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| Personaggio di Final Fantasy Type-0 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
- Comandante supremo dell’Impero di Milites. Vuole ottenere il controllo su tutti i Cristalli e segue personalmente lo sviluppo dell’arsenale militare del suo paese per renderlo sempre più imbattibile.
—Descrizione
Cid Austyne è l'antagonista principale del gioco Final Fantasy Type-0.
Comandante supremo dell'Impero di Milites, è un dittatore spietato dalle intenzioni espansionistiche, che mira a unificare tutto Orience sotto la bandiera della Tigre bianca e sottomettere i quattro cristalli al suo volere. Il suo piano di conquista comincia con l'invasione del Dominio di Rubrum, che lo metterà in diretto conflitto con i suoi protettori, la classe Zero. Durante il gioco, Cid controlla e manipola gli eventi per assicurarsi il dominio globale, dimostrando di non avere alcuno scrupolo e quasi nessun rispetto verso nessuno. Le ragioni dietro il suo comportamento, tuttavia, sono molto più complesse e oscure di quello che sembrano.
Aulstyne è il Cid ufficiale di questo capitolo e, pur non essendo il primo Cid ad avere un ruolo da antagonista nella storia di un Final Fantasy, ha l'onore di essere il primo ad essere l'effettivo antagonista principale.
Profilo[]
Aspetto fisico[]
Cid Aulstyne è un uomo sulla cinquantina, alto e prestante, con capelli biondo cenere tagliati corti nel perfetto rigore militare. Anche se il suo viso mostra i segni del tempo, ciò non intacca i suoi fieri occhi verdi, che lasciano trasparire un carisma e un coraggio fuori del comune.
Il suo abbigliamento è sostanzialmente una versione più elaborata della divisa degli ufficiali Byakko, comprensiva di una giacca militare bianca lunga fin sotto i fianchi, un cappello da ufficiale bianco con visiera nera, pantaloni neri e stivali militari lunghi fino al ginocchio. La giacca ha quattro tasconi sul davanti, e presenta finiture dorate, con la parte davanti, simile a un doppiopetto, di colore nero; neri sono anche i polsini. Alle spalle è attaccato un mantello a colletto alto, bianco come la giacca, con finiture dorate e protezioni nere sulle spalle. Indossa inoltre un foulard rosso, simile a una cravatta, e porta uno stemma nero con il simbolo dell'Impero in rosso su entrambe le braccia. Coerentemente con il suo ruolo di comandante supremo, Cid esibisce fieramente la sua fedele spada militare, simile a una katana, anche se non ne ha quasi mai fatto un uso pratico.
Sul finale del gioco, Cid assorbe il phantoma di ogni essere vivente morto durante il conflitto, diventando una sorta di divinità e ottenendo il potere di mutare forma. Quando ciò accade, si trasforma in un abominio costituito da un torso umanoide con due enormi braccia e una testa di tigre sull'addome, altre due teste di tigre dietro le spalle e un enorme ornamento fatto di barre dorate che parte dalla schiena e circonda completamente la sua figura. Al posto della testa di questo torso, è presente un lungo collo serpentino che termina con una versione ingigantita del busto di Cid stesso, con una elaborata corona al posto del cappello, enormi spallacci e una lunga lancia terminante con una lama Rursus, che usa per falcidiare il phantoma dai viventi. Su tutto il corpo, questa forma possiede dodici nuclei rossi luminosi: uno sul petto, due sulle spalle, due sui gomiti, due dietro le spalle, tre sull'addome, uno sul "collo" e uno sul busto umano. Questi nuclei contengono il phantoma che mantiene stabile questa trasformazione.
Personalità[]
- In questi tempi di tenebre assolute, dobbiamo unirci e riaccendere la luce della speranza. L'ora è giunta! Questa è l'alba di una nuova era!
—Cid
Cid appare inizialmente come un dittatore spietato e senza scrupoli, il cui unico scopo sembra soltanto espandere il proprio dominio e distruggere ogni ostacolo al suo piano di conquista globale. Contrariamente agli altri sovrani degli Stati del Cristallo, Cid rifiuta di piegarsi a un potere imposto dagli dei sugli uomini, ed è riuscito a sottomettere il cristallo della Tigre bianca alla sua volontà, cosa che gli ha permesso di sfruttarne appieno il potere e di avere controllo sui l'Cie da esso marchiati. Forte della superiorità bellica del suo Impero, data anche dal potere concesso dal cristallo, Cid schiaccia con le sue truppe chiunque si opponga alla sua avanzata, e non esita a sacrificare i suoi uomini pur di arrivare ai suoi obiettivi.
