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- Spada alla mano, al cuore stringe la gemma un guerriero; nel ferro incise le sue terrene gesta, nella gemma la sua indomita maestria; dalla spada testimoniate, dalla gemma rivelata. La loro storia può ora esser narrata.
—Introduzione
Final Fantasy Tactics è un videogioco appartenente alla serie Final Fantasy.
È stato rilasciato, nella sua versione originale, nel 1997 per la prima PlayStation, ed è stato il primo titolo della serie ad appartenere al genere gioco di ruolo tattico. Il gioco è stato scritto e diretto da Yasumi Matsuno e prodotto da Hironobu Sakaguchi, con Akihiko Yoshida come lead character designer e gli artisti Masaharu Iwata e Hitoshi Sakimoto come compositori della colonna sonora.
Il gioco è ambientato a Ivalice, un regno unificato suddiviso in vari territori più piccoli, attualmente nel mezzo di una guerra civile nota come la guerra dei Leoni, in cui due fazioni nobiliari lottano tra loro per la successione al trono. La storia segue le avventure di Ramza Beoulve, un giovane nobile che rimane coinvolto in prima persona negli eventi della guerra, arrivando a scoprire oscuri segreti dietro la sua origine.
Numerosi elementi apparsi in questo gioco, inclusa l'ambientazione di Ivalice, sono stati riutilizzati per creare una sottoserie del franchise di Final Fantasy intitolata Ivalice Alliance, composta da titoli che condividono l'ambientazione, i temi e occasionalmente anche lo stile di gioco di Final Fantasy Tactics, senza essere espressamente legati ad esso.
Quasi dieci anni esatti dopo l'uscita del gioco originale, una versione rimasterizzata e aggiornata chiamata Final Fantasy Tactics: The War of the Lions è stata rilasciata su PlayStation Portable. Ad oggi, non esiste ancora alcuna traduzione italiana ufficiale di nessuna versione.
Gameplay[]
Il sistema di combattimento di Final Fantasy Tactics è a turni, tuttavia le battaglie sono più complesse rispetto ai titoli classici della serie: prima che lo scontro inizi, il giocatore può scegliere un certo numero di unità da schierare in campo, e queste unità potranno sfruttare il proprio turno per spostarsi lungo le caselle della mappa e, se possibile, attaccare i nemici. Ogni unità può eseguire un movimento e un'azione per turno, ed entrambe le opzioni sono limitatedalla classe da essa rivestita e alle abilità passive. I turni sono determinati da un tempo di caricamento (CT), che funziona in modo simile alla barra ATB dei titoli classici: il CT è determinato a sua volta da fattori quali la velocità dell'unità, gli status alterati attivi e il tempo di recupero da un'azione precedentemente compiuta.
Le azioni di battaglia possono essere immediate o avere un tempo di caricamento, a seconda dell'abilità usata. Come in molti altri giochi di ruolo tattici, prima che sia impartita l'esecuzione di un'azione, il giocatore può vedere un'anteprima di come questa azione andrà: la probabilità di successo di un attacco è influenzata anche dalla posizione dell'unità rispetto al suo bersaglio, e tende ad essere più alta se l'attacco è eseguito dal fianco o da dietro. Le unità possono essere di genere maschile o femminile, e a ciascuna di esse è assegnato un segno zodiacale: generi e segni zodiacali opposti si causano reciprocamente più danni.
Le statistiche dei personaggi comprendono due valori molto particolari, ovvero Bravery (Audacia) e Faith (Fede): la prima rappresenta il coraggio dell'unità, e determina la potenza di alcune abilità fisiche e la probabilità di attivazione delle abilità Reazione; la seconda rappresenta la credenza dell'unità in Dio, e determina l'efficacia delle magie, ma anche la sensibilità ai danni delle magie nemiche. Se un'unità ha un valore di Bravery basso, perderà la voglia di combattere e nel peggiore dei casi potrebbe lasciare la squadra per codardia; se invece il valore di Faith di un'unità è troppo alto, questa potrebbe lasciare la squadra per ritirarsi in monastero. Se il valore di Faith di un'unità è a 0, significa che l'unità è atea, perciò non potrà usare magie ma nemmeno subirà danni da esse.
Se un'unità sul campo è sconfitta, deve essere rianimata entro tre ipotetici turni che sarebbero spettati ad essa, altrimenti si trasformerà in un cristallo o in un forziere, e non potrà più essere recuperata. Viene da sé che, se a cristallizzarsi è il protagonista del gioco, la partita si conclude con un Game Over. In altre circostanze, un Game Over si verifica se tutte le unità del giocatore sono sconfitte o incapacitate in qualsiasi modo.
Sistema di classi[]
Final Fantasy Tactics riprende il tipico sistema di classi già visto in titoli classici come Final Fantasy III e Final Fantasy V, portando al ritorno di numerose classi note della serie. La localizzazione inglese della versione originale del gioco aveva tradotto i nomi delle classi più famose in modo diverso rispetto a come erano conosciuti, ma il remaster per PSP ha riportato i nomi classici.
Le classi possono essere usate solo dai personaggi umani, e possono essere perfezionate collezionando punti chiamati Job Points (JP), ottenibili durante le battaglie in modo simile alla normale esperienza. Ogni personaggio può spendere i propri JP per far apprendere nuove abilità alla classe che li ha guadagnati, ma essi sono anche usati automaticamente per aumentare il livello della classe: ciascuna classe ha un massimo di otto livelli, e aumentare il livello di determinate classi permetterà di sbloccarne di nuove e più potenti. Alcune classi avanzate richiedono di migliorare solo una classe già ottenuta, mentre altre richiedono esperienza con un gran numero di esse.
Alcuni personaggi, sia tra i protagonisti che, soprattutto, tra i nemici, hanno anche delle classi speciali a loro uso esclusivo, che possono disporre di versioni potenziate di abilità accessibili ad altre classi regolari, oppure abilità nuove e completamente uniche.
