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Il flusso vitale. Ecco come chiamiamo il fiume della vita che circonda il nostro pianeta, che dà la vita al mondo e a tutti quelli che lo popolano.
—Marlene, narrazione iniziale di Advent Children

Il Flusso vitale è un importante elemento di trama presente nella Compilation di Final Fantasy VII.

Il flusso vitale è una sostanza eterea e luminosa che scorre come un fiume di pura energia nelle viscere del pianeta. In alcune zone del mondo, quali Mideel e il monte Nibel, può sgorgare in superficie creando delle sorgenti.
Il flusso vitale liquido è conosciuto come mako, e viene raffinato dalla compagnia elettrica Shinra come fonte di energia da distribuire nel mondo.

Profilo[]

Il flusso vitale è una sostanza eterea di colore blu o verde, che scorre sotto la superficie del pianeta. Può essere trovato in due forme: una forma stagnante, completamente liquida, e una forma attiva, che si sposta formando torrenti composti di filamenti che scorrono a velocità variabile nella stessa direzione, occasionalmente eruttando in superficie come un geyser. I terremoti particolarmente violenti possono rivelare depositi di flusso vitale nel sottosuolo.
La distribuzione nel flusso vitale nel pianeta non è omogenea, e può persino cambiare in determinate circostanze. Al tempo stesso, la sua presenza rende difficile definire l'esatta composizione del resto del pianeta, poiché esistono delle aree, come la caverna dei Gi, nel cui sottosuolo scorre chiaramente del magma.

L'eruzione del flusso vitale verso la superficie forma le cosiddette sorgenti mako, in cui può verificarsi un particolare fenomeno naturale che cristallizza la mako in materia. Le zone dove la mako abbonda di più sono spesso molto verdi e rigogliose, ma contemporaneamente la mako può essere molto dannosa per le creature viventi che ne vengono a contatto: una prolungata esposizione a questa energia può causare severi danni psicologici, in quella che viene conosciuta come "intossicazione da mako".

Nell'antichità, i primi abitanti del pianeta, noti come Cetra, avevano una particolare sinergia con il flusso vitale ed erano perfino in grado di controllarlo in minima parte: ciò consentiva loro di creare liberamente la materia e persino comunicare con il pianeta stesso, rendendoli di fatto i custodi della vita.
I testi antichi e i manuali di planetologia si riferiscono al flusso vitale come alla vita del pianeta stesso. Benché non sia chiaro fino a che punto, il flusso vitale sembra essere persino senziente: la misteriosa creatura chiamata Minerva può essere considerata una manifestazione della sua volontà.

Essenza di vita[]

Guarda sempre all'eterno scorrere del tempo, che supera la lunghezza di qualsiasi vita umana. Ti insegnerà più di quanto lo faccia restare qui nella valle... Quello che vedrai diventerà un giorno parte del sogno della vita.
—Bugenhagen

Il flusso vitale non è solo l'essenza del pianeta: esso racchiude in sé tutti i ricordi, le emozioni e le conoscenze di coloro che ci hanno vissuto. Tutte le anime viventi ritornano al flusso vitale dopo la morte, e si crede che questo continuo afflusso di anime sia ricambiato dal flusso vitale dopo un certo tempo con la creazione di nuova vita nel mondo.
Il passaggio al flusso vitale avviene in modo diverso nei vari titoli della Compilation: Final Fantasy VII presuppone che il corpo permanga mentre l'anima discende nel flusso vitale, e la presenza di cimiteri in aree come Gongaga avvalora questa ipotesi; in Crisis Core -Final Fantasy VII-, tuttavia, il corpo del deceduto si dissolve in luce pura, anche se ciò potrebbe essere dovuto ad uno spirito già presente nel flusso vitale che lo chiama a sé; in Final Fantasy VII Remake, un cimitero nei bassifondi di Midgar presenta tombe troppo piccole per contenere bare, a indicare che le lapidi potrebbero solo avere valenza simbolica.
In Final Fantasy VII: Advent Children, inoltre, si verifica un caso particolare quando a morire sono persone generate direttamente dal flusso vitale: si disgregano pian piano in filamenti della sostanza che, anziché tornare al pianeta, salgono verso il cielo.

