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Gabranth: Perché rinunci a ciò di cui devi avere più cura? |
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- Stolti! Io sono il più grande spadaccino di tutta Ivalice. Io sono GILGAMESH!
—Gilgamesh
Gilgamesh è un personaggio apparso in alcune occasioni in Final Fantasy XII.
Si tratta, come in quasi tutte le altre sue apparizioni, dell'originale Gilgamesh apparso in Final Fantasy V, approdato a Ivalice nella sua costante ricerca di spade leggendarie: durante il suo viaggio, ha raccattato un gran numero di armi, ma molte di esse sono palesemente dei falsi, cosa che mette in dubbio anche l'autenticità delle altre. Assieme al fedele compagno Enkidu e al suo equipaggiamento Genji, appare come boss ai protagonisti del gioco, e si rivela uno dei nemici più ostici con cui essi abbiano mai avuto a che fare.
Gilgamesh ritorna nuovamente nel seguito del gioco, Final Fantasy XII: Revenant Wings, come boss opzionale e invocazione di livello 3 ma, a parte per la battaglia in cui è affrontato, la sua importanza nella trama è sostanzialmente nulla.
Profilo[]
Aspetto fisico[]
Gilgamesh ha sostanzialmente le stesse fattezze con cui è apparso in molti altri giochi della saga, ed è quindi mostrato come un uomo molto alto e robusto, gigantesco se comparato ai personaggi del gioco, con la pelle grigio scuro. Il suo volto presenta diverse striature rosse, a ricordare una maschera kabuki, mentre la principale differenza con le altre apparizioni sono le sei braccia costantemente in mostra, contrariamente alle otto braccia che esibiva solo nella sua forma mutata nel gioco originale.
È avvolto fino alle ginocchia da un enorme mantello rosso con filature dorate ai bordi, decorato sui fianchi e dietro con un elaborata protezione ricamata con le stesse finiture dorate; sotto indossa un paio di pantaloni larghi di colore grigio scuro a pois rossi e stivali neri con decorazioni rosse e dorate. Il mantello lascia scoperte le sei braccia, ciascuna delle quali presenta un bracciale nero con elaborate decorazioni dorate sulla parte superiore, e una copertura di stoffa rossa come quella del mantello sull'avambraccio. Il mantello copre anche l'elmo di Gilgamesh, decorato con enormi corna ricurve e un lungo pennacchio bianco, mentre il volto è coperto dal naso in giù da una sciarpa verde e gialla.
Dovunque vada, Gilgamesh porta sempre con sé la sua collezione di spade rare, che esibisce orgogliosamente anche durante il combattimento contro di lui.
Personalità[]
Gilgamesh mantiene la personalità stravagante e bizzarra della sua apparizione originale in Final Fantasy V, e si presenta come un guerriero assetato di vittorie che non perde mai l'occasione per misurare la propria forza in combattimento. In questa apparizione, il suo tono di voce è più serio e minaccioso rispetto ad altre, e le sue impressionanti capacità combattive sono realmente messe in mostra, facendo capire quanto veramente sia forte e pericoloso. Allo stesso tempo, però, rimane un personaggio goffo e comico, come dimostra la sua rocambolesca entrata in scena, che lascia sorpresi tanto i protagonisti del gioco quanto il suo compagno Enkidu, e altre piccole scene che lo vedono protagonista.
Gilgamesh mostra inoltre segni della codardia dimostrata nel suo gioco d'origine, anche se qui la sua unica fuga appare molto più dignitosa, e avviene effettivamente dopo che è stato completamente sconfitto dal gruppo giocabile. Particolarità di Gilgamesh è il fatto che non sembra serbare rancore verso chi lo sconfigge: al suo terzo incontro con i protagonisti, infatti, si riferisce a loro chiamandoli "amici" e non fa nemmeno riferimento al loro precedente scontro.
Storia[]
Da molto tempo si vociferava che un misterioso spadaccino avvolto in un mantello rosso, accompagnato da uno strano cane, affrontasse i viaggiatori che incrociava, sottraendo loro le armi in caso di vittoria.
Montblanc, dopo che l'uomo misterioso ebbe sottratto la spada a un suo amico, decise di scrivere la parola fine a tutto ciò mettendo sulla sua testa una taglia, e facendone così un super ricercato.
Vaan e i suoi amici accettarono il mandato e, seguendo le informazioni di Montblanc, scovarono l'uomo misterioso nei cunicoli più profondi delle miniere di Lhusu, in prossimità del ponte Tash. Si trattava di Gilgamesh, accompagnato dal fedele Enkidu, che aveva viaggiato in lungo e in largo per il mondo in cerca della fantomatica "Spada della leggenda". Lo spadaccino, dopo una clamorosa quanto imbarazzante entrata, li sfidò a duello estraendo di quando in quando nuove armi della sua collezione; dopo essere stato sconfitto una prima volta, Gilgamesh ed Enkidu si diedero alla fuga rintanandosi nel profondo delle miniere.
