Final Fantasy Wiki
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Membro dei Turks, la divisione investigativa della Shinra. Immediatamente riconoscibile per i capelli rosso fuoco e il freddo sorriso, si muove con estrema agilità e maneggia con destrezza uno speciale bastone estendibile.

Reno è un personaggio secondario di Final Fantasy VII.

È un importante membro dei Turks, l'agenzia investigativa della compagnia elettrica Shinra, riconoscibile per i capelli rosso fuoco. Nonostante il suo aspetto trasandato, sa rivelarsi un avversario tenace e sorprendentemente competente nelle giuste circostanze, ed è affrontato numerose volte dai protagonisti durante la storia, spesso affiancato dal suo ben più serio collega Rude.

Reno è considerabile il più popolare tra i Turks, ed è apparso anche in altri titoli della Compilation di Final Fantasy VII, specificamente Final Fantasy VII: Advent Children, Before Crisis -Final Fantasy VII- e Crisis Core -Final Fantasy VII-. Il suo ruolo è inoltre espanso in Final Fantasy VII Remake, in cui gli sono dedicate molte più scene e un maggior numero di scontri come boss.
La sua popolarità gli ha anche permesso di apparire in vari titoli spin-off, quasi sempre insieme a Rude.

Storia[]

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Scontri con l'Avalanche[]

Nulla è noto della vita di Reno prima del suo ingresso nella Shinra e nei Turks, ma già nei suoi primi anni di servizio si era fatto notare per l'atteggiamento ribelle e incurante delle regole. Quando la misteriosa organizzazione terroristica nota come Avalanche iniziò a far parlare di sé a Midgar, Reno fu inviato in supporto di una nuova recluta Turk e dei soldati per evitare un attentato a uno dei reattori mako della città. Benché l'ordigno piazzato dai terroristi fosse stato disinnescato, Reno e la recluta furono sonoramente sconfitti da Shears, uno dei leader dell'Avalanche, ed ebbero salva la vita solo perché questi fu indirizzato verso un nuovo obiettivo.
A dispetto della sconfitta, Reno non si lasciò intimidire, e quando fu informato dal suo superiore Tseng che Avalanche era in procinto di colpire il Presidente Shinra durante una conferenza stampa a Junon, il Turk accettò immediatamente l'incarico di proteggerlo assieme alle nuove reclute.

A Junon, l'hotel in cui alloggiava il presidente fu presto preso d'assalto dai terroristi, ma il leader si mostrò intenzionato a partecipare alla conferenza stampa a prescindere dalle circostanze. Reno e le reclute fecero quindi il possibile per proteggerlo, ma quando il Turk dai capelli rossi si allontanò per ripulire i corridoi dell'edificio, alcuni terroristi vestiti da soldati Shinra riuscirono a ingannare e rapire il presidente. Reno tornò in tempo per salvare Shinra assieme alle reclute, ma non fece in tempo a riportarlo ai suoi alloggi che fu informato dal suo direttore Veld che il cannone mako della città era stato preso da Avalanche.
I terroristi intendevano dirigere la gigantesca arma contro Midgar per distruggere la Shinra, perciò il presidente ordinò a Reno e alle reclute di riprenderne il controllo prima che potesse accadere l'irreparabile. Reno guidò un gruppo di soldati regolari contro le forze di strada dell'Avalanche mentre le reclute si infiltravano nella sala controllo del cannone. I terroristi arrivarono quasi a raggiungere il loro obiettivo grazie alla loro superiorità tattica, ma il colpo fu sventato dall'arrivo di Sephiroth, chiamato dal presidente in supporto ai Turks, e dal misterioso spegnimento del cannone stesso.

