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Comandante delle Ali rosse, flotta del potente regno militare di Baron. Adottato dal re quando era ancora in fasce, nutre dei dubbi sulle ultime scelte politiche del sovrano, che ha ordinato di attaccare una città innocente per rubarne il cristallo.

Cecil Harvey è il protagonista principale di Final Fantasy IV.

Giovane cavaliere del regno di Baron e comandante della flotta aerea delle Ali rosse, Cecil è stato allevato dal re di Baron come un figlio, e sotto il suo consiglio ha intrapreso la via del cavaliere delle tenebre. All'inizio degli eventi del gioco, tuttavia, Cecil inizia a dubitare del comportamento del suo sovrano, e ciò lo porterà infine ad abbandonare la via delle tenebre per diventare un paladino. Durante la sua storia, Cecil è sempre affiancato dalla sua fidanzata Rosa Farrell e dal suo migliore amico Cain Highwind.

Cecil appare ancora come protagonista nel midquel Final Fantasy IV -Interlude-, ambientato un anno dopo gli eventi del gioco originale, e ritorna nel cast di personaggi principali nel seguito ufficiale Final Fantasy IV: The After Years. Qui il suo ruolo di protagonista è inizialmente ceduto a suo figlio Ceodore, mentre lui agisce come una sorta di ostacolo per gli altri personaggi per una buona metà del gioco.

Cecil è apparso come rappresentante di Final Fantasy IV in Dissidia Final Fantasy e Dissidia 012 Final Fantasy, e in quest'ultimo è nuovamente affiancato da Cain. Nel corso degli anni, è inoltre apparso in numerosi titoli spin-off, sia come personaggio giocabile sia come citazione, e occasionalmente è apparso anche in titoli esterni alla saga di Final Fantasy. Cecil è considerato uno degli eroi più iconici dei Final Fantasy classici.

Profilo[]

Aspetto fisico[]

Cecil è un ragazzo alto e bello, con lineamenti molto delicati, carnagione quasi bianca, profondi occhi blu e lunghi capelli biondo platino. Il suo aspetto fisico è forse il più femmineo tra quelli dei personaggi dipinti da Yoshitaka Amano, e ciò è ulteriormente rafforzato dalle lunghe ciglia e dal lucidalabbra violetto. Benché si affermi durante il gioco che Cecil assomigli a suo padre Kluya, in realtà ha ereditato molti dei suoi tratti fisici dalla madre Cecilia: proprio questa somiglianza ha spinto il suo padre adottivo a chiamarlo Cecil.
All'inizio della storia, Cecil indossa una bardatura integrale da cavaliere delle tenebre, con un elmo che impedisce al giocatore di vederlo in volto, se non per qualche scena nei remake in 3D del gioco. L'armatura è perfettamente adatta a incutere timore, al punto che è modellata per ricalcare perfettamente i muscoli del corpo: è caratterizzata da toni neri o blu scuro, con striature rosse lungo i lati del corpo e numerosi spuntoni su spalle, ginocchia e gomiti. L'elmo è modellato per sembrare un volto demoniaco, ed è dotato di tre paia di piccole corna.
Quando diventa un paladino, Cecil cambia completamente abbigliamento, rimuovendo l'elmo per rivelare il suo volto efebico. L'armatura che indossa è quasi tutta bianca, con il pettorale blu scuro e striature blu sulle gambe e sui bracciali. Contrariamente all'armatura da cavaliere delle tenebre, quella da paladino appare più leggera e lascia parzialmente scoperte le braccia. La caratteristica più evidente è rappresentata però dal lungo mantello che parte dalle spalle, finemente decorato con disegni blu, bianchi e gialli e corredato da un lungo nastro con motivi e colori simili. Completa il tutto una fascia blu che tiene sollevati i capelli sopra la fronte.

