Final Fantasy Wiki
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Membro del reparto d'élite Tsviet di Deepground costituito da SOLDIER. Soprannominato Nero lo Zibellino, inghiotte tutto ciò che lo ostacola servendosi delle tenebre in cui è concentrato il lato oscuro dell'energia vitale.

Nero lo Zibellino è uno degli antagonisti principali di Dirge of Cerberus -Final Fantasy VII-.

Soldato geneticamente potenziato, è un membro della truppa d'élite degli Tsviet, fiore all'occhiello della divisione scientifica della compagnia elettrica Shinra conosciuta come Deepground. Tenuto sigillato per anni nelle profondità di Midgar a causa dei suoi misteriosi poteri, è il fratello minore del leader degli Tsviet Weiss l'Immacolato, e il suo seguace più devoto e fanatico.

Assieme a Weiss, Nero ha fatto un piccolo cameo in Crisis Core -Final Fantasy VII-, ma riappare in veste ufficiale durante la storia dell'episodio speciale "INTERmission" in Final Fantasy VII Remake Intergrade.

Storia[]

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Origini[]

Nero nacque nei laboratori segreti di Deepground nel 1987, fratello biologico di Weiss. L'esperimento che aveva portato alla sua nascita era parte di una serie di studi su un particolare tipo di flusso vitale stagnante, scoperto da Grimoire Valentine diversi anni prima, che fu infuso nel suo organismo quando era ancora un embrione nel ventre materno: questo flusso vitale contaminato conferì al bambino incredibili poteri, che si manifestarono immediatamente dopo la nascita attraverso un portale oscuro che risucchiò la madre in una dimensione alternativa dalla quale non tornò mai più.
La scomparsa della madre di Nero, lodata per la sua ottima salute fisica, fu una grave perdita per Deepground, ma gli scienziati cercarono comunque di sfruttare al meglio il suo lascito, sottoponendo entrambi i figli a un duro addestramento per diventare i primi di una nuova generazione di armi viventi della Shinra. Poiché il potere oscuro di Nero era difficile da imbrigliare e persino da comprendere, il giovane fu costretto a indossare periodicamente una tuta di contenimento per mantenerlo sotto controllo, e quando non doveva sottoporsi a nuovi esperimenti era imprigionato in una sala sigillata.
Trattato per tutta la sua vita come poco più che un oggetto, Nero cominciò a odiare profondamente gli scienziati di Deepground. L'unica persona che rispettava era suo fratello Weiss, che con gli anni arrivò a idolatrare e seguire ciecamente ovunque andasse.

L'unica volta in cui a Nero fu permesso di uscire dal complesso Deepground fu quando venne incaricato di accompagnare Weiss a recuperare il corpo di Genesis, rintracciato nei pressi delle rovine di Banora. I due sperarono di convincerlo a unirsi a loro in una ribellione contro i loro padroni, ma Genesis rifiutò per motivi personali. Deepground usò comunque il materiale genetico di Genesis per condurre nuovi esperimenti sui soggetti: l'infusione delle cellule G amplificò ulteriormente i poteri oscuri di Nero, costringendo gli scienziati a creare una tuta che limitasse i suoi movimenti per impedirgli di manifestarli volontariamente. Da quel momento, Nero entrò nell'élite degli Tsviet con il titolo di Zibellino.

Continuità originale[]

L'epurazione[]

nei tre anni che seguirono il ritrovamento di Genesis, Deepground rimase sigillata nelle profondità, separata da ogni evento esterno: durante questo periodo, Nero seguì fedelmente Weiss nel suo piano di ribellione, e divenne il suo secondo in comando quando il fratello prese il controllo del complesso e fu acclamato dai soldati come imperatore. Poco dopo, mentre Weiss cercava nel database Shinra un antidoto contro un veleno che lo stava uccidendo, la sua mente fu attaccata e posseduta dal professor Hojo, che aveva caricato una copia della sua coscienza in rete prima della sua morte.
Attraverso Weiss, Hojo rivelò a Nero i segreti della rinascita, che avrebbe potuto salvare la vita del suo amato fratello, e ordinò che Deepground uscisse allo scoperto e portasse nel complesso il maggior numero possibile di persone che non avevano avuto contatto con qualunque fonte di cellule di Jenova: l'intento era usare queste persone per generare flusso vitale incontaminato che potesse richiamare l'arma Omega.
Pieno di speranza, Nero prese il comando delle truppe e diede inizio alla caccia in giro per il mondo. Nel contempo, incaricò la sua collega Shelke di raccogliere informazioni sulle ricerche della dottoressa Lucrecia Crescent e scoprire dove si trovasse la protomateria. Le ricerche portarono a un ex membro dei Turks di nome Vincent Valentine...