Nonostante questa sua incuranza verso il prossimo, Cid risulta essere comunque un leader amato e rispettato dal suo popolo, principalmente per il modo in cui è trattata la guerra: i suoi soldati sono raramente mandati in battaglia prima di aver compiuto i vent'anni, e molti di essi sono sorpresi o addirittura indignati nello scoprire che i migliori cadetti del dominio di Rubrum sono quasi tutti poco più che ragazzini. I militesi sono pienamente convinti che Cid sia effettivamente un leader carismatico e benevolo, e che abbia una ragione più che valida per fare ciò che sta facendo. In effetti, il comportamento di Cid è dovuto al fatto che egli sia a conoscenza di verità che nessun altro immaginerebbe, e si stia segretamente impegnando per impedire l'arrivo del Tempus Finis.
Storia[]
Ascesa al potere[]
Cid nacque a in una città nelle vicinanze di Ingram, Peristylium della Tigre bianca e capitale della nazione più tecnologicamente avanzata di tutto Orience. Già da giovane dimostrò di essere una persona dagli innumerevoli talenti: era coraggioso, astuto e intelligente, al punto da chiedersi perché il suo popolo riponesse la propria fede in un cristallo che non sembrava volerlo aiutare. Le cose peggiorarono quando la sua città natale, assieme ad altre grandi città, fu rasa al suolo durante una guerra: la perdita dei ricordi di ogni persona a lui cara lo portò a odiare profondamente i cristalli, arrivando a ritenerli capaci di portare solo rovina agli uomini.
Entrato nell'esercito imperiale di Milites, Cid si distinse per le sue grandi abilità di soldato e stratega, e in pochi anni divenne gran comandante. In un momento imprecisato, Cid lesse con attenzione i documenti estratti dagli scritti di Akasha e dal tomo oscuro, e venne a conoscenza di una terribile verità: ogni evento, ogni storia, ogni vita su Orience era in realtà parte di un elaborato esperimento operato da alcuni dei al servizio di Pulse e Lindzei, e il mondo era inesorabilmente destinato a finire all'arrivo del Tempus Finis, quando nove e nove giungono al nove.
Rifiutandosi di essere parte di questo esperimento, Cid decise di prendere la situazione in pugno. Approfittando del calo di fiducia che il popolo aveva nel vecchio imperatore di Milites, Cid lo fece catturare e imprigionare. Con il sovrano fuori causa, Cid sfruttò il suo potere politico per diventare il nuovo leader dell'Impero Milites, e perfino i potenziali eredi al trono, tra cui il generale di brigata Qator Bashtar, decisero di seguirlo fedelmente. Il 15 Tempestamensis 832 e. O., Cid fece un grande discorso al suo esercito, in cui affermò la sua intenzione di portare Milites, e Orience, via dall'oscurità verso una nuova era di luce. L'armata di Milites sarebbe diventata Agito, il salvatore del mondo, e avrebbe impedito l'arrivo del Tempus Finis.
Dichiarazione di guerra[]
La prima cosa che Cid fece nei dieci anni successivi alla sua ascesa fu ampliare ulteriormente l'arsenale bellico della sua nazione, ordinando alla compagnia Gioielli d'acciaio di realizzare nuovi e più potenti blindati magitek. Per avere tutto sotto il suo controllo, inoltre, trovò il modo di soggiogare il cristallo della Tigre bianca e piegarlo al suo volere, in modo da poterne sfruttare il pieno potenziale e fare in modo che i suoi l'Cie obbedissero a lui.
Per favorire il Tempus Finis e iniziare il suo piano, Cid aveva bisogno di tutti e quattro i cristalli sotto il suo controllo, e decise così di attaccare le nazioni limitrofe con le sue armate. La prima ad essere invasa fu il Dominio di Rubrum, il regno più potenzialmente pericoloso e perciò il primo avversario da eliminare. Grazie alla nuova tecnologia sviluppata nel corso degli anni, Cid era riuscito a perfezionare un'arma che avrebbe reso Rubrum completamente inoffensivo: il neutralizzatore.