A distanza di diciassette anni dagli eventi del gioco originale, Cecil non cambia molto nell'aspetto e, nonostante vada ormai per i quarant'anni, appare ancora molto giovane. L'armatura che indossa ha solo alcune piccole differenze con quella indossata nella prima avventura: ora non lascia le braccia scoperte, comprende molte più parti blu scuro e torna ad avere enormi spuntoni su spalle, gomiti e ginocchia, forse in riferimento a ciò che gli accade durante la storia. Anche il mantello è leggermente diverso, e l'attaccatura circonda il collo di Cecil come una lunga sciarpa, ma i colori e i motivi rimangono quasi uguali.
Durante la storia è mostrata anche l'armatura da cavaliere delle tenebre da lui indossata nel gioco originale, ma il remake in 3D del gioco ne modifica il modello, rendendolo ancora più oscuro e minaccioso, con lunghe corna e uno sguardo maligno. Ciò è simbolico di quanto fosse orribile agli occhi di tutti l'oscurità che il giovane si era lasciato alle spalle.

Personalità[]

Cecil appare inizialmente come un uomo tutto d'un pezzo e fedele al suo regno, ma è presto reso evidente che questa non è altro che una facciata per nascondere un profondo risentimento verso se stesso e le azioni compiute dai suoi soldati, e un'evidente indecisione su ciò che reputa un suo dovere: riporre fiducia nell'uomo che lo ha allevato come un figlio o rifiutarsi di compiere azioni orribili in suo nome. Proprio questa sua insicurezza lo spinge ad allontanarsi dalla donna che ama, rifiutando il suo conforto. Quando però assiste inerme a un massacro che lui stesso ha causato, Cecil decide di non servire mai più un re tanto crudele, e ciò porta pian piano alla sua redenzione.
Cecil è un uomo coraggioso, ma allo stesso tempo umile e gentile, e queste sue caratteristiche riescono a infondere fiducia e speranza in chi gli sta vicino: più di una volta si dimostra pronto a rimediare in qualunque modo ai suoi errori, come fa nei confronti di Rydia. Inoltre, è assolutamente incapace di provare odio o rancore verso gli altri, anche se si tratta di persone che lo hanno tradito nel profondo: l'esempio migliore è rappresentato proprio da Cain, che arriva sempre a perdonare per i suoi continui voltafaccia, e anche da Golbez, il cattivo del gioco, verso il quale si ritrova combattuto quando scopre di essere suo fratello. Nonostante sia molto timido e modesto, Cecil non dice di no a una ballerina che vuole danzare per lui o con lui, e tra le sue riviste preferite figura Playhoo.

In The After Years, Cecil è diventato un sovrano amato e rispettato da tutto il popolo, che si adopera il più possibile per mantenere la pace nel suo regno e in quelli circostanti. Tutti i suoi vecchi alleati ripongono in lui la più completa fiducia, motivo per cui sono tutti inizialmente increduli quando Baron inizia a rubare i cristalli agli altri regni per ordine suo. In realtà, è reso evidente all'inizio del gioco che le sue azioni erano dovute al controllo mentale esercitato dalla ragazza enigmatica su di lui, ma risulta comunque terribile quando Cecil stesso rivela di essere stato pienamente cosciente di ciò che faceva e di non aver potuto far nulla per evitarlo. Quando ritorna in sé, tuttavia, Cecil mantiene la sua umiltà e gentilezza, e cerca di fare tutto il possibile per fermare la nuova minaccia che rischia di distruggere il mondo.
Durante la storia, sono più volte delineati i suoi rapporti con gli altri personaggi, in modo particolare con Cain, Golbez e con suo figlio Ceodore.

Storia[]

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Infanzia[]

Cecil nacque da un seleniano di nome Kluya e da una donna di nome Cecilia. Il padre morì assassinato qualche tempo prima che lui nascesse, mentre la madre morì di parto avendo solo il tempo di guardarlo una volta. Il piccolo rimase quindi da solo, con l'unico familiare che gli era rimasto: il fratello Theodor. Theodor scappò dal villaggio con il piccolo in spalla, ma lo abbandonò più tardi in una foresta nei pressi di Baron. Qui, il bambino fu trovato dal re di quel regno che, riconoscendo la somiglianza tra lui e la povera Cecilia, fuggita dal regno per causa sua, lo prese con sé e lo chiamò Cecil.