Con gli scontri contro Avalanche affidati a SOLDIER, i Turks furono riassegnati al nuovo incarico di trovare nuove reclute per il corpo di super soldati della compagnia, con l'autorizzazione a usare ogni mezzo per arruolarle. Reno e i novellini girarono per il mondo in cerca dei soggetti adatti, e riuscirono a radunare un buon numero di candidati a Costa del Sol. Quando però s'imbarcarono sulla nave che li avrebbe portati a Midgar, uno dei candidati iniziò a fare strage di soldati e civili a bordo. I nuovi Turks fecero il possibile per trattenerlo, ma alla fine fu un altro veterano a neutralizzare il soggetto: Rude.
Mentre la nave si trovava nel porto, un gruppo di terroristi dell'Avalanche guidato da Shears fece irruzione per liberare i candidati SOLDIER. Inizialmente sconfitto, Reno inviò i novellini a recuperarli e, in coppia con Rude, riuscì a mettere in fuga Shears e i suoi uomini: quella fu la prima di molte missioni a cui i due Turks avrebbero preso parte insieme. Quando Avalanche fu scacciata, il giovane che aveva causato disordini poco prima tornò spontaneamente dai Turks e si presentò come Azul: rivelò che il suo sogno era sempre stato entrare in SOLDIER, e se avesse saputo per cosa lo avevano rapito si sarebbe unito a loro volontariamente.

Documenti scomparsi[]

Tempo dopo, in seguito a una misteriosa fuga di informazioni e alla sparizione di documenti riservati dagli archivi del 45° piano del palazzo Shinra, Reno e Rude furono incaricati di sorvegliare l'area e cercare indizi sui file rubati. Mentre i due investigavano, il sistema di sorveglianza automatica del palazzo fu sabotato e i robot di guardia iniziarono a impazzare per i corridoi. Reno e Rude ricevettero istruzione di non lasciare la propria posizione, mentre Cissnei, una dei Turks più giovani, si sarebbe occupata di gestire la situazione assieme ai soldati.
Reno si accorse, però, della presenza di un uomo in camice da laboratorio nell'area dove si trovavano: supponendo che fosse il misterioso ladro di documenti, tornato per prendere altra roba, si lanciò all'inseguimento seguito da Rude. Sfortunatamente, il sospetto riuscì a fuggire quando il duo trovò la porta del tetto bloccata e si trovò ad affrontare altri robot impazziti. Veld ordinò quindi a Reno di abbandonare l'inseguimento e raggiungere i loro colleghi e i soldati per gestire i robot che si erano riversati nelle strade di Midgar.

Sulle strade del settore 8, Reno e Rude raggiunsero Cissnei mentre sistemava alcuni robot, ma proprio in quel momento sopraggiunsero dei nemici molto più pericolosi: le copie di Genesis, un SOLDIER fuggiasco che aveva sfidato la Shinra. Tseng arrivò poco dopo insieme al neo promosso SOLDIER 1ª classe Zack Fair, e annunciò che da quel punto si sarebbe occupato lui di Genesis.
Mentre continuavano a disattivare i robot impazziti, Reno e Rude notarono nuovamente l'uomo in camice che fuggiva, e decisero di seguirlo di nuovo. Questa volta riuscirono a raggiungerlo e metterlo con le spalle al muro e scoprirono che si trattava del professor Hollander, ma quando furono a un passo dall'arrestarlo, due copie di Genesis apparvero dal nulla e li affrontarono, permettendo allo scienziato di fuggire un'altra volta. Prima che potessero fare altro, Reno e Rude furono richiamati da Veld e le ricerche furono affidate a SOLDIER.

Il mistero di Rude[]

Diverso tempo dopo la crisi di Genesis a Midgar, Reno notò che Rude tendeva ad assentarsi per ore dopo il lavoro, senza alcuna spiegazione. Curioso di sapere dove andasse con tanta segretezza, ordinò a uno dei suoi sottoposti di pedinarlo, e arrivò quindi a scoprire che il suo collega si vedeva con una ragazza di nome Chelsea. Benché non fosse vietato che i Turks avessero relazioni sentimentali, era sempre necessario stare molto attenti a chi frequentare, perciò Reno decise di indagare su questa misteriosa donna.
Seguendo il collega mentre andava a un altro appuntamento, Reno scoprì con amara sorpresa che Chelsea stava tentando di mettere una cimice sul telefono di Rude. Fortunatamente non lo fece, però questo comportamento chiaramente sospetto spinse Reno a seguire la ragazza per scoprire con chi fosse affiliata. Pedinandola fino a un vicolo, scoprì che lavorava per Avalanche, ma rimase sorpreso quando Chelsea riferì al suo contatto di non avere avuto occasione per piazzare la cimice, quando chiaramente ne aveva avuta più di una durante l'incontro con Rude.
Quando la questione fu risolta dai Turks più giovani, Reno informò a malincuore Rude del segreto riguardante la sua ragazza, ma Rude gli rispose altrettanto a malincuore di esserne già a conoscenza.

