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In seguito, il gruppo raggiunse il villaggio di [[Quelb]] ed incontrò Kelger, vecchio amico di Galuf e guerriero dell'alba, e dopo aver scoperto che Bartz era figlio del loro defunto collega Dorgann progettarono insieme al quarto guerriero dell'alba, Xezat Surgate, un attacco al [[castello di Exdeath]], protetto da numerose torri che generavano un campo di forza impenetrabile. Compito di Galuf, Bartz, Lenna e Faris sarebbe stato scalare una torre e disattivarla; fu in quell'occasione che Xezat, per permettere loro la fuga dalla torre, sacrificò la propria vita.<br />
 
In seguito, il gruppo raggiunse il villaggio di [[Quelb]] ed incontrò Kelger, vecchio amico di Galuf e guerriero dell'alba, e dopo aver scoperto che Bartz era figlio del loro defunto collega Dorgann progettarono insieme al quarto guerriero dell'alba, Xezat Surgate, un attacco al [[castello di Exdeath]], protetto da numerose torri che generavano un campo di forza impenetrabile. Compito di Galuf, Bartz, Lenna e Faris sarebbe stato scalare una torre e disattivarla; fu in quell'occasione che Xezat, per permettere loro la fuga dalla torre, sacrificò la propria vita.<br />
Tempo dopo, in compagnia del saggio [[Ghido]], Galuf e gli altri (Krile inclusa) raggiunsero la [[grande foresta di Muur]] e l'albero che custodiva i quattro Cristalli del Secondo mondo: non ci volle molto perchè Exdeath li raggiungesse anche laggiù, mettendo Ghido e Krile fuori gioco per poi torturare gli altri con il potere dei cristalli stessi.<br />
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Tempo dopo, in compagnia del saggio [[Ghido]], Galuf e gli altri (Krile inclusa) raggiunsero la [[gran foresta di Muur]] e l'albero che custodiva i quattro Cristalli del Secondo mondo: non ci volle molto perchè Exdeath li raggiungesse anche laggiù, mettendo Ghido e Krile fuori gioco per poi torturare gli altri con il potere dei cristalli stessi.<br />
 
Furioso e preoccupato per la nipote, Galuf fece appello a tutta la propria forza di volontà e resistette alla tortura, raggiungendo un Exdeath stupito poichè, nonostante avesse scaricato sul vecchio tutto il proprio potere magico, questi sembrava invincibile. Lo stregone dovette quindi fuggire, lasciando Galuf allo stremo delle forze: quest'ultimo morì non molto dopo, donando il proprio potere alla nipote Krile e nominandola quarta guerriera della luce.
 
Furioso e preoccupato per la nipote, Galuf fece appello a tutta la propria forza di volontà e resistette alla tortura, raggiungendo un Exdeath stupito poichè, nonostante avesse scaricato sul vecchio tutto il proprio potere magico, questi sembrava invincibile. Lo stregone dovette quindi fuggire, lasciando Galuf allo stremo delle forze: quest'ultimo morì non molto dopo, donando il proprio potere alla nipote Krile e nominandola quarta guerriera della luce.
   

Versione delle 07:57, 8 gen 2013

Galuf Halm Baldesion
File:Galuf artwork.jpg
Dati biografici
Nome giapponese
  • ガラフ・ハルム・バルデシオン (Garafu Harumu Barudeshion)
  • ガラフ・ドウ (Garafu Dō)
Età 60
Mondo di provenienza Pianeta R
Luogo di nascita Bal
Famiglia Krile Mayer Baldesion (nipote)
Dati fisici
Razza Umano
Capelli Bianchi
Occhi Marrone
Altezza 1,68 m
Peso 64 kg
Dati di gioco
Occupazione Sovrano di Bal
Elemento Terra
Trasporto Meteorite
Dietro le quinte
Comparse
  • Final Fantasy V (prima comparsa)
  • Final Fantasy: Legend of the Crystals (cameo)
Personaggio di Final Fantasy V
Questa... non è rabbia... nè odio... è...
—Galuf

Galuf Halm Baldesion è un personaggio giocabile di Final Fantasy V.

Re del castello di Bal e membro dei quattro guerrieri dell'alba, Galuf ha una nipote di nome Krile. Nonostante l'età, il vecchio re è intenzionato a viaggiare attraverso i due mondi allo scopo di preservare l'integrità dei cristalli e con essa la prigionia di Exdeath, oscura incarnazione del male.