Il gioco permette anche di reclutare nella propria squadra creature quali chocobo e mostri di vario tipo, ma esse possono solo salire di livello e non guadagneranno JP.
Classi fisiche | Classi magiche
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Classi speciali
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Classi The War of the Lions
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Multigiocatore[]
Il multigiocatore è una nuova caratteristica aggiunta nel remaster The War of the Lions, esclusiva della versione PSP, che permette al giocatore di connettersi in modalità wireless a un altro giocatore. Esistono due specifiche modalità utilizzabili in multigiocatore: Melee e Rendezvous. Il multigiocatore è il solo modo per ottenere pezzi di equipaggiamento esclusivi che non sono presenti nella normale modalità a giocatore singolo, tra cui l'equipaggiamento cipolla.
La modalità Melee permette ai giocatori di scontrarsi tra di loro, e vi si può accedere selezionando l'apposita opzione in una qualsiasi taverna del gioco. Il giocatore ha l'opzione di gestire una nuova battaglia oppure di partecipare a una già creata. Scegliendo la prima opzione, sarà possibile personalizzare le regole della battaglia, scegliere la mappa, il limite di tempo e turni, azioni speciali, trappole e regole aritmetiche. Una volta selezionate le regole, la battaglia funzionerà come una qualunque battaglia normale del gioco.
Se l'opzione per i comandi speciali è abilitata, saranno disponibili alcune opzioni extra non disponibili nelle battaglie regolari. Ad esempio, il giocatore può spingere indietro il bersaglio premendo il tasto prima di sferrare un attacco, mentre se la percentuale di successo di un attacco fisico è vicina al 50%, le due unità incroceranno le armi: quando ciò si verifica, entrambi i giocatori devono premere il più velocemente possibile, e chiunque vinca il contrasto sferrerà un attacco gratis. Se invece un personaggio finisce in una trappola, può disinnescarla premendo in sequenza una serie di tasti.
A battaglia conclusa, entrambi i giocatori manterranno l'esperienza, i JP e gli oggetti ottenuti, e potranno scegliere un premio speciale che sarà determinato dalla loro performance.
La modalità Rendezvous permette invece ai due giocatori di cooperare in una serie di missioni a scelta, e anch'essa può essere avviata selezionando l'opzione apposita in una taverna. Le battaglie di questa modalità funzionano allo stesso modo di quelle regolari in modalità giocatore singolo, e ciascuna missione metterà i giocatori a confronto con vari tipi di nemici, personaggi giocabili e versioni potenziate di boss incontrati nella trama. Le missioni Rendezvous possono essere tentate e ripetute quante volte si vuole, e i giocatori conserveranno tutta l'esperienza, i JP e i tesori guadagnati. A missione compiuta, i giocatori verranno premiati a seconda della performance in battaglia.
Trama[]
Ambientazione[]
La storia è ambientata in un regno medievale chiamato Ivalice, nel pieno di una lenta ripresa dalla sanguinosa Guerra dei Cinquant'anni. Nel regno vige un forte classismo: le potenti famiglie nobili come la casata Beoulve dominano sulle masse dei popolani, i lord gestiscono liberamente i propri territori come feudi mentre la monarchia è indebolita da una lotta di successione. Il vero potere a Ivalice è detenuto dalla Chiesa di Glabados, fondata sulla figura del santo Ajora Glabados, che esercita il suo controllo nel regno grazie alla sua forza militare personale, l'ordine dei cavalieri templari. Attraverso un oscuro complotto, la Chiesa minaccia di portare il caos a Ivalice e distruggere il potere temporale del regno.
Due eserciti distinti si danno battaglia nella lotta per il potere: l'Ordine del Cielo del Nord guidato dal principe Larg, fratello della regina Louveria, e l'Ordine della Croce del sud guidato dal duca Goltanna. Entrambe le fazioni favoriscono uno dei potenziali eredi del debole re Ondoria Atkascha III, nella speranza di usarlo come un fantoccio e ottenere il controllo del regno. Il re ha due eredi: la sua sorellastra e figlia adottiva Ovelia, di quindici anni, e il suo figlio legittimo Orinus, di appena un anno.
La storia inizia quando la Princess Ovelia, in ritiro presso il monastero di Orbonne, viene presa di mira dalle forze della Croce del Sud. Ramza Beoulve, un giovane scudiero al servizio dell'avido mercenario Goffard Gaffgarion, è incaricato dall'Ordine del Cielo del Nord di proteggere Ovelia, cooperando con le sue guardie del corpo guidate da Agrias Oaks. I due gruppi riescono a respingere le forze della Croce del Sud, ma la Princess viene ugualmente rapita da Delita Heiral, amico d'infanzia di Ramza, che approfitta della confusione. Quando Ramza rivede il suo vecchio amico, ricorda gli eventi che hanno portato alla sua scomparsa e hanno portato lui a diventare un mercenario e rinnegare il proprio nome.
Personaggi[]
- Articolo principale: Personaggi di Final Fantasy Tactics
Il cast di Final Fantasy Tactics è molto vasto e comprende numerosi nomi di varia importanza nel corso della storia. Quella che segue è una lista dei personaggi che si uniscono al gruppo giocabile durante la storia.
- Ramza Beoulve: il protagonista della storia, l'ultimo figlio maschio della casata Beoulve, animato da un forte senso di giustizia che lo mette in contrasto con la profonda corruzione di Ivalice.
- Mustadio Bunansa: un giovane macchinista della città meccanica di Goug, che si allea con Ramza quando questi offre aiuto a lui e suo padre.
- Agrias Oaks: un cavaliere sacro e guardia del corpo personale della Princess Ovelia.
- Rapha Galthena: un membro della squadra di assassini Khamja, possiede uno straordinario potere che mette al servizio dei suoi superiori.
- Marach Galthena: un membro del Khamja e fratello maggiore di Rapha, possiede un potere opposto a quello della sorella.
- Cidolfus Orlandeau: un potente e famoso spadaccino, soprannominato "Dio del tuono Cid", e amico di vecchia data del padre di Ramza.