Il 12 Aquamensis 842 e. O. le armate di Cid conquistarono una dopo l'altra tutte le città sotto il controllo del Dominio, mentre una flotta separata lanciò un attacco diretto contro il Peristylium vermiglio. L'attacco, già visto come una dichiarazione di guerra in piena regola, fu visto ancor più come un affronto quando Cid affidò il comando dell'operazione alla l'Cie Qun'mi Tru'e, una dei suoi guerrieri più fidati: schierare in campo un l'Cie in un'azione di guerra era considerata completa violazione dell'antico Pax Codex, e pertanto completamente imperdonabile. Inizialmente, i soldati di Rubrum sembravano avere la meglio, grazie alla magia e agli Esper concessi dal cristallo della Fenice vermiglia, ma due aeronavi riuscirono a oltrepassare le difese e rilasciare due neutralizzatori proprio all'interno del Peristylium. I soldati persero istantaneamente tutti i loro poteri e quelli che non rimasero uccisi furono costretti alla fuga da parte dei militesi.
Sfortunatamente, Cid non fece in tempo a finire di intimare al cancelliere Khalia Chival VI di arrendersi e consegnare il cristallo a Milites, che accadde l'imprevisto: anche Rubrum aveva i suoi candidati per diventare Agito, che si materializzarono sul campo nella forma della misteriosa classe Zero, dodici giovani cadetti il cui potere sfidava persino il neutralizzatore. La comparsa della classe Zero ribaltò completamente le sorti dell'invasione, rendendo l'attacco al Peristylium vermiglio completamente inutile.
Cid ebbe tuttavia una maggior fortuna con l'attacco al secondo regno confinante, l'Alleanza di Lorica, patria del cristallo della Testuggine nera: la protezione delle montagne non fu sufficiente al regno per sfuggire alla nuova arma di distruzione di massa creata dall'Impero, la bomba Ultima. Grazie al sacrificio di Qun'mi, che aveva aumentato la forza distruttiva della bomba con il suo potere, il popolo di Lorica fu completamente sterminato, e dell'antico Peristylium nero non rimase che un enorme e desolato cratere. Poco dopo quell'evento, Cid inviò i suoi uomini nella zona del cratere, in modo che recuperassero dalle macerie il cristallo della Testuggine nera.
La tregua[]
Nonostante la sconfitta delle truppe al Peristylium vermiglio, Cid era fiducioso nella riuscita del suo piano. I suoi soldati sembravano non essere dello stesso parere, specie per quello che riguardava il dispiegamento dei l'Cie: se il cristallo si fosse ribellato avrebbe potuto tranquillamente rivoltarli contro Milites. Cid rassicurò i suoi ufficiali, ricordando loro che il cristallo era al loro completo servizio, e finché fosse stato così i l'Cie avrebbero combattuto al loro fianco.
La violazione del Pax Codex da parte di Cid, tuttavia, non era passata inosservata agli altri cristalli: il cristallo vermiglio fu il primo a mobilitarsi, chiamando a rapporto il l'Cie Zhuyu per combattere a fianco di Rubrum: Zhuyu si scontrò apertamente con Nimbus, un altro l'Cie bianco, nei pressi della fortezza di Togoreth, lasciando un gigantesco cratere nella zona.
Mentre il Dominio recuperava pian piano i territori persi con l'aiuto della classe Zero, Cid ordinò la costruzione di un nuovo blindato magitek che potesse lanciare bombe Ultima dalla distanza e proteggersi con un campo antimagia superiore. Sfortunatamente, i servizi segreti di Rubrum vennero a conoscenza del progetto e la classe Zero fu inviata a distruggerlo prima che potesse entrare in funzione. Il sabotaggio funzionò, ma Nimbus sorprese i cadetti all'interno del Peristylium bianco e li affrontò.