Conflitto con la Shinra[]

Reno continuò a occuparsi degli affati di Avalanche in prima persona finché l'organizzazione terroristica non fu apparentemente debellata. Nei quattro anni che passarono, tuttavia, la Shinra fu colpita duramente da numerosi eventi: prima l'incidente di Nibelheim privò la compagnia dei suoi migliori SOLDIER, poi Veld commise tradimento in seguito alla scoperta che il leader di Avalanche era sua figlia, portando numerose reclute con lui. Reno e Rude rimasero apparentemente leali alla Shinra, ma in sordina agivano contro gli ordini: quando Zack, creduto morto a Nibelheim, fuggì dal villaggio insieme a un giovane di nome Cloud, Tseng inviò i due a recuperarlo assieme a Cissnei, ma la missione fallì perché la Shinra trovò il SOLDIER prima e lo uccise.
Nel frattempo, i Turks avevano scoperto che Avalanche era ancora attiva e stava progettando di distruggere Midgar con l'invocazione di un mostro chiamato Zirconiade. Mentre i Turks fuggiaschi si occupavano dei terroristi, Tseng, Reno e Rude liberarono Veld, che nel frattempo era stato catturato dalla Shinra e stava per essere giustiziato. L'invocazione fu distrutta con successo e Avalanche fu definitivamente debellata, e Reno si trovò a guardare con orrore mentre l'esplosione di Zirconiade distruggeva parte del settore 6 di Midgar.

Reno, Rude e Tseng rimasero a Midgar per permettere a Veld, a sua figlia e ai Turks fuggiaschi di fingere la propria morte e sfuggire alla cattura, e solo l'intercessione di Rufus Shinra, il figlio del presidente, salvò i tre dall'esecuzione capitale. Da quel momento, i Turks tornarono alla loro posizione, e assicurarono la propria fedeltà a Rufus.

Continuità originale[]

La seconda Avalanche[]

Mentre la Shinra si riprendeva dalla crisi, una nuova incarnazione di Avalanche, più piccola della prima, si rese nota a Midgar dopo aver fatto esplodere il reattore mako 1. Mentre Tseng veniva incaricato di raccogliere informazioni sul nuovo gruppo dopo un secondo colpo fallito al reattore 5, Reno fu inviato ai bassifondi del settore 5 per portare via Aerith, una ragazza tenuta sotto sorveglianza dalla compagnia.
il Turk dai capelli rossi, accompagnato da alcuni soldati, raggiunse la chiesa in rovina dove la giovane si recava abitualmente, ma la trovò in compagnia di una nuova guardia del corpo: Cloud Strife. I due si diedero alla fuga nella sagrestia, e riuscirono a fuggire sul tetto dell'edificio dopo aver respinto i soldati. Reno avrebbe potuto aspettare la ragazza al varco, ma fu informato da Tseng dei nuovi ordini del direttore Heidegger: il suo nuovo compito era far saltare il pilastro che sorreggeva la piattaforma del settore 7 per farla crollare sui bassifondi dove si trovava il covo dell'Avalanche, mentre Tseng si sarebbe occupato di Aerith.
Reno ebbe uno scontro diretto con Cloud quando il giovane scalò il pilastro assieme ai suoi alleati Barret e Tifa per fermarlo, e nonostante l'inferiorità numerica lo avesse costretto alla fuga, il Turk ebbe l'ultima risata quando attivò ugualmente il detonatore, facendo crollare la piattaforma e distruggendo il settore 7.

