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Icona Gabranth 1 Gabranth: Perché rinunci a ciò di cui devi avere più cura?
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Ex SOLDIER di 1ª classe, abbandona il corpo militare d'élite Shinra per diventare mercenario. Su consiglio di Tifa, sua amica d'infanzia, viene reclutato dal gruppo anti-Shinra Avalanche. Cloud accetta di mettere la sua inseparabile spada potens al servizio dei ribelli, ma al contrario dei suoi nuovi compagni non sembra interessato a difendere il pianeta: per lui è solo un lavoro, o almeno così crede.

Cloud Strife è un personaggio ricorrente nella serie di Final Fantasy VII. Durante i primi minuti della sua comparsa originale, è introdotto al giocatore come Ex-SOLDIER.

Inizialmente un arrogante e orgoglioso mercenario, è assoldato dal gruppo eco-terrorista Avalanche, al quale si è presentato come un ex componente del corpo militare SOLDIER, ma non ha alcun interesse verso i loro obiettivi e rimane loro alleato solo per i soldi pattuiti e la promessa fatta alla sua amica d'infanzia Tifa. In realtà, dietro la sua facciata indifferente si nasconde una mente confusa e traumatizzata dal ricordo dell'incidente che ha distrutto la sua casa.

Cloud è il protagonista principale dell'originale Final Fantasy VII, e per estensione del progetto Final Fantasy VII Remake, ma svolge ruoli più o meno di rilievo anche in altri titoli collegati. È protagonista anche del film seguito Final Fantasy VII: Advent Children, durante il quale percorre un difficile cammino interiore che lo porterà a riavvicinarsi agli amici da cui si era allontanato, mentre appare in ruoli di supporto in Before Crisis -Final Fantasy VII-, Dirge of Cerberus -Final Fantasy VII- e, soprattutto, Crisis Core -Final Fantasy VII-, in cui è esplorato il particolare rapporto che lo legava all'eroico SOLDIER Zack Fair.
Cloud è considerato uno dei personaggi più popolari e iconici della saga di Final Fantasy, al punto che è apparso, direttamente o indirettamente, in un gran numero di altri titoli. Apparso come personaggio segreto in Final Fantasy Tactics, è poi stato scelto come primo rappresentante di Final Fantasy VII nell'universo di Dissidia Final Fantasy, e da allora è apparso nuovamente in numerosi titoli spin-off. Compare inoltre in diversi capitoli della serie parallela di Kingdom Hearts.

Storia[]

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Infanzia[]

Cloud nacque nel villaggio di Nibelheim, in mezzo alle montagne, cresciuto unicamente dalla madre Claudia a causa dell'improvvisa scomparsa del padre. Viveva proprio di fianco alla casa di una bambina di nome Tifa, poco più giovane di lui, ma non faceva parte del suo gruppo di amici a causa degli altri bambini che le stavano intorno, con cui non riusciva a fare amicizia. A causa di ciò, Cloud sviluppò un complesso di superiorità, per il quale si sentiva più maturo e serio degli altri, ma questo lo portò anche a temere di non piacere a Tifa.

Quando Cloud aveva nove anni, la madre di Tifa morì, e la ragazzina affermò di poterla rivedere scalando il monte Nibel. Il bambino la seguì fino al ponte sospeso, ma quando fu a pochi passi dal raggiungerla esso cedette, e i due caddero nel dirupo sottostante: Cloud si graffiò solo le ginocchia, ma Tifa subì ferite più gravi, e il padre della bambina gli proibì di avvicinarsi a lei. Cloud ebbe un profondo senso di colpa per non essere riuscito a proteggere la sua amica, ed esternò la propria rabbia verso se stesso litigando facilmente con gli altri, ma in seguito la volontà di non ripetere mai più quell'errore lo spinse a cambiare completamente vita.
All'età di tredici anni, dopo aver saputo delle grandi prodezze dell'eroe Sephiroth, il ragazzo decise di arruolarsi nell'esercito della Shinra ed entrare nell'élite dei SOLDIER. Una notte, si incontrò segretamente con Tifa vicino al pozzo al centro di Nibelheim, dove le promise che al suo ritorno sarebbe stato un SOLDIER, e l'avrebbe salvata se mai si fosse trovata in difficoltà. La primavera seguente, Cloud partì alla volta di Midgar.

Nell'esercito Shinra[]

Nonostante il suo impegno e le sue ambizioni, Cloud non riuscì a entrare in SOLDIER e fu arruolato nella fanteria ordinaria della Shinra, e per l'imbarazzo non si mise più in contatto con nessuno a Nibelheim. Il 28 giugno del 0001, l'unità a cui Cloud era stato assegnato fu incaricata di scortare la ricercatrice Rayleigh, nel mirino dell'organizzazione anti-Shinra chiamata Avalanche. La missione era un passo dal fallimento, ma l'intervento dei Turks salvò la vita a Cloud e Rayleigh. Durante l'incidente, Cloud si trovò senza proiettili e affrontò un nemico con una spada, dimostrando un talento naturale nell'uso dell'arma.

Qualche settimana dopo, il quindicenne Cloud fu assegnato come scorta durante una missione speciale nei pressi di Modeoheim. Qui incontrò un SOLDIER di 1ª classe di nome Zack, qualche anno più vecchio di lui, e tra i due fu subito intesa quando scoprirono di venire entrambi da un'area di campagna il cui unico luogo d'interesse era un reattore mako: Zack veniva infatti da Gongaga, un villaggio molto simile a Nibelheim.
Raggiunto l'obiettivo, un vecchio impianto di estrazione mako, i due incontrarono il SOLDIER Genesis e il professor Hollander, fuggiti dalla Shinra, e Cloud inseguì quest'ultimo fino al vicino villaggio, dove però fu messo fuori combattimento da Angeal Hewley, un altro SOLDIER disertore. Zack regolò i conti con Angeal da solo, mentre Cloud catturò Hollander con l'aiuto del Turk Tseng.

Per tutto il corso dell'anno successivo, Cloud continuò ad allenarsi seguendo gli incoraggiamenti di Zack: se si fosse impegnato a fondo, forse un giorno avrebbe potuto davvero entrare in SOLDIER. I due si rincontrarono successivamente agli inizi del settembre 0002, quando le forze di Genesis attaccarono il porto di Junon per liberare Hollander. La missione più importante della vita di Cloud fino a quel momento ebbe però luogo qualche giorno più tardi: il 22 settembre, il ragazzo fu scelto per accompagnare Zack e persino l'eroico Sephiroth in una missione top secret. Destinazione: Nibelheim.

L'incidente di Nibelheim[]

Dopo un lungo viaggio in elicottero e in camion, che Cloud passò prevalentemente in un angolo in preda alla nausea, il gruppo raggiunse finalmente il villaggio di Nibelheim. Cloud non aveva il coraggio di affrontare i suoi concittadini, perciò nascose la propria identità indossando sempre l'elmetto, e quando scoprì che Tifa avrebbe fatto loro da guida, si imbarazzò ancora di più. L'unica persona a cui si rivelò fu sua madre, con cui passò la maggior parte della sua permanenza nel villaggio.

Il mattino seguente, il gruppo partì alla volta del monte Nibel e raggiunse con qualche difficoltà il vicino reattore, dove Cloud ricevette l'ordine di sorvegliare l'entrata e non far entrare Tifa. Zack e Sephiroth scoprirono che all'interno del reattore erano conservate delle capsule contenenti delle orribili creature, risultato dei primi esperimenti del progetto Jenova: il nome non era affatto estraneo a Sephiroth, in quanto era il nome della madre che non aveva mai conosciuto. All'esterno, Cloud fu messo fuori combattimento da Genesis, misteriosamente riapparso, e fu portato al sicuro in città da Tifa e Zack una volta finiti i controlli.
Al suo risveglio, Cloud si sentì mortificato per aver fallito ancora una volta, ma era comunque sollevato dal fatto che Tifa non avesse scoperto la sua identità. Mentre la ragazza chiedeva a Zack se non ci fosse qualche ragazzo biondo tra i SOLDIER, Cloud tornò a casa da Claudia, che lo viziava come non faceva da anni: quelli sarebbero stati gli ultimi giorni felici che il ragazzo avrebbe passato con la propria madre.

Il gruppo si trattenne a Nibelheim per la settimana successiva, durante la quale Sephiroth si chiuse nei sotterranei della residenza Shinra dove alloggiava, immergendosi nella lettura degli scritti del professor Gast in merito al progetto Jenova e scoprendo la verità sul proprio passato. Il primo ottobre 0002, Sephiroth impazzì e diede alle fiamme il villaggio di Nibelheim, uccidendo vari abitanti nel processo. Cloud osservò inerme sua madre inghiottita dalle fiamme e dalle macerie della sua casa e, infuriato, inseguì Sephiroth fino al reattore del Nibel. Quando il ragazzo entrò nella struttura, trovò Tifa svenuta e Zack a malapena cosciente. Il ragazzo prese la grossa spada di Zack ed entrò nella sala di Jenova, dove Sephiroth era fermo a contemplare l'orrenda creatura, sigillata in una vasca di mako. Approfittando della distrazione, il ragazzo si avvicinò al SOLDIER e gli piantò con forza la spada nella schiena.
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Cloud solleva Sephiroth.

Tornato a prestare soccorso a Tifa e Zack, Cloud vide Sephiroth ancora vivo uscire dalla sala con la testa di Jenova in mano. Istintivamente, lo attaccò di nuovo, ma il SOLDIER non si lasciò prendere alla sprovvista un'altra volta, e gli restituì il favore impalandolo con la sua lunga spada Masamune. Con grande sorpresa di Sephiroth, Cloud afferrò la spada conficcata nel suo petto e, con una forza mai vista, la usò come leva per sollevare l'incredulo spadaccino e scagliarlo nel pozzo del reattore, provocando così la sua morte. Dopo quest'atto incredibile, Cloud collassò al suolo vicino a Zack.

Sephiroth fu dichiarato morto in azione, e la stessa dichiarazione avvenne anche per Zack e Cloud, ma le cose in realtà andarono molto diversamente. I due, assieme ad altri sopravvissuti all'incendio, furono presi dagli scienziati della Shinra alle dipendenze del professor Hojo, e furono portati nel laboratorio sotto la residenza Shinra, dove toccò loro un destino peggiore della morte: Hojo inoculò cellule di Jenova nei superstiti per un esperimento sulla teoria dell'Unione. Mentre la maggior parte dei soggetti reagiva alle cellule manifestando visioni di Sephiroth, Zack e Cloud non mostrarono reazioni particolari: Zack era già abituato alle cellule grazie al trattamento per diventare un SOLDIER, mentre Cloud entrò in uno stato comatoso. Entrambi furono bollati come fallimenti e sistemati dentro due vasche di mako.

In fuga[]

Quattro anni dopo l'incidente di Nibelheim, il 19 dicembre 0006, Cloud fu liberato dalla vasca di mako da Zack, che era riuscito a uscirne da solo. A causa della pesante intossicazione da mako, il ragazzo era debole e in stato semicomatoso. Zack lo portò fuori dal sotterraneo e gli mise una vecchia divisa da SOLDIER 1ª classe al posto dei vecchi abiti intrisi di mako. Dopo essere sfuggito ai soldati Shinra che presidiavano la zona, Zack recuperò una moto e fuggì lontano con Cloud nel sidecar. Mentre viaggiavano, Zack parlava spesso all'amico di ciò che intendeva fare una volta tornato a Midgar: sarebbe tornato dalla sua ragazza e poi sarebbe diventato un mercenario, e Cloud avrebbe potuto combattere ancora al suo fianco.
Qualche mese dopo, Cloud e Zack si ritrovarono inseguiti non solo dall'esercito Shinra che li voleva morti, ma anche da Genesis: il SOLDIER era infatti convinto che i due fossero stati infusi con le cellule di Sephiroth, che il professor Hollander credeva potessero fermare il decadimento che affliggeva le cellule instabili di Genesis e dei suoi cloni. Zack dovette quindi proteggere Cloud dalle decine di cloni che volevano le sue cellule. Anche se non partecipò direttamente agli eventi, Cloud era presente quando Zack sconfisse Genesis una volta per tutte.

Zack übergibt sein Meisterschwert

Il passaggio del testimone.

Tu sarai... la prova che ho vissuto. Il mio onore, i miei sogni... Sono tuoi ora.
—Zack a Cloud

Dopo quasi un anno passato a fuggire, la corsa dei due si fermò a pochi passi da Midgar nel settembre 0007. L'esercito Shinra braccò il duo nelle lande, e Zack nascose Cloud vicino a delle rocce per contrattaccare personalmente: il ragazzo ebbe un breve momento di lucidità quando vide l'amico andare via, ma non riuscì a fare nulla se non tendergli debolmente la mano mentre si allontanava da lui. Alla fine di un violento scontro, Zack fu crivellato di colpi dai soldati rimasti e lasciato a morire su una rupe. Cloud si risvegliò poco dopo e lo trovò a terra in una pozza di sangue.
Il ragazzo, ancora debole, si trascinò verso Zack: il SOLDIER era ancora vivo, ma ormai vicino a esalare l'ultimo respiro. Zack trasse Cloud a sé e gli disse di non piangere, ma di continuare a vivere per lui e raccontare la sua storia ai posteri: come prova della sua esistenza, Zack donò a Cloud la sua spada potens, il simbolo del suo onore e dei suoi sogni, e gli disse che ora sarebbe stato il suo lascito vivente. L'eroico e altruista SOLDIER morì dopo aver pronunciato queste parole, e Cloud, trovatosi da solo, proseguì faticosamente verso Midgar con la spada potens in mano.

