- Poveri umani, cosa sperate di fare? Senza il nostro aiuto, riuscite solo a morire. Avete visto quei pazzi. Una folla ottenebrata dal terrore di pochi l'Cie.
—Galenth Dysley
Galenth Dysley è l'antagonista principale di Final Fantasy XIII. Dietro il suo aspetto umano si nasconde una creatura di nome Baldanders.
Leader autoproclamato dei fal'Cie di Cocoon, questo essere è la vera mente dietro buona parte degli eventi del gioco. Quando appare per la prima volta, sembra un uomo spietato ma mosso dalla nobile intenzione di mantenere la pace per il popolo di Cocoon, ma dietro questa facciata si nasconde il burattinaio che muove i fili di tutti i personaggi. Nulla sfugge al suo sguardo, nessun evento è lasciato al caso, tutto è previsto, tutto è calcolato, tutto volge inesorabilmente verso il raggiungimento del suo obiettivo.
Baldanders, avendo uno scopo ben preciso, non può uscire dalle sue regole, e per buona parte del gioco, manipola i protagonisti perché facciano ciò che lui non può fare: invocare Ragnarok e annientare Cocoon e il suo popolo. Sebbene Baldanders non faccia ritorno e sia a stento menzionato in Final Fantasy XIII-2, il suo obiettivo principale è riproposto dal nuovo cattivo Caius Ballad, anche se le motivazioni dietro tale obiettivo sono molto diverse.
Profilo[]
Aspetto fisico[]
Baldanders appare per la prima volta durante il gioco sotto le spoglie di Galenth Dysley. In questa fase, appare come un uomo alto e anziano dal portamento nobile e benevolo. Ha lunghi e increspati capelli biondi pettinati all'indietro, e suadenti occhi verdi che celano la sua natura ambigua. Porta inoltre le unghie delle mani molto lunghe, in riferimento alla sua forma originale.
Dysley indossa abiti dalla fattura molto elegante, come si conviene a un uomo nella sua posizione: porta una lunga toga bianca e un completo bianco avorio a colletto alto e largo che ricorda molto uno smoking, con tanto di camicia a collo alto, un'elaborata cravatta dorata e un panciotto grigio. La giacca ha le maniche molto larghe, e un ampio mantello viola chiaro parte dallo scollo, copre gli avambracci come un secondo strato di maniche e si estende dietro fino a toccare il suolo. Una vistosa collana dorata gli arriva fin sotto la vita, ed elaborati paramenti viola scuro con finiture bianche e dorate decorano ulteriormente l'abito: questi sono anche uniti alle estremità da una catena di grosse perle dai colori delicati, con attaccate due nappe viola. Sul capo porta inoltre una corona dorata simile a una mitra, da cui parte un velo semitrasparente che gli copre la testa ai lati e dietro, mentre ai piedi porta scarpe a punta nere con le suole bianche. Infine, porta sempre con sé un lungo bastone bianco, finemente decorato con elaborati ghirigori dorati, che usa anche come catalizzatore magico. Dysley è anche quasi sempre accompagnato da un famiglio simile a un gufo, chiamato Minerva: si tratta di un fal'Cie capace di mutare forma, che agisce come un'estensione del potere del suo padrone.
Quando i protagonisti si confrontano con lui di persona, Dysley rivela la sua vera identità come Baldanders e lascia tutti a bocca aperta mostrando le sue vere sembianze. Appare come un essere composto da un gigantesco busto dalla forma stilizzata che si regge su un piedistallo, con un lungo collo affusolato che termina con un volto umanoide con gli occhi luminosi e tracciato da un ghigno perenne da cui si possono vedere varie file di denti aguzzi. Dall'attaccatura del collo partono anche due enormi braccia che terminano con mani umanoidi, ma con lunghi e sottili artigli dorati. Tutto il corpo è percorso da filature e disegni dorati e argentati, tra cui il marchio del dio Lindzei e alcune iscrizioni in alfabeto sacro che campeggiano sulla fronte della creatura. Ai lati del volto sono inoltre presenti delle strutture che fanno da protezione, che ricordano in qualche modo il cappuccio di un cobra per come sono disposte: su di esse troneggiano dei volti umani bianchi e inespressivi, che durante le battaglie contro di lui sembrano intonare le parole del suo tema musicale. Il volto di Baldanders è infine in grado di aprirsi, rivelando una batteria laser usata nell'esecuzione dei suoi attacchi più potenti.
Durante la storia, Baldanders assume tre forme diverse, ma tutte conservano lo stesso design e cambiano solo colori e dettagli: la prima forma ha uno schema di colori tendente al marrone, con sporadiche parti di bianco; la seconda forma è invece color bianco avorio, e ha la particolarità di essere inizialmente priva del volto, che però si palesa gradualmente assieme ai supporti man mano che la battaglia va avanti; la terza forma, infine, è color bianco luminoso, e presenta numerosi dettagli argentati.