- Meliadoul Tengille: un Divine Knight un tempo membro dei templari, si allea con Ramza dopo aver scoperto la verità sull'ordine.
Esistono inoltre alcuni personaggi segreti, che possono unirsi al gruppo portando a termine delle missioni secondarie a loro dedicate.
- Beowulf Cadmus: un ex membro dei Cavalieri Grifoni di Lionel, in cerca del suo amore perduto.
- Reis Duelar: la fidanzata di Beowulf, trasformata in un drago sacro e priva di memoria durante gli eventi del gioco.
- Automa 8: un vecchio robot, reliquia di una tecnologia dell'epoca di sant'Ajora.
- Byblos: una creatura mostruosa, simile a un Apanda ma più docile.
- Cloud Strife: il protagonista di Final Fantasy VII, ritrovatosi perso a Ivalice.
Esistono infine due personaggi speciali incontrati esclusivamente nella versione The War of the Lions. Entrambi provengono da altri giochi appartenenti alla collana Ivalice Alliance.
- Balthier: un aviopirata apparso per la prima volta in Final Fantasy XII.
- Luso Clemens: il protagonista di Final Fantasy Tactics A2: Grimoire of the Rift.
Storia[]
Final Fantasy Tactics inizia con una cornice narrativa, cioè una breve situazione usata per narrare il vero fulcro della storia. Alazlam Durai, uno studioso del presente, trova degli scritti di un suo antenato, gli "scritti di Durai". Essi narrano la verità su un leggendario eroe, Delita Heiral. Delita non era l'eroe che si raccontava; piuttosto, c'era un altro vero eroe: un apprendista cavaliere chiamato Ramza Beoulve. Il gioco vero e proprio ha quindi inizio, raccontando la storia passata di cui parlano gli scritti, con l'attenzione focalizzata sulle gesta di Ramza.
Capitolo 1 - Il misero[]
- (L'insufficienza delle retribuzioni dei soldati dà origine a tutta la storia.)
Durante il viaggio, il gruppo di Ramza incontra uno scudiero circondato dalle forze della brigata del morto. Riescono a trarlo in salvo, e questi rivelerà di essere Argath Thadalfus, un nobile al servizio del marchese Elmdore che è stato rapito dalla brigata stessa. Al castello, Argath riferisce dell'accaduto al fratello maggiore di Ramza, il freddo Dycedarg Beoulve, che è al governo insieme a suo fratello Zalbaag da quando il loro padre Barbaneth è morto. Nonostante i modi irriguardosi di Argath, Dycedarg gli assicura che farà ciò che potrà, ma ordina a Ramza di rimanere al castello. Mentre Ramza si incontra con sua sorella Alma Beoulve per salutarla, incontra anche Zalbaag, che gli dà un indizio sulla questione del marchese, dandogli di fatto anche il permesso per andare a salvarlo.
Il gruppo di Ramza si dirige quindi alla città mercantile di Dorter, dove individuano il leader delle brigata del morto, Wiegraf Folles, ma nell'inseguirlo sono fermati dalle compagini nemiche. Durante lo scontro, il loro comandante viene catturato da Argath, che lo picchia violentemente finché non rivelerà dove è stato portato il marchese. Quindi il gruppo va in un rifugio, il sietch dei topi del deserto (collocato nel deserto di Zeklaus), dove trovano Wiegraf faccia a faccia contro il suo stesso ufficiale,Gustav Margriff. Wiegraf reputa deplorevole la tattica del rapimento del marchese, e per questo uccide Gustav. Poi riesce a convincere Ramza e gli altri a lasciarlo andare in cambio dell'incolumità del marchese, tenuto appunto in quel rifugio. Tratto in salvo Elmdore, Ramza torna a Eagros dove trova Dycedarg adirato. Non sapeva infatti che Elmdore supportava i nanten, e Dycedarg stava manovrando Gustav per eliminare un nemico politico.
Mentre il party di Ramza è diretto per attaccare le truppe della brigata del morto guidate dalla sorella di Wiegraf, Milleuda Folles, la brigata sferra un attacco diretto al castello Eagros. Gragoroth Levigne guida l'attacco, e ferisce gravemente Dycedarg e per poco non riesce a prendere Alma in ostaggio. Ma Zalbaag giunge in tempo per salvare sua sorella, così Gragoroth rapisce invece la povera amica di Alma, Tietra, non sapendo che lei non è di nascita nobile e pertanto non vale nulla come ostaggio. Dycedarg promette di non attaccare la brigata finché tengono in ostaggio Tietra. Argath, mai amico degli "umili", sfoga sfacciatamente il suo disappunto insultando Delita, provocando così una lite tra i due. Ramza sta dalla parte del suo amico di sempre, Delita, e caccia fuori dal suo gruppo Argath. Nel viaggio per liberare Tietra, Ramza e Delita passano per la pianura di Mandalia, contemplandone la vista del tramonto.
Nel viaggio per salvare Tietra, incontrano nuovamente Milluda. Nonostante per loro non sia un nemico, sono costretti ad ucciderla per proseguire. Quindi si dirigono verso il gruppo di Wiegraf che tiene prigioniera Tietra in un mulino a vento nella prateria di Fovoham. Wiegraf vorrebbe liberarla e dà disposizioni perché ciò avvenga; ma deve uscire dall'interno del mulino per combattere Ramza, insieme al suo chocobo, Boco. Viene sconfitto, quindi scappa, abbandonando il suo gruppo di ribelli e la rivolta stessa all'inevitabile disfatta. Gragoroth, temendo per la sua vita, scappa portando con sé Tietra e si dirige alla fortezza di Ziekden, seguito dal gruppo di Ramza.