Improvvisamente, Cid ordinò che tutte le ostilità cessassero all'istante: anche il quarto cristallo, il cristallo del Drago azzurro protettore del Regno di Concordia, si era mobilitato e aveva inviato i suoi l'Cie contro Milites. Accompagnata dalla l'Cie drago Soryu, la regina Andoria di Concordia, anche lei l'Cie, chiese una risoluzione pacifica al conflitto invocando il Patto Fabula e una discussione tra i leader dei regni rimasti. Cid fu molto sorpreso dal fatto che proprio la regina Andoria si fosse fatta avanti per ostacolarlo, ma con la sua nuova arma distrutta e due l'Cie nemici nel suo territorio, si ritrovò costretto ad accettare di scendere a patti. Il comandante supremo aveva comunque un'idea di come volgere la situazione a suo completo favore...
Alleanza con Concordia[]
Nelle ore che seguirono, Cid ebbe il suo incontro con la regina Andoria e il cancelliere Chival, nel quale furono discussi a lungo i termini della pace. Allo stesso tempo, tuttavia, il comandante supremo stringeva segretamente un accordo con qualcun altro: poco dopo l'arrivo della regina, infatti, Cid si era messo in contatto con il sovrano di Concordia, un uomo egoista e avido di potere che voleva togliere Concordia dal dominio femminile.
Durante i trattati, fu concessa alla classe Zero la libertà di visitare le strade di Ingram, a patto però di rimanere in vista. Durante un momento di distrazione in cui nessuno guardava, la regina fu assassinata e la classe Zero fu subito incolpata del delitto. Anche se i cadetti vermigli erano riusciti a sfuggire ai soldati che tentavano di giustiziarli, il piano di Cid aveva funzionato: con Andoria fuori dai giochi, suo marito poteva finalmente reclamare il trono per sé e, in onore della loro nuova alleanza, il re di Concordia concesse all'Impero di Milites la protezione del cristallo del Drago azzurro.
Anche se il Dominio di Rubrum si era dissociato dalle azioni di cui la classe Zero era incolpata, Milites e Concordia li ritennero comunque complici del regicidio, e scatenarono quindi entrambi i loro eserciti contro il Peristylium vermiglio. Nei giorni che seguirono, numerose battaglie infuriarono, ma il Dominio riuscì a resistere agli attacchi grazie all'ausilio della classe Zero. Mentre l'armata di Concordia era sconfitta nella battaglia di Judecca, il grosso dell'esercito di Rubrum rallentava l'avanzata di Milites sul ponte Magno.
La battaglia terminò in modo disastroso per Milites, con la l'Cie vermiglia Setsuna che invocò l'Esper occulto Alexander e sterminò completamente l'armata della Tigre bianca. Gli unici che si erano salvati erano il generale Qator e il misterioso l'Cie Incognitus, che aveva eretto una potente barriera magica contro l'attacco dell'Esper.
Tempus Finis[]
Dopo la disfatta sul Ponte Magno, il Regno di Concordia si arrese al Dominio di Rubrum, e Cid decise di lasciar perdere il suo piano originale e lasciare che i vermigli invadessero anche il suo territorio: il Tempus Finis sarebbe iniziato se una nazione avesse prevalso sulle altre, non importava effettivamente quale. Cid osservò la sua armata soccombere sotto gli attacchi sempre più feroci del Dominio, e fu testimone della morte di Qator, che si sacrificò per impedire che una bomba Ultima installata a sua insaputa sul suo blindato personale distruggesse Milites.
Mentre l'armata di Rubrum invadeva il Peristylium bianco, Cid fu portato al sicuro da Nimbus, che lo scortò fino al palazzo segreto di Pandaemonium, da dove sarebbe iniziato il Tempus Finis: qui, il comandante supremo si trovò faccia a faccia con un misterioso uomo in armatura, Gala, che gli rivelò che il suo destino non era diventare Agito, ma bensì l'ambasciatore di Finis, proprio ciò che Cid cercava di distruggere. Rifiutandosi di diventare schiavo di una divinità, Cid scelse di morire da uomo libero, sfoderò la sua katana e si tolse la vita. Era il 6 Caelumensis 842 e. O.
Sfortunatamente, Gala non aveva bisogno che Cid fosse vivo per renderlo il suo avatar e, preso possesso del suo corpo, scatenò sul mondo l'armata dei Rursus. La classe Zero raggiunse Pandaemonium poco più tardi e il Giudice, nel corpo di Cid, li sottopose a numerose prove prima di colpirli a tradimento. Quando i dodici giovani, stremati, arrivarono al suo cospetto, Cid li derise e li reputò indegni di diventare Agito, per poi completare la sua trasformazione nel Giudice Rursus e falciare le loro vite una dopo l'altra.
