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Il Punto di salvataggio è un elemento di gameplay presente in numerosi capitoli di Final Fantasy.
Come si può facilmente intuire dal nome, il punto di salvataggio è un punto in cui il giocatore può effettuare un salvataggio, ovvero registrare i progressi di gioco in modo da ricominciare da quel punto l'avventura in caso la console venga spenta o si verifichi un Game Over.
La mappa del mondo è normalmente considerata come un gigantesco punto di salvataggio, poiché è possibile salvare ovunque all'interno di essa. Le città e i dungeon hanno invece i loro specifici punti di salvataggio, evidenziati in vario modo a seconda del gioco, che vanno attivati interagendo con essi o semplicemente camminandoci sopra. Alcuni giochi prevedono inoltre la possibilità di salvare automaticamente in determinati momenti della storia, e i giochi suddivisi in più dischi richiedono di salvare tra un disco e l'altro. Una piccola quantità di titoli permette inoltre di salvare manualmente in qualunque momento dell'avventura, ad eccezione di quando si combatte.
Meccaniche[]
I punti di salvataggio sono stati ufficialmente introdotti a partire da Final Fantasy IV, e sono solitamente posizionati in punti strategici dei dungeon, generalmente nelle vicinanze di un boss o di un particolare evento. Originariamente, oltre a salvare la partita, un punto di salvataggio permetteva anche di usare oggetti come la tenda o la villetta per recuperare le energie del gruppo, rendendosi una comoda alternativa alle locande; a partire da Final Fantasy X, tuttavia, oggetti e locande sono resi obsoleti, poiché basta interagire con il punto di salvataggio per ripristinare completamente lo stato del giocatore. Nei giochi più recenti, inoltre, i punti di salvataggio possono anche offrire altre opzioni, che variano da un titolo all'altro.
Salvataggio rapido[]
Il salvataggio rapido, occasionalmente abbreviato in salvarapido, è una meccanica introdotta nei titoli per console portatili come il Game Boy Advance e il Nintendo DS: selezionata dal menù, questa opzione permetteva di interrompere la partita in qualunque momento fuori dalle battaglie, spegnere la console e riprendere da quel punto una volta riaccesa. Il procedimento può essere usato una sola volta dopo lo spegnimento della console, poiché il salvataggio rapido sarà cancellato una volta avviato.
Salvataggio automatico[]
- Articolo principale: Salvataggio automatico
Il salvataggio automatico, o autosalvataggio, è stato introdotto originariamente per i titoli usciti sugli smartphone iOS e Android, che includono porting o remake dei titoli più vecchi della serie. Questa meccanica permette di salvare automaticamente la partita ad ogni cambio di schermata o quando si verifica una battaglia, ed è molto nota per essere facilmente utilizzabile per manipolare il gioco in modo da non incontrare nemici. Contrariamente al salvataggio rapido, il salvataggio automatico non si cancella dopo essere stato caricato, ma viene automaticamente sovrascritto se viene caricato un salvataggio manuale.
La maggior parte dei titoli usciti su Nintendo 3DS, PlayStation 4, Xbox ONE e PC dispone di questa meccanica, inclusi molti dei remaster di titoli più vecchi.
Memo Save[]
Nei remake dei primi giochi, usciti su PSX, era anche disponibile la funzione "Memo Save", che consentiva di salvare i dati di gioco nella RAM della PlayStation, che li conservava finchè la console non era resettata o scollegata. Ciò si rivelava molto utile specialmente nei titoli della collana Final Fantasy Origins, in cui non esistevano punti di salvataggio.
Comparse[]
Final Fantasy IV[]
I punti di salvataggio appaiono per la prima volta in questo gioco. Su di essi è possibile salvare la partita e recuperare energie con tende e padiglioni.