Per effetto del trauma subito a causa dell'incidente di Nibelheim e delle cellule di Jenova che aveva in corpo, Cloud subì quel giorno una drastica trasformazione: la sua mente si concentrò sulle prodezze di Zack, i suoi ricordi di Tifa e la sua immagine ideale di un SOLDIER, creando nuovi ricordi e una nuova personalità. Si convinse quindi di essere stato realmente un SOLDIER, di aver accompagnato Sephiroth in missione a Nibelheim, e di aver compiuto numerose imprese realmente compiute da Zack, come se Zack non fosse mai esistito.
Cloud arrivò, confuso e delirante, alla stazione ferroviaria dei bassifondi del settore 7 di Midgar, dove fu trovato da Tifa, che era sopravvissuta e si era trasferita in città. Vedendo la sua amica, il ragazzo tornò lucido, ma aveva ricordi confusi su quello che era successo cinque anni prima e aveva spesso blackout mentali. Quando Cloud disse a Tifa di voler diventare un mercenario, la ragazza lo convinse a farsi assumere da una cellula dell'Avalanche capeggiata da Barret Wallace, a cui anche lei si era unita da qualche tempo, ed evitò di parlare ancora dell'incidente.

Continuità originale[]

Mercenario per l'Avalanche[]

Il 9 dicembre 0007, Cloud accompagnò Barret, Biggs, Wedge e Jessie durante il loro attacco al reattore mako del settore 1. Il ragazzo tenne a precisare di non avere alcun interesse per la causa del gruppo e di essere lì solo per i soldi, cosa che spinse Barret a trattarlo con diffidenza. Cloud dimostrò comunque la propria lealtà piazzando personalmente la bomba sulla pompa del reattore, fermandosi solo per un attimo a causa di un improvviso ricordo del reattore di Nibelheim.
La missione fu un completo successo, e il gruppo si separò temporaneamente per le strade del settore 8. Cloud incrociò una ragazza vestita di rosa, che vendeva fiori in corso Loveless e sembrava totalmente impassibile davanti al pandemonio causato dall'esplosione, e la incoraggiò a trovare riparo prima di trovarsi circondato da un drappello di soldati Shinra. Dopo aver avuto un altro flash, Cloud seminò i soldati su un treno diretto al settore 7, si riunì con il gruppo e si preparò a tornare alla base: il bar Settimo cielo.

Cloud rientrò nel locale di Tifa senza dire una parola, mentre il resto dell'Avalanche festeggiava la riuscita dell'attentato. Approfittando di un momento di calma dopo aver discusso con Barret e ricevuto i guil concordati, Cloud disse a Tifa che se ne sarebbe andato. La ragazza lo convinse però a restare, ricordandogli la promessa che si erano scambiati quella sera di tanti anni prima a Nibelheim, e convinse anche Barret a riassumerlo nel gruppo.
L'indomani, Cloud accompagnò Barret e Tifa verso il reattore del settore 5 per un secondo attacco, ma questa volta avvenne un imprevisto: all'uscita, il gruppo fu circondato dalle guardie e accolto dal Presidente Shinra in persona. Il presidente scatenò una nuova arma sperimentale contro il gruppo, e l'esplosione che seguì sbalzò Cloud dalla passerella su cui si trovava, facendolo precipitare nel vuoto sottostante.

Bodyguard e travestito[]

Cloud si risvegliò in uno spiazzo erboso pieno di fiori, dentro una chiesa nei bassifondi del settore 5, e si trovò davanti la ragazza che vendeva i fiori nel settore 8, di nome Aerith. I due non fecero in tempo a finire le presentazioni, che un uomo dai capelli rossi entrò nella chiesa assieme a dei soldati: Aerith chiese a Cloud se le potesse fare da guardia del corpo, offrendogli di uscire insieme come incentivo. Cloud non seppe cosa rispondere, ma osservando meglio l'uomo riconobbe la sua divisa: era un Turk. Capendo che Aerith aveva veramente bisogno di protezione, Cloud la scortò fin sul tetto della chiesa e i due seminarono i soldati muovendosi sui tetti.
Dopo aver raggiunto il centro dei bassifondi del settore 5, Cloud accompagnò Aerith fino alla sua casa, dove conobbe sua madre Elmyra, che lo ringraziò per aver protetto sua figlia. Finite le presentazioni, Cloud cercò di tornare al settore 7, ma Aerith insistette per accompagnarlo. Elmyra cercò di calmare la situazione proponendo di passare la notte in casa e ripartire la mattina seguente, e sistemò Cloud nella stanza degli ospiti. Riposandosi sul letto, Cloud rievocò un lontano ricordo del suo ritorno a Nibelheim, quando sua madre gli suggeriva di sistemarsi con una brava ragazza, magari più grande, che sapesse tenerlo a bada.
Uscendo dalla sua stanza di nascosto, Cloud fece per andarsene, incoraggiato anche da Elmyra che non voleva che sua figlia corresse rischi standogli vicino, ma non fece in tempo ad arrivare alle porte del settore 6, che trovò subito Aerith ad aspettarlo. Capendo che non si sarebbe liberato di lei tanto facilmente, decise di attraversare le rovine del settore 6 assieme a lei, e i due arrivarono a un vecchio parco giochi abbandonato, dove si fermarono a chiacchierare. Cloud disse ad Aerith di essere stato un SOLDIER di 1ª classe, e la ragazza gli rispose che anche il suo ex fidanzato lo era, ma quando lui le chiese chi fosse questo ragazzo, lei indugiò.

Il discorso fu fermato quando una carrozza trainata da un chocobo arrivò dalle porte del settore 7: con gran sorpresa di Cloud, sopra c'era Tifa, vestita con un provocante abito viola. Aerith e Cloud seguirono il carro fino al mercato murato, dove scoprirono che Tifa era stata selezionata per essere la potenziale sposa di Don Corneo, l'uomo che controllava tutta la malavita dei bassifondi di Midgar. Poiché solo le donne potevano entrare nel palazzo di Corneo, Cloud si rifiutò di lasciare andare Aerith da sola, ma la ragazza, con un sorriso sbarazzino, gli propose una soluzione alternativa: entrare anche lui... vestito da donna!
Pur di salvare la sua amica, Cloud girò il mercato murato in cerca degli oggetti necessari per passare per una donna credibile, e il travestimento gli permise di entrare nel palazzo insieme ad Aerith, dove finalmente potè ricongiungersi con Tifa. Dopo un momento di imbarazzo, Tifa spiegò a Cloud di essere lì per estorcere informazioni a Corneo sulla Shinra, e il ragazzo decise di aiutarla. Dopo aver ingannato Corneo, il trio lo accerchiò sul suo letto, e Cloud gli ordinò di dirgli che cosa aveva in mente la Shinra, minacciandolo di mozzargli "l'equipaggiamento" se non avesse parlato. Terrorizzato da una tale prospettiva, Corneo affermò di essere stato incaricato di trovare il nascondiglio dell'Avalanche, e rivelò che la Shinra pianificava di schiacciare letteralmente l'Avalanche... sotto la piattaforma del settore 7!

Scontro diretto con la Shinra[]

Cloud, Aerith e Tifa rimasero pietrificati dalla rivelazione di Corneo, ma non fecero in tempo a fuggire dalla villa che il Don attivò una botola che li fece finire nelle fogne, in compagnia di uno dei suoi mostri. Dopo averlo sconfitto, il gruppo si fece strada fino all'uscita delle fogne e al cimitero dei treni, fino a raggiungere la base del pilastro che sosteneva la piattaforma del settore 7. Il suono degli spari indicava che il piano della Shinra era già iniziato, e Barret stava guidando un contrattacco assieme al resto dell'Avalanche.
Cloud assistette impotente alla morte di Wedge, Biggs e Jessie, e si precipitò insieme a Tifa sul pilastro, mentre Aerith si occupava di trarre in salvo la figlia di Barret, Marlene. Sulla cima del pilastro, Cloud e Tifa trovarono Barret intento a sparare a un elicottero della Shinra, dal quale scese il Turk dai capelli rossi che Cloud aveva incontrato alla chiesa di Aerith, Reno. Il gruppo lo affrontò, ma non bastò a impedire la caduta del pilastro, e come se non bastasse anche Aerith fu rapita dai Turks senza che potessero fare nulla.

Cloud, Barret e Tifa non poterono far altro che fuggire, mentre la piattaforma crollava dietro di loro radendo al suolo ogni cosa e causando centinaia di vittime. Il gruppo si ritrovò al sicuro nel settore 6 e raggiunse la casa di Aerith, dove la ragazza aveva fatto portare Marlene prima di essere catturata. Elmyra rivelò al gruppo che la Shinra cercava Aerith perché era l'ultimo Antico vivente, e Cloud promise di riportarla a casa: era il momento di attaccare la Shinra direttamente.
Dopo aver scalato l'enorme parete del settore 6, il gruppo si trovò finalmente davanti all'obiettivo, il palazzo Shinra. All'interno dell'enorme edificio, il gruppo arrivò ai piani alti proprio mentre il consiglio direttivo si stava riunendo per discutere gli ultimi eventi, e origliando dall'impianto di areazione, Cloud scoprì che Aerith era detenuta nel laboratorio del professor Hojo. Dopo aver ottenuto l'accesso al piano successivo, il gruppo osservò alcuni dei soggetti dei test di Hojo, tra cui una curiosa bestia dal pelo rosso e una vecchia conoscenza di cloud: Jenova. A vedere la creatura, Cloud ebbe un'altra visione e rievocò ricordi dell'incidente di Nibelheim. Poco dopo, il gruppo salvò Aerith prima che Hojo potesse iniziare gli esperimenti, e si alleò anche con il curioso animale, una creatura intelligente di nome Red XIII, ma quando si diede alla fuga fu intercettato dai Turks sull'ascensore, e successivamente imprigionato nell'area di detenzione del laboratorio.

Quella sera, Cloud fu svegliato da una voce misteriosa, e quando si rialzò trovò la porta della sua cella aperta e la guardia uccisa. Dopo aver liberato gli altri, raggiunse la sala dei test, dove trovò tutto sporco di sangue e la capsula che conteneva Jenova aperta e vuota: sembrava che la creatura si fosse animata e si fosse fatta strada ai piani superiori. Seguendo la scia di sangue, il gruppo arrivò fino all'ufficio del presidente Shinra, dove lo trovò morto, con un'arma fin troppo familiare conficcata nella schiena: era la Masamune di Sephiroth.
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Cloud in fuga sulla motocicletta.

Prima che potessero chiedersi cosa fosse successo, il figlio di Shinra, Rufus, arrivò in elicottero per reclamare l'eredità di suo padre. Il nuovo leader propose a Cloud una collaborazione per fermare la nuova minaccia di Sephiroth, ma quando il giovane rispose con la spada risalì sull'elicottero e sfuggì alla sua portata. Cloud si riunì al gruppo nell'atrio del palazzo Shinra, dove rubò la Hardy-Daytona esposta al terzo piano e fuggì sulla tangenziale affiancato dagli altri, a bordo di un camioncino.

La scoperta che Sephiroth era tornato accese in Cloud la determinazione di ritrovarlo per sconfiggerlo nuovamente: era ora di porre fine una volta per tutte ai suoi incubi. Una volta seminate le forze della Shinra, il gruppo si calò dalla piattaforma e partì alla ricerca del nuovo nemico, lasciandosi alle spalle Midgar.

Alla ricerca di Sephiroth[]

Mentre il gruppo sostava presso la cittadina di Kalm, Cloud raccontò la propria versione di ciò che accadde cinque anni prima a Nibelheim: il racconto era più coerente dell'ultima volta che aveva provato a parlarne, ma aveva comunque qualche lacuna. Tifa rimase in silenzio, sapendo di ricordare molto diversamente quegli eventi, e Barret fece molta fatica a crederci anche se era la prima volta che ne sentiva parlare.
Il giorno successivo, il gruppo si rimise in marcia. Attraversando la miniera di Mithril, ebbero un altro incontro con il Turk Tseng e la nuova recluta Elena, e quest'ultima si lasciò sfuggire che Sephiroth era diretto a Junon. Quando arrivarono a Junon bassa, Cloud salvò una bambina di nome Priscilla da un mostro marino, e dopo averla rianimata con la respirazione bocca a bocca, non senza un po' di imbarazzo, ottenne da lei un passaggio per i piani superiori della città, tramite il suo amico delfino. Il gruppo passò la notte a casa di Priscilla prima di proseguire, ma Cloud non riuscì a dormire bene: una voce in sogno gli parlava, dicendogli di chiedere a Tifa cosa successe davvero quella fatidica notte a Nibelheim. Il giorno dopo, Cloud provò a chiedere qualcosa alla sua amica, ma ancora una volta lei sviò la questione.