Nel corso delle loro operazioni, gli Tsviet si scontrarono frequentemente con la World Regenesis Organization, ma dovunque Nero fosse presente i nemici subivano perdite pesanti grazie ai suoi poteri oscuri. Dopo l'ultima spedizione a Edge, Nero tornò alla base di Deepground all'interno del reattore mako 0 in attesa di nuovi ordini. Nello stesso momento, per conto della WRO, il piccolo robot Cait Sith si era infiltrato nel reattore per scoprire cosa stesse tramando Deepground: il gattino vide le capsule contenenti le persone catturate, ma non fece in tempo a indagare più a fondo che Nero lo sorprese e lo intrappolò nella sua oscurità.
Quando la WRO lanciò un attacco al quartier generale di Deepground, Nero non combatté in prima linea con gli altri Tsviet, ma usò la sua oscurità per teletrasportarsi all'interno della loro ammiraglia, la Shera, e sfruttando il corpo di Cait Sith che aveva catturato si infiltrò nella sala motori e seminò il caos. Quando Shelke, ora alleata con la WRO, arrivò nella stanza per controllare cosa fosse successo, Nero si apprestò ad accogliere la traditrice e, dopo un breve scontro, liberò le proprie mani per imprigionarla nella sua oscurità.

Uniti per sempre[]

All'inizio pensavo che tu fossi nient'altro che una seccatura. Tuttavia sembra che non possa più lasciarti andare in giro libero. Devo proteggere il mio amato fratello.
—Nero

Apparentemente liberatosi della ragazza, Nero si lanciò all'inseguimento di Vincent Valentine, che nel frattempo aveva raggiunto il complesso sotterraneo del palazzo Shinra. Quando riuscì a trovarlo, osservò scontro tra lui e lo Tsviet Azul, al termine del quale Vincent scatenò il potere di Chaos e uccise brutalmente l'avversario. Poiché la protomateria che permetteva a Vincent di controllare Chaos era stata presa da Deepground tempo prima, Nero non si disturbò ad affrontarlo, preferendo abbandonarlo al suo "destino di distruzione", ma quando si teletrasportò al sicuro lasciò cadere inavvertitamente il telefono di Shelke, che conteneva una registrazione che calmò la furia di Chaos.
Capendo che il pistolero in rosso era una minaccia seria al piano del suo amato Weiss, Nero decise di fermare Vincent personalmente e lo intercettò mentre si addentrava nelle profondità di Deepground. Quando menzionò di aver assimilato Shelke, Vincent si preparò ad attaccarlo, ma dopo aver visto di cosa era capace, Nero non perse tempo e cercò di assimilare anche lui. Con sua grande sorpresa, Vincent riemerse dal portale oscuro incolume, grazie al potere di Chaos che derivava dallo stesso flusso vitale da cui derivavano i suoi poteri, e assieme a lui c'era Shelke, che era riuscita a proteggersi con una materia scudo.

Nero provò quindi a evocare un'oscurità più grande, ma improvvisamente si sentì chiamare da Weiss e si ritirò, ignorando la ninja Yuffie che nel frattempo era sopraggiunta in aiuto di Vincent. Un nuovo scontro tra lui e Vincent avvenne poco dopo, quando Vincent e Yuffie raggiunsero il centro del reattore mako 0 e si trovarono davanti al corpo senza vita di Weiss: Nero rivelò la sua intenzione di usare il potere di Omega per riportare il fratello in vita, e quando i due avversari provarono a fermarlo li inglobò nella sua oscurità.
Vincent trasse in salvo Yuffie prima che l'oscurità potesse consumarla, al che Nero lo trasportò nel cuore più profondo della sua oscurità, dove si trasformò in un'orribile creatura e lo affrontò. Vincent riuscì però a vincere anche questo scontro e, rimasto senza risorse, Nero si rintanò nella camera del reattore per proteggere Weiss con le forze che gli rimanevano.

Nero assistette con gioia al risveglio del fratello, che nel frattempo aveva assimilato abbastanza flusso vitale per tornare in vita. Quando però si avvicinò per abbracciarlo, Hojo prese il controllo del corpo di Weiss e lo colpì al petto a tradimento, dicendogli che ormai non gli serviva più, prima di gettarlo sdegnosamente di lato e concentrarsi su Vincent. Capendo di essere stato usato fino a quel punto, Nero usò le sue ultime forze per trasferire parte della sua essenza in Weiss, corrompendo lentamente la purezza del suo corpo e minando il controllo di Hojo su di lui.
Quando Hojo si accorse di cosa era successo, era ormai troppo tardi: Nero si manifestò davanti a Weiss, pregandolo di diventare una cosa sola con lui, così da rimanere insieme per sempre. A nulla valsero gli sforzi di Hojo di respingerlo, perché Weiss desiderava stare con Nero tanto quanto il fratello desiderava stare con lui, e quando Weiss si unì a sua volta a Omega, lo scienziato sparì nella luce insieme a tutti i suoi piani.