Reno e gli altri Turks passarono agli ordini diretti di Rufus quando questi tornò a Midgar in seguito all'improvvisa morte del Presidente, ucciso da quello che sembrava il SOLDIER leggendario Sephiroth, ufficialmente deceduto a Nibelheim. Rufus dispose che i Turks cercassero informazioni su questo possibile ritorno e monitorare anche le possibili mosse di Cloud e l'Avalanche, nel caso anche loro scoprissero qualcosa. Reno incontrò il gruppo di Cloud nelle vicinanze del villaggio di Gongaga, e li affrontò assieme a Rude per pareggiare i conti per la sconfitta al settore 7, uscendone però sconfitto.
In seguito, i due gruppi non ebbero più contatti diretti, salvo per una scaramuccia nel relitto affondato di un'aeronave Relnika e un'occasione in cui dovettero unire le forze contro un nemico comune. Mentre i Turks erano di stanza a Wutai in cerca del latitante Don Corneo, che la Shinra aveva ordinato di punire per aver passato informazioni all'Avalanche, la loro collega Elena fu rapita dal malavitoso mentre cercava di catturarlo. Reno, che non l'aveva accompagnata perché tecnicamente era il loro giorno libero, scoprì che il Don aveva rapito anche Yuffie, una ragazza che i membri dell'Avalanche stavano inseguendo, e decise di collaborare con loro per salvare Elena.
Il gruppo di Cloud si occupò dei mostri di Corneo, mentre Rude neutralizzò il boss lasciandolo a penzolare dalla mano della statua di Da-chao, ma fu Reno a dargli il colpo di grazia, pestandogli la mano e facendolo precipitare nel vuoto. Quando i soldati riferirono ai Turks nuovi ordini di inseguire e catturare l'Avalanche, Reno li ignorò bellamente perché era ancora il suo giorno libero, e questa volta Elena non ebbe nulla da obiettare.

Reno, assieme a Rude ed Elena, ebbe un ultimo incontro con Cloud e i suoi compagni a Midgar, qualche tempo dopo: la città era nel caos più totale dopo l'attacco di un mostro chiamato Diamond Weapon, Rufus era dato per morto, il professor Hojo aveva tradito la Shinra per i suoi scopi personali e, peggio di tutto, una gigantesca meteora invocata da Sephiroth si stava per schiantare sul pianeta. In tutto questo tumulto, Reno non aveva per niente voglia di combattere, e decise di lasciar passare l'Avalanche nonostante avesse ricevuto ordine di terminarli.
Quando la meteora era ormai a un passo dall'abbattersi su Midgar, i Turks si divisero il compito di evacuare la città, con Reno che si occupò specificamente del settore 4. Quando ebbe finito la sua parte, raggiunse Tseng al settore 5 e qui, con grande sorpresa, incontrò il suo vecchio capo Veld e gli altri Turks fuggiaschi, tornati per fornire aiuti nel momento di crisi. L'evacuazione fu terminata con successo, e Reno osservò impotente la distruzione di Midgar dalla landa.

Il secondo avvento[]

Nei due anni che seguirono, Reno continuò ad assistere nei lavori di ricostruzione in seguito alla caduta di Meteora, assieme agli altri Turks, e fu proprio in una di quelle occasioni che scoprì che Rufus era ancora vivo. Dopo averlo rintracciato nella casa di cura di Healen, scoprì che il suo capo aveva contratto il geostigma, una malattia creata dall'esposizione alle cellule di Jenova che si stava espandendo in tutto il pianeta. Il presidente inviò i Turks a cercare tracce di Jenova nel cratere nord, ma solo Reno e Rude tornarono alla base: Tseng ed Elena furono attaccati da tre uomini in nero apparsi dal flusso vitale, ma riuscirono comunque a recuperare gli ultimi rimasugli di Jenova e consegnarli ai loro colleghi.
Reno portò la scatola con le cellule di Jenova a Rufus, che la nascose e gli diede l'ordine di mettersi in contatto con Cloud per eliminare gli uomini in nero. Poiché era stato perdonato per gli eventi del settore 7 dal direttore Reeve, amico di Cloud, Reno non ebbe problemi a cercare di contattare l'ex nemico, ma per ragioni di sicurezza lo attaccò lo stesso quando il ragazzo si presentò a Healen. Cloud rifiutò l'offerta di Rufus e presto Healen fu attaccata dagli uomini in nero, che presero in ostaggio il presidente senza che Reno e Rude potessero far nulla.