Dopo essersi camuffato da soldato ed essersi infiltrato nella parata in onore di Rufus, Cloud assicurò al gruppo un passaggio su una nave in partenza per Costa del Sol. Dopo aver riposato nel resort della località balneare, il gruppo fece tappa a Gongaga, dove Cloud sentì per la prima volta il nome di Zack dopo averlo cancellato dalla propria memoria: era lui il primo amore di Aerith, e anche Tifa sembrava conoscerlo, ma entrambe non sembravano voler rivelare di più. Il gruppo passò poi da Corel nord e dal Gold Saucer, dove fece l'incontro con un bizzarro gatto robot di nome Cait Sith, che si unì a loro di prepotenza. Poco dopo, Barret fu accusato di aver commesso un massacro nel parco e il gruppo fu confinato nella prigione di Corel, ma per fortuna il malinteso si risolse e il manager del Gold Saucer fece dono al gruppo di un fuoristrada, con il quale poterono spostarsi più velocemente.
Il fuoristrada si guastò nei pressi di Canyon Cosmo, il luogo natale di Red XIII, e mentre aspettava le riparazioni Cloud venne a conoscenza di importanti informazioni sullo stato del pianeta e sulla storia del flusso vitale. Il viaggio prese un'altra brusca piega quando il gruppo arrivò dove avrebbe dovuto trovarsi Nibelheim... e scoprì con sorpresa che il villaggio era ancora perfettamente intatto. Nessuno dei locali sembrava riconoscere Cloud o Tifa o ricordare nessun incidente cinque anni prima, rendendo la confusione di Cloud sui propri ricordi ancora più forte. In realtà, i superstiti dell'incidente su cui Hojo aveva fatto esperimenti erano ancora in giro per il villaggio, come misteriose figure incappucciate: uno di essi indirizzò Cloud verso il sotterraneo della residenza Shinra, dove il giovane ebbe una visione di Sephiroth che lasciò un criptico messaggio sulla misteriosa Unione.

Dopo aver ottenuto un trasporto marino di fortuna a Rocket Town con l'aiuto del pilota Cid Highwind, il gruppo tornò al Gold Saucer, dove aveva scoperto trovarsi un oggetto molto importante per il loro viaggio: la pietrachiave. Risolta la questione, il gruppo fu costretto a passare la notte nel parco, poiché la funicolare verso l'esterno era rotta. Sfortunatamente, quella fu l'occasione per Cait Sith di tradire il gruppo, rivelando di essere una spia della Shinra e consegnando la pietrachiave a Tseng.
La Shinra non fu in vantaggio a lungo, però, perché Tseng fu gravemente ferito da Sephiroth proprio all'ingresso del tempio degli Antichi, la struttura per cui la pietrachiave apriva la via. Il Turk restituì la sfera a Cloud, che si addentrò nel tempio insieme al gruppo. Nel cuore dell'edificio, il gruppo incontrò nuovamente Sephiroth, che rivelò di voler usare la potente materia nera per richiamare la magia suprema Meteora. Questa notizia fu sufficiente per definire meglio l'obiettivo di Cloud: portare la materia nera al sicuro lontano da Sephiroth.
Cait Sith, per farsi perdonare di aver fatto il doppio gioco con i Turks, si sacrificò per ottenere la materia nera, ma con il conseguente crollo del tempio degli Antichi, Cloud e Aerith furono sbalzati lontano e persero i sensi. Quando Cloud si risvegliò mise le mani sulla preziosa sfera, Sephiroth apparve davanti a lui e gli ordinò di consegnargliela: a causa delle cellule di Jenova che Cloud aveva in corpo, Cloud era sensibile al controllo di Sephiroth sulla sua mente, e a nulla valsero i tentativi di resistenza del ragazzo, che davanti al leggendario SOLDIER sembrava solo un bambino impaurito. Con la materia nera in mano al nemico, Cloud rimase solo in uno stato confusionale, e in preda a un raptus si lanciò contro Aerith, che si era appena risvegliata, e fu fermato solo dall'intervento di un nuovo Cait Sith, inviato in sostituzione del precedente.

Cloud dormì per diverso tempo: Aerith gli apparve in sogno, dicendogli di lasciare che lei si occupasse di Sephiroth. Quando il ragazzo si svegliò, la sua amica non c'era più: Tifa e Barret gli rivelarono che era andata da sola in un luogo dove potesse risolvere la situazione, e gli dissero che da quel momento in poi gli sarebbero stati più vicini in caso avesse avuto un'altra crisi. Cloud volle però ritrovare Aerith, e insieme al gruppo attraversò la foresta addormentata fino a raggiungere la capitale dimenticata, l'antica capitale del popolo Cetra.
Arrivato all'interno della città, Cloud si addentrò nel complesso sotterraneo, fino a trovare Aerith che pregava presso un piccolo altare rialzato. Quando il giovane si avvicinò alla ragazza, Sephiroth attaccò ancora una volta la sua mente: Cloud si sforzò di resistere, ma il suo braccio si muoveva da solo e si preparava a colpire Aerith con la spada potens. Cloud si fermò solo quando Tifa e gli altri lo chiamarono a gran voce, ma ciò non bastò... Davanti ai suoi occhi increduli, Sephiroth discese rapido dall'alto e trafisse Aerith con la sua Masamune, uccidendola sul colpo.

Cloud prese Aerith tra le braccia, sopraffatto da rabbia e dolore, ma ormai non c'era più nulla da fare: l'ultima discendente dei Cetra, e la donna per cui aveva iniziato a provare qualcosa di più profondo dell'amicizia, era morta; non avrebbe più potuto parlare, ridere, piangere o arrabbiarsi. Sephiroth rise davanti alla disperazione di Cloud, insinuando che non si sentisse veramente così, perché in realtà era solo un burattino senza emozioni nelle mani di Jenova.
Dopo aver scacciato Sephiroth, Cloud prese il corpo di Aerith e, in lacrime, lo depose nel lago vicino alla città, dove esso si unì al flusso vitale. Ricongiuntosi con gli altri, il giovane affermò di essersi ormai reso conto di non aver mai agito completamente di sua volontà nella sua ricerca di Sephiroth: forse sarebbe stato meglio per lui fermarsi lì e non proseguire, ma non poteva permetterselo sapendo quello che Sephiroth aveva fatto e aveva in mente di fare. Chiese perciò ai suoi compagni di accompagnarlo, e di fermarlo nel caso Sephiroth prendesse ancora il controllo della sua mente. La tappa successiva era il cratere nord.

Perso nel flusso vitale[]

FMVCloud

Cloud in FMV.

Arrivato a destinazione, Cloud trovò nuovamente le figure incappucciate incontrate a Nibelheim, che procedevano lentamente verso l'interno del cratere. Ad attenderle c'era Sephiroth, che le uccise una dopo l'altra senza proferire parola: comunicando mentalmente con Cloud, Sephiroth gli disse che l'Unione era cominciata, e Cloud capì che quello che avevano seguito fino ad allora non era realmente Sephiroth, ma Jenova con le sue sembianze. Cloud riuscì finalmente a recuperare la materia nera, e la affidò ai suoi amici per essere sicuro di non avere nulla che Sephiroth potesse usare a proprio vantaggio: lui si trovava nel cratere, poteva sentirlo nelle ossa.
Accompagnato da Tifa, Cloud si addentrò in profondità oltre il vortice che circondava il cratere, ma quello che si trovò di fronte non era ciò che si aspettava: era una visione di quel giorno in cui tornò a Nibelheim con Sephiroth, ma quello che stava accompagnando il leggendario SOLDIER... non era lui. Il ragazzo cercò di ignorare le immagini che gli passavano davanti agli occhi, ma la vista di quell'uomo dai capelli neri dove avrebbe dovuto esserci lui lo disturbava. Sephiroth gli disse che non era mai stato realmente lì, che era solo un esperimento fallito di Hojo, al quale Jenova aveva dato un'identità basata su qualcuno che Tifa ricordava con il nome di Cloud. La sua mente iniziò a riempirsi sempre più di dubbi, e cominciò a chiedersi cose che fino a poco prima gli sembravano scontate: come era entrato in SOLDIER? E quando? Era davvero tutto solo nella sua testa? Chi era davvero?

Proprio in quel momento, l'illusione si dissolse, e Cloud si ritrovò in una grande caverna piena di cristalli di mako, con il corpo di Sephiroth che riposava a diversi metri dal suolo dentro uno di essi. Lì erano presenti anche Rufus, i suoi dirigenti e Hojo, arrivati poco prima in aeronave, e presto li raggiunsero anche gli altri amici di Cloud, ingannati da un'illusione di Sephiroth che aveva detto loro di portargli la materia nera. Vedendo Sephiroth e Cloud, Hojo considerò confermata la sua teoria sull'Unione, anche se si disse dispiaciuto di aver visto solo uno dei suoi soggetti arrivare a destinazione.
Cloud era ormai sempre più vicino al tracollo mentale, e ormai convinto di essere davvero solo un esperimento, chiese a Hojo di dargli un numero, di completare quello che aveva iniziato a Nibelheim. Hojo, capendo di trovarsi davanti a un fallimento, lo respinse con sdegno, e quest'ultima delusione diede il colpo di grazia definitivo alla psiche del ragazzo. Ormai era tutto chiaro: non aveva mai inseguito Sephiroth di sua volontà, stava rispondendo alla sua chiamata. Completamente asservito al suo nuovo padrone, Cloud prese la materia nera e la porse a Sephiroth: a nulla stavolta valsero le grida dei suoi amici, l'invocazione di Meteora era iniziata.
Attorno ai presenti, le Weapon, enormi creature imprigionate da millenni nella mako, si risvegliarono in risposta al pericolo invocato da Sephiroth. Il gruppo dovette darsi alla fuga sull'aeronave della Shinra, ma Cloud rimase indietro, ormai privo di qualsiasi volontà. Il giovane si scusò con Tifa per non essere stato all'altezza del "vero" Cloud, e cadde nel vuoto del cratere, dove sprofondò nel flusso vitale.

Una settimana più tardi, Cloud fu ritrovato nei pressi di Mideel. Era affetto da intossicazione da mako e in stato semicomatoso, come quando era stato salvato nella residenza Shinra l'anno prima. Quando Tifa e gli altri lo localizzarono, era nell'ospedale del villaggio, immobile su una sedia a rotelle. La ragazza si sentì in colpa per averlo lasciato nel cratere, e decise di rimanere un po' con lui, mentre Cid prendeva il comando del gruppo nella lotta contro la Shinra. Qualche giorno dopo, Cloud iniziò ad accusare strani sintomi, e una forza misteriosa mandò in subbuglio il flusso vitale sotto Mideel, attirando una una Weapon. La creatura fu messa in fuga, ma il villaggio fu distrutto da una scossa di terremoto, che fece precipitare Cloud e Tifa nel flusso vitale sottostante.
L'enorme quantità di pensieri che assillavano Cloud prese forma attorno a loro, in una manifestazione vivida del suo subconscio: il ragazzo era alla disperata ricerca della verità, di qualcosa che gli facesse capire se anche uno solo dei suoi ricordi fosse vero. Con l'aiuto di Tifa, Cloud rivisitò ancora una volta la sua vita, ritrovando il vero se stesso e ricordando come erano andate veramente le cose durante l'incidente di Nibelheim: lui era davvero là, non come un SOLDIER, ma come un soldato qualunque che sconfisse Sephiroth per salvare i suoi amici, Tifa e... Zack.

Ricostruiti finalmente i suoi ricordi, Cloud riemerse dal flusso vitale insieme a Tifa, e fu portato in salvo dai suoi amici a bordo dell'aeronave. Dopo essersi scusato innumerevoli volte, Cloud raccontò la verità su come stavano le cose, ma ora che era tornato e non aveva più voci nella sua testa la sua determinazione non poteva essere più forte. Ripreso il comando del gruppo, Cloud era pronto a chiudere i conti con Sephiroth una volta per tutte.

