione di Zack.
Stesure successive della sceneggiatura prevedevano che Sephiroth avesse un maggior controllo su Cloud, e che gli avrebbe fatto credere che fosse stato lui stesso a crearlo, anziché Jenova.
La presenza di Sephiroth non era originariamente prevista in Advent Children: la trama era incentrata su un suo ipotetico ritorno, ma fu lo scrittore Kazushige Nojima a suggerire di farlo effettivamente tornare per rendere il film più interessante; una possibile alternativa sarebbe stata far apparire Sephiroth fisicamente solo a Cloud. Il design di Sephiroth per il film è stato realizzato nel corso di due anni, cosa che limitò le sue apparizioni effettive rispetto a quello che Nomura avrebbe voluto. Per sottolineare il suo aspetto ultraterreno, Sephiroth non sbatte le palpebre né respira mai per tutte le sue apparizioni nel film.
Durante lo sviluppo di Final Fantasy VII Remake, lo staff decise di far comparire Sephiroth prima rispetto all'originale Final Fantasy VII: il motivo stava nel desiderio di stabilirlo sin da subito come antagonista principale del progetto, e rendere più chiaro il suo contrasto con Cloud. Originariamente si pensava di renderlo solo una presenza accennata, ma col tempo furono aggiunte sempre più scene con lui, finché il co-director Naoki Hamaguchi non chiese a Nojima di renderlo anche il boss finale del gioco. Nojima fu inizialmente restio a inserire uno scontro così importante, temendo che i giocatori non avrebbero approvato questa decisione, ma Hamaguchi riuscì a convincerlo lo stesso.
Voce[]
La prima apparizione doppiata di Sephiroth è stata nel crossover Ehrgeiz: God Bless the Ring, dove era doppiato Shin'ichirō Miki, che in seguito avrebbe doppiato Edgar Roni Figaro in Dissidia Final Fantasy Opera Omnia e Cid in Final Fantasy Fables: Chocobo's Dungeon. In tutte le apparizioni successive è stato invece doppiato da Toshiyuki Morikawa.
Sephiroth giovane in Ever Crisis è doppiato da Yūichirō Umehara, che è anche la voce di Sleipnir Harbard in Final Fantasy XVI e Sterne Leonis in War of the Visions: Final Fantasy Brave Exvius.
Il primo doppiatore inglese di Sephiroth è stato il cantante Lance Bass dei NSYNC, nel primo Kingdom Hearts. A partire da Advent Children e Kingdom Hearts II, il ruolo è passato a George Newbern, che è diventato il doppiatore ufficiale anglosassone di Sephiroth in tutte le sue comparse, eccetto il progetto Remake, in cui è invece doppiato da Tyler Hoechlin. Per coincidenza, Newbern e Hoechlin hanno il fatto di aver rivestito il ruolo di Superman: il primo aveva doppiato il famoso supereroe in numerosi film d'animazione, mentre il secondo lo ha interpretato direttamente nella serie TV Supergirl.
Etimologia e simbolismo[]
Səphīrōth (סְפִירוֹת in ebraico, anche scritto Sĕfirōt), è una parola ebraica, forma plurale di Sefirah: secondo la cabala, le Sefirot sono le dieci manifestazioni di Dio attraverso il mondo fisico e metafisico. Questo significato fa riferimento al fatto che Sephiroth esista simultaneamente nel flusso vitale del pianeta e come manifestazione di Jenova.
Il significato etimologico della parola è "conta" o "numeri", che potrebbe essere riferito ai numeri tatuati sui suoi cloni.
Come altri elementi del gioco, Sephiroth contiene numerosi ai testi biblici canonici e non canonici. Il suo legame con Jenova e il suo complesso del Messia rimandano naturalmente alla figura di Gesù Cristo, con Jenova nel ruolo di Dio, ma contiene anche legami con la figura dell'anticristo descritta nell'Apocalisse, che secondo alcune correnti moderne si manifesta attraverso le celebrità.
L'aspetto della sua forma finale Safer∙Sephiroth rimanda a quello dei serafini, una categoria di angeli che, secondo la Bibbia, hanno sei ali che coprono completamente i loro corpi. La settima ala, di colore più scuro, rimanda invece agli angeli caduti, e potrebbe in particolare essere un riferimento ad Abezethibou, un angelo sottomesso da re Salomone, caratterizzato dall'avere una singola ala rossa in seguito alla sua caduta dal paradiso.
Curiosità[]
- Durante la scena della morte di Aerith, mentre Sephiroth discende dal cielo per uccidere la ragazza, i suoi guanti scompaiono brevemente, per poi riapparire nell'inquadratura successiva.
- Stando a una delle mail inviate a Zack dal fan club "Élite d'argento", Sephiroth usa una bottiglia intera di shampoo e una di balsamo per mantenere perfetti i suoi capelli. I prodotti che usa sono realizzati e forniti direttamente dalla Shinra stessa, e profumano di tredici fragranze differenti.