Galuf rappresenta la terra tra i quattro elementi.

Aspetto e personalità

Galuf è un uomo di sessant'anni e li dimostra tutti, sebbene il suo spirito e senso del dovere siano quelli di un giovane. Nell'artwork originale è ritratto come un uomo snello dai candidi capelli e folti baffi, con una tuta nera a maniche corte decorata qua e là di finimenti dorati. Dorati sono inoltre gli stivali, le spalliere e gli orli delle maniche; alle mani porta invece dei guanti leggeri. Per completare il tutto, dietro la schiena Galuf porta appeso uno scudo.

Il suo sprite di battaglia è sostanziamente diverso: vede infatti Galuf con una tunica smanicata gialla ed un gilet verde acqua, che coprono una camicia viola. Le scarpe sono viola anch'esse, mentre i capelli e la barba sono più folti e di colore beige.

Galuf vede la sua avventura iniziare vicino a Tycoon, dove viene ritrovato dal vagabondo Bartz e dalla principessa Lenna accanto ad un meteorite: quello stesso meteorite gli era servito come mezzo di trasporto per raggiungere il mondo di destinazione e sventare così la minaccia di Exdeath.
Nonostante l'impatto gli abbia causato una forte amnesia, Galuf ricorda ancora il proprio dovere di protezione dei cristalli, e propone ai due ragazzi di aiutarlo nella missione. Durante il viaggio funge un po' da figura paterna per il gruppo, specialmente nei confronti dell'irrequieto Bartz, che alcune volte viene da lui addirittura richiamato, ma nonostante tutto ha un forte senso dell'onore e non esita a soccorrere i suoi amici in pericolo.
Galuf è inoltre molto protettivo nei confronti della nipotina, che considera il suo bene più prezioso; spesso, tuttavia, accade che sia proprio Krile a prendersi cura del nonno anzichè il contrario.

Storia

Galuf immaginetta
Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Galuf Halm Baldesion, re del castello di Bal, era originariamente uno dei quattro guerrieri dell'alba assieme a Dorgann Klauser, Kelger Vlondett e Xezat Matias Surgate, coloro che trent'anni prima degli eventi del gioco sconfissero il malvagio Exdeath nel Primo mondo, sigillandolo nella crepa interdimensionale per mezzo di speciali cristalli. Poichè nella crepa Exdeath aveva incontrato il Nulla e si apprestava a distruggere i cristalli, tuttavia, trent'anni dopo la sua impresa Galuf decise di raggiungere il Primo mondo per mezzo di uno speciale meteorite: tutto quello che ottenne fu però una bella amnesia causata dall'impatto.

Poco dopo la principessa Lenna di Tycoon trovò il vecchio Galuf, tramortito dalla botta in testa, ma venne assalita da due goblin e salvata da un giovane ragazzo di nome Bartz. Galuf, svegliatosi, si accorse di ricordare il proprio nome e la propria missione, ma non la propria identità ed il proprio acerrimo nemico: con questi pochi ricordi, decise tuttavia di recarsi al tempio dell'aria per proteggere il primo cristallo (nonostante, all'inizio, Bartz avesse voluto lavarsene le mani).
Fu proprio di Galuf l'idea di impadronirsi di una nave pirata, rubandola dalla ciurma di bucanieri con sede in una grotta poco distante: ovviamente furono scoperti ed incarcerati dal capitano Faris, fra i commenti dello stesso Galuf alla propria stupida idea. Proprio assieme a Faris, i tre raggiunsero il cristallo dell'aria ed assisterono impotenti alla sua rottura, venendo tuttavia benedetti come guerrieri della luce.

In seguito Galuf dimostrò a più riprese il proprio valore, salvando il gruppo dagli inganni della Sirena (grazie alla sua amnesia) e raggiungendo il cristallo dell'acqua, solo per vedere anche questo rompersi. Fu in quell'occasione che un soldato, apparentemente di nessun esercito, chiamò Galuf come "sire", ma purtroppo morì prima di chiarire i dubbi dell'anziano re; ciò portò tuttavia Galuf a ricordare il nome di Exdeath e la sua reale missione.
Non molto dopo, durante la ricerca del cristallo del fuoco, Galuf ebbe altri brevi flash del suo passato: gli studiosi Cid Previa e Mid, nonno e nipote, gli ricordarono la sua Krile mentre, nella camera del cristallo del fuoco, un misterioso lupo mannaro affermò di conoscerlo, salvando il party dalla distruzione del cristallo e dal crollo della torre di Walz.