La caduta di Meteora[]

Mentre Cloud era in coma, Cid aveva guidato i suoi amici in una corsa per togliere dei potenti oggetti chiamati materie immani dalle mani della Shinra, ma uno di essi era ancora in loro possesso, e stava per essere caricato sul razzo Shinra n° 26 a Rocket Town e lanciato contro Meteora. Consapevoli che il piano non avrebbe mai funzionato, Cloud e il gruppo raggiunsero il villaggio cercando di fermare il lancio, ma si trovarono bloccati all'interno. Con il tempestivo aiuto di Cid, riuscirono a fuggire per un pelo, e guardando per la prima e ultima volta il loro piccolo pianeta dalla vastità dello spazio, si ripromisero di proteggerlo a qualunque costo da ogni male, fosse esso la Shinra o Sephiroth.
Il razzo si schiantò contro Meteora, ma non fece altro che staccare un piccolo frammento dell'asteroide. Cloud e il gruppo tornarono quindi da Bugenhagen, il saggio di Canyon Cosmo, per scoprire se ci fosse un modo per fermare la caduta di Meteora: il saggio spiegò loro che la sola possibilità era trovare l'incantesimo opposto, Sancta. Tornando alla capitale dimenticata, il luogo dove Aerith trovò la morte, Cloud scoprì finalmente che cosa la sua amica avesse in mente, e perché Sephiroth l'avesse uccisa: Aerith era in possesso della materia bianca, creata per contrastare la materia nera, che poteva richiamare la magia suprema. Sancta era stata invocata, ma la presenza di Sephiroth nel cratere nord la teneva bloccata e le impediva di agire.

Attraverso Cait Sith, dietro il quale si nascondeva il dirigente Shinra Reeve, Cloud scoprì che Rufus aveva fatto spostare il cannone mako di Junon a Midgar, e che l'avrebbe usato per distruggere la barriera attorno al cratere nord. Sfortunatamente, l'enorme quantità di energia mako usata per alimentare il cannone provocò l'arrivo di un'altra Weapon, e il gruppo cercò quindi di fermarla prima che potesse arrivare alla città e mettere in pericolo la popolazione. La Weapon fu distrutta da un colpo del cannone, ma riuscì a lanciare un attacco contro il palazzo Shinra, provocando l'apparente morte di Rufus e gettando nel caos la compagnia.
Cloud guidò i suoi amici in un assalto a Midgar per fermare il professor Hojo, che si era diretto sul cannone mako per sparare un altro colpo. Dopo che il gruppo ebbe tolto di mezzo i dirigenti Scarlet e Heidegger ed ebbe raggiunto Hojo sulla piattaforma di controllo, lo scienziato rivelò di essere il padre di Sephiroth, e di voler usare il cannone per dare a suo figlio l'energia necessaria a perseguire i suoi piani. Cloud capì che Hojo era oltre ogni possibilità di ragione, e pose fine alle sue ambizioni con la sua spada. Con la crisi a Midgar scongiurata, l'unica cosa che restava da fare era fermare Sephiroth. Il gruppo si separò temporaneamente per riflettere sulle mosse successive, e Cloud passò la notte più tranquilla della sua vita insieme a Tifa.

Il giorno dopo, il gruppo partì alla volta del cratere nord. Mentre scendevano nelle profondità della caverna interna, l'atmosfera si faceva sempre più pesante, con la presenza di Sephiroth che metteva in costante agitazione il flusso vitale e una barriera naturale che teneva il potere di Sancta sigillato all'interno. Nel profondo del cuore planetario, il gruppo sconfisse gli ultimi rimasugli del corpo di Jenova, e finalmente si trovò davanti il vero Sephiroth, trasformatosi in una terrificante creatura.
La forma fisica di Sephiroth fu sconfitta, ma la sua presenza era ancora forte nel flusso vitale: Cloud lo seguì con la mente e lo affrontò in un duello finale, sconfiggendolo una volta per tutte. Il gruppo si riunì e fuggì con l'aeronave dal cratere proprio poco prima che Sancta emergesse e si dirigesse verso Meteora. Sfortunatamente, Meteora era ormai troppo vicina al pianeta e Sancta non riusciva a sprigionare il proprio massimo potere. Quando tutto sembrava perduto, però, il flusso vitale guidato dallo spirito di Aerith emerse dal pianeta e circondò l'asteroide, facendolo sparire in un'esplosione di luce. Cloud era là, quando il pianeta salvò se stesso dalla distruzione.

Dopo la crisi[]

Mentre il mondo iniziava pian piano a riprendersi in seguito alla catastrofe sfiorata con la caduta di Meteora, Cloud e i suoi amici si ritrovarono un'ultima volta nella capitale dimenticata, per dare un ultimo saluto ad Aerith: ognuno decise di andare per la propria strada, ma Cloud, Tifa e Barret decisero di stare ancora insieme come quando avevano iniziato il loro viaggio. Dopo una fermata a Corel nord, i tre tornarono a Kalm, dove si erano rifugiate Elmyra e Marlene, e toccò a Cloud dare alla donna la triste notizia della morte di Aerith.
Dopo aver recuperato la bambina, il gruppo arrivò a Midgar, dove migliaia di sfollati stavano ancora cercando di recuperare le proprie cose, anche un piccolo frammento delle loro vecchie vite. Decisero di contribuire anche loro alla ricostruzione della società, stabilendosi insieme ai profughi nella nuova città di Edge, che la Shinra guidata da Reeve stava costruendo poco fuori dai confini di Midgar. Tifa aprì un nuovo bar Settimo cielo, con Barret che faceva da buttafuori e Cloud che si occupava di recuperare gli ingredienti per piatti e cocktail. Cloud decise di aprire anche un servizio di consegne a lunga distanza chiamato Strife Delivery Service, procurandosi una nuova moto che chiamò Fenrir. Decise anche di restituire simbolicamente la spada potens a Zack, piantandola sulla rupe in cui l'amico morì per salvargli la vita, e si procurò una nuova arma composta da sei spade più piccole, la spada fusione.

Dopo qualche tempo, Barret rivelò a Cloud di voler partire per fare i conti con il proprio passato, e chiese che lui e Tifa si occupassero di Marlene finché non avesse deciso cosa fare della propria vita. Assieme alla bambina, Cloud e Tifa iniziarono una nuova vita come una famiglia, e per un po' di tempo gli affari andarono bene. Un giorno, mentre viaggiava tra le rovine dei bassifondi di Midgar, Cloud decise di fare visita alla chiesa di Aerith per ricordare la sua amica. Mentre era dentro, un bambino di nome Denzel, che aveva perso i genitori nel crollo del settore 7, si avvicinò alla moto: notando il telefonino di Cloud incustodito appeso al veicolo, il ragazzo cercò di chiamare la sua casa, e poi chiamò il Settimo cielo dal registro delle chiamate recenti.
Quando Cloud tornò alla moto, trovò Denzel svenuto e chiamò subito Tifa. Il bambino sembrava affetto dal geostigma, una misteriosa malattia che aveva colpito molte persone che erano entrate in contatto con il flusso vitale fuoriuscito dal pianeta: Tifa era diffidente ad accoglierlo in casa propria, a causa dell'apparente aumento di contagi, ma Cloud era certo che il geostigma non si trasmettesse come si credeva, e riuscì a convincere l'amica a dargli almeno una sistemazione temporanea. Quando si fu ripreso, Denzel cominciò ad aiutare Cloud e Tifa nel Settimo cielo, e anche se la notizia della sua presenza aveva fatto diminuire i clienti del bar, i due non gliene fecero mai un peso.

Un giorno, Denzel mise Cloud in contatto con un uomo di nome Evan townshend, che aveva bisogno di carburante per il suo veicolo. Il ragazzo incontrò Evan di persona e gli spiegò che c'erano tre possibili fonti a cui chiedere carburante: la World Regenesis Organization, i rimasugli della Shinra, o Don Corneo. Evan rivelò di essere alla ricerca di un SOLDIER scomparso, che si diceva si trovasse a Nibelheim, e Cloud gli suggerì di chiedere informazioni sul villaggio a Tifa al Settimo cielo.
La vita di Cloud con la sua nuova famiglia allargata sembrava procedere bene, ma da un giorno all'altro il ragazzo iniziò a isolarsi sempre di più. Cominciava a pensare ad Aerith e Zack, le persone che aveva visto morire senza poter fare nulla, e non riusciva a separarsi dal senso di colpa. Quando un giorno cominciò ad avvertire forti dolori e vide un grosso ematoma nero sul suo braccio sinistro, capì di aver contratto anche lui il geostigma, perciò iniziò a non presentarsi più al Settimo cielo, trasferendosi nella chiesa del settore 5 in cerca di una cura.

La crisi del geostigma[]

Nell'anno 0009, Cloud si era praticamente isolato dal resto dei suoi amici, la sua segreteria telefonica piena di messaggi a cui non aveva mai risposto. Il suo geostigma era sempre più dolorante, e gli trasmetteva visioni di Sephiroth come succedeva due anni prima, soprattutto quando i suoi ricordi di Zack o Aerith affioravano nella sua mente. Una mattina, mentre si trovava nelle lande di Midgar, ricevette un messaggio da Tifa che gli diceva che Reno aveva un lavoro per lui. Mentre si recava presso il rifugio dei Turks, il giovane fu attaccato da tre misteriosi figuri, che gli chiesero dove fosse la loro "madre".
Arrivato alla casa di cura Healen, poco fuori dalle lande, Cloud ebbe un breve scontro con Reno e Rude, e rimase sorpreso di trovarsi davanti Rufus: il presidente della quasi defunta Shinra era ancora vivo, seppur costretto su una sedia a rotelle e affetto dal geostigma. Gli spiegò che gli uomini che lo avevano attaccato erano la gang di Kadaj, un gruppo di fanatici di Sephiroth, e gli chiese di aiutare i Turks a fermare qualunque piano avessero in mente. Quando capì che Rufus gli stava nascondendo troppi dettagli, e Reno menzionò la possibilità di ricostruire la Shinra, Cloud rifiutò l'offerta e se ne andò.

Dopo aver fatto tappa alla tomba di Zack e aver rimesso al suo posto la spada potens, calciata via da Kadaj, Cloud tornò alla chiesa di Aerith e trovò ad attenderlo una brutta sorpresa: Tifa era svenuta sul tappeto di fiori dopo uno scontro con Loz, una delle ombre di Sephiroth, che aveva anche rapito Marlene e rubato la sua scorta di materie. Proprio in quel momento, Cloud ebbe un'altra crisi causata dal geostigma e svenne accanto alla sua amica. Al suo risveglio, si trovò nella sua stanza al Settimo cielo, con Tifa al suo fianco: i Turks li avevano trovati e portati al sicuro.
Reno e Rude informarono Cloud e Tifa che le ombre di Sephiroth avevano rapito molti bambini affetti da geostigma in giro per il mondo, tra cui anche Denzel, e li avevano portati alla loro base con l'intenzione di usarli per i loro piani. Cloud inizialmente non volle andarli a cercare, sentendosi ancora incapace di aiutare le persone a lui vicine, ma questa volta Tifa non volle trattenersi e lo implorò di non scappare ancora, perché non era realmente capace di stare da solo: certo, non rispondeva al telefono, ma nemmeno lo buttava via. Il giovane seguì quindi le indicazioni dei Turks e partì alla volta del nascondiglio di Kadaj: la capitale dimenticata.

Mentre viaggiava, Cloud rimuginava sul passato e si trovò mentalmente insieme a una manifestazione di Aerith: le disse di voler solo avere il suo perdono, ma la ragazza gli rispose che non aveva nulla da perdonargli. Arrivato a destinazione, il ragazzo notò Denzel e gli altri bambini rapiti sotto il controllo di Kadaj, e quando dovette affrontare i suoi scagnozzi Loz e Yazoo non riuscì a combattere al suo meglio per paura di ferirli. Cloud fu salvato in extremis da Vincent Valentine, un amico incontrato a Nibelheim durante la sua ricerca di Sephiroth, che lo portò al sicuro lontano dalla mischia.
Vincent capì che anche Cloud aveva il geostigma, e gli rivelò che il morbo era stato causato dalle cellule di Jenova disperse nel flusso vitale: alcune di quelle cellule erano ancora in mano alla Shinra, ed erano quelle che Kadaj cercava. Poco dopo, i due furono raggiunti anche da Marlene, che aveva approfittato della confusione per scappare. Cloud chiese a Vincent di portare a casa la bambina mentre lui risolveva i conti con Kadaj, ma Marlene lo sgridò tra le lacrime, chiedendogli perché scappasse sempre dai suoi amici. Dopo aver ricevuto una ramanzina persino da Aerith, Cloud si convinse a riportare Marlene a casa e affrontare Kadaj fuori dal suo territorio, e chiese a Vincent di radunare il resto della vecchia squadra.
Il giorno dopo, le ombre di Sephiroth lanciarono un attacco dimostrativo a Edge per estorcere la "madre" alla Shinra, e Kadaj invocò nell'area il potente Bahamut SIN per seminare distruzione nella città. Cloud portò Marlene al Settimo cielo e, dopo aver ricevuto un discorso d'incoraggiamento dalla bambina, si precipitò nella piazza, dove salvò Denzel e Tifa dai mostri di Kadaj. Cloud chiese scusa alla sua amica, e le disse che aveva trovato finalmente una ragione per combattere. Con la squadra al completo, Bahamut SIN fu messo in difficoltà e cercò di lanciare un attacco dall'alto. Cloud si lanciò contro la bestia, e i suoi amici accorsero uno a uno per allungare il suo balzo, incluso lo spirito di Aerith dal flusso vitale, permettendogli di oltrepassare indenne l'attacco di Bahamut SIN e dargli il colpo di grazia.

