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- Le redini della Storia tornano nelle mani dell'uomo.
—Cidolfus Demen Bunansa
Cidolfus Demen Bunansa è un importante antagonista in Final Fantasy XII.
Brillante scienziato dell'impero di Archadia, è uno degli uomini più influenti della corte e il più fidato consulente del figlio dell'imperatore, Vayne. La sua mente geniale ha portato Archadia alla supremazia militare, non solo grazie alla tecnologia avanzata delle aeronavi, ma soprattutto grazie all'invenzione della negalite artificiale. Benché Cid sia molto apprezzato per il suo lavoro, c'è chi non vede di buon occhio la sua dubbia sanità mentale, specie per la sua strana abitudine a parlare da solo.
Cidolfus Demen Bunansa è il Cid ufficiale di Final Fantasy XII, e tra tutti i personaggi con questo nome è il detentore di vari primati: è infatti il primo Cid ad essere a tutti gli effetti un antagonista per gli eroi del gioco, e il primo ad essere affrontato in battaglia dai protagonisti.
Profilo[]
Aspetto fisico[]
Cid è un uomo di quasi sessant'anni, ma che ne dimostra all'incirca la metà: il suo volto presenta infatti pochissime rughe, ha i capelli grigi corti e pettinati all'indietro ed una corta barba, che fa il giro del mento unendosi ad un paio di baffi. Porta inoltre degli occhiali da lettura con catenella.
Il suo vestiario si compone di un elegante giaccone rosso e nero a maniche corte, con numerosi fregi dorati e lunghe code. Sotto di esso porta una camicia di cui si intravede il colletto ed una cravatta violacea, mentre le braccia sono vestite con dei guanti bianchi lunghi fino al gomito.
Cid porta inoltre un paio di jeans bianco scuro coperti da lunghissimi stivali più chiari da metà coscia in giù, e molto decorati con altri finimenti color oro.
Personalità[]
Il dottor Cid è il classico scienziato pazzo, un tempo seriamente dedito ai propri studi, ma da un certo momento in poi completamente senza ragione. Il momento in sè corrisponde alla scoperta del potere della negalite, minerale divino dagli immensi poteri magici, e dal desiderio di produrla artificialmente. Questo ideale ha legato molto strettamente Cid all'impero di Archadia, che gli ha fornito i mezzi per continuare la sua ricerca: totalmente assorbito dalla negalite, Cid ha addirittura tentato di nominare giudice suo figlio Ffamran, con il risultato di spingerlo alla fuga.
La follia di Cid è unita ad una cinica arroganza e crudeltà, che non si fa alcuno scrupolo a mettere fuori combattimento i suoi stessi alleati, come è capitato con il giudice Gabranth. Protetto dall'occuria Venat, Cid combatte sempre accompagnato dalle sue creazioni tecnologiche, e tutto per portare avanti la propria idea di destino che lo accomuna a Vayne: l'uomo deve crearsi da sè il proprio futuro.
In sostanza, il dottor Cid è l'incarnazione più distorta dell'ideale machiavellico che il fine giustifichi sempre i mezzi.
Storia[]
Una folle ricerca[]
Cidolfus Demen Bunansa, sei anni prima degli eventi del gioco, condusse una spedizione nello Jagd Difohr, terra coperta dal mystes, allo scopo di esplorare quella zona sconosciuta. Qui giunse fino a Giruvegan, la città perduta, ed incontrò Venat, l'Occuria ribelle, che gli rivelò l'esistenza della negalite (il vero potere degli dei).
Una volta appreso il potere di quella misteriosa pietra, Cid decise di dedicare il proprio tempo alle ricerche su di essa: il potere della negalite era immenso, ed usarla per rendere più forti i soldati e le aeronavi sarebbe stata una scoperta di eccezionale importanza. Con il supporto di Venat, lo scienziato imperiale iniziò le ricerche nel laboratorio Draklor, il nucleo scientifico dell'impero di Archadia, ed a causa di esse perse completamente contatto con la realtà: tentò addirittura di nominare suo figlio giudice, che per tutta risposta fuggì e divenne un aviopirata.
