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FFII Overworld Ricard PSP

Ricard Highwind è uno dei personaggi temporaneamente giocabili di Final Fantasy II. Il suo nome originale giapponese sarebbe Richard, ma è stata omessa la h per motivi di spazio, mentre nella traduzione per l'edizione Origins è chiamato Gareth.

È un cavaliere dragone di Deist, partito per mare in cerca di un modo per salvare il suo popolo dall'impero di Palamesia, ma ora è l'ultimo dragone rimasto in vita. Quando però scopre che esiste ancora la possibilità di salvare il resto del mondo dalla furia dell'Imperatore, decide di allearsi con Firion e i suoi alleati e di accompagnarli nel loro viaggio.

Ricard è un personaggio molto noto nella saga, poiché è il primo di una lunga serie di personaggi a rivestire la popolare classe del dragone. È anche il primo personaggio a portare il cognome Highwind, ereditato in un modo o nell'altro da molti suoi successori.

Profilo[]

Aspetto fisico[]

Ricard è stato sostanzialmente disegnato per essere il prototipo della classe del dragone, come mostrato dai disegni concettuali di Yoshitaka Amano: ha l'aspetto di un uomo alto e muscoloso, interamente rivestito di un'armatura viola e armato di lancia. L'armatura è molto elaborata e comprende numerosi dettagli che rimandano ai draghi, come l'elmo modellato a sembrare la testa di un drago, completo di alette membranose.
Benché gli artwork originali lo mostrassero con una lancia, nella versione NES del gioco non era esperto nell'uso di tale arma.

Personalità[]

Ricard non è particolarmente approfondito in termini di personalità, e la sua storia passata non è rilevante alla trama del gioco. Ciò che è messo in evidenza è il suo forte senso della giustizia, unito ad un coraggio fuori dal comune che lo porta a tentare il tutto per tutto pur di salvare prima il suo popolo, poi i suoi alleati. Mostra anche di essere un uomo compassionevole e onorevole, intenzionato a ricordare un amico perduto prendendosi cura della sua famiglia.

Storia[]

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Ricard Highwind era uno dei cavalieri dragoni, i leggendari cavalcatori di viverne della lontana isola di Deist. Quando il malvagio Imperatore di Palamesia invase la sua terra, Ricard s'imbarcò in un lungo viaggio verso la torre di Mysidia alla ricerca del leggendario tomo di Ultima, nella speranza che la magia suprema potesse sgominare le forze imperiali.
Viaggiando attraverso l'oceano, il dragone raggiunse la terra di Mysidia e presto si trovò davanti all'isola dove si trovava la torre degli stregoni. Sfortunatamente, quando la sua nave era ormai a poche miglia dalla costa, un maelstrom apparve sotto di essa: dal mare apparve il serpente marino Leviatano, che ingoiò istantaneamente la nave. Ricard si ritrovò quindi confinato nelle viscere della bestia, senza alcuna possibilità di uscita.

Ritorna la speranza[]

Qualche tempo dopo, un'altra nave finì nelle fauci di Leviatano mentre si avvicinava alla torre di Mysidia. I passeggeri dell'imbarcazione, Firion, Maria e Guy, raggiunsero la gola di Leviatano, dove tutte le persone ingoiate dal mostro avevano creato un piccolo insediamento, e qui s'imbatterono in Ricard: riconoscendolo come uno dei dragoni, gli raccontarono ciò che avevano visto durante la loro visita a Deist, rivelando che i dragoni e le loro viverne erano stati sterminati dall'impero.
Quando seppe che anche i tre giovani stavano cercando il tomo di Ultima, Ricard decise di accompagnarli nella bocca di Leviatano per vedere se la loro nave era nelle condizioni di muoversi ancora. La nave sembrava in ottimo stato, ma un enorme nematode bloccava l'accesso. Con l'aiuto di Ricard, il gruppo riuscì a liberarsi del parassita e, ripreso il controllo della nave, approfittarono del fatto che Leviatano stesse affiorando per fuggire dalle sue enormi fauci.

Ricard accompagnò Firion e i suoi amici attraverso i piani labirintici della torre di Mysidia, sconfiggendo mostri terribili e superando prove di ogni genere, finché non arrivarono in cima, dove lo stregone bianco Minwu si apprestava a distruggere il sigillo che li separava dal tomo proibito. Minwu perse la vita, ma il gruppo riuscì a reclamare la magia suprema. Firion e i suoi amici avrebbero dovuto tornare immediatamente a Fynn, ma Ricard chiese prima loro di poter tornare a Deist, a vedere se c'era rimasto qualcosa. Tornato nella sua terra, il dragone non trovò che rovine di un passato ormai estinto, e i pochi superstiti comprendevano Elina, vedova del dragone Phillip, grande amico di Ricard, e il suo figliolo Kain.
Ricard, dispiaciuto per non aver avuto occasione di dire addio ai suoi compagni, giurò di vendicare la loro morte e uccidere l'Imperatore. Dopo la fine della guerra sarebbe tornato, e avrebbe allevato Kain come un figlio assieme ad Elina, addestrandolo alla via dei dragoni.