Tornato a terra, Cloud notò che Kadaj si era impossessato delle spoglie di Jenova e si stava dando alla fuga assieme ai suoi compagni. Prese dunque la moto e si lanciò all'inseguimento, affrontando Yazoo e Loz in uno scontro ad alta velocità sull'autostrada e distruggendo le loro armi (e la moto di Loz) con la sua spada. Con l'aiuto dei Turks, Cloud si liberò degli scagnozzi e potè raggiungere Kadaj nelle rovine di Midgar. I due ebbero un breve scontro nella chiesa di Aerith, che fu interrotto quando una fontana d'acqua purificata dal flusso vitale mise in fuga Kadaj: lo zampillo si riversò sulla pelle di Cloud, curando il suo geostigma.
Incoraggiato dalla voce di Aerith, Cloud riprese la caccia e costrinse Kadaj a combattere. Messo alle corde, l'avversario saltò lontano e si unì alle cellule di Jenova: quando Cloud lo raggiunse per colpirlo, al suo posto c'era la sua vecchia nemesi, Sephiroth. Il SOLDIER redivivo rivelò la sua intenzione di corrompere il flusso vitale e partire alla volta del cosmo con il pianeta come vascello, e cosa sarebbe successo alla razza umana sarebbe dipeso solo da Cloud. I due eterni rivali si fronteggiarono in uno scontro epico tra le rovine di Midgar, e quando Cloud cercò di usare il suo attacco più potente, Sephiroth lo infilzò più volte con la sua Masamune.
Ferito e sanguinante, Cloud era a un passo dalla sconfitta, ma quando Sephiroth gli chiese a cosa tenesse di più per avere la gioia di strapparglielo via, il ragazzo ebbe una visione di Zack: questi gli ricordò che aveva già sconfitto Sephiroth una volta, e quindi non c'era ragione per cui non potesse farlo ancora. Ritrovata la concentrazione, Cloud si lanciò contro Sephiroth, dicendogli che per lui ogni cosa era importante, e scatenando la sua energia in una pioggia di colpi, finalmente lo sconfisse una volta per tutte.

Sephiroth scomparve in una nuvola di fumo e piume nere, lasciando al suo posto solo Kadaj, che dopo aver tentato di attaccare Cloud morì fra le sue braccia. Lo scontro sembrava finito, e mentre una pioggia purificatrice liberava il mondo dal geostigma, Cloud si abbandonò a un sospiro di sollievo... Improvvisamente, qualcuno sparò al ragazzo a tradimento: erano Yazoo e Loz, che usarono le materie rubate e i loro ultimi istanti di vita per far saltare in aria la piattaforma su cui si trovavano, portando Cloud con sé.
Aerith intervenne un'ultima volta, dicendo scherzosamente che non poteva fare da mamma a un bambino grande come Cloud, e il ragazzo si risvegliò nella chiesa, dove al posto del letto di fiori si era formato un laghetto di acqua pura. Circondato dai suoi amici, Cloud aiutò Denzel e gli altri bambini ancora malati a guarire dal geostigma, e quando vide in lontananza gli spiriti di Zack e Aerith che lo salutavano, sorrise felice, sapendo di non essere più solo.

Nei giorni successivi, Cloud ripulì la spada potens e la spostò nella chiesa, cosicché Zack potesse riposare insieme ad Aerith, e sulla collina dove Zack morì nacquero dei fiori gialli. Denzel chiese a Cloud se quei fiori marcassero la tomba di qualcuno, ma Cloud rispose che quello era il luogo dove un eroe cominciò il suo viaggio.

Il conflitto di Deepground[]

Un anno dopo la crisi del geostigma, un nuovo nemico si manifestò sul mondo nella forma delle forze di Deepground, un'armata segreta creata dalla Shinra, che intendeva usare le persone che non avevano contratto il morbo per risvegliare la potente Weapon Omega.
Cloud e Tifa portarono al sicuro Denzel e Marlene quando i soldati attaccarono Edge, e si incontrarono con le forze della World Regenesis Organization per ottenere protezione. Quando la WRO lanciò un attacco contro il quartier generale di Deepground, Cloud la accompagnò in sella alla sua fedele Fenrir e si scontrò direttamente con Rosso Cremisi, una dei generali nemici, tenendola lontana dalla mischia il tempo sufficiente a permettere ai suoi alleati di penetrare le difese nemiche.

Quando Omega apparve sopra Midgar, Cloud e il resto della squadra distrussero i cavi che collegavano l'arma ai reattori mako di Midgar, indebolendola a sufficienza da permettere a Vincent di distruggerla.

Continuità Remake[]

Manovre misteriose[]

Ingaggiato dall'Avalanche su consiglio di Tifa, Cloud accompagnò Barret, Biggs, Wedge e Jessie come braccio armato durante l'incursione al reattore mako 1. Mentre Barret non mostrava molta fiducia verso il ragazzo a causa del suo passato alla Shinra, gli altri tre erano molto contenti di avere un ex SOLDIER dalla loro parte, ma Cloud mise più volte in chiaro di non volersi unire al gruppo. Jessie mostrò comunque un certo interesse per il bel tenebroso, chiedendogli che rapporto avesse con Tifa e flirtando con lui durante la missione. Cloud dimostrò la propria lealtà piazzando personalmente la bomba sulla pompa del reattore, fermandosi solo un attimo quando gli parve di vedere una piuma nera fluttuargli vicino.
Entrando nel reattore, il gruppo non si accorse che le telecamere di sicurezza osservavano ogni loro movimento, inviando tutto in tempo reale direttamente al presidente Shinra. Quando l'ordigno esplose e mise fuori uso solamente la pompa senza danni esterni, Heidegger fece partire il sistema di autodistruzione del reattore, causando molti più danni dei quali incolpare l'Avalanche.

Cloud e il gruppo raggiunsero il settore 8 e si separarono per dirigersi all'ultimo treno da direzioni diverse, ma quando il giovane cercò di raggiungere la stazione, un'illusione del suo villaggio in fiamme gli apparve davanti agli occhi. Tra le fiamme, Cloud udì le grida di dolore di sua madre, e in un vicolo si trovò faccia a faccia con Sephiroth, che gli intimò di fuggire via prima di sparire.
Ritrovatosi in corso Loveless, Cloud vide una ragazza con dei fiori che si dimenava come se assalita da qualcosa. Dopo averla raggiunta, ebbe una strana visione, come se avesse già conosciuto quella persona. La ragazza ringraziò Cloud per aver fatto fuggire qualunque cosa la stesse tormentando, e gli offrì un fiore come ricompensa, ma improvvisamente si spaventò di nuovo. Quando la giovane toccò la sua mano, Cloud riuscì a vedere quello che vedeva lei: misteriose creature simili a spettri incappucciati, che sembravano immuni a qualunque attacco.
Cloud e Aerith si separarono quando i soldati della Shinra arrivarono nella zona, e il giovane riuscì a seminarli saltando sul treno in corsa dal ponte. Uno dei soldati riconobbe la spada di Cloud, ma non ebbe il tempo di fermarlo per capire qualcosa di più.

Mercenario e tuttofare[]

Cloud e gli altri tornarono nei bassifondi del settore 7, alla base dell'Avalanche nel bar di Tifa. Il ragazzo donò il fiore datogli da Aerith alla sua amica, sorprendendola con un gesto così gentile, ma quando entrò nel locale fece arrabbiare di nuovo Barret dopo aver accidentalmente spaventato Marlene. Tifa rimediò per Cloud una stanza al condominio Mirastelle, dove abitava anche lei, e gli promise che sarebbe stato pagato il giorno dopo, anche con un extra se l'avesse aiutata a sbrigare alcune faccende.
Quella notte, Cloud faticò a dormire a causa del rumore che proveniva dalla stanza accanto alla sua. Avvicinandosi per controllare, si trovò inaspettatamente davanti Sephiroth, che lo aggredì, ma quando lo respinse e fece per ucciderlo, Tifa lo fermò: era solo un'illusione, e quello che aveva davanti era solo un uomo malato di nome Marcat. Il giorno dopo, Cloud mantenne la sua promessa aiutando Tifa in varie mansioni, facendosi una reputazione tra gli abitanti del quartiere come una figura affidabile, per quanto difficile da avvicinare. Quando tornarono all'appartamento per rilassarsi, Tifa ne approfittò per chiedere a Cloud cosa avesse fatto una volta lasciata Nibelheim. Cloud fu vago nella risposta, limitandosi a dire di aver fatto cose di cui non andava fiero, e questo bastò a convincere Tifa a cambiare discorso proponendogli di uscire insieme.
Girando per i bassifondi, Cloud e Tifa salvarono un ragazzo di nome Johnny dai soldati della Shinra, prima che spifferasse le attività dell'Avalanche. Cloud volle estirpare il problema alla radice uccidendo il ragazzo, ma Tifa lo fermò spaventata, convincendolo a risparmiarlo. Quella sera, Cloud attese Tifa nel bar mentre l'amica andava a una riunione con Barret: quando tornò, la ragazza gli preparò un drink e gli confidò di essere preoccupata per le azioni dell'Avalanche, che considerava troppo estreme, e di sentirsi in difficoltà nelle sue scelte. Poiché Barret aveva deciso di non riassumere Cloud per l'operazione successiva, il ragazzo prese la sua paga e uscì dal locale, dove fu fermato da un gruppo di tipi loschi in cerca di informazioni su Barret, che provvide immediatamente a neutralizzare.

Al Mirastelle, Cloud fu accolto da Jessie, che facendogli gli occhi dolci gli propose di accompagnarla in una missione segreta sulla piattaforma del settore 7. Quando calò il buio, i due partirono insieme a Biggs e Wedge alla volta della piattaforma in sella a una moto, e Cloud dovette farsi strada tra gli agenti della polizia della Shinra, attirando l'attenzione di un SOLDIER 3ª classe di nome Rosche, che ingaggiò con lui uno spericolato duello motorizzato.
Arrivato al capolinea dopo aver seminato il seccatore, Cloud attese indicazioni da Jessie mentre questa andava a far visita ai suoi genitori, e l'aiuto che stava dando alla ragazza gli ricordò la promessa che aveva fatto a Tifa prima di partire da Nibelheim: le aveva promesso di salvarla se fosse stata in difficoltà. Dopo essersi infiltrato in casa di Jessie per rubare il tesserino di suo padre, Cloud creò una diversione insieme a Biggs e Wedge mentre l'amica rubava degli esplosivi da un deposito della Shinra, e il gruppo fu salvato solo dall'intervento di Rosche, che aveva preso Cloud in simpatia, e poi di un'altra cellula dell'Avalanche.
Riunitisi con Jessie, Cloud, Biggs e Wedge tornarono nei bassifondi lanciandosi col paracadute, e una volta a terra Jessie ringraziò Cloud con un abbraccio e gli propose di vedersi da soli a casa sua la sera dopo. Tornato al Mirastelle, il ragazzo incontrò di nuovo Tifa, e le disse di essere pronto ad aiutarla, come le aveva promesso anni prima.

Sulla strada del destino[]

Il mattino dopo, Cloud fu svegliato di soprassalto da Tifa, e uscendo dalla sua stanza trovò l'intero quartiere infestato dalle entità sconosciute incontrate nel settore 8. Facendosi strada insieme all'amica fino al Settimo cielo, il ragazzo ne scacciò il più possibile, ma alcuni degli spettri riuscirono ad avventarsi su Jessie, facendola cadere e provocandole una storta alla caviglia. Con Jessie fuori causa, Barret fu costretto a riassumere Cloud per la nuova operazione. Destinazione: il reattore mako 5.
Dopo che un controllo ID imprevisto li costrinse a gettarsi dal treno in corsa, Cloud, Tifa e Barret si fecero strada attraverso il tunnel elicoidale fino ad arrivare alle intercapedini della piattaforma del settore 4, dove con qualche difficoltà raggiunsero finalmente il reattore. Nella struttura, il gruppo riuscì a piazzare la bomba senza troppe difficoltà, ma questa volta furono sorpresi da una visita inattesa: una proiezione olografica di Heidegger. Il generale aveva seguito le loro mosse dopo i disordini nel tunnel, e prevedeva di usare un nuovo drone sperimentale in costruzione nel reattore per distruggerli.
Approfittando del fatto che la macchina non era ancora pronta, Cloud e il gruppo riuscirono a sabotare il processo di completamento. All'uscita del reattore, i tre furono accolti da un ologramma del presidente Shinra in persona: il magnate notò gli occhi di mako di Cloud e gli disse che in quanto SOLDIER era di proprietà della compagnia, prima di rivelare di voler divulgare che l'Avalanche fosse in combutta con i gruppi anti-Shinra di Wutai e trasmettere la loro disfatta in diretta TV. Quando Tifa reagì con sdegno alle provocazioni di Shinra, Cloud ricordò il giorno dell'incidente di Nibelheim, quando la ragazza disse parole simili. Il gruppo riuscì a smantellare l'aerosorvegliante indebolito, ma l'esplosione della macchina distrusse la passerella su cui si trovavano, e Cloud fu sbalzato nel vuoto dall'onda d'urto.

