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Black Materia

La Materia nera è un importante oggetto nella serie di Final Fantasy VII.

Misteriosa materia creata nell'antichità, è un oggetto unico nel suo genere, la cui pericolosità ha spinto il popolo dei Cetra a sigillarlo lontano dalla portata del mondo civilizzato. La materia nera ha il potere di invocare la magia distruttiva definitiva Meteora, un incantesimo in grado di distruggere l'intero pianeta, ed è contrapposta alla materia bianca, creata appositamente per contrastarla.

La materia nera è il fulcro attorno a cui ruota buona parte della trama dell'originale Final Fantasy VII, ed è quindi ulteriormente elaborata nel remake Final Fantasy VII Rebirth, in cui sono anche rivelate le sue origini e il motivo della sua pericolosità.

Storia[]

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

La materia del sollievo[]

Nell'antichità, un tempo imprecisato dopo la sconfitta di Jenova, il popolo dei Cetra incontrò un'intera popolazione venuta da un altro mondo, la tribù dei Gui: questi stranieri erano al limite dell'estinzione, ma i loro spiriti non potevano essere accolti nel flusso vitale, e perciò persistevano in un limbo tra la vita e la morte senza possibilità di trovare pace. I Gui chiesero aiuto ai Cetra per trovare un modo per raggiungere l'aldilà, ma questi voltarono loro le spalle.
Pieni di rabbia e rancore, i Gui sottrassero ai Cetra una potente materia magica e riversarono in essa tutta la loro negatività, tingendo la sfera di nero e caricandola di un potere straordinario. Questa nuova "materia del sollievo" avrebbe potuto distruggere il pianeta, riducendo ogni cosa al nulla e portando finalmente il silenzio dell'eternità, ma prima che i Gui potessero sfruttarne il potere, i Cetra riuscirono a riprendersela e sigillarono gli spiriti nelle viscere del pianeta.

Incapaci di distruggere o purificare la materia nera, i Cetra decisero di nasconderla per evitare che cadesse nelle mani sbagliate. Attraverso il potere della sfera, crearono quindi un gigantesco labirinto, che sigillarono con una chiave litica che nascosero lontano per evitare che potesse essere usata. L'esistenza della materia nera rimase nascosta al mondo per secoli, e lo scopo originario dell'edificio fu presto dimenticato, con i pochi che sapevano della sua esistenza che si riferivano ad esso come il "tempio degli Antichi".

Quando il leggendario SOLDIER Sephiroth fu gettato nel pozzo del reattore mako di Nibel, la sua volontà non si dissolse nel flusso vitale, ma iniziò ad assimilarne le conoscenze e questo gli permise di scoprire dell'esistenza della materia nera. Sephiroth si era anche unito a un frammento di Jenova, e progettò di usare la materia per concludere ciò che sua "madre" aveva iniziato: invocare la meteora avrebbe causato la fuoriuscita del flusso vitale dalle viscere del pianeta per contrastarla, e in questo modo Sephiroth avrebbe potuto assimilarlo per diventare un dio.
Poiché ricostruire completamente il suo corpo avrebbe richiesto diverso tempo, Sephiroth decise di affidarsi ai poteri di Jenova per ottenere la materia nera, e attraverso di lei manipolò tutti coloro che erano entrati in contatto con il suo materiale genetico e quello della creatura per cercare la sfera al posto suo. Per sua fortuna, il professor Hojo si era premurato di iniettare alcune sue cellule in un gran numero di sfortunate cavie nel tentativo di farlo tornare in vita, perciò il SOLDIER aveva a disposizione una grande quantità di cloni che poteva guidare verso il suo obiettivo.

Continuità originale[]

Cloud Strife, un ragazzo che era stato a Nibelheim insieme a Sephiroth il giorno dell'incidente, scoprì che il SOLDIER era apparentemente tornato dalla morte, e mentre viaggiava alla sua ricerca scoprì che stava cercando la materia nera. Seguendo i cloni di Sephiroth, il ragazzo recuperò la chiave litica e raggiunse il tempio degli Antichi, in modo da recuperare la sfera prima che finisse nelle mani del nemico, ma a sua completa insaputa anche lui era stato infuso con DNA di Sephiroth, e stava inconsciamente rispondendo alla sua chiamata.
Cloud e il suo gruppo, che comprendeva anche l'ultima Cetra vivente, Aerith, si addentrarono nel tempio in cerca della materia, e quando finalmente arrivarono nella zona più interna si trovarono davanti una sorpresa inaspettata: la materia nera non si trovava nel tempio, ma il tempio stesso era un'estensione della materia nera, e il solo modo per recuperarla era far collassare l'intera struttura per ridarle la sua forma originaria. Tale era il meccanismo di difesa contro qualunque malintenzionato volesse impossessarsi della materia nera.
Grazie al sacrificio del gatto meccanico Cait Sith, che attivò il meccanismo mentre il resto del gruppo usciva dal tempio, la materia nera fu finalmente nelle mani di Cloud, ma proprio in quel momento una proiezione di Sephiroth apparve davanti al giovane, prendendo il controllo della sua mente e costringendolo a consegnargli la preziosa sfera.