Qualche tempo dopo, Reno e Rude trovarono Cloud e la sua amica Tifa svenuti nella chiesa del settore 5, e li portarono al Settimo cielo, il bar della ragazza, per farli riprendere e proteggerli. Grazie a un informatore sconosciuto, i Turks avevano scoperto l'ubicazione della base degli uomini in nero, e intimarono a Cloud di raggiungerla per salvare i bambini malati di geostigma che avevano rapito.
Quando il tentativo di salvataggio fallì, i Turks si riorganizzarono per cercare Rufus e i bambini rapiti, e le loro ricerche li riportarono nella città di Edge, dove gli uomini in nero stavano seminando il caos nella loro ricerca di Jenova. Reno e Rude combatterono alla pari contro due di loro, Yazoo e Loz, ma lo scontro fu interrotto quando i due Turks videro Rufus cadere da un palazzo. Prima che potesse accadere l'irreparabile, tuttavia, Tseng ed Elena riapparvero e fermarono la caduta del presidente, per poi riunirsi felici ai loro colleghi.

La battaglia, però, non era ancora finita: il terzo degli uomini in nero, Kadaj, era riuscito a impossessarsi delle cellule di Jenova, e assieme ai suoi scagnozzi si stava dando alla fuga in moto sulla superstrada che conduceva a Midgar. Cloud partì all'inseguimento, affrontando Yazoo e Loz lungo la via, ma i Turks decisero di facilitargli il lavoro: Reno costruì in fretta e furia una bomba e si appostò assieme a Rude all'uscita di un lungo tunnel. Quando Cloud li sorpassò, i due Turks salirono sull'elicottero e azionarono il detonatore, facendo esplodere la superstrada in una nube di fuochi d'artificio e spazzando via Yazoo e Loz.
Reno, assieme ai suoi colleghi, tornò da Rufus al risolversi di questa nuova crisi, e quando una pioggia curativa si sparse sulla città testimoniò la guarigione delle persone infettate dal geostigma, incluso il suo capo.

Continuità Remake[]

Rivalità con un SOLDIER[]

Reno fu inviato alla chiesa del settore 5 per convincere Aerith a tornare alla Shinra, ma la trovò in compagnia di Cloud, al quale la ragazza propose immediatamente di farle da bodyguard. Il Turk vide gli occhi della mako del giovane e gli chiese se fosse un SOLDIER, ma rise quando Cloud gli rispose di essere stato in 1ª classe, e mandò le sue guardie contro di lui prima di affrontarlo direttamente dopo aver constatato la sua forza. Sfortunatamente, Reno aveva sottovalutato il suo avversario, che riuscì a prenderlo di sorpresa e atterrarlo, ma prima che Cloud potesse sferrare il colpo di grazia, una forza misteriosa trasportò lui e Aerith nella sagrestia.
Reno e i soldati inseguirono i due all'interno dell'edificio, dove il Turk ricordò ai sottoposti di non colpire Aerith nemmeno per sbaglio se non volevano affrontare l'ira dei suoi superiori. In ogni caso, i soldati non riuscirono nemmeno ad avvicinarsi alla ragazza neanche quando cadde a poca distanza da loro, poiché era come protetta da una barriera invisibile. Alla fine i due riuscirono a fuggire, e Reno, infuriato per essere stato quasi ucciso da un ragazzino che giocava a fare il SOLDIER, avvisò Rude di trovarli al posto suo.