Nonostante le promesse di Dycedarg di non attaccare, Zalbaag guida un attacco al forte, ed ordina al suo nuovo soldato, Argath, di attaccare Gragoroth e Tietra che è tenuta prigioniera dal nemico come scudo umano. Entrambi vengono feriti mortalmente da una freccia. Delita assiste alla scena, impotente, e si vendica di Argath con l'aiuto di Ramza. Insieme uccidono il loro ex-alleato, tradendo così anche gli hokuten. Gragoroth, morente, fa saltare in aria l'intero magazzino pieno di polvere da sparo, così da uccidere i suoi nemici sacrificando anche se stesso. Nell'esplosione, tutto fa credere che Delita sia morto. Ramza, disgustato dall'accaduto, abbandona gli hokuten e la sua famiglia, per diventare un mercenario; così si ritorna a dove era iniziato il gioco.
Capitolo 2 - Il burattinaio e la marionetta[]
- (Pedine e sfruttatori sono la realtà del potere ad Ivalice.)
Dopo il flashback, il vecchio party di Ramza, con Agrias e Gaffgarion iniziano l'inseguimento di Delita per Ivalice. Alla fine riescono a trovarlo con la Princess alle cascate di Zeirchele. Delita è circondato da truppe degli hokuten, a cui poi si unisce Gaffgarion, che sin dall'inizio lavorava per Dycedarg, rivelandosi quindi un traditore. Dopo la battaglia, Delita spiega che stava cercando di salvare Ovelia dagli hokuten portandola alla fortezza dei nanten al forte Besselat. Quindi se ne va, lasciando che Ramza e gli altri si occupino di scortare Ovelia per portarla in salvo al castello di Lionel, nel territorio della chiesa, neutrale tra le due forze.
Lungo la strada, il gruppo incontra un ingegnere di nome Mustadio Bunansa, che sta scappando da assassini inviati dalla compagnia di Beart, un'associazione criminale specializzata nell'ambito della prostituzione e del contrabbando di oppio. Mustadio si unisce al party di Ramza, sperando anch'egli di trovare aiuto a Lionel. A Lionel, il party incontra il cardinale Delacroix, secondo per importanza solo al sommo sacerdote nella gerarchia ecclesiastica, che si presenta come un loro alleato disposto ad aiutarli. Dà ospitalità in un luogo sicuro ad Ovelia e la sua fida guardia del corpo, Agrias. Delacroix rivela avere vaste conoscenze sulla situazione di Mustadio. Sa che porta con sé la pietra dello zodiaco Taurus, un oggetto di grande potere che ha un legame con i leggendari Zodiac Braves, dodici cavalieri che furono guidati da Sant'Ajora per sconfiggere un antico demone. Il cardinale promette di aiutare Mustadio contro la compagni di Beart.
Ramza e Mustadio fanno ritorno alla città meccanica di Goug dove il padre di Mustadio, Besrudio, è tenuto in ostaggio dalla compagnia. Mustadio si separa dal gruppo di Ramza per liberare suo padre, ma viene catturato a sua volta. Ludovich Beart, capo dell'omonima compagnia, si presenta personalmente per minacciare Ramza e richiedere la pietra del toro. Mustadio aveva pianificato una possibile situazione del genere, e dà indicazioni a Ramza perché gli consegni una pietra falsa. Il party di Ramza combatte con quello di Beart (che nel frattempo fugge), e alla fine lo sconfigge, salvando Mustadio e suo padre. Dopo che la battaglia giunge al termine, Bart ritorna dal suo signore, niente meno che il cardinale stesso. Non disposto ad accettare fallimenti, Delacroix uccide il cospiratore. Nel frattempo, Gaffgarion ritorna dal suo committente, Dycedarg, per riferirgli del suo fallimento nell'uccidere Ovelia. Dycedarg, che sembra essere in combutta con il cardinale, invia Gaffgarion a combattere Ramza, sembrando completamente indifferente all'idea di ordinare l'uccisione del suo stesso fratello se necessario.
Il cardinale blocca con degli uomini il percorso fatto inizialmente da Ramza, così ora il gruppo deve aggirare l'ostacolo e viaggiare via nave alla città portuale di Warjilis per salvare Ovelia. Lungo la strada, incontrano nuovamente Delita, che dice a Ramza di stare fuori da quelle faccende. Andando avanti, trovano Agrias inseguita dai soldati del cardinale nella valle di Balias. La giovane guardia reale è fuggita dal cardinale, scoprendo che lui stava pianificando l'esecuzione della Princess. Insieme al gruppo di Ramza, si dirige a salvare la Princess, ma devono affrontare il loro ex-alleato Gaffgarion per due volte. Ramza uccide infine la guardia oscura al cancello del castello di Lionel, e poi si dirige nella sua mansione per affrontare il cardinale stesso. Al contempo, Delita, lavorando per il cardinale ed un uomo sconosciuto, porta Ovelia dai nanten. Lo sconosciuto cavaliere rivela che Ovelia non è davvero la Princess, bensì è una qualunque ragazza, probabilmente anche di nascita non nobile, usata come burattino per creare conflitti con l'aristocrazia.
La storia torna sugli eventi nella proprietà di Delacroix, dove Ramza si dirige direttamente dal cardinale per affrontarlo. A sorpresa, il cardinale usa il potere della pietra dello zodiaco Scorpius per trasformarsi in un Lucavi, un demone chiamato "Cúchulainn, l'impuro". Nonostante lo sconfinato potere oscuro del Lucavi, il gruppo di Ramza riesce a sconfiggerlo. Appena muore, il mostro esplode facendo saettare energia oscura, lasciando infine nient'altro che l'immobile pietra dello zodiaco per terra. Ramza capisce che le pietre non sono soltanto reliquie sacre in memoria dei Zodiac Braves, ma celano un potere ben più sinistro.Con Ovelia da un lato a reclamare la legittimità del suo trono come regina da parte dei nanten, e dall'altro lato gli hokuten che invece vogliono sul trono principe Olinus come re, ad Ivalice scoppia la guerra civile. Siccome entrambi gli schieramenti usano un leone come loro emblema, la guerra passa alla storia con il nome di "guerra dei leoni". Durante il conflitto, il marchese Elmdore viene ucciso combattendo per i nanten, mentre la regina Louvelia è catturata dai suoi nemici, lasciata ad un destino sconosciuto. Delita si fa strada tra i ranghi dei nanten facendo venire alla luce il complotto del cancelliere Glevanne, ed uccidendolo perché traditore del principe Goltanna. L'intero regno è sconvolto da massacri continui, con i due duchi (Goltanna e Larg) completamente impassibili verso il genocidio di centinaia di migliaia di vittime.