Quando Galuf e gli altri raggiunsero il cristallo della terra, nascosto nelle rovine di Ronka, anche l'ultimo cristallo si ruppe ed Exdath apparve, finalmente libero dalla sua prigionia, ma non fu l'unico: Krile aveva raggiunto il Primo mondo grazie ad un altro meteorite. Mentre Exdeath si teletrasportava fino al Secondo mondo, nonno e nipotina decisero di seguirlo: quasi a tradimento, tuttavia, anche Lenna, Faris e Bartz li seguirono nonostante l'avvertimento di Galuf, e cioè che per loro sarebbe stato impossibile tornare a casa.
Inevitabilmente, tuttavia, i tre ragazzi vennero catturati da Exdeath poco dopo aver raggiunto il Secondo mondo: spettò a Galuf liberarli, sconfiggendo il loro carceriere Gilgamesh ed accettando, un po' controvoglia, il loro aiuto. I quattro raggiunsero quindi il castello di Bal, dove rimasero di stucco alla scoperta che il loro anziano amico ne fosse il re.

Stai forse dicendo che non sono la regalità fatta persona?
—Galuf a Bartz

In seguito, il gruppo raggiunse il villaggio di Quelb ed incontrò Kelger, vecchio amico di Galuf e guerriero dell'alba, e dopo aver scoperto che Bartz era figlio del loro defunto collega Dorgann progettarono insieme al quarto guerriero dell'alba, Xezat Surgate, un attacco al castello di Exdeath, protetto da numerose torri che generavano un campo di forza impenetrabile. Compito di Galuf, Bartz, Lenna e Faris sarebbe stato scalare una torre e disattivarla; fu in quell'occasione che Xezat, per permettere loro la fuga dalla torre, sacrificò la propria vita.
Tempo dopo, in compagnia del saggio Ghido, Galuf e gli altri (Krile inclusa) raggiunsero la gran foresta di Muur e l'albero che custodiva i quattro Cristalli del Secondo mondo: non ci volle molto perchè Exdeath li raggiungesse anche laggiù, mettendo Ghido e Krile fuori gioco per poi torturare gli altri con il potere dei cristalli stessi.
Furioso e preoccupato per la nipote, Galuf fece appello a tutta la propria forza di volontà e resistette alla tortura, raggiungendo un Exdeath stupito poichè, nonostante avesse scaricato sul vecchio tutto il proprio potere magico, questi sembrava invincibile. Lo stregone dovette quindi fuggire, lasciando Galuf allo stremo delle forze: quest'ultimo morì non molto dopo, donando il proprio potere alla nipote Krile e nominandola quarta guerriera della luce.

Molto dopo, mentre Bartz e le sue amiche si confrontavano con Exdeath nelle profondità della crepa, lo spirito Galuf apparve a loro assieme agli altri guerrieri dell'alba: il loro intervento fu vitale per contenere il potere del Nulla e permettere ai guerrieri della luce di affrontare e sconfiggere lo stregone arboreo una volta per tutte.

Gli spoiler finiscono qui.

Altre comparse

Dissidia Final Fantasy

Il vecchio Galuf fa una comparsa nel picchiaduro PSP come cameo, responsabile del manuale di gioco. Nel prequel, Bartz cita lo stesso Galuf, ricordando di un uomo anziano conosciuto nel mondo da cui proviene.

Tema musicale

Il tema musicale di Galuf, condiviso anche con Dorgann, Kelger e Xezat, è chiamato I guerrieri dell'alba (The Dawn Warriors), e viene riprodotto durante le scene più importanti dei quattro. Ha un suono molto eroico ed altisonante, simile ad una marcia o un inno militare: il timbro sonoro ricorda peraltro una tromba da esercito.

Curiosità

  • Il rapporto tra Galuf e Krile è molto simile a quello fra Strago e Relm, personaggi del capitolo successivo.
  • Galuf è il secondo personaggio giocabile "anziano" della saga, preceduto solo da Cid Pollendina del quarto capitolo (54 anni).
  • Nella versione americana di Final Fantasy XII, un'aeronave da guerra dell'impero di Archadia è chiamata "Galuf-Val", in riferimento allo stesso Galuf ed alla sua terra natale ("Bal", probabilmente tradotto male).
  • Un trofeo di Final Fantasy XIII è chiamato "Cimelio di Galuf": può ossere ottenuto completando tutte le missioni di caccia degli omen.