Qualche ora dopo, Reno chiamò nuovamente il collega per informarlo di nuovi piani, ironicamente proprio mentre questi era nel pieno di uno scontro con Cloud. I due furono incaricati da Tseng di attivare il sistema di autodistruzione del settore 7 e di far sembrare che l'Avalanche fosse responsabile. Reno non fu molto entusiasta dell'idea, ma purtroppo sapeva perfettamente di non avere molta scelta. Ciò non gli impedì comunque di prendere la missione con minimo interesse, e non provò nemmeno a sembrare convincente quando rispose alle presunte minacce dell'Avalanche.
Le cose cambiarono quando il Turk notò Cloud scalare il pilastro: intenzionato a vendicarsi sul suo "amico soldatino", Reno diresse i mitragliatori del suo elicottero contro di lui, bloccandolo su una piattaforma, ma dovette cessare il fuoco quando Rude fece spostare il veicolo per impedirgli di colpire Tifa, che stava arrivando in soccorso del ragazzo. Reno decise quindi di chiudere il teatrino portando a termine la missione, e saltò dall'elicottero per raggiungere il sistema di autodistruzione del pilastro sulla piattaforma principale, ma prima che potesse inizializzare la sequenza di autodistruzione fu intercettato da Cloud, Tifa e Barret, che lo misero in difficoltà al punto da richiedere l'intervento di Rude.

Reno e Rude lottarono con tutte le loro forze, e il Turk dai capelli rossi finì per ferirsi gravemente e svenire, costringendo il collega a portarlo via con un elicottero medico, ma non prima di aver attivato con successo il sistema di autodistruzione. Reno fu portato al palazzo Shinra per ricevere cure immediate, e passò la giornata successiva ammaccato e incerottato nella sede dei Turks al terzo sotterraneo.
Quella sera, la rabbia di Reno verso Cloud per averlo sopraffatto un'altra volta si mescolò al senso di colpa per il crollo del pilastro che aveva ucciso centinaia, se non migliaia di persone. Tseng tentò inutilmente di farlo sentire meglio dicendogli che, se non avesse eseguito quell'ordine, lo avrebbe fatto qualcun altro che magari non avrebbe potuto portarne il peso. Reno non si mostrò particolarmente alleggerito, e Tseng cambiò subito argomento dicendo di aver ricevuto una telefonata da Rufus, e incaricò Reno di andarlo a prendere con l'elicottero.

Qualche ora dopo, l'elicottero con a bordo Rufus arrivò al palazzo Shinra proprio poco dopo che si era consumata la morte del presidente, e abbattè un velivolo dell'Avalanche che stava arrivando a recuperare Cloud e compagni sul tetto dell'edificio. Reno si preparò a sparare nuovamente al sedicente SOLDIER, ma Rufus volle affrontarlo di persona. Il Turk ebbe comunque l'occasione di tentare la vendetta un'altra volta quando il nuovo presidente fu costretto alla fuga da Cloud, sparando qualche colpo che fece crollare la piattaforma di atterraggio e lo avrebbe ucciso se Tifa non fosse intervenuta per salvarlo.

Gli spoiler finiscono qui.

Profilo[]

Aspetto fisico[]

FFVII Reno art

Reno è un ragazzo alto e molto magro, con furbi occhi azzurri. Il suo segno caratteristico sono gli sparati capelli color rosso scarlatto, tenuti su da un paio di occhialoni e legati a codino dietro la testa. Durante gli eventi di Before Crisis e Crisis Core, i capelli sono più corti e non porta il codino. Sotto gli occhi ha inoltre due piccole linee dello stesso colore dei capelli, che non si vedevano nel gioco originale.

Indossa la tipica divisa dei Turks, completa di giacca a maniche lunghe con cerniera e pantaloni, ma si riconosce facilmente perché tiene la giacca completamente aperta e la camicia un po' sbottonata e fuori dai pantaloni. Porta inoltre guanti neri senza dita e un paio di mocassini. Come per gli altri Turks, il completo era blu scuro nel gioco originale, ma è diventato nero nelle altre apparizioni successive.
In Final Fantasy VII Remake, l'aspetto fisico di Reno è quasi completamente invariato, con le differenze più evidenti che riguardano solo l'abbigliamento: il completo è più dettagliato, con la giacca chiusa sulla parte centrale da una cinghia, visibili bordi grigi sulle tasche e la camicia più aperta ancora rispetto all'originale, che lascia ampiamente scoperto il petto.