Personalità[]
Baldanders è un essere senza cuore né scrupoli, che vede gli esseri umani come meri strumenti per raggiungere i suoi obiettivi, pedine di cui egli può sfruttare debolezze e punti di forza a proprio vantaggio. Quando appare come Galenth Dysley, si presenta come un leader benevolo verso il suo popolo, ma la realtà è che non potrebbe essere più lontano dall'avere a cuore la popolazione di Cocoon: il suo obiettivo è infatti distruggere Cocoon per aprire la porta delle anime e favorire il ritorno dell'Artefice. In quanto fal'Cie di Cocoon, però, Baldanders non può in alcun modo eseguire questo compito da solo, e non può nemmeno mandare un l'Cie a farlo, perciò è costretto a ricorrere a espedienti indiretti, e per oltre mille anni ha collaborato segretamente con i fal'Cie di Pulse perché i loro l'Cie distruggessero Cocoon per lui. Durante il gioco, Baldanders segue e guida il gruppo di protagonisti lungo la strada che ha posto loro davanti, facendo leva sui loro sentimenti e alimentando le loro speranze per essere sicuro che facciano sempre come lui prevede.
Baldanders sfrutta inoltre la sua carica di primarca con astuzia, e usa le proprie doti di demagogo per spingere l'esercito del Sanctum e l'intera popolazione di Cocoon a stare sempre dalla sua parte e pregare sempre per la sua protezione: egli stesso reputa gli uomini tanto deboli che, senza i fal'Cie a dare loro ogni comodità, sarebbero capaci solo di morire. Nonostante tutto, però, Baldanders stesso è guidato unicamente dalla sua missione, perciò il suo piano è paradossalmente limitato dal fatto che non abbia idea di cosa realmente potrebbe succedere se il suo piano si realizzasse. Allo stesso tempo, tuttavia, non gli importa nemmeno di saperlo: proprio per questo non si scompone mai e ha sempre un asso nella manica per ogni emergenza, fiducioso che prima o poi il suo obiettivo sarà portato a compimento.
Archivio[]
Prima fase[]
"Primarca con funzione di suprema rappresentanza del Sanctum, l'istituzione che governa la società di Cocoon.
La sua attività è incentrata sul ruolo di mediazione tra il Consiglio eletto dal popolo e il fal'Cie Eden preposto alla supervisione delle attività politiche condotte dagli umani.
Con la sua avvedutezza ha sempre provveduto a soddisfare i bisogno dei cittadini di Cocoon, evitando però di forzare le deliberazioni del Consiglio. Decidendo la repentina attuazione dell'epurazione dopo il ritrovamento del fal'Cie di Pulse vicino a Bodhum, ha inaspettatamente dimostrato fredda determinazione."
Seconda fase[]
"Primarca del Sanctum che governa Cocoon, ha sempre agito sotto spoglie umane fino a quando non si è rivelato essere il fal'Cie Baldanders.
Nonostante abbia a lungo gestito la vita politica di Cocoon, improvvisamente sembra desiderarne la rovina. È lui a svelare a Lightning e agli altri l'Cie la loro missione: assumere le sembianze di Ragnarok e distruggere il bozzolo fluttuante.
Per raggiungere questo obiettivo, Dysley ha continuato a vegliare dall'alto sui l'Cie nemici di Cocoon, addirittura aiutandoli all'occorrenza."
Storia[]
La guerra dell'oblio e l'epurazione[]
All'apparenza un essere umano, Dysley era in realtà Baldanders, un fal'Cie che cercava di riportare il mondo al suo stato originario, richiamando l'Artefice tramite la distruzione di Cocoon. Quando, durante la guerra dell'oblio, Ragnarok fallì nell'intento di distruggere il bozzolo, Baldanders fece trasportare su Cocoon ciò che rimaneva della creatura, ovvero due l'Cie di Pulse crisallizzate, assieme al fal'Cie dormiente Anima, cosicché potessero in futuro risvegliarsi e attaccare Cocoon dall'interno.
Per meglio monitorare la situazione senza dare troppo nell'occhio, Baldanders assunse l'aspetto di Galenth Dysley, e riuscì ad assumere la carica di primarca per votazione popolare, e per diverso tempo agì come un amico del popolo, alla sola ricerca della pace per Cocoon. Quando Anima si riattivò e risvegliò le due l'Cie dal sonno di cristallo, Dysley ordinò che la zona di Bodhum, dove il fal'Cie si trovava, fosse epurata, portando altre persone a ricevere il marchio di l'Cie di Pulse. Da quel momento, Dysley seguì costantemente i loro movimenti attraverso il suo famiglio Minerva, aiutandoli segretamente a fuggire dai loro persecutori. Nel frattempo, come Baldanders, marchiò il comandante della Cavalleria Cid Raines come suo l'Cie, affidandogli la missione di aiutare i l'Cie di Pulse a distruggere Cocoon.