Il flusso vitale può anche essere considerato una vera e propria vita dopo la morte, in cui alcune anime mantengono la propria coscienza. Alcune di queste anime mantengono un tale contatto con il mondo terreno da riuscire a manipolare il flusso vitale per influenzarlo, in modo da manifestarsi attraverso visioni alle persone a cui erano legate quando erano in vita. In alcuni rari casi, questo controllo può addirittura essere usato per ritornare in vita dalla morte, ma nella maggior parte dei casi le anime piene di rancore possono tornare solo in forma di fantasmi e spiriti maligni.
Il romanzo Hoshi o Meguru Otome è stato il primo materiale esterno a Final Fantasy VII a esplorare il concetto di flusso vitale come aldilà, creando anche un concetto di inferno e paradiso in cui le anime sono suddivise in base a come hanno vissuto la propria vita: le anime che hanno rimpianti di cui non riescono a separarsi sono condannate a rimanere fuori dal flusso vitale con la consapevolezza di non potervisi riunire a causa delle proprie azioni. Durante la storia, è inoltre rivelato che non è impossibile trovare la redenzione per queste anime.

Sistema immunitario[]

L'energia del flusso vitale funge anche da sistema immunitario per il pianeta stesso, guarendo le sue ferite ed intervenendo in caso di disastri imminenti. Se si verifica un evento in cui una grande quantità di anime torna al pianeta in una volta sola, il flusso vitale può riconoscerlo come una minaccia di distruzione del pianeta e richiamare l'arma Omega per assimilare tutto il flusso vitale e trasferirlo in un nuovo mondo adatto alla vita.
In caso di disastri di proporzioni minori, il pianeta può creare altre armi viventi conosciute come Weapon per contrastarli. Il flusso vitale sembra anche avere una conoscenza propria di tutti gli eventi futuri necessari alla propria sopravvivenza, poiché esiste un'entità appositamente creata per impedire a forze esterne di modificare drasticamente la linea temporale.

Mako e materia[]

Il flusso vitale contiene un'enorme quantità di energia, che può alimentare in modo costante apparecchiature di qualsiasi tipo con un'efficienza maggiore di qualunque risorsa naturale rinnovabile e non: con l'avanzare del progresso tecnologico, la compagnia elettrica Shinra ha scoperto un modo per raffinare la cosiddetta energia mako estraendo il flusso vitale direttamente dal pianeta attraverso i reattori mako.
La mako ha così soppiantato ogni tipo di fonte d'energia utilizzata fino a quel momento, rendendo la Shinra la prima, e forse unica, potenza economica mondiale, e rifornendo il mondo civilizzato di elettricità ed energia apparentemente illimitata.

La Shinra sfrutta la mako anche per scopi scientifici: si è scoperto che infusioni leggere e periodiche di questa sostanza sono in grado di ampliare le capacità psicofisiche di un essere vivente, evitando nel contempo l'avvelenamento da mako. Attraverso una serie di esperimenti, il dipartimento scientifico della compagnia ha dato origine ai SOLDIER, soldati geneticamente potenziati tramite infusioni di mako e cellule di Jenova.
Un'ulteriore scoperta della Shinra è legata al fenomeno della materia, che si verifica naturalmente quando la mako è sottoposta alla giusta pressione, creando cristalli sferici contenenti frammenti delle conoscenze custodite nel flusso vitale, che possono essere usati come catalizzatori per l'uso di quella che viene volgarmente definita "magia". Attraverso la sua tecnologia avanzata, la Shinra è riuscita a replicare artificialmente il processo di creazione della materia, per fornirla ai propri soldati e anche venderla al pubblico. Non è noto che differenza ci sia tra le materie artificiali e quelle naturali, ma sembra che il potenziale delle materie naturali sia ancora più alto.

A dispetto di tutte le innovazioni portate dalla Shinra grazie alla mako, l'estrazione dell'energia toglie al pianeta più flusso vitale di quanto non riesca a ripristinarne, agendo come un'erba invasiva in un campo e impedendo alla natura di prosperare correttamente. L'esempio più evidente è dimostrato da Midgar, la capitale della mako, in cui solo alcune zone dei bassifondi sono ancora benedette dalla presenza di piante e fiori, mentre i vasti altopiani che si estendono oltre i confini della città sono ormai una landa desolata quasi priva di forme di vita.