L'arma di Reno è un dissuasore telescopico con la punta elettrificata, che usa con la mano sinistra: può usarla sia per gli attacchi fisici, sia per lanciare impulsi elettrici che influenzano l'aria o il terreno.

Personalità[]

Ci staremo pure ritirando, ma siamo sempre vincitori!
—Reno

La caratterizzazione di Reno ha subito considerevoli cambiamenti tra la sua prima apparizione e le successive, ma mantiene sempre una personalità cinica e sarcastica, persino amichevole quando non è in servizio. Tuttavia, a dispetto dell'atteggiamento pigro e trasandato, il suo posto di secondo in comando tra i Turks non è privo di meriti: quando sta eseguendo degli ordini, Reno li porta a termine con fredda efficacia, mostrando anche un lato sadico. Il suo atteggiamento durante gli eventi del settore 7, nelle fasi iniziali della storia, è considerabile fuori personaggio persino per come è caratterizzato negli altri momenti in cui appare nel gioco.
In Advent Children, la personalità di Reno rimane grossomodo la stessa, ma il personaggio è preso molto meno seriamente, ed è soggetto a situazioni decisamente più cartoonesche, pur mantenendo un certo livello di competenza. Nel film, inoltre, il suo carattere fa molto più da contrasto a quello di Rude, che per contro cerca sempre di mantenere la serietà nonostante le situazioni comiche in cui è coinvolto. Questo cambiamento apparentemente radicale è in realtà relativamente minore nella versione giapponese del film: la caratterizzazione più seria di Reno nel gioco originale era infatti un'invenzione della traduzione inglese.

In Final Fantasy VII Remake, la personalità di Reno è una tra quelle che hanno subito i cambiamenti più evidenti rispetto alla sua comparsa originale: benché sia sempre cinico e sarcastico, è molto più irascibile e combattivo, e sviluppa un forte rancore nei confronti di Cloud quando il ragazzo riesce a sconfiggerlo al loro primo incontro. Al tempo stesso, il gioco contestualizza meglio la sua situazione durante gli eventi del settore 7, mettendo in chiaro che non approva gli ordini che gli sono stati impartiti, ma non ha nulla da guadagnare a non eseguirli: anche dopo aver portato a termine questi ordini, è evidente che non è fiero di quello che ha fatto e solo le parole del suo capo Tseng servono ad alleggerigli leggermente la coscienza.

Nella lingua giapponese, Reno ha un modo di parlare molto riconoscibile, fatto di espressioni idiomatiche e caratterizzato dagli intercalari zo to (ぞ, と), yo to (よ, と) o semplicemente to (と), con cui è solito terminare le frasi. All'inizio di Advent Children, Tifa riceve una telefonata da Reno: poiché la sua voce non si sente, si può capire che si tratta di Reno dalla risposta scherzosa della ragazza, "Oboeteru, zo to" ("mi ricordo di te, zo to"). Poiché questo modo di parlare è intraducibile in altre lingue, si può solo adattarlo in modo che ispiri lo stesso sentimento, cosa che le traduzioni non hanno fatto.

Gameplay[]

Final Fantasy VII[]

Articolo principale: Turks:Reno

Reno è affrontato come boss in un totale di quattro scontri distinti: la prima volta sul pilastro del settore 7, la seconda volta a Gongaga, la terza sul Gelnika affondato e la quarta nel tunnel del settore 8. Di questi scontri, solo il primo è obbligatorio, mentre il secondo può essere evitato, il terzo avviene solamente se il Gelnika è visitato prima del ritorno a Midgar, e il quarto può essere evitato se il giocatore completa la storia opzionale a Wutai.

Nel primo scontro, Reno è da solo, e si rivela molto pericoloso per la sua capacità di imprigionare i personaggi in piramidi che impediranno loro di agire, causando Game Over se tutti i personaggi sono imprigionati. Nel secondo e nel terzo scontro, è accompagnato da Rude, mentre nel quarto si unisce a loro anche Elena. Il quarto scontro si conclude automaticamente quando uno qualsiasi dei Turks è sconfitto, quindi è necessario sconfiggerli tutti insieme se si vuole ottenere l'esperienza e gli AP da tutti e tre.