Cosa fu di Nero dopo quell'evento è incerto, ma è possibile che la sua essenza fosse entrata in simbiosi con Omega grazie a Weiss, poiché Shelke si ritrovò in una profonda oscurità quando usò la Rete Neurale Sinaptica per collegarsi all'arma e recuperare la protomateria.

Continuità Remake[]

A dicembre dello 0007, Yuffie e il suo collega Sonon Kusakabe si infiltrarono nel palazzo Shinra per rubare una fantomatica "ultramateria" che pensavano fosse in produzione al dipartimento armamenti: i due riuscirono a soggiogare la direttrice Scarlet, che per tutta risposta attivò un allarme che mobilitò Deepground contro di loro. Poiché Weiss era sotto esame per un progetto di simulazione, Nero fu liberato e inviato sul posto assieme a un drappello di soldati regolari, ma arrivò troppo tardi per incontrare gli "ospiti" di persona perché erano rimasti bloccati all'interno di un simulatore di combattimento. Scarlet volle lasciarli in balia dei mostri simulati prima di darli in pasto a Nero, e ordinò a quest'ultimo di occuparsene al momento giusto. Lasciato solo, Nero scatenò la propria oscurità e uccise i SOLDIER che erano con lui per puro piacere sadico.
Quando Yuffie e Sonon uscirono dal simulatore e trovarono i corpi corrotti dallo Tsviet, Nero li accolse nella sala successiva, dimostrando i suoi poteri afferrando i SOLDIER morti con tentacoli di oscurità, contorcendoli in varie pose come fossero marionette e poi assimilandoli. Seguì un feroce scontro tra i due, durante il quale Nero rimosse i propri limitatori e uccise gli scienziati che cercavano di contenerlo, ma alla fine gli sforzi combinati dei due riuscirono apparentemente a finirlo. Mentre Yuffie e Sonon si dirigevano verso l'uscita, Nero riapparve e cercò di attaccare la ragazza a tradimento, costringendo Sonon a mettersi in mezzo per proteggerla. Il sacrificio del ragazzo diede a Yuffie l'occasione di scappare, mentre Nero lo consumava lentamente con la propria oscurità.

Gli spoiler finiscono qui.

Profilo[]

Aspetto fisico[]

VIIDoC Nero

Nero è un giovane uomo dal fisico emaciato, con la pelle pallida, lunghi e scompigliati capelli neri e feroci occhi rossi con pupille feline.
A causa del suo enorme potere, indossa una tenuta pensata per limitarne le modalità d'uso: consiste in una tuta mako color grigio scuro, con le maniche allungate oltre i polsi e attaccate alle spalle per bloccare le braccia incrociate al petto in modo simile a una camicia di forza, unita a stivali neri lunghi fino a sotto le ginocchia e un insieme di cinghie di pelle bianca che gli copre la bocca e la fronte, senza però impedirgli di parlare. Altre cinghie di pelle nera sono strette sulle braccia, sui fianchi e sulle gambe, e a queste ultime sono attaccate le fondine per le sue pistole. Ad un certo punto del gioco, le sue mani sono liberate, rivelando striature nere simili a tatuaggi lungo le braccia. Come per tutti gli Tsviet e i soldati di Deepground, gli abiti di Nero sono percorsi da linee luminose azzurre.
Per compensare l'incapacità di usare le mani, un apparato meccanico simile a un paio di ali di pipistrello è attaccato alla sua schiena. L'apparecchio è inadatto al volo, essendo privo di membrane alari o propulsori, ma può essere usato in combattimento, ed è dotato di mani prensili per impugnare le pistole.

Nel suo cameo in Crisis Core, Nero non è inquadrato in volto, ma può essere riconosciuto dalla voce. Indossa una divisa da SOLDIER 1ª classe, composta da una maglia smanicata a collo alto, pantaloni baggy, spallacci e stivali, tutti di colore nero. L'unica differenza visibile con le divise regolari è l'emblema di Deepground sulla cintura.