Mentre precipitava, Cloud svenne e fu ancora tormentato da visioni di se stesso e di Sephiroth, per poi risvegliarsi su un tappeto di fiori in una chiesa: davanti a lui c'era Aerith, la ragazza con i fiori incontrata nel settore 8, che gli si presentò formalmente. La giovane gli diede una materia che gli era caduta, e gli disse di avere una materia speciale nascosta nel suo fiocco: Cloud ebbe un altro flash, in cui vide una materia bianca cadere in un lago, ma preferì non approfondire la cosa. Mentre i due si parlavano, il Turk Reno entrò nella chiesa: Aerith disse all'uomo che Cloud era un SOLDIER e un tuttofare e chiese quest'ultimo di farle da guardia del corpo, offrendogli in cambio un appuntamento. Cloud fu un attimo spiazzato dal fatto che la ragazza sapesse che era un SOLDIER e un tuttofare senza che gliel'avesse detto, e Reno rise quando il giovane gli disse di essere stato in prima classe.
Cloud e Reno ebbero un breve scontro, ma quando il ragazzo fu ad un passo dall'uccidere il suo avversario, le entità sconosciute apparvero all'improvviso trascinarono lui e Aerith nell'abside della chiesa, dando loro il tempo di fuggire. Reno e i soldati riuscirono a entrare poco dopo, ma anche quando Aerith cadde a poca distanza da loro non riuscirono a fare niente, bloccati dagli spettri che coprivano la fuga del duo. Seminati gli inseguitori al piano superiore, Cloud e Aerith li elusero muovendosi sui tetti e tra le montagne di rifiuti che costellavano i bassifondi del settore 5, fino a raggiungere il centro abitato.
Dopo aver fatto conoscenza con la madre di Aerith, Elmyra, Cloud accompagnò la ragazza a consegnare dei fiori alla Casa verde, la scuola-orfanotrofio del quartiere, e poco dopo salvò due bambini che si erano bloccati nel vicino torrente. Dopo aver riportato i bambini nel loro covo, Cloud e Aerith scoprirono cosa li aveva fatti scappare: un uomo malato avvolto in un mantello nero, come quello che abitava nel settore 7, che Cloud vide ancora con l'aspetto di Sephiroth. Dopo essersi fatto una reputazione come tuttofare anche nel settore 5, Cloud incontrò Rude, il collega di Reno, che lo attaccò per vendicare la sconfitta dell'amico e convincere Aerith a tornare alla Shinra. Dopo averlo costretto alla fuga, il giovane accompagnò Aerith a casa e la ragazza lo convinse a fermarsi per la notte prima di accompagnarlo al settore 7.

Cloud dormì per un po', ricordando la propria madre, e quando uscì per dirigersi verso il settore 7, Elmyra gli chiese di non avvicinarsi più ad Aerith, poiché i SOLDIER come lui portavano solo guai. Aerith tuttavia, era già uscita e intercettò Cloud alle porte del settore 6. Il ragazzo accettò di proseguire in sua compagnia, ma quando la guardò allontanarsi ebbe l'ennesimo flash, che questa volta provocò in lui un'immensa tristezza.
Cloud e Aerith presero una "scorciatoia" attraverso la tangenziale crollata tra le rovine, e il ragazzo iniziò ad aprirsi un po' di più con la ragazza, riuscendo dopo vari tentativi a darle il cinque dopo aver oltrepassato i vari ostacoli lungo il percorso. Arrivati a un vecchio parco giochi, i due si fermarono a chiacchierare, e Aerith disse a Cloud che il suo passato di SOLDIER le ricordava il suo primo amore, ma quando il ragazzo le chiese chi fosse, un altro flash gli impedì di sentire la risposta.
In quel momento, le porte del settore 7 si aprirono, e ne uscì una carrozza trainata da un chocobo, dentro la quale c'era Tifa vestita da sera. Il ragazzo la raggiunse, contento che stesse bene, e lei gli chiese di tornare al settore mentre lei cercava informazioni sulla Shinra da Don Corneo nel vicino mercato murato. Aerith convinse Cloud a seguire Tifa, sapendo che avrebbe potuto trovarsi in grave pericolo contro Corneo, ma quando raggiunsero il palazzo del boss, furono informati che solo le donne autorizzate potevano entrare, e Tifa era entrata perché era stata selezionata per essere la nuova "sposa" di Corneo.
Leslie, uno degli uomini di Corneo, cercò di convincere Cloud a lasciar perdere, dicendogli che la sua amica era già spacciata, ma quando il ragazzo insistette decise di indirizzarlo verso i tre delegati che si occupavano di trovare le pretendenti per dare almeno ad Aerith un'autorizzazione. Poiché Chocobo Sam aveva già raccomandato Tifa e Anyan Kunyan era inavvicinabile, Cloud cercò l'aiuto dell'irascibile Madame M, che gli offrì di creare un abito per Aerith se in cambio avesse combattuto per lei nell'arena di Corneo. Cloud e Aerith vinsero il torneo, dandosi il cinque per celebrare la vittoria, e le capacità del ragazzo attirarono l'attenzione di Anyan, che lo invitò ad assistere al suo spettacolo all'esclusivo club Dolcemiele. Cloud scoprì che Anyan intendeva far entrare anche lui nel palazzo di Corneo, facendolo travestire da donna, ma solo se fosse stato capace di ballare con lui sul palco. Con molta riluttanza, il ragazzo diede grande spettacolo di se stesso, e il proprietario del locale lo premiò con un completo makeover che lo trasformò in una donna stupenda.

Entrati nel palazzo, Cloud e Aerith furono addormentati con del gas e portati nel sotterraneo, dove si riunirono con Tifa. Dopo un momento di imbarazzo, i tre furono chiamati per la selezione, e Corneo scelse Cloud come "sposa" quando questi lo insultò apertamente. Cloud fu quindi portato nella camera da letto del boss, dove prese un po' di tempo mentre le ragazze si liberavano degli scagnozzi con cui erano state lasciate. Aerith e Tifa raggiunsero Cloud e gli portarono i suoi vestiti, lasciando Corneo sorpreso e sconcertato, e il trio riunito minacciò di castrarlo se non avesse parlato: intimorito, Corneo rivelò che la Shinra stava pianificando di far crollare la piattaforma del settore 7, distruggendo l'Avalanche e incolpandola dell'accaduto, ma quando i tre fecero per andarsene li fece cadere da una botola fino nella rete fognaria, in compagnia di uno dei suoi mostri.

Il punto più basso[]

Dopo aver messo in fuga la creatura, Cloud, Tifa e Aerith si chiesero se davvero la Shinra avrebbe osato distruggere un intero settore di Midgar solo per arrivare all'Avalanche, e si fecero strada tra i mostri che infestavano le fogne fino a raggiungere di nuovo la superficie. Attraversando il cimitero dei treni, il gruppo si ritrovò ad affrontare un'entità spettrale che infestava l'area, e trovò conferma alle parole di Corneo quando vide l'elicottero dei Turks procedere verso il pilastro del settore 7.
Quando i tre arrivarono al pilastro, dopo essere stati rallentati da una nuova comparsa delle entità sconosciute, era già in corso una schermaglia tra l'Avalanche e la Shinra, e Wedge era appena caduto dalla struttura, riducendo i danni grazie a un rampino che aveva con sé. Cloud chiese alle ragazze di aiutare l'amico e procedette a scalare il pilastro per raggiungere Barret, che si trovava in cima. Sulla strada trovò Biggs morente, che gli chiese di fare visita per lui agli orfani della casa verde e gli diede una gentile carezza, perché in fondo anche Cloud era come quei bambini. Lasciando Biggs apparentemente morto, Cloud fu intrappolato dal fuoco dell'elicottero di Reno, che smise di sparare solo quando Tifa arrivò in soccorso del ragazzo e Rude finse di perdere il controllo per non colpire la ragazza. Raggiunto il piano successivo, Cloud e Tifa trovarono Jessie, anche lei in fin di vita: la ragazza fu contenta di vedere Cloud un'ultima volta, e gli disse che sentiva di meritarsi di morire così per essersi macchiata le mani di sangue, prima di svenire tra le sue braccia.
Cloud e Tifa raggiunsero infine Barret sulla piattaforma di controllo del pilastro, dove ebbero uno scontro armato con Reno e Rude e riuscirono a mettere fuori combattimento il primo. Sfortunatamente, le entità sconosciute apparvero ancora, dando tempo a Rude di attivare il sistema di autodistruzione della piattaforma e mettersi in fuga con il collega. Un messaggio di Tseng informò il gruppo che il processo era irreversibile e Aerith era nelle loro mani, e Cloud non potè far altro che seguire gli altri, fuggendo appeso a un cavo di sicurezza mentre la piattaforma crollava a pezzi dietro di lui.

Con la loro casa distrutta, i loro amici morti e Aerith catturata dalla Shinra, Cloud, Tifa e Barret fuggirono verso il settore 5, dove Aerith aveva fatto portare Marlene. Lungo la strada, Cloud fu tormentato da una visione di Sephiroth, che lo derise per non essere riuscito a fermare il crollo del settore 7. Arrivati a casa di Aerith, mentre Barret riabbracciava sua figlia, Cloud diede la triste notizia a Elmyra e la donna gli spiegò perché la Shinra era tanto interessata a lei: non era veramente sua figlia, ma l'ultima esponente della stirpe degli Antichi, di cui la compagnia sperava di ottenere le conoscenze e i poteri.
Cloud volle andare a cercare Aerith, ma Elmyra gli intimò di non forzare la mano, sapendo che la Shinra aveva bisogno di lei viva, perciò Barret propose invece di andare a cercare superstiti tra le rovine del settore 7. Seguendo uno dei gatti di Wedge, scoprirono che il ragazzo era ancora vivo, caduto in un laboratorio sotterraneo abbandonato. Prima che potessero raggiungerlo, però, una scossa improvvisa separò Cloud dagli altri, e il ragazzo riuscì a trovare la via seguendo la scia di proiettili lasciata dal leader dell'Avalanche. Il gruppo si riunì in un'area interna del laboratorio, dove videro per un attimo alcuni soggetti degli esperimenti del reparto scientifico della Shinra in vasche di vetro: a Cloud parve per un attimo di vedere se stesso in una di quelle capsule, ma le entità misteriose apparvero ancora una volta e trascinarono il gruppo fuori dall'area.

Verso la speranza[]

Tornati da Elmyra, Cloud e i suoi amici lasciarono Wedge nelle cure della donna, e Cloud le disse ancora una volta di voler aiutare Aerith. Elmyra fu inizialmente riluttante, ma il mattino dopo si convinse che era la cosa giusta da fare. Poiché gli accessi alla piattaforma di Midgar erano bloccati a causa degli attentati dell'Avalanche e del crollo del settore 7, il gruppo cercò un modo alternativo di raggiungere il palazzo Shinra: la scelta più logica era interrogare la persona più vicina alla compagnia nei bssifondi, Don Corneo. Con l'aiuto di Leslie, riuscirono a rintracciare il boss nella rete fognaria, ma questi riuscì a fuggire dopo aver richiamato il suo mostro. Leslie accettò comunque di aiutare il gruppo, e diede loro dei rampini con cui scalare la piattaforma.

Arrivati in cima, dopo aver seminato le forze della Shinra inviate a cercare superstiti, Cloud, Tifa e Barret arrivarono finalmente presso il palazzo Shinra. Poiché l'ingresso principale era troppo sorvegliato, Cloud propose di entrare dal parcheggio sotterraneo, dove avrebbero potuto attirare meno l'attenzione. Il piano non andò esattamente come previsto, ma anche quando la situazione sembrava più compromessa non scattò nessun allarme. Il gruppo arrivò al teatro virtuale della Shinra, dove assistettero a una presentazione sulla storia degli Antichi, che fu però interrotta da una visione spaventosa: l'ologramma iniziò a mostrare Midgar in fiamme, caos per le strade, una gigantesca meteora nel cielo, e in mezzo a tutto questo... Sephiroth.
Cloud sentiva sempre più la presenza della sua vecchia nemesi, ma quando la visione ebbe termine il gruppo fu contattato dal sindaco di Midgar, Domino: questi era segretamente in combutta con l'Avalanche, e sperava che fossero arrivati per uccidere il presidente Shinra, motivo per cui aveva fatto in modo di non far scattare gli allarmi. Domino fece accedere il gruppo ai piani superiori per raggiungere la sala riunioni del consiglio direttivo, ma prima che potessero arrivarci un imprevisto fece quasi saltare la copertura. Due soldati della sicurezza si trovavano nell'area ricreativa, e uno di essi conosceva Cloud dai tempi dell'addestramento: quando riconobbe il ragazzo, lo salutò contento, causando a Cloud una forte confusione perché non era sicuro di chi avesse davanti.