Il re allevò Cecil come fosse figlio suo, e questo causò inizialmente molti problemi al piccolo, che faticò a relazionarsi con altri bambini. Uno di loro, Cain Highwind, figlio del comandante Richard dei dragoni reali, divenne suo rivale: spesso i due si mettevano a litigare, e solo l'intervento di un'altra bambina, Rosa Farrell, calmava i loro battibecchi. Nonostante alcune piccole scaramucce, i tre crebbero insieme, diventando molto amici. Cecil era sempre stato un ragazzo con un cuore d'oro, e trovava sempre la soluzione più pacifica ai conflitti, spesso addossandosi anche le colpe degli altri. Con il tempo, mentre Cain e Rosa seguivano le orme dei loro genitori diventando rispettivamente dragone e maga bianca, Cecil intraprese, su consiglio del re, la via del cavaliere delle tenebre. Il ragazzo riuscì a superare tutti i terribili test che il tirocinio prevedeva, diventando uno dei più potenti soldati d'élite del regno di Baron. In seguito, il re lo investì anche della carica di comandante della flotta aerea di Baron, le Ali rosse.

Final Fantasy IV[]

Massacri inutili[]

Porto quest'armatura oscura da così tanto tempo che in me non è rimasta alcuna luce. Nemmeno... nel mio cuore.
—Cecil Harvey

Cecil, durante il suo periodo di comandante delle Ali rosse, svolse molti compiti speciali, seguendo senza discutere qualunque ordine gli fosse impartito: il ragazzo si fidava del re, e sapeva che qualunque sua azione era perfettamente giustificabile. Ma Cecil non aveva effettivamente mai ricevuto ordini particolarmente insoliti... fino ad un particolare giorno. Era un giorno come tanti, che però avrebbe cambiato per sempre la vita di Cecil e di tutta la Terra. Come al solito, il cavaliere delle tenebre partiva per una missione speciale. L'ordine era semplice: reclamare il cristallo dell'acqua, patrimonio nazionale della città di Mysidia. In altre parole, un furto in piena regola. La missione andò a buon fine, e Cecil fece il possibile per evitare troppe morti tra i cittadini durante il raid.

Durante il viaggio di ritorno, però, sia lui che i suoi soldati cominciarono a nutrire seri dubbi sulla legittimità di quella decisione, e i soldati in particolare si chiesero se davvero le Ali rosse dovessero rappresentare un re che ordinava di rubare tesori a una città pacifica: in effetti il re aveva da tempo iniziato a comportarsi in maniera strana, ma non aveva mai osato chiedere una cosa del genere. Arrivato a Baron, Cecil annunciò il successo della missione con un gusto amaro in bocca, e Baigan, il capitano delle guardie di Baron, lo riferì al re. Cecil consegnò il cristallo al re, che non lo ringraziò neanche. Questo bastò perchè il ragazzo si sentisse in dovere di chiedere il motivo di quel gesto, al che il re lo sospese dalla carica di comandante e gli affidò una nuova missione: raggiungere la valle delle nebbie, uccidere un eidolon che infestava la zona e consegnare un anello piros al villaggio delle nebbie. Cain prese le difese di Cecil, ma la sola cosa che ottenne fu l'ordine del re di accompagnare l'amico.
Quella notte, Cecil incontrò Rosa, e le raccontò del furto del cristallo. Cecil si sentiva un codardo, così timoroso di tradire il re che lo ha allevato come un figlio da non avere il coraggio di trasgredire ordini indegni di essere eseguiti. Si promise perciò di non compiere mai più un atto di violenza per conto di Baron, e affermò che, nonostante l'amore che provava per Rosa, non avrebbero mai potuto stare insieme per ciò che era diventato.