Improvvisamente, grazie agli spiriti dei loro amici Makina e Rem, i cadetti della classe Zero ritornarono in vita uno alla volta e strapparono ogni briciola di phantoma dal corpo dell'arbitro al costo delle loro vite, portando così alla sua fine.
Archivio[]
Comandante supremo dell'Impero di Milites, al quale appartiene il Peristylium bianco. Conquistandosi il favore del popolo con il suo carisma, ha preso il controllo del paese dopo aver cacciato l'Imperatore.
Dirige la ricerca e lo sviluppo di armi belliche, in particolare della tecnologia in grado di neutralizzare i Cristalli allo scopo di impossessarsene. Servendosi del Cristallo della Tigre bianca, ne ha assoggettato i l'Cie guardiani per attaccare Rubrum.
Abilità[]
Cid è un essere umano normale, senza particolari poteri: non conosce la magia, non è superforte e non sa comunicare con i draghi. Tuttavia, ha dimostrato fin da giovane capacità intellettive fuori dal comune che, unite al suo straordinario carisma, gli hanno permesso di scalare la gerarchia di Milites fino a imporsi perfino sul Peristylium e sul cristallo. Grazie all'incredibile sviluppo tecnologico della sua nazione, Cid ha potuto permettere a se stesso e ai suoi scienziati di beneficiare del potere del cristallo, in modo da garantire una vita prospera e serena ai suoi sudditi, e produrre armi sempre più potenti per difenderli.
Gran parte delle idee dietro alla progettazione dei blindati magitek più recenti sono attribuibili a Cid stesso, così come l'efficienza con i quali essi sono usati in battaglia. Cid è inoltre molto acculturato, ha letto un gran numero di documenti storici sul passato di Orience, ed è addirittura a conoscenza di cose che nessun altro potrebbe (o dovrebbe) sapere.
Gameplay[]

- Articolo principale: Giudice Rursus
Cid, nella forma di Giudice Rursus, è il boss finale del gioco, ed è pertanto affrontato al termine del livello finale. La battaglia di lui è sostanzialmente automatica, ed è articolata in due fasi distinte: nella prima, i personaggi saranno perennemente invalidati e saranno facilmente sconfitti, ma nella seconda si potrà usare un personaggio per volta per sconfiggere Cid una frazione di PV alla volta. In questa seconda fase, lo scontro sarà praticamente impossibile da perdere, come era impossibile da vincere nella prima.
Altre comparse[]
Pictlogica Final Fantasy[]

Cid appare come personaggio giocabile in questo spin-off per smartphone.
Etimologia[]
Il cognome di Cid, Aulstyne, è una traslitterazione alternativa del giapponese Ōrusutain, la cui traslitterazione più corretta è "Oldstein".
Curiosità[]
- Cid condivide il suo doppiatore americano con Vincent Valentine della compilation di Final Fantasy VII e Ba'Gamnan di Final Fantasy XII.
- Cid condivide buona parte del suo obiettivo con Vayne Solidor, antagonista principale di Final Fantasy XII: come lui, intende liberare l'umanità dal giogo degli dei, con la differenza che Cid non è disposto a scendere a patti con nessuno, mentre Vayne accettava l'aiuto di un dio rinnegato per arrivare ai suoi scopi.
- L'aspetto fisico e la personalità di Cid, oltre alle sue azioni e ai suoi discorsi durante il gioco, sono fortemente basati sulle figure storiche di Adolf Hitler e Benito Mussolini, entrambi leader carismatici e con pochi scrupoli che hanno guidato il loro Paese verso un regime totalitario. Il suo discorso al popolo all'inizio del gioco rimanda molto ai discorsi dei due dittatori, e la scena della stretta di mano con il re di Concordia è ispirata alla stretta di mano tra Mussolini e Hitler al loro primo incontro a Venezia.
- Il fatto che Cid porti una katana al fianco è un riferimento ai comandanti giapponesi durante la seconda guerra mondiale, che portavano una katana per simboleggiare il patriottismo e l'onore verso la tradizione del bushido.