- Tremate, mortali! Avete di fronte la spada della leggenda!
—Gilgamesh
Dopo aver recuperato la chiave della parte più profonda delle miniere da un uomo sulla costa Phon, Vaan e gli altri riuscirono ad addentrarvisi più in profontità, stanando nuovamente il dinamico duo. Gilgamesh li stava già aspettando, pronto per una nuova battaglia, ed effettivamente dimostrò che nello scontro precedente si stava solo riscaldando. Al momento giusto, lo spadaccino in rosso sfoderò la sua ultima arma: la spada della leggenda.

Gilgamesh recupera la spada mentre il gruppo non sta guardando.
Purtroppo, però, le cose non andarono come si aspettava: il gruppo riuscì a sconfiggerlo ugualmente, e lo spadaccino fu nuovamente costretto alla fuga, lasciando la tanto decantata spada conficcata nel terreno.
Vaan provò ad avvicinarsi alla mitica spada, per notare con delusione che non sembrava altro che un falso. Quando si allontanò, tuttavia, l'arma sparì nuovamente proprio alle sue spalle.
Dopo un periodo di silenzio, Gilgamesh si fece nuovamente rivedere, apparendo a Vaan sul ponte Zebaya nelle gallerie di Barheim. Qui consegnò al ragazzo un oggetto che aveva trovato nelle profondità della galleria, di cui lui non aveva interesse, non essendo una spada: si trattava della Matamune, una canna da pesca speciale con cui Vaan divenne in grado di pescare anche i pesci più resistenti.
Abilità[]
Poteri[]
Abilità[]
Debolezze[]
Equipaggiamento[]
- Armi leggendarie: durante i suoi viaggi, Gilgamesh ha collezionato un gran numero di spade leggendarie. Sfortunatamente, la maggior parte di esse è palesemente falsa, e anche quelle che non lo sembrano sollevano dei dubbi.
- Spada potens: spada dalla lama larga e pesante, è l'arma di Cloud Strife in Final Fantasy VII. La prova della sua falsità è il grosso ideogramma 偽 dipinto sulla spada, che significa proprio "falso", oltre alla presenza di quattro fori per la materia anziché due come l'originale. Un colpo dell'arma può infliggere lo status Lentezza.
- Revolver: tipo di gunblade con il manico da rivoltella, è l'arma di Squall Leonhart in Final Fantasy VIII. La prova della sua falsità è l'incisione di un chocobo sulla lama, anziché quella di un leone, oltre all'assenza della catenina con il ciondolo di Griever che l'originale possiede. Un colpo dell'arma può infliggere lo status Virus.
- Orichalcum: spada dalla lama stretta, simile a un gunblade, è l'arma di Gidan Tribal in Final Fantasy IX. La prova della sua falsità è la lunghezza della lama, almeno tre volte superiore all'originale, che invece era più un coltello modificato per sembrare una pistola. Un colpo dell'arma può infliggere lo status Mutismo.
- Fraternity: spada dalla lama di vetro di colore azzurro, è l'arma di Tidus in Final Fantasy X. La prova della sua falsità è la forma del manico e dell'elsa, molto diversi rispetto all'originale, la presenza di due uncini al termine della spada, anziché uno come l'originale, e la lama più opaca che non risplende del potere dell'acqua. Un colpo dell'arma può infliggere lo status Stop.
- Zantetsu: spada taglientissima dalla lama azzurrina, è stata l'arma di Odino fino a Final Fantasy VIII. Questa versione della spada non è quella usata dall'invocazione, come dimostra la forma della lama, ma sembra essere ispirata all'aspetto dell'arma in Final Fantasy VI, ma con un teschio umano inciso sulla lama. Un colpo dell'arma può infliggere lo status Pietrosi.
- Excalibur: spada molto decorata con la lama seghettata e un sole inciso sull'elsa. Assomiglia molto alla spada Girasole, ma ha il manico più corto e la lama leggermente più larga. Un colpo dell'arma può infliggere lo status Crisi.
- Excalipur: spada molto decorata con la lama seghettata e una mezza luna incisa sull'elsa. Assomiglia molto alla spada Girasole, ma ha il manico più corto e la lama leggermente più larga. Un colpo dell'arma può infliggere lo status Sonno.
- Spada della leggenda: spada dalla lama arancione, è l'arma dell'eroe Loto nella serie di videogiochi Dragon Quest. Si tratta della spada più potente della collezione di Gilgamesh, e quella di cui va più fiero, esibita nell'ultima parte dello scontro con lui. Gilgamesh l'ha abbandonata al termine dello scontro, ma è subito tornato a recuperarla dopo che il gruppo di protagonisti ha lasciato l'area. L'arma aumenta il valore di Destrezza di chi la usa.