Intenzionato a fermare Sephiroth, ma in realtà guidato dal desiderio inconscio di riunirsi a lui, Cloud lo seguì fino alle terre gelide del nord, fino al cratere creato da Jenova quando arrivò sul pianeta dallo spazio. Qui, sconfisse la proiezione, in realtà un altro clone fuso con un frammento di Jenova, e riuscì a recuperare la materia, e per essere sicuro di non perderla di nuovo la affidò al resto del gruppo, proseguendo accompagnato solo dalla sua amica Tifa per affrontare Sephiroth una volta per tutte.
Sfortunatamente, Sephiroth aveva un altro asso nella manica, e lanciò un nuovo attacco alla mente di Cloud, proiettandolo nei ricordi repressi dell'incidente di Nibelheim e facendogli credere che non fosse mai realmente stato lì con lui all'epoca, spezzando la sua psiche e rendendolo niente più che un burattino nelle sue mani. Nel mentre, il SOLDIER usò una proiezione di Tifa per convincere il resto del gruppo a cedergli la materia nera, riportandola così nelle mani di Cloud al centro del cratere, dove il corpo ormai ricomposto di Sephiroth lo stava aspettando in un bozzolo di mako cristallizzata. Ormai completamente sotto il suo controllo, Cloud pose la materia all'interno e Sephiroth si risvegliò e la prese in mano. L'invocazione della meteora cominciò allora e portò al risveglio delle Weapon create dal pianeta, costringendo tutti i presenti a fuggire.

Continuità remake[]

Nel tentativo di cambiare il proprio destino e reclamare il dominio sul pianeta, Sephiroth manipolò più attivamente Cloud durante il suo viaggio per essere sicuro che la materia nera finisse nelle sue mani: dopo aver appreso le origini della materia dai Gui, tutto il gruppo era determinato a impedire che essa finisse nelle mani sbagliate, ma il SOLDIER apparve al ragazzo attraverso i suoi numerosi cloni per riempirlo di dubbi, allontanandolo dai suoi compagni e rendendolo progressivamente più sensibile al suo controllo.
Quando il gruppo riuscì a scoprire l'ubicazione della chiave litica, la compagnia elettrica Shinra riuscì a sottrargliela grazie al tradimento di Cait Sith e la usò per aprire la via per il tempio degli Antichi, che il presidente Rufus era convinto fosse la mitica terra promessa dei Cetra. Affidandosi ai cloni di Sephiroth, gli uomini della Shinra si addentrarono all'interno dell'edificio, ma il gruppo di Cloud riuscì a intercettarli e costringerli alla fuga. Dopo un altro incontro con Sephiroth, il gruppo aprì la via verso la parte più interna del tempio, dove la materia nera attendeva sopra l'altare nero.

Cloud, ormai quasi del tutto sotto il controllo di Sephiroth, procedette per primo fino all'altare, e davanti agli occhi increduli dei suoi amici afferrò subito la sfera, innescando il meccanismo di sicurezza del tempio. Aerith cercò di far rinsavire il ragazzo rivelando che quella materia non era quella vera, e gli altri colsero l'occasione per strappargliela dalle mani e provare a rimetterla sull'altare, ma ormai era troppo tardi: presto il tempio sarebbe crollato. Fortunatamente, Cait Sith arrivò in soccorso, e per farsi perdonare il suo tradimento bloccò il meccanismo per un tempo sufficiente a consentire ai suoi amici di uscire. Alla fine, Cait Sith dovette cedere, e il tempio degli Antichi collassò su se stesso, riprendendo la sua forma di materia e cadendo nell'enorme fossa lasciata dalle fondamenta.
Prima che il gruppo potesse riprendere fiato, Aerith si accorse che Cloud aveva recuperato la falsa materia. Barret gliela tolse di mano e fece per gettarla via, ma proprio in quel momento riapparve Sephiroth, che rivelò che quella sfera era la chiave per risvegliare il potere dell'originale, nascosto tra molteplici dimensioni: levandola al cielo, il SOLDIER evocò una mostruosa costruzione di materia corrotta e materializzò la materia nera davanti a sé. Cloud e Aerith si contesero la sfera per un attimo, ma alla fine la ragazza capì di non avere altra scelta se non assecondare il destino, e permise a Cloud di consegnare a Sephiroth la preziosa sfera.