Il giorno successivo, Cecil e Cain partirono alla volta della valle delle nebbie. I due si fecero strada attraverso la caverna delle nebbie e uccisero il drago della nebbia che la sorvegliava. Raggiunto il villaggio delle nebbie, l'anello piros che Cecil doveva consegnare si illuminò, evocando numerosi piros che diedero alle fiamme cose e persone sul loro cammino. Incredulo, Cecil capì che cosa veramente il re voleva che facessero, ma ancora non ne comprendeva il motivo. Addentrandosi nel villaggio, Cecil e Cain trovarono una bambina che piangeva sul corpo della madre morta, e Cain ricordò di aver sentito di persone così legate agli eidolon da morire se la loro creatura fosse stata uccisa: gli invocatori. La bambina si accorse dei due guerrieri e, sentendo che erano stati loro ad uccidere il drago, cercò di scappare. Cecil decise di non andare avanti un attimo di più a perpetrare una simile follia, e affermò che non avrebbe chiamato re un uomo che permetteva simili massacri. Cain, sebbene un po' riluttante, accettò di seguirlo e di portare l'intero corpo dei dragoni dalla loro parte, ma tenne a precisare che non lo stava facendo per lui. Ovviamente avrebbero dovuto portare con loro anche la bambina, almeno come prova, ma quando cercarono di calmarla, questa evocò Titano, che li attaccò creando una voragine e una valanga che separò il villaggio dal resto della valle.

La luce del deserto[]

Cecil si risvegliò in mezzo ad un bosco, con Cain scomparso e la bambina svenuta a pochi metri da lui. Preso dal senso di colpa, giurò di proteggerla a costo della vita, perciò la portò in braccio fino al villaggio più vicino, l'oasi di Kaipo. Alla locanda, il locandiere, vedendo la bimba ferita, offrì a Cecil di soggiornare gratis finché non si fosse ripresa. Quella notte, alcuni soldati di Baron raggiunsero Cecil all'oasi, e gli riferirono che il re lo avrebbe perdonato se fosse tornato e avesse consegnato la bambina. Il ragazzo non volle nemmeno sentirne parlare, e costrinse i soldati alla fuga. La mattina seguente, la bambina, di nome Rydia, ringraziò Cecil per averla protetta, e accettò di accompagnarlo.

Usciti dalla locanda, Cecil e Rydia furono informati di una ragazza proveniente da Baron, ricoverata nel piccolo ospedale del villaggio. Raggiunto l'ospedale, Cecil vide che la ragazza era la sua Rosa, che aveva cercato di raggiungerlo una volta scoperto dove si trovava. La ragazza aveva contratto la febbre del deserto, una pericolosa malattia che nemmeno le magie più potenti riuscivano a calmare. La sola cosa che poteva salvarla era la cosiddetta luce del deserto, che si trovava al di là del fiume sotterraneo, nel regno di Damcyan, ma purtroppo la via del canale era pericolosissima e infestata di mostri. Cecil decise di attraversare il canale lo stesso, per salvare l'amata, e Rydia lo accompagnò. All'interno del canale, Cecil e Rydia incontrarono un vecchio saggio di nome Tellah, che stava cercando un modo per liberarsi del mostro che bloccava l'uscita dal canale, l'octomammut. La spada oscura del cavaliere delle tenebre si rivelò efficace per uccidere il mostro. Cecil, Rydia e Tellah arrivarono a Damcyan solo per scoprire che le Ali rosse la stavano attaccando per sottrarre al regno il cristallo del fuoco. Dopo il bombardamento, Cecil si addentrò nel semidistrutto castello di Damcyan, dove trovò l'ultimo membro della famiglia reale, Edward Chris von Mui, con la morente figlia di Tellah, Anna. Tellah, accusando il principe della morte della figlia, lo attaccò, ma Anna lo fermò e raccontò loro cos'era successo: le Ali rosse erano comandate da un uomo di nome Golbez, vestito di un'armatura nera come la notte.