Meteora e Sancta[]

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Due particolari materie apparse in Final Fantasy VII sono la materia bianca e la materia nera. Entrambe le materie sono pensate per essere usate esclusivamente in caso di estrema necessità, ma i loro effetti sono tanto estremi da rendere incerta la loro effettiva funzione: la materia bianca evoca la magia Sancta per proteggere il pianeta e neutralizzare qualunque cosa esso consideri una minaccia per la propria esistenza, inclusa potenzialmente la razza umana; per contro, la materia nera può evocare la magia Meteora, che può ferire gravemente e persino porre fine all'esistenza del pianeta e di tutte le forme di vita che lo abitano.

Durante gli eventi del gioco, Sephiroth cerca di entrare in possesso della materia nera per evocare Meteora, in modo che la ferita causata dalla magia al pianeta causi una massiccia fuoriuscita del flusso vitale per rimarginarla: il suo intento è assimilare il flusso vitale nel proprio essere per diventare una divinità. Cloud Strife e i suoi amici riescono quindi a sconfiggere Sephiroth prima che la meteora raggiunga il pianeta, e Sancta emerge dalle viscere del pianeta per respingerla. Sfortunatamente, Meteora è ormai troppo vicina alla superficie perché Sancta possa fermarla con efficienza, e solo l'aiuto di Aerith permette al flusso vitale di uscire dal pianeta per respingere la meteora un tempo sufficiente a permettere alla luce sacra di distruggerla definitivamente.

Nessuno dei titoli della Compilation successivi al gioco originale elabora ulteriormente sulle due materie, né rivela cosa sia stato di esse dopo gli eventi di Final Fantasy VII.

Flusso vitale negativo[]

Un particolare fenomeno riguardante il flusso vitale si verifica dopo la caduta di Meteora: quando l'energia spirituale del pianeta fuoriesce dalle sue profondità per fermare la meteora, i resti di Jenova entrano in contatto con essa e si disperdono lungo il pianeta, manifestandosi attraverso la malattia nota come geostigma su chiunque ne fosse venuto in contatto. Le persone che muoiono in seguito per il geostigma creano quindi un flusso vitale contaminato quando le loro anime ritornano al pianeta.

Durante gli eventi di Advent Children, la volontà ancora persistente di Sephiroth sfrutta il flusso vitale contaminato per distribuirsi in tre diversi avatar (Kadaj, Yazoo e Loz), comunemente definiti ombre di Sephiroth. Questi tre esseri contengono ciascuno una parte dell'essenza di Sephiroth, e il loro obiettivo ultimo è riunirsi con le cellule di Jenova ancora presenti per far rinascere Sephiroth. Il piano del cattivo, questa volta, è usare il flusso vitale contaminato dalle vittime del geostigma per prendere il controllo del pianeta. Sephiroth evoca questo flusso vitale su Midgar durante lo scontro finale con Cloud, ma esso sparisce con lui quando viene sconfitto: non è chiaro cosa sia stato di questo flusso vitale, ma il romanzo Final Fantasy VII: On the Way to a Smile menziona che Aerith è in grado di guarire gli spiriti che lo compongono, diminuendo il suo effetto.

In Dirge of Cerberus -Final Fantasy VII-, i rapporti Omega parlano di un deposito di mako corrotto nella grotta di cristallo: non è chiaro come si sia formato, ma si suppone che si tratti di flusso vitale stagnante il cui corso è disturbato da particolari emozioni. Proprio questo deposito è dove ha avuto origine l'entità chiamata Chaos.

Gli spoiler finiscono qui.

Musicale[]

Il tema musicale associato al flusso vitale è "Lifestream", riprodotto in diverse occasioni all'osservatorio del Canyon Cosmo, durante le spiegazioni di Bugenhagen riguardo al pianeta e al flusso vitale stesso. Il tema è riprodotto anche all'inizio e alla fine del gioco, quando il volto di Aerith appare circondato da un alone verde.

