Borghen | |
Artwork di Yoshitaka Amano | |
Nome giapponese | ボーゲン (Bōgen) |
Età | ignota |
Mondo di provenienza | Mondo di Final Fantasy II |
Luogo di nascita | Imprecisato |
Razza | Umano e successivamente zombie |
Capelli | Rossi |
Occhi | Neri |
Occupazione |
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Gli piace | Il potere, avere sottoposti, i complimenti dell'Imperatore |
Non gli piace | Josef, i rimproveri. |
Famiglia | Nessuno conosciuto |
Arma principale | Mannaia o sciabola. |
Doppiatori (comparse successive al gioco) | Nessuno |
Comparse | |
Personaggio di Final Fantasy II |
- Forza, tornate al lavoro! Al lavoro, ho detto! Prima finirete più grande sarà la mia gloria!
—Borghen
Il conte Borghen, chiamato anche Borgan, è un personaggio di Final Fantasy II: dapprima conte della città di Bafsk per conto del regno di Fynn, diventò uno dei generali al servizio dell'Imperatore, tradendo di fatto la ribellione e mettendo ripetutamente i bastoni fra le ruote ai suoi membri, in particolare a Josef.
Aspetto
Più che un conte, Borghen ricorda molto un pirata: basso di statura, possiede un curioso cappello che risulta essere un incrocio fra un sombrero e un tricorno. Possiede anche un ampio mantello nero e un piccolo pugnale per le difese estreme: come arma principale utilizza una mannaia, anche se tutti gli sprite fino alla versione Advance lo ritraevano con una sciabola.
Storia
Borghen è nominato per la prima volta da un morente Scott; questi rivela subito la sua natura di traditore e codardo, affermando che c'era anche lui tra i soldati che assediarono Fynn.
Nella sua scalata verso il successo, il subdolo nobile esercitò il suo potere anche a Salamand, tenendo gli abitanti della cittadina come braccianti per le miniere e tenendo in ostaggio la figlia di Josef. Fu poi chiamato a dirigere i lavori di costruzione della Dreadnought a Bafsk, rimpiazzando temporaneamente il Cavaliere oscuro, mentre i suoi soldati nelle miniere di mithril cadevano sotto i pugni di Josef. Scoperto nel passaggio che conduceva alla nave, il conte si dileguò.
Borghen ricomparve all'interno della grotta delle nevi, proprio dopo che Firion e i suoi compagni hanno sconfitto l'Adamanthart e recuperato la campana sacra: dopo il suo afllimento nel tenere nascosta la Deradnought, voleva essere sicuro di avere qualcosa che potesse far ritornare la fiducia dell'Imperatore dalla sua parte. Si lanciò dunque in un disperato combattimento dal quale uscì facilmente sconfitto. Prima di perire, tuttavia, il conte attivò una trappola con lo scopo di uccidere anche il gruppo, ma grazie al sacrificio di Josef, Firion Maria e Guy riuscirono a salvarsi e a portare la campana sacra a Kashuan.
Dopo la morte
- Uah uah uah! Guarda, Josef! Ho finalmente ottenuto il corpo immortale che tanto desideravo!
—Borghen Zombie
Borghen tuttavia rifiutò di morire così facilmente decidendo di diventare uno zombie pur di sopravvivere. Dopo una breve comparsata come mostro a sorpresa dentro Pandaemonium, si ripresentò all'anima di Josef nel passaggio di Raqia, che conduce a Arruboth, nel capitolo Rinascita della versione Dawn of Souls: anche in questi casi Borghen non si rivelò un discreto combattente e venne facilmente abbattuto, stavolta per sempre.
Curiosità
- Assieme a Kefka Palazzo ed Artemisia, Borghen è uno dei pochi personaggi dei capitoli senza doppiaggio vocale a possedere una propria risata, introdotta con la versione Origins di Final Fantasy II.
- Essendo uno dei pochi personaggi malvagi di Final Fantasy II ad avere un nome, è molto probabile che Borghen possa essere utilizzato in un futuro sequel di Dissidia Final Fantasy.