Capitolo 3 - L'intrepido[]
- (A dispetto di tutte le ostilità, un vero eroe non si tira mai indietro.)
Ramza ed il suo gruppo iniziano il capitolo dirigendosi per incontrare i fratelli del giovane Beoulve, che al momento stanno presidiando la capitale, la città reale di Lesalia, con l'esercito dei loro hokuten. Durante il viaggio, incontrano Orran Durai, figlio adottivo del più valoroso comandante dei nanten, Cidolfus Orlandeau, conosciuto come "dio del tuono" per la sua forza in battaglia. Orran è minacciato da un gruppo di banditi, ma grazie all'aiuto di Ramza e del suo gruppo, riesce a trarsi in salvo; però al termine dello scontro ognuno andrà per la sua strada. A Lesalia, Ramza prova a convincere Zalbaag raccontandgli dell'oscuro complotto dietro la guerra. Ma Zalbaag rifiuta di dare ascolto a quanto detto dal fratello, e gli proibisce di fare ritorno.
Nel lasciare la città, Ramza viene affrontato dai membri della chiesa, guidati da Zalmour Lucianada. Zalmour ed i suoi inquisitori stanno inseguendo Ramza perché questi è stato dichiarato eretico per quanto fatto nelle circostanze della morte del cardinale Delacroix. Con la sua sorellina Alma al fianco, Ramza sconfigge Zalmour, e si dirige al monastero di Orbonne per cercare la pietra dello zodiaco li contenuta prima che la chiesa ne venga in possesso. Sebbene Ramza tema per la sua incolumità, Alma lo riesce a convincere a portarla con sé.
A Orbonne, Ramza trova un gruppo di templari già lì prima del suo arrivo. Sono guidati da Wiegraf Folles, ora in divisa da templare, ed Isilud Tengille. L'anziano padre Simon, il monaco a custodia del monastero nonché precettore di Alma, è ferito nello scontro, e sceglie poi di aiutare Ramza. Nello scontro, Isilud è costretto alla ritirata, ma porta con sé Alma come ostaggio. Wiegraf è ferito a morte, e si trascina strisciando appena fuori dal monastero. Tuttavia, la pietra dello zodiaco Aries nelle sue mani inizia improvvisamente a parlargli, promettendogli di salvarlo dalla morte. Wiegraf accetta l'aiuto della pietra, e si trasforma in un Lucavi proprio come il cardinale; questa volta il mostro è chiamato "Belias, il gigante ", ed ha forma di un enorme ariete umanoide. Nella sua forma demoniaca, Wiegraf si teletrasporta altrove. Prima che Ramza vada via, l'anziano Simon, in fin d vita, gli dà un libro che ha passato l'intera vita a tradurre: le Scritture di Germonique. Queste scritture narrano la verità che si cela dietro il mito di sant'Ajora, la divinità fondante la sacra chiesa di Glabados. In realtà, Ajora non era il figlio di un dio, ma un malvagio eretico, spia di una nazione nemica, che lavorava per mettere a repentaglio il sacro impero di Ydoran. Germonique era a sua volta una spia per le autorità, e raccolse prove per far condannare a morte Ajora. Ajora non aveva alcun legame con gli Zodiac Braves, ma aveva effettivamente cercato le pietre per motivi ignoti. Con questo artefatto potenzialmente devastante per la chiesa, Ramza si incammina per liberare sua sorella.
Nel frattempo, Delita è incaricato dai nanten di proteggere la Princess Ovelia. Durante un incontro con lei, inizia ad intenerirsi per la Princess. Con questo romantico interesse per lei, Delita le promette di proteggerla, e va anche oltre. Rivela le sue spietate ambizioni di distruggere il potere corrotto che governa Ivalice, e poi ricostruire tutto il regno da zero - tutto per il bene di Ovelia, dice.
Appena Ramza procede, incontra Rapha Galthena, una disertrice dei Khamja, un gruppo di assassini sotto il comando del potente gran duca Gerrith Barrington che ha catturato Isilud, insieme alla pietra che questi aveva con lui, ed il suo ostaggio, Alma. Rapha era fuggita dal suo padrone dopo che questi l'aveva stuprata, ma non l'aveva mai detto a suo fratello Marach Galthena. Questi due maghi dalle doti uniche e innate si combattono a vicenda non appena Ramza fa la sua comparsa. Visto che Rapha è minacciata da Marach ed un gruppo di uomini di Barrington, Ramza si schiera dalla sua parte nello scontro. Rapha si unisce al party di Ramza dopo il medesimo. Più in là Marach, che era sopravvissuto allo scontro, lancia un incantesimo su un rospo per parlare a Ramza e Rapha senza pericolo di venire colpito; avverte quindi Ramza che se non si fosse presentato per affrontare il granduca, avrebbero ucciso sua sorella.
