Final Fantasy Wiki
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Scott (sprite)

Scott è un personaggio minore di Final Fantasy II.

Principe ereditario di Kashuan, fratello maggiore di Gordon e promesso sposo della principessa Hilda, ha una parte molto marginale nella storia originale e compare per pochissimo tempo. A partire dalle edizioni per GBA del gioco, appare come personaggio giocabile e protagonista principale del capitolo aggiuntivo Rinascita.

Il simbolo della rosa selvatica è fortemente associato a Scott, e non è escluso che sia stato proprio in suo onore che il gruppo ribelle guidato da Hilda è chiamato così.

Profilo[]

Aspetto fisico[]

Scott non era assolutamente delineato nel gioco originale, data la sua breve comparsa, quindi non esistono disegni di Yoshitaka Amano che lo ritraggono. Mentre nell'edizione NES del gioco appariva come un uomo in bianco con un cappello da nobile francese, le edizioni successive lo hanno reso molto somigliante a suo fratello Gordon: come lui, è alto e bello, con lunghi capelli biondi legati a coda di cavallo, ma ha uno sguardo molto più fiero rispetto al malinconico fratello minore. Il suo abbigliamento comprende una tunica nobiliare rosso cremisi, con una fascia viola e una cintura in vita, pantaloni bianchi e stivali marroni. Porta inoltre spallacci dorati e un lungo mantello verde. L'arma che esibisce nell'artwork è la sua arma finale, la Rosa selvatica, che può ottenere verso la fine della sua avventura.

Personalità[]

Scott è mostrato come l'opposto polare di Gordon, ovvero il principe coraggioso senza macchia e senza paura che non esita a sacrificare la propria vita per proteggere la sua amata dai nemici. La caratteristica principale del suo carattere è rappresentata dalla sua sincera gentilezza e bontà d'animo, che lo porta non solo a non biasimare il fratello per averlo lasciato solo nel momento del bisogno, ma anche a mantenere in lui una profonda fiducia. Scott è anche molto legato al suo onore, e non è solito scendere a patti con i traditori.

Storia[]

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Scott era uno dei due giovani principi ereditari della casata di Kashuan. Valente e coraggioso guerriero, Scott era innamorato della principessa Hilda di Fynn, e le aveva chiesto la mano, ma il matrimonio non ebbe mai luogo a causa dell'invasione del regno da parte dell'impero di Palamesia.
Scott combatté con coraggio contro le truppe imperiali, ma fu sopraffatto dal loro numero e creduto morto. In realtà, il giovane era solo gravemente ferito e, riuscito a fuggire dal castello di Fynn, fu trovato dal proprietario del pub della città, che lo nascose nella sua cantina in attesa che si rimettesse.

Qualche tempo dopo, Firion, Maria e Guy, tornati a Fynn in cerca del loro amico Leon, si misero in contatto con il proprietario del pub, che li condusse da Scott. Sorpresi di vedere il giovane principe ancora in vita, gli chiesero se avesse visto o sentito di Leon, ma purtroppo Scott non ne sapeva nulla. In compenso, egli rivelò che l'invasione del regno era riuscita grazie al tradimento del conte Borghen, che aveva permesso alle truppe imperiali di entrare.
Ormai allo stremo delle forze, Scott consegnò ai tre giovani il suo anello, chiedendogli di consegnarlo a Hilda. Chiese anche di dire a suo fratello Gordon che aveva sempre creduto in lui, e che gli sarebbe servita solo un po' di fiducia in se stesso. Chiese infine di dire a Hilda quanto lui l'amasse, ma poi ritirò le sue parole, dicendo che la confessione di un uomo morente avrebbe portato solo sofferenze alla principessa. Pronunciate le sue ultime parole, l'eroico principe di Kashuan esalò l'ultimo respiro.

Rinascita[]

Scott si risvegliò in una strana caverna dalle pareti traboccanti di cristalli, e mentre vagava al suo interno si ritrovò circondato dai soldati imperiali che aveva affrontato nel castello di Fynn. Mentre li combatteva, il giovane fu raggiunto da Minwu, lo stregone bianco di Fynn, morto qualche tempo dopo di lui e riuscì finalmente a disfarsi dei soldati. I due capirono presto di essere effettivamente morti, e immaginarono di trovarsi nel varco di giada, il passaggio verso gli inferi. Esplorando ulteriormente la caverna, Scott e Minwu incontrarono le anime di Josef e Ricard Highwind, anch'essi morti contro l'impero, e Scott ebbe finalmente l'occasione di ripagare il tradimento di Borghen uccidendo il suo zombie.
Alla fine del passaggio, il quartetto si trovò davanti uno spettacolo inaspettato: al posto dei profondi meandri dell'inferno, c'era una pacifica e tranquilla città chiamata Machanon, costruita dalle anime di tutti coloro che erano morti contro l'impero. Vedendo che c'erano anche dei bambini tra di loro, Scott si chiese se il posto dove si trovavano fosse veramente l'inferno.

