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Gabranth: Perché rinunci a ciò di cui devi avere più cura?
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Avvolto nelle bianche vesti di un messaggero, si ritiene che Elidibus sia simile a Lahabrea. Tuttavia, sembra che i loro ruoli non possano essere più diversi. Anziché cercare di condurre il mondo al caos, Elidibus osserva i cambiamenti nell'equilibrio tra luce e oscurità. Agisce in modo che nessuna delle due parti ottenga un vantaggio eccessivo, innescando così la fine del mondo in una rovinosa ondata di luce o di oscurità. Si è dimostrato disposto a prestare consiglio e aiuto ai Discendenti, gli araldi della luce. Ciononostante, la sua lealtà a Zodiark, la volontà all'interno dell'oscurità, è assoluta.

Elidibus è un personaggio di Final Fantasy XIV.

Misterioso Ascian avvolto in un cappuccio bianco, si presenta come un emissario dell'unico vero dio, e ha fatto numerose comparse nel corso della storia del gioco e delle sue varie espansioni. Ambiguo ed enigmatico, Elidibus intende preservare l'equilibrio tra luce e oscurità, in quanto la prevalenza di una delle due sull'altra renderebbe il mondo inadeguato ai suoi piani, e pertanto manipola gli eventi prendendo il controllo diretto di varie persone in modo che l'equilibrio non si sbilanci. Come gli altri Ascian, il nome con cui si presenta è in realtà un titolo, e il suo vero nome è Themis.

Storia[]

Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Il mondo originale[]

Elidibus era il titolo rivestito dall'antico Themis nel Consiglio dei Quattordici, un gruppo di custodi che proteggeva il mondo di Etheirys. Era il più giovane dell'organizzazione, e sebbene inizialmente fosse considerato eccessivamente zelante e fin troppo gentile per la sua posizione, la sua determinazione e l'ammirazione che aveva per i suoi compagni gli aveva fatto guadagnare il loro rispetto: Emet-Selch, uno dei membri più anziani, trovava il suo modo di fare contemporaneamente accattivante e imbarazzante, mentre gli altri lo consideravano una sorta di fratello minore.
Themis fu incaricato di investigare su strani eventi verificatisi nei laboratori di Pandæmonium, e gli fu detto che avrebbe ricevuto il supporto di una "stella guida", il misterioso membro del Consiglio che ricopriva il titolo di Azem, per aiutarlo nell'impresa. Qualcuno effettivamente arrivò in aiuto di Themis, letteralmente piovendogli addosso dal cielo, ma non era chi gli avevano detto: pensando che fosse stato mandato da Azem in sua vece, Themis fece squadra con il misterioso guerriero, e insieme a lui scoprì alcuni dettagli sul passato di Lahabrea, un altro membro del Consiglio.

Quando una calamità cominciò a divorare Etheirys dall'interno, il Consiglio dei Quattordici si riunì per stabilire un piano per salvare più gente possibile dall'inevitabile disastro: si decise di usare un rituale per sacrificare metà della popolazione mondiale e convogliare una grande quantità di etere in uno di loro per dare vita a un primordiale, un essere tanto potente da fermare la calamità. Loghrif fu inizialmente scelta per accogliere l'etere accumulato, ma quando rinunciò Elidibus si offrì al suo posto con la sorpresa di tutti.
A malincuore, i membri del Consiglio accettarono il sacrificio del loro beniamino, che assimilò l'etere nel proprio corpo, dando vita a Zodiark: con il suo nuovo potere, Elidibus riuscì a salvare Etheirys, ma il pianeta aveva comunque subito seri danni, e avrebbe avuto bisogno di molto tempo per riprendersi. I membri del Consiglio, influenzati da Zodiark e divenuti Ascian, presero quindi la decisione di sacrificare un'altra metà del loro popolo per raccogliere altro etere e favorire la nascita di nuova vita, con l'intento di sacrificare queste nuove anime in un secondo momento per riportare in vita tutti coloro che avevano pagato il prezzo della salvezza del mondo.
Questa scelta trovò tuttavia opposizione in Venat, la precedente detentrice del titolo di Azem, che invece riteneva che il costo del piano del Consiglio fosse troppo alto e che il nuovo mondo appartenesse alle nuove forme di vita che sarebbero nate su di esso. Questo conflitto sfociò in una guerra, in cui Venat usò se stessa per invocare il primordiale Hydaelyn in contrapposizione a Zodiark: i due si scontrarono apertamente, e la battaglia si concluse con un attacco di Hydaelyn che frantumò la realtà, creando tredici dimensioni alternative con altrettante copie del mondo sorgente, e frammentando Zodiark tra di esse.