Nella fortezza di Barrington al castello di Riovanes, il leader dei templari, Folmarv Tengille, padre di Isilud, va a sua volta dal granduca per negoziare. Lo accompagna Wiegraf, nella sua forma umana. Barrington è interessato al potere misterioso delle pietre dello zodiaco, facendo leva sull'ostaggio (Isilud), ma Formarv non dà alcun segno di voler trattare facendosi sottomettere, e lasciando al granduca l'alleanza con i templari, da lui reputati la più grande forza di Ivalice. Quindi Folmarv ordina a Wiegraf di andare a sistemare il conto in sospeso con Ramza, mentre lui si trasforma in un Lucavi, sotto lo sguardo terrificato di tutti i presenti nella stanza. Privo di controllo, Folmarv uccide persino il suo stesso figlio. Alma riesce ad approfittare della confusione per fuggire dalla sua cella, e trova Isilud appena prima che questi muoia. Folmarv fa la sua comparsa, ora nuovamente umano, e sente che quello di Alma è il corpo adatto per il suo "signore". La porta via, sperando di poter portare a termine le trame dei lucavi usandola come tramite. Fuori dal castello, Rapha e Marach vanno via dalla battaglia per sistemare le loro faccende personali. Nel castello stesso, Ramza deve affrontare Wiegraf per poter raggiungere le celle dove c'era sua sorella. Nonostante i tentativi di far ragionare Wiegraf facendo leva sulla sua umanità, l'ex leader delle brigata della morte gli dice che non gli importa più di rivolte popolari o della morte di sua sorella, e che ora vuole solo portare distruzione all'umanità. Ramza sconfigge Wiegraf nella sua forma umana in un duello faccia a faccia, ma poi Wiegraf si trasforma nel Lucavi già visto prima, Belias. Insieme al gruppo di combattenti scelti per lo scontro, Ramza riesce a sconfiggere Wiegraf definitivamente anche in questa sua forma, così come i demoni da lui evocati nello scontro.Sul tetto del castello, il gran duca è accerchiato da Rapha e Marach. Barrington ammette di aver violentato Rapha, facendo capire a Marach di essere sempre stato dalla parte sbagliata. Barrington spara a Marach, uccidendolo. A questo punto, giunge Ramza, insieme ad un terzo schieramento misterioso: il marchese Elmdore e due accompagnatrici femmine, Celia e Lettie. Ramza si ricorda che il marchese era stato ucciso in battaglia, quindi capisce che a sua volta anche Elmdore era diventato un corpo per un demone Lucavi. Nonostante il debito di vita che aveva verso Ramza per averlo salvato, Elmdore lo attacca con le due donne al suo servizio, che nel frattempo avevano ucciso Barrington scaraventandolo giù dal tetto. Lo scontro si conclude non appena qualcuno del gruppo dei demoni viene ferito, risultando nella fuga di tutti e tre. Rapha è vicino al corpo inerme di suo fratello Marach, con una pietra dello zodiaco nella mano; all'improvviso sente una voce dalla pietra. Ramza teme che anche questa volta un Lucavi prenderà possesso di Rapha come era già successo con Wiegraf e il cardinale, ma invece di un potere malvagio, la pietra emana una luce sacra che fa tornare in vita Malak. I due fratelli Galthena si uniscono al gruppo di Ramza dopo lo scontro, ed inizia il quarto capitolo.
Capitolo 4 - Nel nome dell'amore[]
- (Non sono solo le gesta a rendere grande un uomo.)
A causa del lungo protrarsi della guerra, entrambi gli schieramenti iniziano a soffrire per le enormi risorse impiegate. Se la guerra continua di quel passo, nessuno dei due schieramenti riuscirà a sopraffare l'altro, né ad un eventuale vincitore rimarrà abbastanza potere militare per governare Ivalice. I "leoni" pianificano di concludere la guerra in una grande battaglia conclusiva vicino al forte Besselat. I nanten sono particolarmente indeboliti, visto che molti nobili continuano a servire il principe Goltanna solo perché "dio del tuono" lo fa a sua volta. Nonostante i suggerimenti da parte di Orran di lasciare l'ordine, il conte Orlandeau non vuole saperne di tradire il giuramento prestato a Goltanna, per una questione di onore.
Dopo la battaglia appena combattuta, Ramza decide di cercare aiuto in quello che fu il migliore alleato di suo padre, cioè proprio Orlandeau, incontrandolo al castello di Zeltennia. Nel viaggio, il gruppo di Ramza incontra la figlia di Folmav, la templare Meliadoul Tengille, che li affronta. Non sapendo nulla del complotto dei Lucavi, pensa che Ramza ed i suoi amici abbiano ucciso suo fratello Isilud a Riovanes. Poi si ritira dallo scontro, ancora convinta che Ramza sia un suo nemico. Al castello di Zeltennia, Ramza non trova Orlandeau (che era già partito), bensì Delita. Delita gli racconta di avere intenzione di uccidere il duca Goltanna e il conte Orlandeau, mentre qualcun'altro si occuperà di mozzare la testa al leader degli hokuten. Fatto ciò, la chiesa avrebbe preso diretto controllo di Ivalice, usando le pietre dello zodiaco per indurre il popolo a seguirli. Durante la conversazione (avvenuta in una cattedrale), Zalmour fa la sua comparsa, chiamando a gran voce l'eretico Ramza. Nonostante Delita lavori per la chiesa, non ci vuole molto prima che decida di tradire i suoi compagni schierandosi con Ramza, uccidendo quindi Zalmour. Dopo, Delita si separa nuovamente da Ramza, finendo col manipolare persino il suo migliore amico pur di raggiungere il suo incredibile scopo.
Il gruppo di Ramza incontra un templare chiamato Barich Fendsor, che stava appena facendo ritorno dal sabotaggio della battaglia al forte Besselat tramite il veleno del muschiofungo, nelle lande di Beddha, in modo da poter annientare entrambi gli schieramenti con un colpo solo. Dopo aver ucciso Barich, Ramza va verso il luogo dello scontro, dove il gruppo apre le celle delle dighe inondando il campo di battaglia. Appena il veleno del muschiofungo fa effetto, entrambi gli eserciti ne sono fortemente colpiti e l'inondazione impedisce ogni tipo di ostilità per concludere la guerra. Sebbene così facendo il campo di battaglia sia protetto da ulteriori massacri, altri scontri si preparano all'interno del regno. Il duca Goltanna arresta il conte Orlandeau come traditore, seguendo un falso indizio datogli da Delita. Delita quindi approfitta della fiducia del duca per assassinarlo, diventando così il nuovo comandante dei nanten. Un falso Orlandeau viene ucciso e lasciato sul luogo per evitare che il vero venga inseguito, permettendogli quindi di unirsi al gruppo di Ramza per sconfiggere i Lucavi. Sull'altro fronte, Dycedarg approfitta della confusione creata dal veleno per uccidere anche il duca Larg. Zalbaag assiste al tradimento senza muovere un dito, ma è seriamente impressionato dall'azione del fratello. Prima che Larg muoia, questi dice qualcosa riguardo al fatto che Dycedarg avesse assassinato suo padre; ciò crea in Zalbaag forti sospetti riguardo suo fratello e la morte del padre.