Final Fantasy VII Remake[]

Articolo principale: Reno (VII Remake)

Nel primo episodio, che rivisita la parte di storia ambientata a Midgar, Reno è affrontato in due scontri distinti: il primo avviene nella chiesa di Aerith all'inizio del capitolo 08, ed è combattuto dal solo Cloud, mentre il secondo è come nell'originale sul pilastro del settore 7, ma questa volta è accompagnato da Rude, che lo supporta prima in elicottero e poi combatte direttamente al suo fianco.

Reno è incredibilmente veloce e agile, e benché possa sembrare prevedibile non è assolutamente da sottovalutare: nel primo scontro accompagna i suoi attacchi a sonde elettromagnetiche che agiscono indipendentemente, mentre nel secondo usa le mine piramidali per imprigionare i personaggi e combina i propri attacchi con Rude appena questi si unisce allo scontro.

Altre comparse[]

Articolo principale: Reno/Altre comparse

Reno è apparso nei seguenti giochi all'interno della serie Final Fantasy:

  • Last Order -Final Fantasy VII-.
  • Final Fantasy VII G-Bike: come boss.
  • Dissidia Final Fantasy Opera Omnia: come personaggio giocabile.
  • Theatrhythm Final Fantasy Curtain Call: come nemico.
  • Pictlogica Final Fantasy: come personaggio giocabile.
  • Final Fantasy Airborne Brigade: come personaggio leggendario invocabile.
  • Final Fantasy Artniks: alcune carte sono basate su di lui.
  • Final Fantasy Record Keeper: come personaggio giocabile.
  • Final Fantasy World Wide Words.
  • Final Fantasy Trading Card Game: alcune carte sono basate su di lui.

Dietro le quinte[]

Reno è stato la principale fonte di ispirazione per il personaggio di Axel/Lea nella serie di Kingdom Hearts: il "Soffio di fiamme danzanti" è basato su di lui sia fisicamente che caratterialmente, ha i capelli rossi sparati e marchi sotto gli occhi, e nella sua prima apparizione aveva un'indole affabile dietro cui si nascondeva uno spietato assassino. A partire dalla sua comparsa in Kingdom Hearts II, condivide anche il proprio doppiatore con Reno in tutte le lingue, anche lui è diventato tanto popolare da sovrastare gli altri membri del gruppo di cui faceva parte, e anche lui ha subito uno sviluppo caratteriale che lo ha reso sempre meno spietato e più comico. Queste somiglianze sono volute: Tetsuya Nomura voleva infatti sperimentare l'idea di inserire un personaggio familiare in un contesto diverso, e i due personaggi si sono evoluti in maniera parallela.
Per molto tempo, Reno è stato l'unico membro dei Turks a cui è stata dedicata un'action figure della serie Play Arts. Anche questo è un altro tratto in comune con Axel.

Voce[]

Durante la produzione di Advent Children, fu dedicata una particolare attenzione al modo in cui Reno avrebbe dovuto muoversi e presentarsi, in modo da rendere al meglio la sua personalità: doveva essere un personaggio più vivace ed energico rispetto al resto del cast. Tetsuya Nomura aveva un'idea precisa di come la sua voce doveva suonare, e per doppiarlo fu scelto Keiji Fujiwara, che aveva la voce perfetta per lo scopo. La sua bocca fu persino registrata e sovrapposta alle scene con Reno in modo da renderlo ancora più naturale.

Fujiwara è rimasto il doppiatore di Reno fino al primo episodio di Final Fantasy VII Remake, ma è stato stroncato da un tumore due giorni dopo l'uscita del gioco, all'età di 55 anni. Poiché la sua morte era avvenuta prima che iniziassero le registrazioni per Final Fantasy VII Rebirth, gli sviluppatori decisero di non sostituirlo per rispetto: di conseguenza, il ruolo di Reno nel secondo episodio è drasticamente ridotto, e le sue battute usano audio preregistrato.

Etimologia[]

Reno è probabilmente una traslitterazione alternativa di "Leno", nome derivante da un termine latino che significa "ruffiano" o "seduttore".

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