Il gruppo trovò nella città un portale, che lo portò in una sala che ricordava l'interno della torre di Mysidia: qui, Minwu spezzò il sigillo magico che bloccava la porta davanti a loro, e dall'altra parte si ritrovarono nella sala dove era custodito il tomo della magia proibita Ultima. I quattro sconfissero il potente Ultima Weapon, custode della magia, dimostrando di essere degni di reclamare il tomo.

In seguito, Scott e i suoi alleati attraversarono un secondo portale, e si ritrovarono in un'imponente fortezza dalle pareti di cristallo. Il gruppo pensò che, se il passaggio da cui erano arrivati era il varco di giada, questo doveva essere Pandæmonium, il palazzo degli inferi. Parlando con Ricard, Scott scoprì che l'Imperatore Mateus era stato ucciso da Firion e dai suoi alleati, ma era poi risorto dalla morte come re degli inferi (era stato proprio lui ad aver dato a Ricard la morte), perciò immaginò che molto probabilmente avrebbero incontrato proprio lui in cima alla fortezza.
Con loro grande sorpresa, però, i quattro trovarono un bellissimo angelo con un'espressione di profonda tristezza in volto: questi rivelò di essere la parte buona dell'Imperatore Mateus, che cercava di ripagare le atrocità commesse dalla sua parte malvagia, ormai sconfitta. Mateus confidò al gruppo che il passaggio dove si erano ritrovati alla loro morte non era il varco di giada, ma Raquia, la terra degli angeli caduti, e la fortezza in cui si trovavano era in realtà Arubboth, capitale dei cieli. Il sovrano, mostrandosi pieno di rammarico, implorò Minwu e i suoi alleati di concedergli il perdono, promettendo loro la vita eterna in cambio.

Improvvisamente, davanti ai quattro apparvero immagini dei loro cari ancora vivi, che pregavano per le loro anime, e grazie a loro scoprirono che in realtà la parte malvagia dell'Imperatore era ancora in vita, e stava combattendo contro il gruppo di Firion sulla cima di Pandæmonium. Capendo che Mateus aveva mentito, Scott, Minwu, Josef e Ricard rifiutarono la sua offerta e lo affrontarono, riuscendo infine a sconfiggerlo in un epico scontro. Le due metà dell'Imperatore caddero contemporaneamente, il mondo dei vivi e quello dei morti tornarono separati, e Scott ebbe finalmente l'occasione di vedere suo fratello diventare un uomo nuovo, prima di trovare la pace eterna.

Gli spoiler finiscono qui.

Gameplay[]

Scott comincia l'avventura equipaggiato con una spada mithril, uno scudo mithril, un elmo di mithril, una giubba di mithril e guanti di mithril, oltre a un basilare arsenale di magie di livello medio. Esperto nell'uso di spade e scudi, Scott è un guerriero molto versatile, con statistiche globalmente bilanciate, e tra i quattro personaggi giocabili è il più indicato per fungere da attaccante magico: focalizzarlo sulla magia è un'ottima idea, specialmente se gli si insegna l'incantesimo Fusione, acquistabile nel negozio segreto sotto la cascata nella grotta ignota.

L'arma finale a cui Scott ha accesso nel gioco è chiamata Rosa selvatica, una spada che aumenta sia la Forza che l'Intelligenza, ottenibile in una stanza segreta del palazzo ignoto sconfiggendo il boss opzionale Lucifero.

Statistiche[]

Sprite
Versione GBAVersione PSP
Ritratti
Versione GBAVersione PSP

PV - 700
PM - 100
Forza - 30
Spirito - 30
Intelligenza - 30
Resistenza - 30
Agilità - 35
Magia - 30

Magie[]

Magia Livello
Fuoco 4
Bufera 4
Tuono 4
Energia 4
Reiz 1

Curiosità[]

  • L'arma finale di Scott, la Rosa selvatica è stata usata come arma finale per Firion in Dissidia Final Fantasy.
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