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Gabranth: Perché rinunci a ciò di cui devi avere più cura? |
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Bevelle è una località del mondo di Final Fantasy X.
La più grande città su Spira per estensione e popolazione, Bevelle è costruita su un grande istmo nella parte nord del continente, ed è collegata al bosco di Macalania tramite il lunghissimo Gran ponte. Capitale religiosa di Spira, è la sede della potente chiesa di Yevon e del più importante dei loro templi. Bevelle è anche la città natale di Yuna, che è vissuta lì fino all'età di sette anni. Pur essendo il centro della religione yevonita, Bevelle è in realtà ben lontana dall'essere un esempio per Spira, e nasconde molti segreti e verità che il clero cela al popolo per controllarlo meglio.
In Final Fantasy X, Bevelle è una delle sole due grandi città rimaste a Spira, e subisce molto raramente gli attacchi di Sin grazie alla protezione dei templari di Yevon e della bestia guardiana Efrey.
In Final Fantasy X-2, la città è ancora un importante punto di riferimento per una buona parte del popolo si Spira, in quanto ha sede proprio qui il movimento chiamato Neoyevon, un'ordine nato dalle ceneri di Yevon che mira a costruire un nuovo futuro per Spira lasciandosi il passato alle spalle. Contrariamente ai suoi capi, la città nasconde ancora un gran numero di segreti legati al passato di Spira, che sono svelati durante la storia.
Storia[]
La guerra con Zanarkand[]
Bevelle era una delle città più antiche di Spira, e prima dell'avvento di Sin era fondata sul perfetto connubio fra tradizione e progresso. Governata da potenti invocatori e protetta dalle migliori macchine che la tecnologia dell'epoca poteva offrire, venerava una religione politeista con un gran numero di divinità: Luchera, dea della guerra; Kush, dea dell'abbondanza; Anli, dio dei viaggiatori; Ifarnal, dio della bellezza; Sloan, dio della vendetta; Alb, dio degli operai; Guard, dio dell'Oltremondo; Valm, dio dell'ordine; Kanaela, dea della luna; Meiyoh, dio del sole. Gli invocatori al potere portavano i nomi stessi delle divinità, e la loro società imponeva che chiunque dimostrasse talento nell'invocazione fosse addestrato sin da piccolo senza alcuna scelta.
Benché Spira fosse suddivisa in numerose città-stato, questi ideali avevano mantenuto la popolazione unita per lungo tempo, ma i governatori di Bevelle divennero progressivamente più assetati di potere, al punto da mostrare ostilità verso chiunque non li seguisse: la città che più di tutte si opponeva al crescente potere di Bevelle era Zanarkand, altra grande meraviglia tecnologica, e il leader religioso di Bevelle sosteneva che il suo capo Yu Yevon e sua figlia Yunalesca fossero eretici che si erano allontanati dagli dei e avevano portato il proprio popolo con loro.
Le crescenti ostilità tra Bevelle e Zanarkand portarono presto alla grande guerra delle macchine. Entrambe le fazioni avevano macchine e invocatori nei propri schieramenti, ma Bevelle era in netto vantaggio grazie alla sua tecnologia bellica. Mentre il conflitto era in corso, le autorità di Bevelle costruirono una gigantesca arma chiamata Vegnagun, ma non ne fecero mai uso a causa dell'eccessiva potenza distruttiva e del fatto che non fosse in grado di distinguere tra nemici e alleati. Vegnagun fu tenuto segregato nei sotterranei della città, finché un giovane di Zanarkand di nome Shuyin scoprì della sua esistenza e si infiltrò a Bevelle per prenderne il controllo: il tentativo di Shuyin fallì quando la sua ragazza Lenne, famosa cantante e invocatrice, lo raggiunse per fermarlo, e i due furono uccisi dalle guardie. Lo spirito di Shuyin persistette come non-trapassato, e fu imprigionato in una grotta molto lontano da Bevelle, dove sarebbe rimasto per i successivi mille anni.
La guerra terminò quando Yu Yevon trasformò l'intera popolazione di Zanarkand in intercessori per ricreare la propria città lontano dai nemici e si trasformò nel mostro conosciuto come Sin per proteggerla tramite un rituale di invocazione segreto: la creatura finì presto fuori controllo e cominciò a seminare distruzione nell'area, cominciando proprio con Zanarkand. Il governo di Bevelle pensò di usare Vegnagun per contrastare la creatura, ma fu invece Yunalesca a fermare il proprio padre, trasformando il suo sposo Zaon in un Eone tramite un rituale di invocazione suprema e invocandolo contro Sin, causando la distruzione di entrambi e sacrificando la propria vita nel processo.