Sapendo che Alma è tenuta nel castello di Lymberry, Ramza e i suoi compagni si dirigono per affrontare il marchese Elmdore nella sua sede di potere. Ramza affronta nuovamente anche Celia e Lettie, e queste rivelano la loro vera natura di demone ultima. Nelle cripte del castello poi, Ramza trova il marchese Elmdore che gli rivela che Alma non era mai stata in quel luogo, e tutto quel viaggio era solo una trappola per Ramza. Si trasforma poi con la pietra Gemini in un Lucavi, "Zalera, l'angelo della morte". Meliadoul si trova in quello stesso luogo in quel momento, e vede la trasformazione demoniaca di Elmdore; quindi decide di combattere con Ramza per distruggere il mostro. Quindi finalmente crederà alla storia di Ramza, secondo cui suo padre era posseduto da un Lucavi, che aveva ucciso suo fratello, e si unirà al gruppo per porre fine a queste trame oscure.
Nel frattempo Dycedarg, ora al comando degli hokuten, viene affrontato dal templare Loffrey. Quest'ultimo insinua qualcosa riguardo la colpa di Dycedarg per la morte di suo padre (proprio come Larg), dicendo che le tombe di quelli uccisi dal muschiofungo sono ricoperte da funghi velenosi a causa delle tossine provenienti dal cadavere. Dycedarg nega tutto con la sua consueta calma. Nell'andarsene, il templare dà a Dycedarg la pietra dello zodiaco Capricornus, come segno di collaborazione da parte della chiesa. Zalbaag, origlia tutta la conversazione, e va subito a controllare la tomba del padre. Ivi trova proprio dei funghi velenosi, venendo così a conoscenza dell'orribile verità: suo fratello aveva davvero ucciso il loro padre. Ritorna ad Easgrose, intenzionato a vendicare la morte di Barbaneth.
Ramza scopre da Meliadoul che a Dycedarg è stata data una pietra dello zodiaco. Per questo si precipita a Easgrose, ed entra nel castello trovando i suoi due fratelli intenti a combattersi. Dycedarg, freddo come sempre, sostiene di aver fatto la cosa migliore per la casata Beoulve nell'uccidere il padre. Alla fine del combattimento contro Zalbaag e Ramza, ora alleati, viene ucciso, ma la sua morte aziona la pietra in suo possesso. Si trasforma così in "Adrammelech", e disintegra Zalbaag con un colpo solo. Ramza e il suo gruppo riescono però a sconfiggere l'ennesimo Lucavi, ponendo fine alla regnanza dei Beoulve.
A Mullonde, sede del potere della chiesa, i templari guidati da Folmarv si ribellano. Catturano il gran confessore Marcel Funebris e gli ordinano di rivelargli la locazione della necropoli della cattedrale, una dimensione del male necessaria per la rievocazione del loro signore, del signore dei Lucavi. Funebris rivela che la necropoli è sotto il monastero di Orbonne, ma serve il vangelo di Germonique per aprire il varco dimensionale. A dispetto delle promesse di risparmiargli la vita, lo feriscono mortalmente. Ramza si scontra con Folmarv e i suoi seguaci. Gli viene detto di cedere il vangelo in cambio di Alma. Ma nonostante lui glielo dia, i templari non rilasciano Alma; anzi, attaccano Ramza, e perdendo si ritirano. Prima che Ramza possa lasciare Mullonde, deve combattere un'ultima battaglia. Folmarv resuscita Zalbaag come uno zombie e lo invia ad uccidere Ramza. Zalbaag però non è del tutto sotto il controllo di Folmarv, e scongiura Ramza di ucciderlo prima che lui faccia altrettanto, cercando di convincere suo fratello dicendogli di star provando un immenso dolore in quella forma di non-vita terrificante. Ramza infine cede, uccidendo suo fratello definitivamente. Nell'andarsene, il gruppo trova il gran confessore appena in vita. Da lui, scoprono dove sono diretti i templari, ma non possono fare nulla per salvarlo. Quindi vanno a Orbonne.
Le ultime battaglie prendono luogo nella necropoli. Il gruppo di Ramza sconfigge i templari, uno dopo l'altro, fino a quando raggiungono l'ultimo luogo del gioco, il cimitero delle aeronavi. Folmarv cerca di evocare il suo signore usando Alma, ma non vi riesce: sono morte troppe poche persone, ed occorrono ulteriori sacrifici. Trasformatosi in "Hashmal" tramite la pietra Leo, attacca Ramza ed il suo gruppo per versarne il sangue. Tuttavia, al contrario, Hashmal viene sconfitto. Capendo che l'unico modo per riportare in vita il suo signore è di sacrificare se stesso, il mostro si trafigge il petto con i suoi artigli e con questo potere riporta in vita sant'Ajora, nel corpo di Alma.
Sant'Ajora si divide da quest'ultima, ed Alma ne viene così liberata. Usando il potere del Lucavi definitivo (tramite la pietra Virgo), Ajora si trasforma in "Ultima". Nonostante l'immenso potere di questo demone, Ramza e il suo gruppo hanno la meglio, e lo distruggono prima che possa devastare Ivalice. Appena Ultima muore, sprigionerà un'energia immensa che distruggerà tutta l'area, lasciando incognito il destino di Ramza, Alma e gli altri.