Vedendo la propria figlia morire sotto i suoi occhi, Tellah andò su tutte le furie e corse a cercare Golbez, intenzionato ad ucciderlo personalmente. Cecil cercò inutilmente di fermarlo, ma poi si ricordò per quale motivo si trovava lì, e chiese a Edward cosa sapesse della luce del deserto, non prima però di avergli sferrato un pugno col guanto di metallo per farlo smettere di piangersi addosso per la morte dell'amata. Gli disse che ora era lui il re di Damcyan e doveva comportarsi da uomo. Edward acconsentì ad utilizzare il suo eliscafo ed accompagnare il cavaliere alla caverna dell'antoleon: la luce del deserto era un liquido che l'antoleon secerneva durante la deposizione delle uova. All'interno della grotta, Cecil, Rydia e Edward si trovarono costretti ad affrontare un antoleon impazzito, ma alla fine riuscirono ad impossessarsi della luce del deserto. Grazie all'eliscafo, Cecil raggiunse presto Kaipo, e riuscì a medicare Rosa, che lo abbracciò felice quando finalmente lo rivide.
Capendo che Baron mirava ad impossessarsi di tutti i cristalli, Cecil decise di impegnarsi per difendere i due rimanenti. Il prossimo bersaglio delle ali rosse era il cristallo dell'aria, poiché era il più vicino. La mattina seguente, Cecil, Rosa, Rydia e Edward partirono per raggiungere il monte dei folletti, unico passaggio verso il regno di Fabul, dove era custodito il cristallo.

L'uomo avvolto nell'oscurità[]

Alle pendici del monte dei folletti stava un piccolo ghiacciaio, grande abbastanza per impedire il passaggio a chiunque. Rydia era la sola in grado di rimuovere l'ostacolo attraverso la magia Ignis|Fuoco, ma il ricordo del suo villaggio inghiottito dalle fiamme le impediva di concentrarsi per usare la magia. Cecil e Rosa la incoraggiarono, ricordandole che anche da lei dipendeva la vita di tante persone. Rydia riuscì a vincere la sua paura e a sciogliere il ghiaccio. Cecil e i suoi compagni attraversarono il valico del monte dei folletti, e a poca distanza dal regno di Fabul, incontrarono un monaco, unico sopravvissuto di un'escursione finita in una strage: egli si stava difendendo con tutte le sue forze da un piros impazzito che lo aveva attaccato. Dopo averlo aiutato a sconfiggerlo, Cecil spiegò la situazione al monaco e lo convinse a portarlo al cospetto del re di Fabul. Yang, così si chiamava il monaco, gli chiese se potesse aiutarlo a difendere il regno, poichè la maggior parte dei monaci più forti del regno era stata uccisa dai mostri.

Cecil fu portato da Yang davanti al re monaco di Fabul. Questi, al principio, fu scettico verso gli avvertimenti del ragazzo, sapendo che proveniva proprio dal regno che diceva li avrebbe attaccati e, per di più, era un cavaliere delle tenebre. Il re, però, si convinse della gravità della situazione quando Edward, che lui conosceva, gli raccontò dell'attacco a Damcyan. Decise pertanto di contare sull'aiuto di Cecil per aiutare i monaci rimasti a difendere il castello dall'assalto imminente. L'assedio cominciò di lì a poco, e Cecil rimase stupito dall'impressionante numero di mostri che componevano le fila dell'esercito di Baron. Le Ali rosse effettuarono un bombardamento e i mostri, anche grazie a un inganno, riuscirono a penetrare all'interno del castello. I monaci combatterono al massimo delle loro forze, ma i mostri sembravano inarrestabili. Yang decise allora di spostare il combattimento nella sala del cristallo, non sapendo che sarebbe stato un errore fatale. Il loro ultimo avversario fu quello che sorprese Cecil più di tutti: Cain Highwind.