L'avvento di Yevon[]
Con l'apparente distruzione di Sin, arrivò il primo Bonacciale, un periodo di pace in cui il popolo di Spira poté finalmente riunirsi e ricostruire ciò che il mostro aveva distrutto, concentrandosi soprattutto su Bevelle. I leader di Bevelle credettero che Sin fosse una punizione divina per quella sanguinosa guerra, perciò il sistema religioso fu completamente riorganizzato: Sin fu considerato l'incarnazione stessa dei peccati dell'uomo, la figura di Yunalesca fu venerata come una martire per il suo sacrificio, e il primo culto di Yevon fu così istituito a Spira.
Il Bonacciale fu però di breve durata, poiché Yu Yevon usò l'Eone supremo di Yunalesca come nuovo corpo per creare lentamente un nuovo Sin, e quando l'opera fu terminata lo usò per distruggere pian piano tutte le grandi città automatizzate di Spira: questo supportò ulteriormente le credenze degli yevoniti, che pensarono che Sin avrebbe continuato a tornare finché l'umanità non si fosse pienamente purificata. Poiché sembrava che Sin attaccasse le città meccanizzate di proposito, in realtà per impedire che la tecnologia potesse essere usata per trovare la nuova Zanarkand, le macchine furono pian piano rimosse dalla vita della popolazione, con qualche sporadica eccezione come quelle che permettevano il gioco del blitzball.
Anche l'ordine degli invocatori cambiò drasticamente: la creazione di nuovi intercessori fu proibita, e i pochi rimasti furono portati in grandi templi disseminati per Spira, dove la gente potesse pregarli e gli invocatori ottenerne il favore tramite varie prove. Bevelle divenne naturalmente il centro della nuova religione, e il grande palazzo di San Bevelle fu costruito sopra i vecchi impianti meccanizzati. Ad un certo punto, un enorme drago sacro immortale chiamato Efrey fu impiegato come bestia guardiana della città, e rivestì questo ruolo per molto tempo.
Con i secoli, il culto di Yevon si impose su tutta Spira ed esercitò un controllo sempre più rigido sulla popolazione. La gente fu spinta a credere che Sin potesse essere esorcizzato se tutta l'umanità avesse espiato i propri peccati, e questo contribuì a mantenere un certo livello di stabilità e pace anche nei periodi più bui. Yevon iniziò anche a distorcere le parole dei suoi nemici in proprio favore, in particolare trasformando l'inno intercessore di Zanarkand nel proprio inno religioso. I maestri a capo del governo, tuttavia, sapevano che probabilmente Sin non sarebbe mai andato via davvero, e Bevelle continuò a mantenere attive le proprie macchine in segreto, pronte per ogni evenienza.
I segreti rivelati[]
Sin continuò a portare distruzione su Spira per un millennio, arrestando il progresso tecnologico lungo tutto il continente, e anche se fu sconfitto diverse volte continuò comunque a tornare. Per tutto quel tempo, Bevelle rimase il cuore pulsante della religione di Yevon, dominando un popolo sempre più ignaro della verità: i sempre più rigidi dogmi religiosi avevano inasprito i rapporti dei credenti con chiunque non volesse rispettarli, in particolare la tribù degli Albhed, che fu trattata con sospetto e sempre meno tolleranza.
Bevelle era la patria di Braska, un sacerdote che aveva perso il favore del clero proprio per aver sposato una donna Albhed, e che quando questa fu uccisa da un attacco di Sin decise di diventare invocatore. Era la patria di Auron, un templare caduto in disgrazia per aver rifiutato di sposare la figlia del suo superiore. Era anche dove era stato imprigionato Jecht, un uomo alcolizzato che sosteneva di venire da Zanarkand, a sua insaputa quella creata da Yu Yevon e dagli intercessori che ancora nessuno aveva scoperto. Questi tre improbabili eroi iniziarono il pellegrinaggio attraverso Spira per ottenere il favore dei templi e raggiungere le rovine di Zanarkand, e a dispetto delle aspettative riuscirono nell'intento, portando un nuovo Bonacciale a Spira.