Nelle edizioni 2D del gioco, la maggior parte dei punti di salvataggio appare come cerchi grigi circondati da piccoli pilastri; nelle località più tecnologicamente avanzate, come la torre di Zot e la torre di Babele, hanno invece l'aspetto di cerchi luminosi circondati da piccole cupole; nella Reame degli eidolon e nel caverna delle silfidi, appaiono infine come cerchi bianchi con dentro una stella di Davide.
Nell'edizione Easy-type e nella prima versione nordamericana del gioco, conosciuta come Final Fantasy II, tutti i punti di salvataggio sono stati modificati e appaiono come cerchi bianchi con una grande S all'interno; le versioni che appaiono nelle aree tecnologiche mantengono anche l'effetto grafico luminoso della versione originale.
Nelle edizioni 3D del gioco, i punti di salvataggio sono stati nuovamente modificati: ora ne esiste un solo tipo, che appare come un grande sigillo di luce azzurra sul terreno, con un motivo a stelle lungo i bordi.
Final Fantasy IV -Interlude-[]
I punti di salvataggio ritornano in questo episodio speciale, con aspetto e funzioni invariate dal gioco originale.
Final Fantasy IV: The After Years[]
I punti di salvataggio ritornano nuovamente in questo seguito, ancora con aspetto e funzioni invariate rispetto al gioco originale. Nelle edizioni 2D del gioco, un punto di salvataggio nelle profondità della luna è occupato da un cristallo che evocherà il boss Gilgamesh contro il gruppo.
Final Fantasy V[]
In questo gioco, i punti di salvataggio, chiamati anche "cerchi consacrati", possono essere usati per salvare la partita e recuperare le energie del gruppo con tende e villette. Due punti di salvataggio nel livello finale possono essere usati solo sconfiggendo i boss Azulmagia e Necrofobo che li occupano.
In questo gioco, i punti di salvataggio appaiono come cerchi che emettono fasci di luce, a volte bianchi, a volte di altri colori, che lampeggiano leggermente ed emettono uno squillo quando il giocatore ci passa sopra.
Final Fantasy VI[]
I punti di salvataggio di questo gioco permettono di salvare la partita e recuperare le forze con le tende. Contrariamente ai titoli precedenti, se il giocatore subisce un Game Over, non tornerà alla schermata del titolo, bensì all'ultimo punto di salvataggio utilizzato, conservando l'esperienza ottenuta fino al momento della sconfitta. Nel livello finale, un punto di salvataggio nascosto è sorvegliato dal boss opzionale Ultima X.
In questo gioco, i punti di salvataggio appaiono come semplici puntini luminosi, che fanno lampeggiare lo schermo ed emettono uno squillo ogni volta che il giocatore ci passa sopra.
Nelle aree dove è possibile formare più squadre si verifica un glitch che permette di usare il punto di salvataggio anche ai personaggi che non vi stanno sopra.
Final Fantasy VII[]
I punti di salvataggio possono ancora essere usati per salvare la partita e recuperare le energie della squadra con le tende. Per la prima volta nella serie, è anche possibile usarli per cambiare i membri attivi del gruppo, in questo caso attraverso l'opzione PHS selezionabile dal menù. Se il giocatore incontra e sconfigge Yuffie, avrà l'opzione di salvare la partita con un punto di salvataggio subito dopo lo scontro, ma si tratterà di una trappola tesa dalla ragazza per rubare materia al gruppo.
In questo gioco, il punto di salvataggio appare come un circolo luminoso verde, su cui fluttua una grande lettera C (che sta per "Checkpoint") color fucsia e verde, ed emette uno squillo se il giocatore vi cammina sopra. Nella sala dei principianti dei bassifondi del settore 7, un bizzarro punto di salvataggio vivente spiega al giocatore le proprie funzioni.
Come molti altri elementi del gioco, i punti di salvataggio sono soggetti a numerosi glitch, incluso uno che permette sostanzialmente di salvare dovunque a prescindere se c'è un punto di salvataggio nella zona oppure no. Un oggetto chiamato Salvocristallo può essere usato per creare un punto di salvataggio in qualunque momento nel cratere nord, ma usarlo è molto rischioso poiché anch'esso è buggato.