Personalità[]

Ero a corto di anime e sono venuto a raccoglierne un po'.
—Nero

La personalità di Nero si intona ai suoi poteri oscuri: tutto all'opposto dell'aggressivo fratello Weiss, appare silenzioso, impassibile e privo di emozioni. Come gli altri Tsviet, nutre un odio profondo verso l'umanità, a causa delle condizioni brutali in cui è vissuto sin dalla tenera età, ma a differenza della sua collega Rosso Cremisi non è particolarmente incline a uccidere indiscriminatamente.
Un altro lato della sua personalità si manifesta quando Weiss è coinvolto: poiché il fratello è l'unica famiglia che abbia mai avuto, Nero ha sviluppato verso di lui un amore ossessivo, quasi incestuoso, che lo porta a venerarlo e seguirlo ciecamente in qualunque situazione. Nelle sue parole, Weiss è l'unica persona che lo abbia mai amato, e pertanto è l'unica persona che Nero amerà mai. Per questo motivo, Nero è soggetto a violente esplosioni di aggressività ogni volta che qualcuno minaccia Weiss o i suoi piani, ed è quindi molto probabile che, se Weiss non esistesse, la sua già flebile sanità mentale crollerebbe definitivamente.

La personalità di Nero presenta numerosi aspetti contraddittori, in particolare per quanto riguarda Weiss: i punti di forza di suo fratello compensano molte delle sue debolezze, ma al tempo stesso ispirano una estrema dipendenza da lui e una mancanza di controllo emotivo, rendendolo imprevedibile nelle sue azioni. A dispetto della sua evidente instabilità mentale, causata dalla clausura in cui è cresciuto, Nero dimostra di essere uno dei più equilibrati tra gli Tsviet, ma benché riconosca i propri colleghi come alleati non ha alcun interesse verso le loro vite. Nero vive solo per Weiss ed è ignoto se abbia qualunque tipo di ambizione o desiderio personale.
Nella sua comparsa in Final Fantasy VII Remake Integrade, collocata cronologicamente tre anni prima di Dirge of Cerberus, Nero esibisce una personalità più crudele, non dissimile da quella di Rosso, al punto tale che uccide indiscriminatamente i propri alleati senza alcuna remora, abbandonandosi spesso a risate maniacali. Dimostra inoltre una componente sadomasochistica, che lo porta a provare piacere sia nell'infliggere dolore agli altri, sia nel subirlo sulla propria pelle. Questa evidente differenza caratteriale è probabilmente dovuta al fatto che, essendo Weiss ancora vivo durante gli eventi narrati nell'episodio, Nero non è concentrato su un obiettivo specifico, e si diverte a seminare morte e distruzione per il gusto di farlo.

Poteri e abilità[]

Nero è uno tra i più potenti e pericolosi tra gli Tsviet e i soldati di Deepground, grazie ai particolari poteri di cui è in possesso sin dalla nascita. Essendo nato da esperimenti con il flusso vitale contaminato da Chaos, è in grado di controllare in vari modi questo flusso vitale, che si manifesta sottoforma di una sostanza scura semplicemente definita "oscurità". Attraverso questa oscurità, Nero può creare dei portali che conducono a una sorta di dimensione tascabile chiamata "oblio", in cui può risucchiare oggetti o persone a suo piacimento: il suo primo uso di questo potere è avvenuto al momento della sua nascita, quando creò un portale oscuro che risucchiò sua madre mentre lo metteva al mondo.
Di solito, chiunque entri nell'oscurità di Nero non ne esce più: il solo contatto con essa raggiunge la mente e l'anima di una persona, risvegliandone i ricordi più oscuri e sopraffacendola lentamente ma inesorabilmente. L'oblio di Nero è, secondo le sue parole, parte di lui: all'interno, si possono udire le grida disperate delle anime intrappolate, ma non è chiaro se siano ancora vive o no, né se Nero abbia il potere di farle uscire dopo averle consumate. La sola persona ad essere completamente immune all'oscurità di Nero è Vincent, grazie all'energia di Chaos che scorre nel suo corpo, che è l'origine stessa del potere di Nero. Una materia scudo ha permesso a Shelke di resistere per diverso tempo nell'oscurità senza essere consumata, ma le crepe sulla barriera al momento in cui è salvata da Vincent indicano che prima o poi essa avrebbe ceduto.
Oltre a inglobare cose e persone, Nero può usare i suoi poteri oscuri per teletrasportarsi da un posto a un altro, volare, creare copie di se stesso e manifestare onde di flusso vitale oscuro per attaccare a distanza. Il suo pieno potenziale si rivela però quando Nero stesso si trova nell'oblio, nel quale i suoi poteri sono amplificati: qui è in grado di assumere la gigantesca forma di Arachnero, rendersi invulnerabile con uno scudo magico, evocare droni che attacchino assieme a lui o anche copie delle sue pistole da usare insieme a quelle che ha già.
Un ultimo, ma non meno importante uso che Nero può fare della sua oscurità è possedere e corrompere i corpi di persone o macchine: non è chiaro fino a che punto sia in grado di imporsi sull'ospite, ma è stato in grado di usare Cait Sith per infiltrarsi indisturbato a bordo della Shera e, più importante ancora, è riuscito a intaccare la purezza del corpo di Weiss unendosi a lui senza che Hojo se ne accorgesse, minando il controllo dello scienziato sul fratello.