Yuna, la piccola figlia di Braska, scoprì dell'atto eroico di suo padre dal giovane Kimahri Ronso, inviato da Auron dal monte Gagazet per proteggerla, e quando Sin tornò decise di seguire le sue orme e diventare anche lei invocatrice. Dieci anni dopo la morte di Braska, Yuna iniziò il suo pellegrinaggio, accompagnata da vari guardiani tra cui Kimahri, Tidus il figlio di Jecht, e Auron, ma durante il viaggio si verificò un gran numero di eventi che avrebbero portato il caos nelle mura di Bevelle e nel clero di Yevon.
Dopo essere stata separata dai suoi guardiani sull'isola di Bikanel, Yuna fu portata via dai Guado al comando del maestro Seymour, e fu condotta a Bevelle dove accettò di sposarlo in cerimonia pubblica sulla torre sacra di San Bevelle. Yuna aveva ucciso Seymour per legittima difesa il giorno prima, e accettò di sposarlo solo per avere occasione di rimandarlo all'Oltremondo con il rito del trapasso e svelare al clero il suo crimine di parricidio. I guardiani, dopo aver sconfitto Efrey, irruppero nella cerimonia con un'aeronave scoperta dagli Albhed, e Yuna fuggì all'interno del tempio per ottenere la protezione dell'intercessore.
Yevon nel caos[]
I guardiani di Yuna fuggirono dai soldati ed entrarono anche loro nel tempio, e Wakka, il più credente tra di loro, fu molto contrariato a vedere che l'edificio era pieno di quelle macchine che aveva sempre considerato sacrileghe. Quando i guardiani si riunirono con Yuna nel vestibolo del tempio, i templari di Yevon li circondarono e li portarono davanti ai maestri di Yevon, capeggiati dal Gran maestro Mika. L'invocatrice condannò le azioni scellerate di Seymour e chiese il permesso di trapassarlo, ma Mika rivelò di essere anche lui morto da tempo, e di voler continuare a governare Spira per mantenere più facilmente lo status quo.
Yuna e i suoi guardiani furono imprigionati nella via Purificatio, un labirintico sotterraneo riservato agli eretici, e un invocatore di nome Isaaru fu posto a guardia dell'uscita per impedire a chiunque di passare. Isaaru fu però sconfitto da Yuna in uno scontro di Eoni, mentre Tidus e altri guardiani fuggirono attraverso il canale Purificatio sconfiggendo una seconda volta Efrey, tornato dalla morte all'interno del tempio. I guardiani fuggirono dalla città, ma furono sorpresi da Seymour, che nel frattempo aveva ucciso anche il maestro Kinoc e ne aveva assimilato i lunioli per trasformarsi in un potente mostro. Il gruppo sconfisse Seymour e lasciò Bevelle, attraversando il gran ponte e rifugiandosi nel bosco di Macalania.
Con la morte confermata di un maestro e la fuga di un altro, Yevon scomunicò ufficialmente Yuna e i suoi guardiani e mise una taglia sulle loro teste. Un gruppo di invocatori specializzati fu inviato in tutti i potenziali posti in cui potessero cercare rifugio per distruggerli a vista attraverso speciali Eoni oscuri. A dispetto di ciò, Yuna riuscì a concludere il suo pellegrinaggio alle rovine di Zanarkand, e sconfisse Yunalesca dopo aver scoperto che l'invocazione suprema era solo una falsa speranza.
In cerca di un altro modo per sconfiggere Sin, il gruppo dell'invocatrice usò l'aeronave per tornare a Bevelle e parlare con il maestro Mika. Questi però cadde nella disperazione alla notizia che Yunalesca era stata trapassata, e scomparve nel nulla dopo aver sostenuto che non ci fosse più alcuna speranza per Spira. Yuna parlò allora con l'intercessore del tempio, e scoprì che Sin avrebbe potuto essere sconfitto solo se tutti gli Eoni fossero stati eliminati: Yu Yevon aveva infatti bisogno di un contatto tra sogno e realtà per rimanere in vita, e solo spezzando quel contatto sarebbe stato possibile rivelare la sua vera forma. Quando Yuna lasciò Bevelle, Isaaru decise di restare per aiutare i sacerdoti a mantenere un minimo d'ordine.