La separazione lasciò in vita Emet-Selch a causa di una falla intenzionale nell'attacco di Hydaelyn, e Lahabrea sopravvisse insieme a lui perché si trovava abbastanza vicino, ma anche qualcun altro era sopravvissuto: avendo percepito il conflitto tra la sua gente, Elidibus si era separato da Zodiark e si era creato un nuovo corpo fisico per continuare a svolgere il proprio ruolo nel Consiglio, e anche lui si trovava vicino a Emet-Selch al momento della separazione. Ciò permise ai tre di formare un'alleanza per riportare il loro mondo alla sua antica bellezza, riunendo le dimensioni e resuscitando tutti i loro compagni caduti.
Attraverso numerose ere, Elidibus benedisse persone casuali come eroi, e occasionalmente fu lui stesso a rivestire questo ruolo, dando origine alla leggenda del guerriero della luce e riempiendo i cuori delle persone di speranza: la speranza gli consentì di rimanere in vita senza consumare etere, al contrario di altri primordiali, ma l'intento di questa operazione era anche mantenere bilanciato l'equilibrio tra luce e oscurità nei vari mondi, onde evitare che troppo dell'una o dell'altra finisse per sconvolgerli come era successo nel tredicesimo mondo. Con il tempo, l'obiettivo di Elidibus finì più volte per contrapporsi ai piani dei suoi compagni Ascian.

Gli spoiler finiscono qui.

Profilo[]

Aspetto fisico[]

Come gli altri Ascian, Elidibus si presenta avvolto in un lungo cappotto con cappuccio, e una maschera che lascia scoperta solo la parte inferiore del viso. Tuttavia, a differenza dei suoi simili che portano abiti scuri, i suoi sono bianchi con dettagli dorati e striature viola sulla parte frontale e posteriore. Porta inoltre stivali marroni, anch'essi con dettagli dorati, e guanti neri con lunghi artigli dorati montati sulle prime tre dita. Quando usa i suoi poteri, appare sul suo volto un simbolo simile a quello di Zodiark in Final Fantasy XII.
Durante la storia, Elidibus prende possesso del corpo di alcuni personaggi, in particolare Zenos yae Galvus e Ardbert, ma mantiene le loro fattezze senza cambiamenti degni di nota. Quando possiede Ardbert, parla con la sua voce per ingannare il popolo di Norvrandt, ma ritorna alla sua vera voce quando è scoperto dal guerriero della luce. Nella sua ultima comparsa, perde il proprio corpo fisico e ritorna alle sue sembianze originali, mantenendo anche in questo caso il caratteristico cappuccio bianco che lo differenzia dagli altri abitanti di Amaurot.

Durante l'espansione Endwalker, il giocatore incontra Themis nel passato, prima della separazione del suo mondo: la sua forma originale di antico aveva l'aspetto di un giovane uomo dai lineamenti delicati, con lunghi capelli argentei e occhi color verde acqua, ed era essenzialmente identica a quella del primo Guerriero della luce in cui Elidibus affrontò il giocatore durante Shadowbringers. Come tutti gli antichi, portava un lungo abito, anche questa volta dal raro colore bianco, e una maschera bianca che pendeva attorno al collo quando non era indossata.
Quando è affrontato durante "Anabaseios: The Eleventh Circle", Themis prende l'aspetto di un cavaliere vestito di un'elaborata armatura nera e viola, con un elmo dai lunghi pennacchi bianchi, grandi ali dalle piume verdi e quattro braccia che brandiscono una lunga asta metà bianca e metà nera.

Personalità[]

Elidibus si presenta inizialmente come una figura misteriosa, di cui è difficile comprendere obiettivi e motivazioni. A differenza degli altri Ascian, si mostra sempre educato e diplomatico, e i suoi primi incontri con il giocatore avvengono pacificamente e senza alcuna ostilità da parte sua, e lo stesso vale per le sue interazioni con altri personaggi, come l'imperatore Varis, a cui assicura di non avere interesse ad agire contro di lui nel caso volesse combattere gli Ascian. Allo stesso tempo, Elidibus agisce comunque contro gli interessi del guerriero della luce e dei Discendenti della Settima Alba: in effetti, rappresenta uno dei loro nemici più astuti e pericolosi, e anche se i suoi piani falliscono, riesce sempre a trarne vantaggio in qualche modo. Secondo Emet-Selch, per quanto Elidibus sia "ansiogeno" e "una noia insopportabile", non è uno stupido e raramente le sue scelte sono sbagliate.
Elidibus è un esperto manipolatore, che usa belle parole e mezze verità per convincere gli altri ad abbracciare la causa degli Ascian. Al tempo stesso, possiede la tipica arroganza e l'eccesso di sicurezza dei suoi simili, dimostrato dal fatto che creda di avere un netto vantaggio sul guerriero della luce quando prende possesso del corpo di Zenos, e anche dal fatto che non preveda la possibilità che Zenos possa tornare a reclamare il proprio corpo: entrambe queste mancanze gli si rivoltano inevitabilmente contro, costringendolo alla fuga. Nel suo ultimo scontro con il giocatore, Elidibus si rende conto troppo tardi di averlo sottovalutato, e che quello che avrebbe potuto essere un fondamentale alleato si è rivelato la più grande minaccia contro gli Ascian.