Il gruppo approfittò per dileguardi quando i due soldati andarono a chiamare altri amici, e infiltrandosi nel sistema di ventilazione Cloud origliò la riunione del consiglio direttivo, scoprendo che il professor Hojo voleva iniziare subito gli esperimenti su Aerith. Il gruppo seguì lo scienziato fino al suo laboratorio e riuscì infine a liberare Aerith. In quel momento, Hojo notò una faccia familiare in Cloud e gli chiese chi fosse, e quando il ragazzo gli rispose di essere un ex-SOLDIER, lo scienziato rise: cercò di rivelargli la verità, ma fu portato via in extremis dalle entità sconosciute, e la mente di Cloud impedì a quest'ultimo di sentire le sue parole in ogni caso. Il gruppo si riunì, accompagnato da Red XIII, una creatura fuggita dal laboratorio, ma improvvisamente Cloud cominciò a sentire una voce che lo chiamava, una voce femminile, quasi materna... Jenova.
Cloud svenne e si svegliò poco dopo nella stanza di Aerith, in cui la ragazza gli parlò della storia degli Antichi e dei piani della Shinra. La ragazza si trovò nuovamente circondata dalle entità sconosciute, e finalmente Cloud scoprì che cosa fossero quelle strane presenze: erano i Numen, custodi del fato che apparivano per impedire deviazioni troppo grandi al corso naturale della storia. In quel momento, Domino contattò il gruppo: assieme a lui c'era Wedge, che aveva mobilitato le altre cellule dell'Avalanche per lanciare un attacco al palazzo Shinra e scortarli al sicuro tramite elicottero.

Cloud e gli altri presero l'ascensore interno del laboratorio, ma si ritrovarono nella sezione segreta conosciuta come DRUM, dove era conservata Jenova. Qui, si trovarono davanti Sephiroth in carne ed ossa, che tagliò con la sua spada la passerella su cui si trovavano, facendoli precipitare in fondo alla struttura. Separato dai suoi amici, Cloud si fece strada per i corridoi del DRUM, riunendosi prima con Red XIII e poi con Barret, e affrontando vari esperimenti per puro diletto di Hojo. Quando il gruppo si riunì, con sorpresa e orrore, trovò la capsula che conteneva Jenova vuota, e una scia di sangue pulsante conduceva all'ascensore.
Il gruppo arrivò all'ultimo piano, dove trovò l'ufficio del presidente vuoto, la finestra posteriore rotta e il presidente in persona appeso alla passerella esterna. Riuscirono a salvare il magnate e Barret cercò di costringerlo a pulire il nome dell'Avalanche, ma in quel momento apparve Sephiroth, che uccise il presidente e trafisse mortalmente anche Barret. Sephiroth si trasformò in un'orrenda creatura, che Aerith riconobbe come Jenova, e il gruppo lo sconfisse, rivelando che quello che avevano davanti era in realtà Marcat, l'uomo incappucciato che viveva nel settore 7. I Numen riportarono in vita Barret, poiché non era suo destino morire lì, e Cloud notò un altro "Sephiroth" che fuggiva con i resti di Jenova tra le braccia: il ragazzo lo seguì fino al tetto del palazzo, ma anche questo "Sephiroth" si rivelò essere un altro uomo incappucciato, che si gettò dal palazzo con Jenova.

Cloud raggiunse gli altri sull'eliporto, ma l'elicottero dell'Avalanche fu abbattuto dai Turks, che arrivarono in compagnia di Rufus Shinra, il figlio del presidente arrivato a reclamare l'eredità del padre. Cloud affrontò Rufus da solo e lo costrinse alla fuga, ma l'elicottero iniziò a sparargli facendolo cadere dalla piattaforma: il ragazzo si salvò solo grazie a Tifa, che era rimasta indietro per aiutarlo.
I due raggiunsero Barret, Aerith e Red XIII al piano terra del palazzo Shinra, e Cloud li salvò dai soldati inviati da Heidegger rubando la moto Hardy-Daytona esposta al terzo piano e travolgendoli con una serie di acrobazie. Seguito dal gruppo a bordo di un pickup Shinra, Cloud uscì dal palazzo e si diresse verso la tangenziale di Midgar, mentre i Numen circondavano l'edificio e coprivano al meglio la loro fuga.

Alla fine della strada, il gruppo si trovò faccia a faccia con Sephiroth, che aprì un portale attraverso una barriera creata dai Numen e invitò Cloud a seguirlo. Avvicinandosi al portale, Cloud ebbe una strana visione: un giovane dai capelli neri, a poca distanza da Midgar, affrontava un drappello di soldati della Shinra con in mano la sua spada potens. Aerith affermò che Sephiroth era un pericolo molto più grande per il pianeta rispetto alla Shinra, ma avvertì il gruppo che seguirlo avrebbe potuto cambiare il destino del mondo in modo imprevedibile. Poiché non sembrava esserci altra scelta, il gruppo prese il coraggio a due mani ed entrò nel portale.
Entrando nella singolarità, si trovarono di fronte l'ultima linea difensiva dei Numen, che cercarono di convincerli a desistere mostrando loro immagini di eventi futuri, tra cui la caduta di Meteora, lo scontro finale tra Cloud e Sephiroth e persino un futuro lontano che solo Red XIII avrebbe potuto vedere. Sfortunatamente, le immagini erano tanto fuori contesto che il gruppo fu ancora più determinato a cambiare il futuro. Ormai fuori controllo, i Numen furono assimilati da Sephiroth e lo scontro finale ebbe finalmente luogo.

Al culmine della battaglia, Sephiroth portò Cloud al confine più estremo del tempo, rivelandogli con un tono che non usava da anni che il mondo era destinato a scomparire, e che solo loro due avrebbero potuto cambiare le cose. Cloud non si lasciò ammaliare e attaccò ancora Sephiroth, ma questi lo disarmò senza difficoltà e gli disse che mancavano "sette secondi alla fine", chiedendogli cosa avrebbe fatto con quel tempo?
Sephiroth scomparve e Cloud si ritrovò nel mondo reale, determinato una volta per tutte a trovare Sephiroth e sconfiggerlo per davvero. Il gruppo si incamminò quindi verso il vicino villaggio di Kalm, barattando un passaggio in camion con un uomo di nome Bill, ma ancora non sapevano quali fossero realmente le conseguenze delle loro azioni...

Senza più i Numen a tenere dritte le strade del destino, eventi passati cambiarono radicalmente: in un altro tempo, Zack sopravvisse allo scontro in cui avrebbe dovuto trovare la morte, e si incamminò lentamente verso Midgar, con Cloud ancora incosciente al proprio fianco...

Gli spoiler finiscono qui.

Profilo[]

Aspetto fisico[]

Il protagonista di FINAL FANTASY VII. Ex membro del SOLDIER, ora è un mercenario pronto ad accettare qualsiasi incarico. Dopo essere stato reclutato dal gruppo AVALANCHE, si ritrova coinvolto in una lotta per la sopravvivenza del pianeta. Con la sua enorme spada, può tagliare a metà praticamente qualsiasi cosa.
—Descrizione originale
Cloud Strife Art

Artwork originale

Cloud è un giovane uomo di altezza media, dal fisico longilineo ma con i muscoli comunque ben definiti. Ha la carnagione molto pallida, un viso dai lineamenti delicati e grandi e profondi occhi celesti, luminosi per effetto dell'energia mako che scorre nel suo corpo, ma la sua caratteristica più iconica sono i capelli biondi con un grosso ciuffo sparato verso l'alto. Il colore naturale degli occhi, mostrato nei flashback del gioco originale e in Crisis Core, è blu scuro.
Nel film Advent Children, i capelli di Cloud sono accorciati e ridimensionati per adattarsi allo stile grafico più realistico, ma mantengono comunque le caratteristiche ciocche appuntite in stile anime. Nei titoli successivi, i capelli hanno subito piccole modifiche per tornare più lunghi e fedeli allo stile originale. In Final Fantasy VII Remake è possibile anche notare uno spruzzo di lentiggini sul viso, a indicare una personalità più giovanile di quanto la sua età lasci intendere.

Il suo abbigliamento abituale è una versione modificata della divisa ordinaria dei SOLDIER, composta da una felpa smanicata a collo alto e lunghi pantaloni baggy di colore nero violaceo, tenuti su da un paio di bretelle e una grossa cintura di pelle marrone con il simbolo del corpo che campeggia al centro. Porta inoltre un paio di scarponi neri con cerniera e guanti metallici rivestiti di pelle sul dorso, un bracciale con i bordi borchiati sull'avambraccio sinistro e uno spallaccio decorato con bulloni sulla spalla sinistra, oltre a un piercing rotondo sull'orecchio sinistro. Nelle comparse successive al gioco originale, la divisa ha subito lievi cambiamenti: i pantaloni sono stretti da due cinture più piccole sotto quella principale, e il colore è spesso variato tra il viola e il nero.
Il secondo outfit più famoso di Cloud è quello indossato a partire dal film Final Fantasy VII: Advent Children, denominato "Fenrir" nella serie di Dissidia. Consiste in un completo nero comprensivo di una felpa smanicata con la cerniera leggermente abbassata, larghi pantaloni cargo stretti sulle gambe con cinghie, scarponi pesanti e guanti di pelle. Porta uno spallaccio liscio sulla spalla destra, su cui campeggia un emblema a forma di testa di lupo. Il braccio e la gamba sinistra sono coperti da stoffa nera, e al braccio sinistro è legato un fiocco rosso, in ricordo di Aerith. Anche in questa versione, Cloud porta un orecchino all'orecchio sinistro, a forma di testa di lupo come l'effigie sullo spallaccio. Quando guida la moto, porta anche degli occhiali protettivi, abbastanza resistenti da fare anche da riparo contro i proiettili.

Nel corso della Compilation, Cloud ha portato anche altri abiti. Da piccolo, portava i capelli legati a codino, e indossava alternativamente una T-shirt bianca o nera e pantaloni corti blu o verdi, uniti a scarponcini marroni.
Nel suo periodo alla Shinra, portava l'uniforme dei soldati di fanteria della polizia militare, composta da una divisa color grigio bluastro, con i pantaloni stretti sulle caviglie da cinghie marroni, e completa di ginocchiere metalliche, bretelle, stivali e guanti di pelle marroni e un largo bavero grigio verdastro, oltre a un elmetto grigio chiaro con visore notturno, spesso indossato per nascondere la propria identità. Nella versione originale di Crisis Core, la maglia era a maniche corte, mentre in Crisis Core Reunion le ha più lunghe e i guanti sono corazzati fino al gomito, in linea con le modifiche al design degli altri soldati.
Durante la sequenza al mercato murato, Cloud si traveste da donna per entrare nella villa di Don Corneo, indossando un abito lungo color lilla, con le maniche lunghe e le spalline imbottite per nascondere i muscoli, un fiocco rosa dietro la schiena e una parrucca con due grosse trecce laterali. Nella rivisitazione della sequenza in Final Fantasy VII Remake, Cloud può ottenere uno fra tre possibili abiti in base a certe azioni compiute nel gioco, ma tutti si rifanno in qualche modo a quello originale.

Cloud combatte usando enormi spadoni lunghi quasi quanto lui: le armi a lui più associate sono la Spada potens, ereditata da Zack poco prima di arrivare a Midgar, la Spada fusione, un'arma composta da sei spade più piccole usata a partire da Advent Children, e la Dissettrice, un'arma dalla lama larga e piatta.
Quando Cloud è affetto dallo status Rospo in Final Fantasy VII Remake, si trasforma in una rana con il dorso verde a striature nere, la parte sotto bianca e le zampe marroni. Dalla sua forma umana mantiene solo la spada legata alla schiena, che si rimpicciolisce assieme a lui.

Personalità[]

CloudCGModel-CrisisCore

Cloud in Crisis Core

Cloud si presenta inizialmente come un soldato temprato dalle battaglie, con un'indole cinica e arrogante e un atteggiamento freddo e disinteressato a qualunque cosa che non sia portare a termine gli incarichi che gli sono affidati. Non fraternizza con le persone con cui lavora, e tiene sempre a precisare di essere un ex-SOLDIER e di lavorare solo per i soldi. La facciata che Cloud esibisce è anche dovuta principalmente al fatto di essere letteralmente un ragazzo di ventun anni con l'età mentale di un sedicenne: fuori dal suo ambiente, rivela una personalità introversa e socialmente disadattata, non ama parlare e aprirsi con gli altri perché ha molta difficoltà a esprimersi, e anche quando ha buone intenzioni si mostra sempre distaccato, come a non voler rovinare la propria immagine seria. Le persone che riescono ad avvicinarsi a lui, tuttavia, riescono pian piano a vedere oltre la facciata e notare la persona più dolce e gentile nascosta sotto la scorza.
Sin da quando era giovane, Cloud ha sempre dimostrato un bisogno di sentirsi apprezzato dalle persone attorno a lui, non riesce a nascondere fino in fondo che gli piaccia ricevere complimenti, e si sente profondamente in colpa se pensa di aver deluso i suoi amici. Proprio per questo si spinge sempre fin dove reputi necessario per aiutare una persona cara, dovesse richiedere affrontare nemici potenti da solo o travestirsi da donna. Anche questa necessità di superare i propri limiti non sfugge alle persone più vicine a lui, che spesso lo sostengono e lo aiutano per impedirgli di mettersi nei guai. Inoltre, nonostante il suo fare indifferente, è anche molto competitivo, e se trova qualcosa che lo stimoli dà sempre il massimo.