Il giorno successivo, Cloud tornò in sé, e assieme i suoi amici affrontò Sephiroth nella capitale dimenticata. Il gruppo uscì vittorioso dallo scontro, ma al caro prezzo della vita di Aerith. Cloud non sembrava comprendere che la sua amica fosse morta, e continuava a vederla accanto a sé, ma la sorpresa più grande gli arrivò quando scoprì di essere di nuovo in possesso della materia nera, aparsa chissà come nella sua tasca: guardando la sfera, sentì ancora la chiamata di Sephiroth, e capì che la sua nemesi si trovava a nord. Il ragazzo mise la materia nella sua spada e si apprestò a partire con i suoi compagni verso un futuro incerto.

Gli spoiler finiscono qui.

Caratteristiche[]

La materia nera, come suggerisce il suo nome, è una materia di colore nero come la pece: come rivelato in Final Fantasy VII Rebirth, il motivo del suo colore è dovuto alle emozioni negative della tribù dei Gui, che l'hanno caricata con il loro desiderio di distruggere il pianeta per poter tornare al nulla. Nella sua comparsa originale aveva riflessi violacei, mentre nella continuità remake brilla internamente di una luce rossa come il sangue.
Un'altra caratteristica che la differenzia dalle altre materie sono le dimensioni maggiori: è infatti abbastanza grande da stare tutta nel palmo di una mano.

La materia nera è il non plus ultra tra le materie, capace di evocare la magia nera definitiva, Meteora. Sephiroth è in grado di utilizzarla solo grazie alla forte presenza di flusso vitale nel luogo in cui si trova al momento del suo risveglio.

Altre comparse[]

Final Fantasy Tactics[]

Queste pietre, sviluppate dagli antichi Saroniani, sono il risultato di esperimenti volti a immagazzinare la conoscenza in gemme per le generazioni future. Si dice che possano potenziare le abilità di chi le possiede.

La Materia nera è un artefatto presente nel gioco. Può essere ottenuta portando a termine alcuni incarichi.

Dissidia Final Fantasy[]

Sephiroth può usare un'abilità chiamata Antimateria come attacco PV a terra: costa 40 PC e si perfeziona con 300 PA. L'esecuzione dell'attacco evoca la materia nera nella mano di Sephiroth e richiama un'enorme meteora che colpisce il rivale. L'attacco può essere caricato per aumentare la potenza e l'area di effetto.

Dissidia 012 Final Fantasy[]

Sephiroth ha ancora accesso ad Antimateria come attacco PV a terra, ma con una differenza: ora costa 30 PC e si perfeziona con 150 PA.

Dissidia Final Fantasy NT[]

Sephiroth ha nuovamente accesso all'attacco, ora chiamato Materia nera, come attacco PV. L'esecuzione dell'attacco prevede sempre la comparsa della materia nera nella mano di Sephiroth, ma ora la meteora evocata cade perfettamente in verticale. L'attacco può essere caricato per ampliare l'area di effetto.

Final Fantasy Airborne Brigade[]

La materia nera era un oggetto presente in questo titolo per smartphone.

Comparse esterne a Final Fantasy[]

Kingdom Hearts[]

Nel primo Kingdom Hearts, la materia nera può essere vista brevemente in mano a Sephiroth durante l'esecuzione del suo attacco finale Supernova.
In Kingdom Hearts II, in modo simile al titolo precedente, la materia nera è visibile quando Sephiroth usa il suo attacco finale Meteo.

Super Smash Bros. Ultimate[]

La materia nera non compare fisicamente in questo gioco, ma un riferimento ad essa compare nella schermata conclusiva della modalità Classica di Sephiroth: la schermata mostra Sephiroth a torso nudo in un cristallo, con Cloud visto di spalle che tende un buco nero verso di lui, ricreando fedelmente la scena in cui Cloud offriva la materia nera a Sephiroth nel gioco originale.

Merchandise[]

Essendo solitamente associata a Sephiroth, la materia nera è stata rilasciata come modello per collezionisti assieme alla statuetta di Sephiroth, con tutti gli accessori comparsi nel suo vestiario in Kingdom Hearts.

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