Dietro le quinte[]

Il concetto di flusso vitale è uno dei primi elementi concepiti per l'originale Final Fantasy VII, presente fin dal primo soggetto scritto da Hironobu Sakaguchi e sopravvissuto alle numerose modifiche apportate da Kazushige Nojima e Yoshinori Kitase. Sakaguchi ebbe l'idea di esplorare il concetto di "vita" e "vita dopo la morte" dopo la morte della propria madre, avvenuta mentre egli stava lavorando a Final Fantasy III (incerto se l'intervista si riferisse al Final Fantasy III originale o a Final Fantasy VI): questa perdita lo convinse ad esplorare il tema della vita "in modo matematico e razionale come valvola di sfogo per superare lo shock".

Il concetto in sé trova le sue radici in molte culture, tra cui lo shintoismo e numerose religioni asiatiche, secondo cui ogni cosa al mondo possiede un'anima che torna al tutto quando la sua esistenza si conclude. Una corrente filosofica occidentale in cui si può ritrovare questo concetto è il neoplatonismo, specificamente nel suo approccio con il cosiddetto Assoluto come principio primo e rappresentazione del tutto, ripreso anche dalle correnti giudeo-cristiane e in particolare dal cabalismo ebraico, da cui Final Fantasy VII trae profondamente ispirazione.

Altre comparse[]

Lightning Returns: Final Fantasy XIII[]

Il flusso vitale fa un cameo alla fine di questo gioco: in seguito alla sconfitta di Bhunivelze, tutte le anime del vecchio mondo viaggiano attraverso questo flusso per raggiungere un nuovo mondo dove reincarnarsi.
Benché non sia espressamente identificato come flusso vitale, ha esattamente lo stesso aspetto visto nella Compilation di Final Fantasy VII e svolge essenzialmente lo stesso ruolo.

Final Fantasy XIV[]

Flusso vitale è il termine con cui è identificata l'energia spirituale nel piano eterico dell'esistenza a Hydaelyn: l'etere è una manifestazione fisica di questa energia, e determina, tra le altre cose, la forza vitale di tutti gli esseri viventi. Quando una creatura vivente muore, l'etere che la compone torna alla sorgente in modo che possa nutrire il pianeta e continuare il suo ciclo vitale.

Theatrhythm Final Fantasy[]

Il flusso vitale appare in questo gioco come località. Si tratta dello sfondo dei livelli battaglia con il brano "J-E-N-O-V-A".

Theatrhythm Final Fantasy Curtain Call[]

Il flusso vitale riappare in questo gioco nelle medesime circostanze viste nel titolo precedente.

Final Fantasy Airborne Brigade[]

Il flusso vitale appare in questo gioco come località.

Mobius Final Fantasy[]

I destini s'incrociano nella città della mako.

Lifestream appare in questo gioco come carta abilità. Permette a WoL di usare l'abilità Not Interested, che infligge danni di elemento Terra a un singolo bersaglio, causandogli anche gli effetti Debrave e Curse. Infligge inoltre più danni se usata da una classe di tipo guerriero.

Lifestream è anche un'abilità utilizzabile tramite la carta Aerith & Tifa: FFRK. Il suo effetto è ripristinare il 10% degli HP di WoL e attivare i potenziamenti Faith e Regen per due turni.

Curiosità[]

  • Il flusso vitale è il primo caso di sostanza naturale immaginaria usata come spiegazione per la magia o altri fenomeni. Lo hanno seguito i lunioli, il mystes, il caos, l'etere, il phantoma e il miasma.
  • Il collegamento tra il flusso vitale e le conoscenze delle persone vissute nella storia del mondo è un rimando ai cristalli apparsi nei titoli precedenti di Final Fantasy, che avevano spesso lo stesso ruolo. I cristalli hanno anche un riferimento diretto nelle materie immani che appaiono durante la storia di Final Fantasy VII.
  • In Final Fantasy Tactics, quando Cloud appare nel mondo di Ivalice, una delle cose che ricorda è una "grande corrente", riferendosi possibilmente al flusso vitale. Da ciò si può supporre che Cloud sia finito a Ivalice dopo gli eventi del cratere nord, viaggiando attraverso il flusso vitale e, possibilmente, il nulla.
  • Il flusso vitale ha fatto da base alla cosiddetta "teoria di Gaia" nel film Final Fantasy, secondo la quale ogni cosa vivente ritorna allo spirito del pianeta stesso dopo la morte, in modo che possa reincarnarsi successivamente come nuova vita.
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