Cloud ha subito molti cambiamenti nella propria vita, motivati da un desiderio persistente di trovare una propria identità. Gli elementi più ricorrenti della sua personalità, la bravura a combattere, la difficoltà a socializzare, il desiderio di proteggere gli altri e di essere un eroe, rimangono perlopiù inalterati, ma il suo modo di presentarsi varia considerevolmente tra un'apparizione e l'altra. Mentre nel suo periodo alla Shinra era un ragazzo timido ma ottimista, sempre pronto a dimostrare il proprio valore, in particolare a Zack dopo che questi diventa una figura di riferimento, la caratterizzazione che esibisce per buona parte del gioco originale è stata creata artificialmente ispirandosi ai ricordi di Zack e all'immagine idealizzata che Cloud aveva dei SOLDIER, da cui l'attitudine arrogante e seriosa. Una scena tagliata da Final Fantasy VII Remake, collocata prima del ballo con Anyan Kunyan, avrebbe mostrato Cloud immaginare direttamente come Zack si sarebbe comportato in una situazione simile, e attingere direttamente alla personalità più allegra dell'amico per superare l'iniziale imbarazzo.
A causa della sua personalità fittizia, Cloud ha difficoltà a ricordare con precisione gli eventi accaduti fino a cinque anni prima degli eventi del gioco, manifestando forti crisi mentali quando rievoca ricordi che vuole sopprimere, come il nome di Zack o la verità dietro il suo passato in SOLDIER. Questo è in parte dovuto al fatto che Sephiroth esercita un controllo parziale sulla sua mente, torturandolo psicologicamente per piegarlo alla sua volontà. Man mano che si avvicina a Sephiroth, Cloud inizia a dubitare progressivamente dei propri ricordi, fino a spegnersi completamente quando arriva a credere di non essere nemmeno una vera persona. Quando recupera i suoi veri ricordi e la sua identità, Cloud è una persona fatta e finita, capace di accettare il proprio passato e determinata ad essere un eroe non per i propri meriti, ma per i propri obiettivi.

A causa del suo carattere asociale, Cloud ha molta difficoltà a formare relazioni interpersonali. Quando è assoldato dall'Avalanche, si trova subito in conflitto con Barret, che lo vede solo come un tipo arrogante e non è sicuro di potersi fidare di lui. Durante la storia, tuttavia, Cloud si guadagna il rispetto di Barret con le sue azioni, e questo gli permette di relazionarsi con lui e sviluppare una sincera amicizia. Per contro, gli altri membri del gruppo sono più aperti e pazienti con lui, soprattutto in Final Fantasy VII Remake, e ciascuno di essi cerca a suo modo di aiutarlo ad aprirsi di più.
Molto più complesso è il suo rapporto con Tifa: non si conoscevano bene quando erano piccoli, pur essendo vicini di casa, ma ha sempre sentito la necessità di proteggerla. Quando si ritrovano da giovani adulti, entrambi sono molto protettivi l'uno verso l'altra, lui per la promessa che le ha fatto quando erano piccoli, lei perché è l'ultima cosa che le rimane della sua casa, ma i ricordi confusi di Cloud e la paura di Tifa di dirgli la verità li tengono comunque lontani sentimentalmente per diverso tempo. Cloud lega molto più facilmente con Aerith, che è molto più provocante e giocosa con lui sin dall'inizio, anche se all'inizio si trova facilmente spiazzato dal suo atteggiamento, e mostra il suo lato più gentile con lei assecondandola nelle sue abitudini più bizzarre. Il rapporto che lega Cloud alle due ragazze è deliberatamente ambiguo, e per quanto alla fine solo Tifa rimanga realmente nell'equazione, chi delle due sia effettivamente la sua preferita è a libera interpretazione del giocatore.

La personalità di Cloud in Advent Children sembra regredire rispetto al suo sviluppo nel gioco originale: è tormentato dal suo passato e dalla colpa che si attribuisce per la morte di Aerith e Zack, che lo spinge ad allungare le distanze con i suoi amici nel tentativo di trovare da solo il modo di redimersi. Ciò è il risultato dell'acquisita consapevolezza di aver perso anni della sua vita e di aver creduto per diverso tempo di essere una persona che in realtà non era, e questi sentimenti sono ulteriormente amplificati dall'influenza che Sephiroth esercita in lui attraverso il geostigma, causando in Cloud una profonda crisi depressiva. Il suo sviluppo durante il film ruota proprio intorno all'affrontare il proprio passato, sia metaforicamente che letteralmente, e arrivare ad accettarlo invece di scappare da esso.

Abilità[]

Cloud-ffvii-battle

Cloud è un combattente dalle capacità straordinarie, dovute a una combinazione di talento naturale e dell'esposizione alle cellule di Jenova. Pur non avendo la fortitudine mentale necessaria per entrare nei SOLDIER, ha dimostrato sin dal suo primo periodo nella Shinra di saper maneggiare molto bene una spada, e di sapersi adattare in fretta a situazioni estreme. Essendo cresciuto in un villaggio tra le montagne, si muoveva abilmente sui terreni scoscesi e si stancava molto meno facilmente rispetto ad altri soldati. Il suo punto debole quando era giovane era il mal d'auto, che gli rendeva difficile sopportare viaggi troppo lunghi a bordo di veicoli.

A seguito degli esperimenti operati su di lui dal professor Hojo, Cloud è stato esposto a grandi quantità di energia mako e alle cellule pure di Jenova. Benché questo trattamento lo avesse inizialmente messo in coma per l'intossicazione, al suo risveglio gli ha attribuito qualità superumane simili a quelle dei SOLDIER, e le cellule di Jenova hanno riparato le sue ferite psicologiche con i ricordi di Zack, trasmettendogli molte delle sue abilità e permettendogli di combattere ad armi pari con SOLDIER e Turks. L'influsso delle cellule di Jenova ha anche curato il suo mal d'auto, rendendogli possibile guidare la moto senza problemi.
Grazie alle nuove abilità apprese tramite i ricordi di Zack, Cloud è anche in grado di svilupparne di proprie: il suo stile di combattimento prende fortemente ispirazione da Zack, ma all'occorrenza può sacrificare le proprie difese per sferrare rapide sequenze di attacchi più potenti in modo simile a Sephiroth. La sua forza si manifesta al meglio anche nelle sue tecniche limite, la più famosa delle quali è il potente Colpo Omni. Cloud è anche molto abile nel guidare la moto, e può usarla per eseguire acrobazie incredibili e combattere senza problemi contro avversari motorizzati. Ha inoltre un'ottima dimestichezza nel cavalcare i chocobo e lo snowboard.

A dispetto di tutte le sue abilità, Cloud è molto impulsivo e volubile, e queste caratteristiche non lo rendono il più strategico dei combattenti. Spesso attacca senza valutare la situazione, specialmente quando sa che l'avversario è più forte di lui, e a causa di ciò è stato più volte infilzato dalla Masamune nei suoi scontri con Sephiroth. Il suo più grande punto debole è però la stessa cosa che gli ha dato la sua forza: le cellule di Jenova che ha in corpo sono ancora attive, e questo lo rende sensibile al controllo mentale di Sephiroth, che si è unito alla creatura nel flusso vitale.

Gameplay[]

Final Fantasy VII[]

Crisis Core -Final Fantasy VII-[]

Cloud è aggiunto all'OMD a metà del capitolo 5, quando Zack fa la sua conoscenza sulla via di Modeoheim. Fare tris con l'immagine di Cloud nella fase di modulazione permetterà di usare l'abilità Meteocolpi, una versione dell'attacco limite Pioggia di meteore dello stesso Cloud.

Nome Ottieni Livello/Potenza Immagine
Descrizione 1 2 3 4 5
Cloud
Meteocolpi
Incontra Cloud nel capitolo 5 44 48 64 72 80 CCVII OMD Meteocolpi
Attacco magico su tutti i nemici.

Altre comparse[]

Articolo principale: Cloud Strife/Altre comparse

Cloud ha fatto numerose comparse in altri titoli della serie Final Fantasy, inclusi vari spin-off non canonici del suo gioco d'origine, ed è il secondo personaggio con il maggior numero di camei, dopo Gilgamesh.

Comparse esterne a Final Fantasy[]

Cloud ha anche fatto comparse cameo nei seguenti titoli non appartenenti alla serie Final Fantasy:

Musica[]

Nel gioco originale, Cloud non ha un vero tema musicale personale, ma il tema principale di Final Fantasy VII, riprodotto sulla mappa del mondo fino all'ottenimento dell'aeronave, è fortemente associato a lui: è riprodotto quando Cloud esplora i suoi veri ricordi e un remix chiamato "Who Am I?" è riprodotto durante le scene in cui Cloud dubita della propria identità. Il tema è usato anche in Final Fantasy VII Remake come tema dei bassifondi del settore 7 durante il capitolo 03, ed è remixato quando Cloud fa il suo ingresso sulla Hardy-Daytona.
Un tema musicale maggiormente associato a lui è "Cloud Smiles", riprodotto alla fine del film Advent Children.

Etimologia[]

Cloud è il primo di una serie di protagonisti a cui Tetsuya Nomura affibbia nomi che simboleggiano il cielo: infatti "Cloud", in inglese, vuol dire "nuvola". "Strife", invece, vuol dire "conflitto", ed è riferito al conflitto interiore di Cloud. "Strife", insieme a "Cloud", potrebbe stare anche ad indicare il brutto tempo.

Curiosità[]

  • Tra i protagonisti principali di cui è nota l'età nella saga regolare, Cloud è il secondo più anziano con i suoi ventun anni, a pari merito con Lightning di Final Fantasy XIII e dietro Noctis Lucis Caelum, trent'anni alla fine di Final Fantasy XV. Se si contano i seguiti, i suoi ventiquattro anni in Dirge of Cerberus sono superati da Cecil Harvey di Final Fantasy IV, che nel sequel ha trentasette anni, e da Lightning, che in Lightning Returns: Final Fantasy XIII ha cronologicamente 521 anni.
  • Cloud è citato diverse volte nella versione inglese di Final Fantasy IX. In quella italiana, Gidan fa un implicito riferimento a lui dopo aver notato un'arma simile alla spada potens nell'armeria di Lindblum.
  • Durante i flashback di Nibelheim, il ritratto di Cloud visibile nel menù del gioco è diverso. Questo ritratto era stato usato per il personaggio nella demo del gioco.
  • Tetsuya Nomura ha affermato che una grande cura è stata presa per animare il viso di Cloud nel film e che sono state scelte le espressioni di oltre trenta modelli differenti.
  • Nella versione francese di Final Fantasy VII Cloud è erroneamente chiamato "Clad". Il nome è stato corretto in tutti gli altri episodi della compilation.
  • Cloud e Aerith sono gli unici personaggi mostrati nella Techincal Demo per PlayStation 3 di Final Fantasy VII, disponibile con Advent Children Complete.
  • In Final Fantasy VIII, a Esthar, uno dei negozi di oggetti presenti nel centro commerciale si chiama "Da Cloud - Oggetti vari".
  • Le parole di Cloud in Final Fantasy Tactics offrono un piccolo indizio sul momento temporale da cui potrebbe provenire rispetto al gioco originale: la "grande corrente" potrebbe essere il flusso vitale, quindi potrebbe essere arrivato a Ivalice dopo l'esplosione di mako causata dall'attivazione della materia nera nel cratere nord.
  • Un costume da Cloud, assieme a quelli di Aerith, Vincent e Tifa, è stato aggiunto come contenuto scaricabile nel gioco LittleBigPlanet 2, come era già successo per Sephiroth.
  • Il telefono cellulare di Cloud è un Panasonic FOMA P900iV, che è stato realizzato appositamente per il film.
  • Il cognome di Cloud, Strife, viene menzionato in Final Fantasy XIII-2 in una domanda di Spremicervello riguardante Serendipity: è possibile che ciò sia un riferimento alla somiglianza tra Serendipity e il Gold Saucer.
  • Se si parla con lui quando è in stato delirante a Mideel, Cloud potrebbe menzionare Xenogears, un gioco di Squaresoft uscito nel 1998, la cui sceneggiatura era stata originariamente pensata per Final Fantasy VII stesso. In Xenogears, il giocatore può decidere di firmarsi come Cloud Strife per partecipare a un torneo di arti marziali.
  • Cloud, assieme ad Auron, è uno di due personaggi di Final Fantasy che diventano effettivi membri della squadra di Sora in un titolo della serie Kingdom Hearts: entrambi sono inoltre incontrati nell'arena dell'Olimpo, dove sono stati assoldati da Ade per uccidere Ercole prima di allearsi con il protagonista.
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