Rivelazione[]
- Sarai tu ad andartene, Jihl. O meglio, a uscire di scena. Qui non c'è posto per degli umani.
—Dysley prima di uccidere Jihl Nabaat
Quando due dei l'Cie fuggiaschi, Sazh Katzroy e Oerba Dia Vanille, furono catturati a Nautilus da Jihl Nabaat, Dysley decise di presentarsi di persona sulla Palamecia per assistere alla loro esecuzione, con grande sorpresa dell'ufficiale. Quando i prigionieri scapparono, si riunirono ai loro compagni e raggiunsero il ponte di comando, il primarca era là davanti a loro, con Nabaat a proteggerlo. Dysley affermò che quel ponte non era più un posto per umani e, evocando una potente magia, uccise Nabaat e il resto dell'equipaggio presente, per poi illuminare i l'Cie sulla verità nascosta dietro Cocoon: era un rifugio per tutti i mali del genere umano, dove gli abitanti potessero vivere nella loro ignoranza e nella loro paura, anche se erano milioni contro pochi l'Cie. Quando Lightning affermò che a fomentare le paure del popolo era stato proprio un l'Cie, riferendosi a Dysley, il primarca rise e sorprese il gruppo manifestando la sua vera forma e attaccandoli. Il gruppo riuscì apparentemente a sconfiggere il fal'Cie, ma in realtà questi riapparve in forma umana davanti a loro, nemmeno scalfito.
Dysley rivelò ai l'Cie l'esistenza del fal'Cie Orphan, e che distruggerlo era l'obiettivo della loro missione, poiché la sua scomparsa avrebbe privato Cocoon della sua energia e l'avrebbe fatto schiantare su Gran Pulse. Pronunciato il suo discorso, Dysley scomparve, lasciando il suo famiglio Minerva, trasformato in un'aeronave, a condurli alla loro destinazione successiva mentre la Palamecia precipitava. L'aeronave condusse il gruppo alla quinta arca, dove avrebbero potuto rafforzarsi per compiere la loro missione. Qui, essi incontrarono Cid Raines, che cercò di evitare di compiere la sua missione cercando di ucciderli, ma fu lui ad essere sconfitto. Nonostante si fosse ribellato alla sua missione, il comandante della Cavalleria entrò nel sonno di cristallo invece di tramutarsi in un Cie'th, lasciando ai l'Cie la speranza di poter riuscire a eludere la loro missione anch'essi. Il cristallo di Raines, tuttavia, andò istantaneamente in pezzi, segno che probabilmente non era ancora finita.
La caduta di Cocoon[]
Diverso tempo dopo, i l'Cie raggiunsero il villaggio di Oerba su Gran Pulse, il luogo dove aveva avuto luogo la guerra dell'oblio. Qui la sorella di Lightning, Serah, apparve davanti a loro e iniziò a giocare con la loro mente, cercando di invogliarli a distruggere Cocoon. In realtà, la ragazza era solo un'illusione creata da Dysley, che rivelò di aver risvegliato Raines dalla cristallizzazione e di averlo posto come nuovo primarca, in modo da seguire le mosse del gruppo più da vicino mentre lui amministrava Cocoon. In questo modo, aveva causato una ribellione da parte della Cavalleria, che proprio mentre lui stava parlando stava iniziando una guerra civile. Trasformatosi nuovamente per testare la forza dei l'Cie, Dysley se ne andò subito dopo, lasciando nuovamente Minerva a loro disposizione, perché potessero tornare nel bozzolo.
Quando il gruppo raggiunse Eden, Dysley aprì una serie di varchi per scatenare un'orda di creature da Pulse per le strade della capitale. Dysley apparve davanti a loro un'altra volta, proprio mentre una nube di polvere di cristallo si propagava per tutta Cocoon, e spiegò che quello era il segno che l'Artefice stava tornando, e il giorno del giudizio era alle porte. Gli eroi decisero di raggiungere Dysley nel suo nascondiglio e porre fine al suo regno di terrore una volta per tutte.