Nelle demo del gioco, i punti di salvataggio erano quasi del tutto assenti. Uno era presente nella demo per PC ambientata a Monte Corel, ma poiché le opzioni PHS e Salva erano bloccate, il giocatore non poteva farne alcun uso.
Nel progetto Final Fantasy VII Remake, i punti di salvataggio non esistono più grazie alla funzione di salvataggio automatico sempre attiva e al salvataggio manuale utilizzabile ovunque, ma il simbolo che li contrassegnava nel gioco originale è presente nelle numerose panchine su cui il giocatore può riposare per recuperare le energie, che svolgono quindi una funzione molto simile. In Final Fantasy VII Rebirth, il giocatore può acquistare al Gold Saucer un salvocristallo, un oggetto da collezione per il Johnny Miramare con l'aspetto dei punti di salvataggio del gioco originale, la cui descrizione è ripresa direttamente dalle parole del punto di salvataggio parlante della sala dei principianti.
Crisis Core -Final Fantasy VII-[]
I punti di salvataggio permettono ancora di salvare la partita, ma non consentono più di curarsi poiché non esistono tende nel gioco. Attraverso di essi è possibile accedere alla modalità Missioni: quando saranno disponibili nuove missioni, un messaggio apparirà a schermo al primo punto di salvataggio toccato. Durante alcune missioni riguardanti Yuffie, il giocatore può assistere a una scena basata sul suo trucco del punto di salvataggio nel gioco originale, anche se solo la prima volta Zack cascherà nel tranello.
In questo gioco, il punto di salvataggio appare molto simile a come appariva in Final Fantasy VII, un cerchio di luce verde con un simbolo luminoso sopra, ma il contenuto del simbolo cambia a seconda della versione: nell'originale giapponese presenta semplicemente una grande S, mentre nelle versioni internazionali presenta il simbolo di SOLDIER.
Final Fantasy VIII[]
I punti di salvataggio, chiamati Save Point, ritornano in questo gioco, e permettono di salvare la partita e ripristinare le energie del gruppo e, per la prima volta, delle invocazioni con tende, cucce e cottage. Alcuni punti di salvataggio sono nascosti alla vista, e non possono essere usati se non si dispone dell'abilità Rivela-Zone. Durante la rivolta all'interno del garden di Balamb, a fungere da punto di salvataggio è il preside Cid stesso, a cui è possibile parlare in presidenza per salvare i progressi.
In questo gioco, i punti di salvataggio hanno l'aspetto del logo del Garden di Balamb, con un cerchio azzurro e uno giallo che gli roteano intorno in sensi opposti, ed emettono un piccolo suono se il giocatore ci passa sopra.
Final Fantasy IX[]
In questo gioco, i punti di salvataggio possono essere usati per salvare la partita e ripristinare le energie del gruppo con le tende. Poiché essi sono gestiti da moguri, tramite essi è possibile usare Mogu-net e per inviare messaggi ai vari moguri sparsi per il mondo. Nel luogo dei ricordi, i punti di salvataggio non consentono l'uso di Mogu-net, ma permettono di modificare la squadra e l'ultimo punto utilizzabile nel mondo di cristallo consente anche di teletrasportarsi all'inizio del dungeon.
I punti di salvataggio di questo titolo sono i moguri stessi, che registreranno i progressi del giocatore in un grosso libro. Nel luogo dei ricordi, invece, i punti di salvataggio appaiono come sfere olografiche con pixel colorati che roteano attorno ad esse, e Gidan sfrutta le loro funzioni saltandoci dentro.
Final Fantasy X[]
I punti di salvataggio, chiamati "salvosfere", acquisiscono particolare importanza in questo gioco, poiché rappresentano il solo modo per salvare la partita a causa della rimozione della mappa del mondo. Sebbene esistano ancora le locande, le salvosfere hanno anche l'utile funzione di curare automaticamente personaggi e invocazioni interagendo con esse.