La viverna[]

Ricard seguì Firion fino al regno di Fynn, ma lo spettacolo che si trovarono di fronte al loro arrivo fu sconvolgente: l'Imperatore aveva evocato un potente ciclone, e aveva ridotto in macerie le città confinanti il regno, e ora si avvicinava pericolosamente alla capitale. I venti del ciclone erano tanto forti da impedire a chiunque di avvicinarsi senza morire, e solo una viverna avrebbe potuto sfidare quelle correnti.
Fortunatamente, non tutto era perduto: Firion aveva trovato a Deist un pendente che consentiva di comunicare con le viverne, e scoprì che in tempi di crisi esso era usato dai re di Fynn per richiamare i dragoni e le loro cavalcature dalla sala dello specchio del castello di Fynn. Lo specchio richiamava le viverne ovunque fossero, e fortunatamente l'ultima rimasta stava per nascere da un uovo nella caverna di Deist: il gruppo espose il pendente allo specchio, e la giovane viverna rispose subito alla chiamata, uscendo dal guscio e raggiungendo il castello di Fynn.

Ricard riuscì a domare il piccolo drago, e il gruppo gli salì in groppa, volando incolume attraverso i vortici impetuosi del ciclone e raggiungendo l'enorme fortezza nascosta al suo interno. Facendosi strada fino alla sala del trono del castello, gli eroi si scontrarono con le guardie dell'Imperatore e infine affrontarono il despota stesso in un'epica battaglia. Alla fine, il malvagio sovrano perse la vita e la sua anima oscura precipitò negli inferi.

L'ultimo dragone[]

Purtroppo, la felicità del regno durò poco: il Cavaliere oscuro Leon, rimasto a Palamesia, aveva reclamato il trono, e purtroppo nessuno sapeva quali potessero essere i suoi progetti. Leon era il fratello di Maria e fratellastro di Firion, e i due erano intenzionati a riportarlo alla ragione. Ricard li seguì nel loro viaggio fino al castello di Palamesia, dove si confrontarono con il giovane.
All'improvviso, un'ombra avvolse la sala e un orribile demone apparve sul trono: l'Imperatore Mateus era risorto dalla morte, e aveva rovesciato il trono degli inferi diventandone il sovrano assoluto. Intenzionato a riprendere da dove aveva interrotto, il malvagio despota cercò di vendicare la propria morte mandando all'inferno i suoi uccisori. Temendo il peggio, Ricard richiamò la viverna e ordinò a Firion e ai suoi amici di fuggire e tornare a Fynn, mentre lui avrebbe tenuto a bada l'Imperatore. Purtroppo, mentre i giovani fuggivano in groppa alla viverna, Mateus sferrò un colpo mortale, uccidendo Ricard.

Rinascita[]

Ricard si risvegliò in una caverna cristallina, e mentre vagava al suo interno si imbatté nel vermicello incontrato nella bocca di Leviatano. Mentre lo combatteva, fu raggiunto da Minwu, dal principe Scott e da Josef, morti qualche tempo prima, che lo aiutarono a sconfiggerlo. Ricard discusse con il gruppo su dove potessero trovarsi, e Minwu suppose che fossero all'interno del varco di giada, il passaggio verso gli inferi. Esplorando ulteriormente la caverna, i quattro arrivarono a un portale, e attraversandolo trovarono uno spettacolo inaspettato: al posto dei profondi meandri dell'inferno, c'era una pacifica e tranquilla città chiamata Machanon, costruita dalle anime di tutti coloro che erano morti contro l'impero.

Il gruppo trovò nella città un portale, che lo portò in una sala che ricordava l'interno della torre di Mysidia: qui, Minwu spezzò il sigillo magico che bloccava la porta davanti a loro, questa volta senza morire, e dall'altra parte si ritrovarono nella sala dove era custodito il tomo di Ultima. I quattro sconfissero il potente Ultima Weapon, custode della magia, dimostrando di essere degni di reclamare il tomo.