Pur agendo spesso in contrasto con gli altri Ascian, Elidibus è tanto fedele alla causa quanto lo sono loro, e l'unica vera differenza tra loro sono i metodi. Vede se stesso come un eroe, e considera gli abitanti del mondo post-separazione come frammentati e imperfetti, e pertanto incapaci di comprendere le sue vere motivazioni. Per questo motivo, Elidibus è ligio al punto dell'ossessione al suo obiettivo di riportare il mondo al suo stato originario, ma la vera sorpresa è che, a causa del suo stato di primordiale, con il tempo si è dimenticato perché: anche se conosce gli Ascian, non ricorda più i veri volti dietro le loro maschere, e questo crea in lui un conflitto che cerca di ignorare, in quanto sa che tentare di ricordare lo allontanerà soltando dal suo obiettivo.
Dopo essere stato sconfitto, prima che la sua anima sia imprigionata, Elidibus riesce a ricordare le ragioni dietro il suo obiettivo, ed è felice di poter finalmente vedere la luce di un nuovo giorno, pur lamentando il fatto che i suoi fratelli non saranno con lui a godersela. Nell'espansione Endwalker, dopo la sconfitta di Zodiark, Elidibus offre un ultimo aiuto al giocatore, cercando insieme a lui un modo per fermare gli Ultimi Giorni senza il primordiale: in questa occasione, rivela di aver recuperato tutti i ricordi, inclusi quelli del loro primo incontro nel passato prima della separazione, e nei suoi ultimi momenti ringrazia il guerriero della luce per aver salvato le anime del suo popolo, e gli chiede di continuare a proteggere il pianeta in sua vece mentre lui si riunisce ai suoi fratelli nell'aldilà.

Prima della separazione, Themis era un ragazzo ottimista e allegro, che idolatrava gli altri membri del Consiglio dei Quattordici e li considerava la sua famiglia. Già allora era molto ligio al suo dovere, ma anche piuttosto insicuro, e pur avendo l'intelligenza di capire che il guerriero della luce è la persona che i suoi superiori avevano predetto sarebbe venuta ad aiutarlo, aveva anche difficoltà a capire certe frasi idiomatiche, come quando non capì che la madre di Erichthonios era morta dal modo in cui gli venne detto.
Dopo essersi separato dal cuore di Zodiark, il suo ottimismo fu sostituito da una profonda malinconia, unita a un instancabile desiderio di salvare il suo popolo a dispetto della sua progressiva amnesia.

Gameplay[]

Elidibus è affrontato un totale di tre volte nel corso della storia principale, ma mai nella sua vera forma di Ascian. Il primo scontro con lui avviene in "A Requiem for Heroes", l'ultima missione dell'espansione Stormblood, in cui combatte nel corpo di Zenos in modo simile allo scontro con quest'ultimo ad Ala Mhigo: nella prima fase dello scontro, il giocatore controllerà Hien e sarà assistito da Yugiri e Lyse, mentre nella seconda riprenderà il controllo del suo personaggio.
Gli altri due scontri avvengono nelle ultime fasi dell'espansione Shadowbringers: il primo avviene durante la missione "Faded Memories", in cui combatte nel corpo di Ardbert, il secondo avviene nella prova "The Seat of Sacrifice", in cui assume le sembianze del Guerriero della luce originale del primo, chiamando ad assisterlo diversi altri guerrieri e utilizzando abilità Limite in modo simile al giocatore. Di questa prova è disponibile anche una versione opzionale a difficoltà Extreme.

La sua incarnazione originale Themis è affrontata nel raid "Anabaseios: The Eleventh Circle", terzo e penultimo round della terza tranche di scontri legati al Pandæmonium. Di questa prova è disponibile anche una versione opzionale a difficoltà Savage.

Dietro le quinte[]

Come tutti i membri del Consiglio dei Quattordici, Elidibus prende il suo nome da un personaggio del mondo di Ivalice, per l'esattezza da un leggendario stregone che riuscì a imbrigliare il potere dell'auralite del Serpentario e ottenere il potere di Zodiark.

Etimologia[]

Come gli altri membri del Consiglio dei Quattordici, il vero nome di Elidibus è preso da una divinità della mitologia greca: Temi è una Titanide, figlia di Gea e Urano, associata all'ordine, alla giustizia e al diritto. Temi è stata una delle mogli del nipote Zeus, e con lui generò le Ore e le Moire.