Le funzioni della salvosfera aumenteranno con il progredire della storia, e con esse aumenterà il livello del punto di salvataggio:
- Salvosfera liv 1: sbloccata dopo la sconfitta della scaglia Emuzu, permette di salvare la partita.
- Salvosfera liv 2: sbloccata dopo gli eventi di Luka, permette di accedere al minigioco del blitzball.
- Salvosfera liv 3: sbloccata dopo la sconfitta di Yunalesca, permette di salire a bordo dell'aeronave.
Alcuni personaggi non giocanti fanno uso della salvosfera nel gioco: O'aka XXIII la usa per teletrasportarsi al sicuro durante la fuga dal tempio di Macalania, il custode Kyactus Elio la usa per salire a bordo dell'aeronave quando il giocatore lo trova all'oasi di Bikanel, e Braska è visto "salvare la partita" in una scena flashback appena fuori dal chiostro della prova del duomo di Zanarkand.
Le salvosfere appaiono come sfere luminose fluttuanti sopra un piccolo piedistallo di pietra nera, e circondate da un anello nero che ruota attorno ad esse in orizzontale.
Nell'edizione per PC del remaster HD del gioco è stato introdotto l'autosalvataggio, ma la salvosfera rimane indispensabile per tutte le altre funzioni.
Final Fantasy X-2[]
La salvosfera ritorna in questo seguito con lo stesso aspetto che aveva nel gioco precedente. Ora le sue funzioni sono limitate a salvare la partita, curare la squadra e salire sull'aeronave, poiché il blitzball è accessibile solo a Luka nel capitolo 5. Nell'edizione International e nel remaster HD, la storia del mostro Bikeros rivela che la creatura è stata trovata dai Gabbiani dopo aver attivato per sbaglio una salvosfera ed essere finita a bordo del Celsius.
Come per Final Fantasy X, anche questo gioco dispone dell'autosalvataggio nella versione per PC, ma le altre funzioni della salvosfera rimangono utili.
Final Fantasy XI[]
In questo gioco, grazie alla sua natura online, i progressi di gioco sono automaticamente salvati nei server. Se però il giocatore finisce KO in battaglia e decide di non aspettare che qualcuno lo soccorra, sarà trasportato ad un punto di ritorno. I giocatori possono avere un solo punto di ritorno, ma possono cambiarlo in qualsiasi momento. Originariamente, i punti di ritorno erano situati solo nelle città, e ve n'era uno solo per ciascuna zona visitabile, ma la patch dell'11 dicembre 2013 ne ha aggiunta una maggiore quantità, inclusi alcuni situati vicino ad aree strategiche, ed è possibile teleportarsi tra di essi pagando una piccola somma di guil.
I punti di ritorno coincidono con le case moguri, ma quelli situati fuori dalle città appaiono come enormi cristalli fluttuanti bluastri.
Final Fantasy XII[]
I punti di salvataggio, qui chiamati "salvocristalli", possono essere usati per salvare la partita e ripristinare le energie del gruppo. Un tipo particolare di salvocristallo, chiamato telecristallo, permette anche di teletrasportare il giocatore in qualunque luogo si trovi un altro telecristallo, inclusi i dungeon dove l'aeronave non può arrivare, ma il teletrasporto può essere usato solo se si possiede una Telelite e solo se altri telecristalli sono stati scoperti dal giocatore. In tre località, un potente nemico chiamato cristallaracne assumerà l'aspetto di un salvocristallo, attaccando il giocatore se interagisce con esso, e rilascerà un vero salvocristallo una volta sconfitto.
I salvocristalli sono esattamente quello che il loro nome suggerisce: cristalli luminosi alti quanto un uomo, simili ai punti di ritorno del titolo precedente. I normali salvocristalli sono color blu scuro, mentre i telecristalli sono arancioni. Il cristallaracne incontrato nel tempio di Miriam appare invece come un fantomatico "cristallo della vita" di colore verde.