Cain era riuscito a tornare a Baron, ma sembrava che qualcuno gli avesse fatto qualcosa come un lavaggio del cervello, perchè questi non si fece il minimo scrupolo ad attaccare Cecil. Solo l'intervento di Rosa, come quando erano piccoli, calmò i due. Quando il dragone cominciò a vacillare, prima che qualcuno potesse fare una mossa, arrivò Golbez in persona. Avvolto nella sua imponente armatura nera, il potente stregone rapì Rosa e bersagliò tutti coloro che stavano nella stanza con potenti fulmini d'oscurità. Dopodiché si fece consegnare il cristallo da Cain e scomparve. Cecil rimase sconvolto, sia perchè il suo nemico aveva rapito Rosa, sia perchè il suo migliore amico lo aveva tradito. Pochi istanti dopo, Rydia intervenne per curare Cecil e i suoi compagni. Dopo essersi ripreso, il cavaliere delle tenebre decise che era giunto il momento di cambiare strategia: avrebbero dovuto attaccare Baron dall'interno.

Gli spoiler finiscono qui.

Gameplay[]

Articolo principale: Cecil Harvey/Gameplay

Final Fantasy IV[]

FFIV Cecil

Cecil inizia il gioco come cavaliere delle tenebre, e fa parte della squadra del giocatore dall'inizio alla fine dell'avventura. Possiede statistiche basate principalmente sull'attacco fisico e può equipaggiare una modesta quantità di armi e protezioni. Dispone del comando Tenebre, il cui effetto è diverso in base alla versione del gioco: nelle versioni 2D, esso consiste in un singolo attacco che colpisce tutti i nemici e danneggia Cecil per un ottavo dei suoi PV massimi, mentre nelle versioni 3D attiva un potenziamento temporaneo che raddoppia i danni inflitti dagli attacchi di Cecil consumando parte dei suoi PV a ogni colpo. L'arma più potente accessibile a Cecil come cavaliere delle tenebre è la Nekrosys, che può causare morte istantanea ai nemici.

Dopo gli eventi del monte dell'ordalia, Cecil cambia classe e diventa un paladino. Il suo livello viene resettato a 1, ma le sue statistiche sono più alte del normale per compensare, e diventano più equilibrate tra attacco e difesa. In questa forma, Cecil ottiene accesso ad alcuni incantesimi di magia bianca, che possono renderlo utile come guaritore di emergenza, in particolare nelle versioni 3D dove ne può imparare un numero maggiore. Ottiene inoltre la capacità di proteggere automaticamente gli alleati con PV a livello critico, e il comando Altruismo per proteggerne uno in particolare. Nelle versioni 2D, il campionario di armi accessibili a Cecil copre diverse categorie, mentre in quelle 3D è più limitato, ma in entrambi i casi ha una particolare affinità per le spade ed è l'unico personaggio a poter equipaggiare le spade sacre: la sua arma finale è la Ragnarok, anche se nelle versioni per Game Boy Advance e PlayStation Portable può ottenere armi più potenti, tra cui la Luminosa, che può lanciare la magia Sancta dopo un attacco.

La forma di cavaliere delle tenebre di Cecil è anche un boss affrontato durante la storia. Lo scontro con lui ha luogo nella camera segreta del monte dell'ordalia, ed è parzialmente automatico.

Final Fantasy IV -Interlude-[]

Cecil ritorna in questo episodio nelle sue fattezze di paladino, con le stesse caratteristiche che possedeva nelle versioni 2D del gioco originale. Inizia il gioco al livello 32, con tutte le magie bianche apprese e libero accesso all'abilità Cover.

Final Fantasy IV: The After Years[]

TAY Cecil

Cecil ritorna in questo seguito, sempre con le sue caratteristiche di paladino, ma possiede alcune leggere differenze con il gioco originale. È controllato dal giocatore per un breve segmento all'inizio della storia di Ceodore, ma si unisce ufficialmente al gruppo solo nelle fasi iniziali della storia finale. Nella storia di Ceodore, Cecil ha normalmente accesso ai comandi Magia bianca e Altruismo, ma quando si unisce alla squadra nella storia finale, è completamente privo di abilità e le sue statistiche sono drasticamente ridotte: all'ultimo livello del sotterraneo, dopo uno specifico evento, tornerà al suo stato originario e potrà di nuovo combattere normalmente.
Cecil ha accesso a un vasto arsenale di armi, ma predilige comunque le spade: è in grado di equipaggiare alcune tra le armi più potenti del gioco, incluse l'Excalibur, la Ragnarok e l'arma Ultima.