Il gruppo entrò nell'area centrale della capitale, la culla di Orphan, e nella parte più interna trovò finalmente Dysley, seduto su un trono davanti alla vasca di stasi che conteneva Orphan. Di fianco a lui, erano presenti i corpi cristallizzati di Serah e di Dajh, figlio di Sazh, e l'ex primarca tentò nuovamente di piegare i l'Cie alla loro missione distruggendoli davanti a loro. Vedendo che comunque erano determinati a sconfiggerlo, Dysley si tramutò nuovamente in Baldanders e li attaccò un'ultima volta. Sconfitto definitivamente, Dysley affondò ridendo nella vasca di stasi di Orphan, dove il suo corpo senza vita diventò parte del corpo del piccolo fal'Cie, che se ne faceva scudo e parlava per mezzo di lui.
Abilità[]
Poteri[]
- Magia suprema: come fal'Cie, Baldanders possiede incredibili poteri magici ed è a conoscenza di devastanti incantesimi, con cui può distruggere interi gruppi di persone in un attimo.
- Illusione: Baldanders è in grado di generare illusioni nella mente dei propri avversari, per ingannarli e portarli a decisioni sbagliate, come fece con Lightning e gli l'Cie evocando un'illusione di Serah.
- Potere politico: sotto copertura come primarca del Sanctum, Baldanders gode di un potere equiparabile a quello di un sovrano, che gli conferisce una vastissima autonomia decisionale e interi eserciti ai suoi ordini.
Abilità[]
- Inganno: Baldanders è riuscito a ingannare l'intera popolazione di Cocoon per molti anni, mantenendo la copertura di pacifico e risoluto primarca del Sanctum, nascondendo la propria identità e le proprie reali intenzioni.
- Spietatezza: Baldanders non si fa alcuno scrupolo nel perseguire i propri obiettivi, arrivando a uccidere gli uomini del suo stesso esercito quando non gli sono più utili, come accaduto con Jihl Nabaat.
- Resistenza sovrumana: nonostante le tre sconfitte subite dagli l'Cie, Baldanders pare essere indistruttibile, mostrandosi tutto intero e senza danni visibili dopo ogni sconfitta. La sua reale dipartita avviene solamente nella culla di Orphan, in cui si abbandona perché Orphan si possa fondere con il suo corpo.
Equipaggiamento[]
- Minerva: l'animale domestico di Baldanders, un gufo dall'aspetto meccanico che la guida Final Fantasy XIII Ultimania Omega spiega essere un fal'Cie, agisce come gli occhi e le orecchie del suo padrone, informandolo riguardo agli spostamenti degli l'Cie, e può all'occorrenza trasformarsi in una enorme aeronave. L'ultimo aiuto di Minerva al suo padrone avviene nella culla di Orphan, in cui si getta nella vasca di stasi di Orphan per permettere ad esso e a Baldanders di fondersi insieme.
Gameplay[]
- Articolo principale: Baldanders (Final Fantasy XIII)
Baldanders è affrontato tre volte nel corso del gioco. La prima volta a bordo della Palamecia nel capitolo 9, la seconda a Oerba nel capitolo 11, e la terza nella culla di Orphan nel capitolo 13.
Concept[]
Baldanders, nella sua forma di Galenth Dysley, è il solo altro cattivo assieme a Cid Raines ad essere stato disegnato direttamente da Tetsuya Nomura.
Il suo aspetto è stato ideato principalmente sulla base della figura del Papa della Chiesa Cattolica, come si evince da dettagli come i paramenti, l'abito bianco e la mitra. L'ispirazione è stata anche influenzata dall'imperatore bizantino Giustiniano I, le cui azioni influenzarono gli artisti del Medioevo nelle loro rappresentazioni di Cristo.
Musica[]
Il tema principale di Dysley è intitolato "Primarch Dysley".
Curiosità[]
- In Final Fantasy XIII-2, il più potente avversario che può essere affrontato nelle corse di chocobo a Serendipity è chiamato Neo Baldanders.
- Galenth Dysley è quasi identico, sia per aspetto che per personalità, a Cid Aulstyne, l'antagonista principale di Final Fantasy Type-0, ma le loro motivazioni sono diametralmente opposte.
- A causa della sua somiglianza con un Papa, Dysley si era guadagnato il soprannome di "Superpapa" già prima della rivelazione del suo nome ufficiale.
- Durante il filmato che precede ogni scontro con Baldanders, Snow cerca di attaccare Dysley ma è respinto da una barriera protettiva.
- Baldanders può essere considerato un successore spirituale di Seymour Guado, di Final Fantasy X: entrambi sono cattivi ricorrenti subdoli e manipolatori che sono sempre avanti ai protagonisti, entrambi sono in apparenza umanoidi ma fanno parte di una razza di entità ben più potente, entrambi hanno più apparizioni dell'effettivo boss finale del gioco, ed entrambi hanno una posizione di potere politico-religiosa ottenuta con l'inganno. La differenza è che Seymour ha un ruolo esterno alla trama principale del suo gioco, mentre Baldanders ne è di fatto il cattivo principale.