In seguito, Ricard e i suoi alleati attraversarono un secondo portale, e si ritrovarono in un'imponente fortezza dalle pareti di cristallo. Il gruppo pensò che, se il passaggio da cui erano arrivati era il varco di giada, questo doveva essere Pandæmonium, il palazzo degli inferi. Ricard aveva spiegato ai quattro che l'Imperatore Mateus era stato ucciso, ma era rinato come re degli inferi, quindi sospettò che avrebbero potuto incontrarlo una volta in cima alla fortezza.
Con loro grande sorpresa, però, i quattro trovarono un bellissimo angelo con un'espressione di profonda tristezza in volto: questi rivelò di essere la parte buona dell'Imperatore Mateus, che cercava di ripagare le atrocità commesse dalla sua parte malvagia, ormai sconfitta. Mateus confidò al gruppo che il passaggio dove si erano ritrovati alla loro morte non era il varco di giada, ma Raquia, la terra degli angeli caduti, e la fortezza in cui si trovavano era in realtà Arubboth, capitale dei cieli. Il sovrano, mostrandosi pieno di rammarico, implorò Minwu e i suoi alleati di concedergli il perdono, promettendo loro la vita eterna in cambio.

Improvvisamente, davanti ai quattro apparvero immagini dei loro cari ancora vivi, che pregavano per le loro anime, e grazie a loro scoprirono che in realtà la parte malvagia dell'Imperatore era ancora in vita, e stava combattendo contro il gruppo di Firion sulla cima di Pandæmonium. Capendo che Mateus aveva mentito, Ricard, Minwu, Scott e Josef rifiutarono la sua offerta e lo affrontarono, riuscendo infine a sconfiggerlo in un epico scontro. Le due metà dell'Imperatore caddero contemporaneamente, il mondo dei vivi e quello dei morti tornarono separati, e Ricard ebbe l'occasione di vedere il piccolo Kain giurare di seguire la strada dei dragoni a fianco della viverna, prima di trovare la pace eterna.

Gli spoiler finiscono qui.

Gameplay[]

FFII Ricard Artwork DoS

Quando entra in squadra, Ricard è equipaggiato una lancia focum, uno scudo d'oro, un elmo titanico, un'armatura nobile e guanti titanici. Si tratta di un attaccante prettamente fisico, con un ottimo livello di esperienza nell'uso di spade e lance, buoni valori di Forza, Resistenza, Spirito e Agilità e scarsi PM.

Dal momento che compare sia nel gioco principale che nel capitolo aggiuntivo dei remake, Ricard può disporre di due armi finali, la Lancia di Abele e la Lancia viverna, sebbene la prima sia disponibile unicamente nelle edizioni per PSP e smartphone del gioco. I termini chiave necessari a ottenere la Lancia di Abele sono quasi tutti ottenibili già prima del suo ingresso in squadra, mentre la Lancia viverna è ottenuta sconfiggendo il boss Drago nero in Arubboth. Data la sua abilità nell'uso delle spade, se si considera di usare i dati di gioco per il capitolo Rinascita, può essere utile equipaggiare Ricard con la Spada Emorys prima che esca dalla squadra, in modo che la conservi nel capitolo aggiuntivo. Ciò renderà molto più semplici le battaglie contro i mostri più forti della storia, ma al contempo priverà di questo potenziamento i protagonisti della storia principale.

Statistiche[]

Sprite
Versione NESVersione WSCVersione PSXVersione GBAVersione PSP
Ritratti
Versione NESVersione PSXVersione GBAVersione PSP

PV - 549
PM - 5
Forza - 60
Spirito - 26
Intelligenza - 16
Resistenza - 32
Agilità - 26
Magia - 5

Parole chiave[]

Fortunato Promettente Ottimo Propizio Superbo
Ekmet Teloess
Candelabro
Oasi
Fuoco solare
Tomo di Ultima
Vento
Nebbia densa
Deserto
Bosco
Campana sacra
Calderone
Nube elettrica
Fuoco
Oscurità
Viverne
Anima
Dragoni

Curiosità[]

  • Mentre nella versione originale del gioco Ricard aveva come arma iniziale una spada, le edizioni successive l'hanno sostituita con una lancia, a causa dell'associazione comune tra l'arma e la classe del dragone nel corso della saga.
  • Nel capitolo Rinascita, Kain afferma di voler diventare un dragone in ricordo di Ricard, facendo un riferimento al dragone Cain Highwind di Final Fantasy IV. Nei remake in 3D del quarto capitolo, Cain fa un riferimento opposto affermando che suo padre si chiamava Richard.
  • Ricard non compare in alcun modo nell'edizione romanzo di Final Fantasy II.
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