Nel remaster HD del gioco è stato introdotto il salvataggio automatico, che rende i normali salvocristalli obsoleti, ma i telecristalli rimangono utili per spostarsi rapidamente attraverso il mondo.
Final Fantasy XIII[]
I punti di salvataggio ritornano in questo capitolo come unico metodo per salvare la partita. Poiché nel gioco non sono presenti negozi fisici o altri servizi, attraverso i punti di salvataggio è possibile usare la funzione E-shopping per fare acquisti e la funzione Officina per modificare armi e accessori.
I punti di salvataggio di questo gioco appaiono come elaborati terminali fluttuanti, che seguono i movimenti del giocatore e si aprono se è sufficientemente vicino.
Final Fantasy XIV[]
In modo simile a Final Fantasy XI, anche questo gioco presenta punti di ritorno, chiamati "eteriti", a cui il giocatore può ritornare dopo aver subito una sconfitta. Ne è presente uno in ogni zona importante, anche se la loro esatta posizione è variata nel passaggio dalla versione originale all'edizione A Realm Reborn. Le eteriti sono presenti anche nelle sale dei boss durante le missioni raid, in modo che il gruppo possa riprendere lo scontro con loro senza dover percorrere di nuovo tutta la strada.
Le eteriti hanno, come i punti di ritorno di Final Fantasy XI, l'aspetto di cristalli azzurri fluttuanti, anche se la loro esatta forma e decorazioni variano in base alla località. Nei livelli ambientati a Ivalice, hanno quasi lo stesso aspetto dei salvocristalli di Final Fantasy XII.
Final Fantasy XV[]
In questo gioco non esistono veri punti di salvataggio, ma durante i capitoli 13 e 14 e all'interno di determinati dungeon, è possibile usare i rifugi e i punti di ristoro lungo il percorso come punti di salvataggio.
Nei vari episodi DLC sono presenti diversi punti di salvataggio: in Episode Gladiolus è possibile salvare soltanto fermandosi ai rifugi, in Episode Prompto si può salvare in rifugi o presso i distributori automatici di caffè Ebony, mentre in Episode Ignis si può salvare nei punti di soccorso disseminati sulla mappa.
Final Fantasy Type-0[]
I punti di salvataggio, chiamati "vestigi telematici", hanno diverse funzioni oltre a salvare la partita. Questi misteriosi congegni alimentati dal cristallo della Fenice vermiglia sono presenti in ogni città visitabile, e permettono di gestire il gruppo giocabile in vari modi: tramite essi è possibile cambiare il personaggio sul campo o l'ordine dei personaggi in squadra, cambiare l'equipaggiamento, evolvere le abilità di personaggi e invocazioni, accedere all'Altocristallium, cambiare la difficoltà di gioco, salvare e caricare la partita. Alcuni vestigi appaiono anche durante le missioni, ma da essi non è possibile salvare. Questi ultimi vestigi non comparivano se si giocava in modalità online nella versione PSP del gioco.
I vestigi telematici hanno l'aspetto di grandi e affusolate gemme rosse sospese su un piedistallo marrone. Sopra di esse lampeggia un'icona azzurra rappresentante una corona d'alloro che circonda il kanji 録, che significa "registro", sormontato a sua volta dalla scritta "Vestigio".
Final Fantasy Crystal Chronicles: Ring of Fates[]
I punti di salvataggio consentono di salvare la partita e ripristinare le energie del giocatore. Possono essere trovati solo in aree prive di nemici durante la modalità storia e sono gestiti dai moguri. In modalità multigiocatore, permettono solo di curare il gruppo e fungono da punto di ritorno in caso di sconfitta all'interno di un dungeon.
In questo gioco, i punti di salvataggio appaiono come enormi formazioni cristalline azzurrine.
Final Fantasy Crystal Chronicles: Echoes of Time[]
I punti di salvataggio ritornano in questo gioco con le medesime caratteristiche, ma hanno ora l'aspetto di monoliti cristallini decorati con rune luminose. Tra le loro funzioni c'è anche quella di modificare le frasi che il giocatore può comunicare ai propri compagni di squadra in modalità multigiocatore.