Le sue principali intenzioni, tuttavia, erano quelle di usare la negalite per rendere l'uomo completamente padrone di sè stesso, più potente perfino degli dei: il test di suddetto potere venne affidato ad un riluttante Giudice Magister chiamato Zecht. Questi venne costretto ad esporre la negalite nella zona di Nabradia, fiorente regno confinante con Dalmasca... ed il potere magico della negalite fu liberato, distruggendo l'intera regione e la sua capitale, Nabudis, trasformandole in desolate paludi ricolme di mystes. Zecht, frustrato, fuggì e divenne aviopirata, cambiando il proprio nome in Reddas; il dottor Cid, invece, fu soddisfatto e proseguì le proprie ricerche, mettendo parti di negalite a disposizione dei principali ufficiali dell'esercito, come potenziamento delle qualità fisiche.
Il destino nelle mani dell'uomo[]
Diversi anni più tardi, Cid venne sfidato apertamente da Reddas e da Ashelia B'nargin Dalmasca, erede al trono di Dalmasca, che cercava la negalite per porre fine alla guerra fra Archadia e Rozaria; sconfitto, Cid fuggì a bordo di una piccola aeronave, spingendo la principessa ed il proprio gruppo a recarsi a Giruvegan.
In seguito, Cid incontrò nuovamente i protagonisti in cima al faro di Ridorana, dove la gigantesca Crisalide solare era custodita, allo scopo di impedire che la principessa distruggesse una così preziosa fonte di magia. Qui, Cid mise fuori gioco uno sconfitto Gabranth e combatté nuovamente il gruppo di Ashe, ma venne nuovamente sconfitto assieme a Famfrit, il suo esper. Reddas, quindi, distrusse la Crisalide solare.
Ormai completamente consumato dalla negalite, Cid esalò in cima al faro il suo ultimo respiro, senza tuttavia pentirsi del proprio operato, e che la fortezza aerea Bahamut, suo capolavoro, si era ormai attivata.
Abilità[]
Il dottor Cid è un uomo dotato di straordinaria intelligenza, che ha saputo fare tesoro di ogni cosa abbia scoperto dall'Occuria Venat: grazie a queste conoscenze, ha reso possibile l'uso della negalite come arma da guerra e addirittura di raffinarla artificialmente. Egli stesso può usare la negalite per potenziare le proprie capacità, diventando estremamente rapido e resistente, e può farne uso anche per invocare un potente Esper al proprio fianco.
Cid ha inoltre progettato la quasi totalità delle armi da guerra dell'impero di Archadia, inclusi i meccanismi di difesa Rukh, con cui protegge il laboratorio Draklor e la fortezza Bahamut.
Battaglia[]
- Articolo principale: Dottor Cid (boss)
- Vedi anche: Famfrit (Final Fantasy XII boss)
Il party giocabile affronta Cid due volte durante il gioco: la prima nella centrale di alimentazione del laboratorio Draklor, durante la quale lo scienziato è assistito da quattro congegni Rukh, e la seconda in cima al faro di Ridorana, dove evocherà Famfrit a metà dello scontro. In quest'ultimo scontro, il gruppo è assistito da Reddas.
Etimologia[]
Curiosità[]
- Il nome completo di Cid contiene due riferimenti a personaggi di Final Fantasy Tactics: il nome proprio Cidolfus è lo stesso nome di Cidolfus Orlandeau, anche lui chiamato con l'abbreviato Cid, mentre il cognome Bunansa rimanda a Besrudio e Mustadio Bunansa, padre e figlio esattamente come Cid e Balthier.
- Cid è l'unico personaggio, oltre ai protagonisti giocabili, a essere in grado di invocare un Esper. Inoltre, è anche l'unico personaggio a chiamare per nome un Esper.
- Chikao Ohtsuka, il doppiatore giapponese del dottor Cid, è il padre di Akio Ohtsuka, doppiatore di Gabranth.
- La follia di Cid lo accomuna, in qualche modo, a Kefka Palazzo, principale antagonista di Final Fantasy VI. Questa somiglianza è ripresa in Dissidia 012 Final Fantasy, dove Kefka è l'avversario principale di Vaan.