I poteri oscuri di Nero sono tanto imprevedibili e difficili da controllare, che l'unico modo che la Shinra ha trovato per contenerli è limitare i suoi movimenti: la tuta che indossa tiene ferme le sue mani per impedirgli di sfruttare appieno le sue capacità. Anche con le mani bloccate, tuttavia, Nero mantiene la capacità di manifestare la sua oscurità per assimilare i propri nemici, ragion per cui, nel suo periodo in Deepground, era tenuto incatenato in una stanza sigillata del complesso.

In aggiunta a questi poteri, Nero è stato sottoposto all'addestramento delle forze SOLDIER e a quello speciale di Deepground, grazie ai quali ha acquisito straordinarie capacità di combattimento corpo a corpo e a distanza. A dispetto del fisico striminzito, le infusioni di mako e i poteri oscuri gli consentono di effettuare agili acrobazie e varie tecniche di arti marziali, che ha imparato ad affiancare alle ali meccaniche montate sulla sua schiena. È anche un eccellente tiratore, abile nell'uso di due pistole per volta, sia con le sue mani, sia con le ali meccaniche. Nella sua dimensione tascabile può anche usare quattro pistole per volta con entrambe le paia di arti.
Il funzionamento delle ali meccaniche non è del tutto chiaro, ma è presumibile che sia collegato direttamente al suo sistema nervoso, oppure che Nero ne controlli i movimenti tramite la sua oscurità. Quando si trasforma in Arachnero, si collega a un enorme meccanismo simile a un ragno, con un corpo centrale a forma di chiocciola, lunghe zampe e una lunga antenna in cima alla quale è connesso il suo corpo. Che cosa sia questa estensione non è chiaro, ma è in grado di evocare al proprio fianco dei droni chiamati Falansfere che attaccano autonomamente con raggi laser. Il solo punto debole di questa forma è la scarsa mobilità, che obbliga Nero a proiettare uno scudo protettivo per difendersi.

Gameplay[]

Dirge of Cerberus -Final Fantasy VII-[]

Articolo principale: Nero lo Zibellino (boss), Arachnero e Gorgonero

Nero è affrontato in due scontri distinti durante la trama. Il primo avviene alla fine del capitolo 10, nel cuore di Deepground, ed è con tutta probabilità il più difficile: Nero è un avversario veloce e difficile da colpire, capace di attaccare con poderosi colpi oscuri e creare copie di se stesso che attaccano insieme a lui.
In seguito, è affrontato nella sua dimensione oscura verso la fine del capitolo 11. Questo scontro, globalmente più facile, è suddiviso in due fasi: nella prima è affrontato nella sua forma di Arachnero, che può essere danneggiata solo distruggendo le Falansfere attorno a lui o il suo scudo protettivo, nella seconda riprende la sua forma umana ma è ribattezzato Gorgonero, e combatte teletrasportandosi lungo l'area e bersagliando Vincent di colpi.

Final Fantasy VII Remake Intergrade[]

Articolo principale: Nero (VII Remake)

Nero è affrontato durante il secondo capitolo dell'episodio speciale "FF7R Episode INTERmission", e ne rappresenta il boss finale. Ha a disposizione un vasto arsenale di abilità con cui può danneggiare e intrappolare Yuffie e Sonon, e la sfida è resa ancora più impegnativa dall'oscurità che pervade il campo di battaglia, che riduce gradualmente i PV dei personaggi.

Etimologia e simbolismo[]

Come per gli altri Tsviet, il nome proprio e il titolo di Nero sono basati su un colore, in questo caso il nero in contrapposizione al bianco rappresentato da Weiss.
Lo zibellino è un animale appartenente alla famiglia dei mustelidi da cui si ricavano pellicce pregiate, ma è anche un termine per designare una tipologia di smalto usato in araldica, caratterizzato da una serie di code nere su fondo bianco o, in questo caso, da un fondo completamente nero.

Curiosità[]

  • Nel suo cameo in Crisis Core -Final Fantasy VII-, Nero usa lo stesso modello di Zack Fair, ma con la faccia oscurata.
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