Vagrant Story[]
I punti di salvataggio appaiono in questo capitolo con il nome di Cerchi magici, e permettono ad Ashley Riot di salvare la partita. Dopo aver sconfitto il Lich nella Città sotterranea Est, i cerchi magici assumono inoltre la funzione di teletrasporto verso altri cerchi magici, grazie alla magia Teleport che il boss gli permetterà di imparare.
In questo gioco, i cerchi magici hanno l'aspetto di cerchi azzurri sul terreno, che emettono una fioca luce, e che se calpestati si illuminano brevemente ed emettono un fruscio acuto.
Final Fantasy: The 4 Heroes of Light[]
In questo gioco, i punti di salvataggio permettono di salvare la partita e ottenere informazioni su dove andare o cosa fare. La persona che li gestisce è un misterioso avventuriero in abiti rossi, che appare sempre dove c'è bisogno di lui, accompagnato da una volpe che può elargire al giocatore vari suggerimenti.
Bravely Default[]
I punti di salvataggio tornano in questo gioco, e permettono di salvare la partita in luoghi dove il salvataggio automatico non funziona. L'avventuriero apparso in The 4 Heroes of Light ritorna a gestirli, accompagnato ancora dalla fedele volpe: oltre alla funzione di salvataggio, consente di aggiungere al gioco amici bot da connettere ai personaggi tramite abilink, aggiornare i dati online e street-pass del gioco per trovare nuovi amici, e dispone anche di un negozio da cui acquistare oggetti ed equipaggiamenti sbloccati completando la ricostruzione di Norende. Nelle fasi iniziali del gioco, l'avventuriero consegnerà al giocatore anche la Clessidra del tempo.
Bravely Second: End Layer[]
L'avventuriero, ribattezzato argonauta, ritorna nuovamente in questo gioco, con le stesse identiche funzioni del gioco precedente. In alcuni dungeon, la sua volpe apparirà da sola e offrirà al giocatore la possibilità di riposare in una tenda. Gli oggetti che l'argonauta può vendere sono sbloccati completando la ricostruzione di Fort Lune.
Final Fantasy Dimensions[]
I punti di salvataggio in Dimensions appaiono come cerchi luminosi sul terreno, che emettono un potente fascio di luce. Alcuni di essi permettono al giocatore di riposarsi, attivando un evento che permette di sbloccare un ricordo.
World of Final Fantasy[]
In questo capitolo esistono due categorie di punti di salvataggio, dotati di funzioni secondarie differenti. I punti di salvataggio veri e propri sono situati in vari punti dei dungeon, generalmente prima dei boss, e permettono di salvare la partita e accedere al Prismario senza bisogno di contattare Serafie. La seconda categoria è rappresentata dai portali di teletrasporto: ne è presente uno nel giardino Mori del parco Nove Colli, e oltre alle fuzioni del normale punto di salvataggio permette anche di raggiungere portali corrispondenti all'inizio di ogni dungeon, città e regione di Grymoire, che possono essere poi usati per tornare indietro.
I punti di salvataggio in questo gioco appaiono come anelli dorati con all'interno enormi cubi azzurrini simili ai prismaliti, che si alzano ed emettono una luce azzurra verso il terreno quando i personaggi ci passano sopra.
Galleria[]
Curiosità[]
- Uno dei motivi dell'introduzione dei punti di salvataggio nei dungeon è probabilmente l'eccessiva difficoltà nel percorrere dungeon particolarmente grandi nei titoli precedenti: il livello finale di Final Fantasy III era considerato estremamente difficile proprio per l'impossibilità a salvare al suo interno, che costringeva il giocatore che voleva interrompere la partita a uscire e ripercorrerlo daccapo. Solo a partire dall'edizione per smartphone del gioco Final Fantasy III ha potuto godere del salvataggio automatico.