Successivamente, Orran Durai fa la sua comparsa ai funerali di Alma. Visto che Ramza è un eretico, non gli si può dare una sepoltura adeguata. Dopo il servizio funebre, vede di sfuggita Ramza ed Alma cavalcare un Chocobo, via verso la libertà - se questa sia solo un'allucinazione di Orran, non vi è modo di saperlo. In seguito, Orran scriverà una lunga storia degli eventi narrati nel gioco, e del ruolo di Ramza nello sconfiggere i Lucavi. Tuttavia la chiesa, intuendo il pericolo delle rivelazioni di quest'opera, lo condannerà al rogo come eretico, dimenticandosi però di bruciare anche la sua opera, che sarebbe passata alla storia come gli scritti di Durai. Un discendente di Orran, Alazlam, li avrebbe poi scoperti secondo quando detto nella cornice narrativa dei primi istanti di Final Fantasy Tactics, per poi narrarli al giocatore.
Nelle scene conclusive del gioco, Delita, ora re di Ivalice, si presenta alla sua regina, Ovelia, con dei fiori per il suo compleanno. Ma lei si scaglia verso di lui con un pugnale, e lo ferisce gravemente, fuori di sé dalla rabbia per essere stata usata da lui. Delita riesce a prendere in mano quello stesso pugnale, uccidendo così Ovelia, rimanendo solo. In ginocchio per la sua sconfitta conclusiva, Delita pensa a Ramza, chiedendosi chi dei due abbia davvero vinto alla fine.
Colonna sonora[]
- Articolo principale: Final Fantasy Tactics: Original Soundtrack
La soundtrack di Final Fantasy Tactics è stata composta dalla coppia Hitoshi Sakimoto e Masaharu Iwata. È su due dischi, e conta 71 tracce, 47 delle quali composte da Sakimoto, e le restanti 24 da Iwata. Da allora i loro nomi sono rimasti come punti di riferimento per le soundtrack degli altri titoli legati al mondo di Ivalice, ad esempio quella Final Fantasy XII.
In The War of the Lions, è stata inoltre reintrodotta una caratteristica originariamente presente solo nella versione giapponese per PSX: iniziando una nuova partita ed inserendo come nome giocatore "PolkaPolka", si verrà portati ad una schermata in cui c'è una lista delle tracce audio del gioco (ascoltabili a scelta), con dei nomi strani tanto quanto gli pseudonimi dei compositori.
Sviluppo[]
L'idea di Final Fantasy Tactics nacque quando la Square manifestò il desiderio di avere un RPG tattico nella propria libreria. Il compito di realizzarlo fu affidato a Yasumi Matsuno, già famoso nel campo per il suo Tactics Ogre, che si basò proprio sul feedback che aveva ricevuto per quel gioco e per il precedente Ogre Battle per definire meglio il progetto. Il feedback che ricevette in seguito per Final Fantasy Tactics catturò molto più la sua attenzione, tuttavia, e si premurò di non commettere più gli stessi errori con il successivo Vagrant Story.
Matsuno aveva voluto creare personalmente il sistema di battaglia per Final Fantasy Tactics, ma decise di concentrarsi solo sulla storia, poiché il suo team comprendeva anche Hiroyuki Ito, che era più adatto per progettare il gameplay che scrivere una sceneggiatura. Matsuno scrisse quindi la propria idea di Final Fantasy, che definì "una storia avventurosa incentrata sulla moralità": i temi che incluse nel gioco erano anche ispirati alla difficile situazione socio-economica in cui viveva nella realtà. Il rapporto tra le persone e le classi sociali era qualcosa che Matsuno vedeva in qualche modo anche alla Square: alcuni membri della compagnia erano trattati come re, grazie al loro talento e alla loro reputazione, e si era chiesto se qualcuno senza quei "doni" potesse fare lo stesso la differenza.
The War of the Lions[]
- Articolo principale: Final Fantasy Tactics/Differenze tra versioni
Quando fu realizzato il remaster per PlayStation Portable, furono operate alcune modifiche per meglio legarlo al resto della collana Ivalice Alliance, che nel frattempo si era ampliata con oltre quattro titoli affini tra cui un gioco nella serie numerata principale. Queste differenze furono operate in particolar modo nella traduzione inglese, che riadattò la terminologia per renderla coerente con i giochi della serie da Final Fantasy XII in avanti: alcuni esempi sono l'uso delle parole "magick" e "auracite", oltre alla modifica dei nomi e degli epiteti dei Lucavi per adattarli alle loro controparti Esper. Molti nomi dei personaggi sono stati inoltre cambiati, pur mantenendo sempre l'assonanza con quelli giapponesi.
Il gioco è stato inoltre reso più difficile, sono state aggiunte nuovi elementi di storia, sia principali che secondari, nuove battaglie e nuovi personaggi. Alcune parti di storia sono inoltre intervallate da filmati in computer grafica realizzati con modelli 3D in cel shading: le scene non presentano dialoghi nella versione originale giapponese, ma essi sono stati aggiunti nella traduzione inglese.
Curiosità[]
- Final Fantasy Tactics è apparso, insieme a Final Fantasy VII, nell'esibizione Smithsonian Art of Video Games tenuta tra il 18 marzo e il 30 settembre 2012. I videogiochi in mostra sono stati decisi dal voto del pubblico.
- Nella versione originale del gioco, e tuttora in quella giapponese di The War of the Lions, il titolo del capitolo 4 della storia era "Somebody to Love": si tratta di un omaggio alla famosa canzone dei Queen, di cui Yasumi Matsuno è un grande fan. Matsuno è noto per aver inserito diversi riferimenti alle canzoni dei Queen nei suoi giochi, in particolare Ogre Battle: The March of the Black Queen e Tactics Ogre: Let Us Cling Together.
Collegamenti esterni[]
- Final Fantasy Tactics su Wikipedia
- Final Fantasy Tactics Sprites (versione PS1, con aggiunte dalla versione PSP)
- Final Fantasy Tactics Screenshots ~PSX~
- Sito ufficiale giapponese
- Sito ufficiale nordamericano
- Sito ufficiale europeo
- iTunes Store
- Google Play