- Equipaggiamento Genji: l'armatura, l'elmo, lo scudo e le mitene di Genji sono parte delle protezioni di Gilgamesh e gli assicurano utile protezione contro ogni assalto.
Gameplay[]
Final Fantasy XII[]

Gilgamesh appare come boss opzionale, ed è uno dei nemici più potenti all'interno del gioco. Lo spadaccino vagabondo ha anche un piccolo ruolo durante la missione secondaria "Tutti a pesca": dopo aver trovato le cinque bottiglie con i messaggi criptati, il giocatore dovrà recarsi al ponte Zebaya delle gallerie di Barheim, come indicato da questi ultimi. Qui, il gruppo incontrerà Gilgamesh, che dopo un breve dialogo consegnerà loro la Matamune, un "bastone" che era andato a cercare pensando che fosse una spada: l'oggetto è in realtà una canna da pesca, con cui sarà possibile portare a termine la missione della pesca e ottenere lo stemma di Taigong, uno degli ingredienti per far comparire in vendita la spada di Toro.
Boss[]
- Articolo principale: Gilgamesh (Final Fantasy XII boss)
Gilgamesh è un boss opzionale classificato tra i super ricercati, ed è affrontato all'interno delle miniere di Lhusu in due scontri separati, di cui il secondo accessibile solo dopo aver recuperato un particolare oggetto.
Entrambi gli scontri saranno divisi in quattro fasi, e il boss cambierà statistiche, abilità e oggetti posseduti tra una fase e l'altra, oltre a estrarre armi sempre nuove. In tutte e due le battaglie, Gilgamesh sarà accompagnato da Enkidu, e nelle ultime due fasi di ciascuna sarà possibile sottrargli i vari pezzi di equipaggiamento Genji.
La ricompensa per la sua sconfitta sarà una Masamune nella versione originale del gioco, o una Excalipur nel remaster.
Final Fantasy XII: Revenant Wings[]
Gilgamesh compare nuovamente nel seguito di Final Fantasy XII. Qui è un boss da battere e un'invocazione opzionale: si tratta di uno Yahri di livello 3 che attacca dalla ravvicinata, che dispone dispone di due attacchi fisici molto potenti, Tagliatriplex e Masamune.
Boss[]
- Articolo principale: Gilgamesh (Revenant Wings)
Gilgamesh appare come boss durante la missione "Scontro furioso al ponte", accessibile a partire dal capitolo 10 del gioco. Lo scontro vedrà lo spadaccino come bersaglio principale, ma il giocatore dovrà prestare attenzione ai numerosi Enkidu che compariranno occasionalmente. Sconfiggere Gilgamesh permetterà di sbloccarlo come invocazione nella ruota dei patti.
Musica[]
Il tema di Gilgamesh, come in molte altre sue apparizioni, è un riarrangiamento del celebre tema "Battle at the Big Bridge", intitolato "Battle on the Big Bridge [FFXII Version]". Il tema è stato arrangiato da Hitoshi Sakimoto, per meglio adattarsi all'atmosfera di Final Fantasy XII.
Altre comparse[]
Dissidia 012 Final Fantasy[]
L'aspetto che Gilgamesh ha in Final Fantasy XII non è effettivamente parte dei costumi alternativi del personaggio in questo gioco, ma la modalità EX del suo costume alternativo "Mantello rosso speciale" (ispirata a Final Fantasy VIII) è un recolor di quella del costume base con uno schema di colori che ricorda quello del dodicesimo capitolo.
Curiosità[]

- Quando il giocatore avrà sconfitto Gilgamesh in Final Fantasy XII, una sua figurina animata comparirà nel covo degli aviopirati, conferendogli il titolo di "Quintessenza della spada". Nel remaster HD Final Fantasy XII: The Zodiac Age, nelle stesse circostanze, si riceverà invece un trofeo con lo stesso nome, rappresentato da una sua immagine.
- Nell'immagine presente nel bestiario di Final Fantasy XII, Gilgamesh brandisce due Orichalcum.
- Prima di estrarre le armi "leggendarie", Gilgamesh brandisce sei Kotetsu. Coerentemente con il resto del suo arsenale, anche queste armi sono false.
- In riferimento alla più famosa battaglia contro di lui nel gioco originale, la maggior parte degli incontri tra i protagonisti e Gilgamesh avvengono su un ponte.
- La Zantetsu è la sola spada riconoscibile nell'artwork e nello sprite di Gilgamesh in Revenant Wings: le altre spade hanno un aspetto generico.
- L'attacco Fantasia finale (Kyuukyoku Gensou in giapponese), è utilizzato da Gilgamesh come finale per la sua ipermossa EX perfetta in Dissidia 012 Final Fantasy.
- L'attacco Ultimo affondo compare nell'universo di Dissidia, come parte del moveset del guerriero della luce.