Cecil appare come avversario in diversi momenti del gioco, quasi sempre in battaglie automatiche: è affrontato da Golbez, nella sua versione di Final Fantasy IV, in diversi scontri automatici all'inizio e alla fine della storia dei seleniani. Appare in seguito quando è sbloccato l'accesso al castello di Baron nella storia finale, in uno scontro durante il quale è affiancato da Odino. In seguito, il suo lato oscuro è affrontato all'ultimo livello dei sotterranei, in uno scontro che deve comprendere almeno Cecil stesso e Golbez per poter essere vinto. Un ultimo scontro con lui, ancora una volta automatico, avviene durante il finale del gioco.

Musica[]

Il tema musicale di Cecil è lo stesso tema delle Ali rosse, appositamente intitolato "The Red Wings". È riprodotto nell'introduzione del gioco durante la presentazione di Cecil e della flotta stessa, durante la battaglia contro il cavaliere delle tenebre e in versione ridotta anche nella gola lunare, l'ultimo dungeon.

Altre comparse[]

Articolo principale: Cecil Harvey/Altre comparse

Cecil è apparso nei seguenti giochi all'interno della serie Final Fantasy:

Etimologia[]

Cecil (Cecilio) è un nome di origine latina, presente anche nella cultura celtica: deriva da Caecus, che vuol dire "cieco", e da Sextus, "sesto".
Harvey deriva dal nome bretone Haerviu, che significa pressappoco "degno della battaglia".

Curiosità[]

  • Cecil è il solo protagonista principale nella saga regolare ad essersi sposato e aver messo su famiglia. È anche l'unico personaggio giocabile il cui figlio diventa giocabile a sua volta.
  • Cecil è uno di quei personaggi che sono un incrocio di due razze, e il primo protagonista della saga regolare ad avere questa caratteristica. Assieme a lui ci sono suo fratello Golbez, Terra di Final Fantasy VI, Aerith di Final Fantasy VII, Yuna e Seymour di Final Fantasy X e Lilisette di Final Fantasy XI.
  • Cecil è il primo protagonista principale della saga ad essere un soldato, seguito solo da Terra di Final Fantasy VI, Cloud di Final Fantasy VII, Squall di Final Fantasy VIII e Lightning di Final Fantasy XIII.
  • Cecil è il primo personaggio centrale della saga regolare a diventare un re, seguito solamente da Noctis Lucis Caelum di Final Fantasy XV. Inoltre, è anche l'unico a diventare re senza essere stato ufficialmente un principe, anche se il fatto che fosse figlio adottivo del re implica che potesse avere comunque questo titolo.
  • Le sprite originali di Cecil sono sostanzialmente versioni ricolorate delle sprite delle classi cavaliere nero e Cavaliere di Final Fantasy III.
  • Nella versione PSP di Final Fantasy IV, per qualche ragione, le sprite sul campo e in battaglia di Cecil sono visibilmente diverse l'una dall'altra: la prima è stata ridisegnata per essere simile all'aspetto di Cecil nelle versioni 3D e negli artwork di Amano, mentre la seconda è rimasta simile alla sprite di battaglia nelle versioni 2D precedenti.
  • Tra le quattro edizioni di Final Fantasy IV e le tre edizioni di The After Years, Cecil possiede un totale di ben undici differenti ritratti. L'unico personaggio ad averne altrettanti è Rydia.
  • Un personaggio chiamato Cecil compare in Final Fantasy Crystal Chronicles al Passo di Marr.
  • In Final Fantasy Crystal Chronicles: Echoes of Time e Final Fantasy Crystal Chronicles: Ring of Fates, l'equipaggiamento Armatura del paladino è basato sul modello di Cecil nella versione DS del gioco. Negli stessi giochi, l'Elmo del paladino e l'Armatura reale sono ispirati allo sprite di Cecil nella versione SNES.
  • Nel volume 5 del manga Fruits Basket, Natsuki Takaya menziona Cecil e altri personaggi quando parla del suo amore per Final Fantasy.
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