Poiché l'attuale incarnazione di Sin era Jecht, Tidus propose di far cantare al popolo di Bevelle l'inno intercessore, che lui amava molto, in modo da distrarlo e impedirgli di usare il suo pieno potere. Il gruppo usò l'aeronave per indebolire l'immensa bestia, che precipitò rovinosamente sulla città, per poi rialzarsi e fermarsi sopra di essa con l'enorme bocca spalancata. Alla fine, sacrificando gli Eoni, Yuna sconfisse definitivamente Sin, che si dissolse in una nube di lunioli sui cieli di Bevelle. Quel giorno fu l'inizio del Bonacciale eterno.
Segreti del profondo[]
Con la scomparsa di Sin, Bevelle cadde nel caos. Il clero di Yevon perse rapidamente il favore del popolo, e il governo teocratico fu costretto a sciogliersi dopo che i segreti dietro alle origini del credo e l'ipocrisia dei suoi membri furono rivelati pubblicamente. In questo periodo di sconvolgimento culturale, un uomo di nome Trema risvegliò l'interesse delle persone nel passato di Spira, e attraverso il Movimento Veritas spinse molte persone a scandagliare il continente in cerca di sfere che contenessero informazioni importanti. Quando però scoprì tutto ciò che Spira aveva passato nel corso dei secoli, Trema pensò che conoscere gli errori del passato avrebbe solo aumentato la possibilità di ripeterli piuttosto che di imparare da essi, perciò decise di nascondere le sfere nelle profondità del dedalo segreto, un antico labirinto, e di distruggerle per impedire che fossero recuperate.
Dalle idee contrastanti di Trema presero forma due organizzazioni: la Lega della gioventù, che mirava a proseguire gli intenti del Movimento Veritas e costruire un nuovo futuro partendo dal passato di Spira, e Neoyevon, che invece preferiva dimenticare il passato e guardare al futuro senza pregiudizi. Poiché molti dei simpatizzanti di Neoyevon erano persone che erano già affiliate a Yevon, l'organizzazione tenne Bevelle come sede, e nominò un pretore in attesa di ricostituire un nuovo governo.
Due anni dopo l'inizio del Bonacciale eterno, il pretore cercò di ottenere consensi proponendo a Yuna, diventata ultima grande invocatrice e salvatrice di Spira, di sposare suo figlio, ma la ragazza rifiutò. Quando Yuna, entrata a far parte di un gruppo di cacciasfere chamati i Gabbiani, visitò la città per la prima volta dopo tanto tempo, si imbarazzò molto all'idea di parlare con il pretore dopo aver rifiutato la sua proposta e propose ai suoi amici di andarsene, ma scoprì con sorpresa che Neoyevon aveva di recente trovato un nuovo capo, un giovane di nome Baralai che intendeva perseguire fedelmente gli ideali di Trema.
Qualche tempo dopo, i Gabbiani e un altro gruppo di cacciasfere, la banda Leblanc, trovarono due metà di un'antica sfera, in cui era contenuta una registrazione di Vegnagun. Capendo che Bevelle nascondeva ancora molti segreti, i due gruppi si allearono e assaltarono la città, raggiungendone i sotterranei dal punto ove originariamente si trovava l'intercessore. Qui scoprirono un gigantesco sistema di macchinari, tenuto nascosto da mille anni, ma quando finalmente arrivarono dove Vegnagun avrebbe dovuto trovarsi, l'immensa macchina era scomparsa. Al suo posto, si palesò Bahamut l'Eone creato dall'intercessore di Bevelle, che Yuna dovette nuovamente sconfiggere.
Osservando varie registrazioni contenute nelle sfere da loro scovate, i Gabbiani scoprirono che Baralai era amico di Nooj, leader della Lega della gioventù, e di Gippal, leader della fazione indipendente degli Automisti, e quando tornarono nei sotterranei di Bevelle per capire se il pretore fosse ancora lì, li trovarono tutti e tre insieme a discutere del passato: due anni prima, i tre avevano partecipato a un'operazione segreta nella cava delle pene, e Nooj era stato posseduto dallo spirito di Shuyin, carico di rabbia e odio dopo il suo supplizio millenario. Quando Baralai cercò di sparare a Nooj, Shuyin uscì dal corpo di quest'ultimo e prese possesso del suo, e Yuna non potè fare niente perché un enorme mostro si frappose fra lei e il trio.
Più tardi, quando Yuna si perse nell'Oltremondo, lo spirito di Tidus guidò la ragazza fuori, facendola riapparire proprio a Bevelle. Da quella disavventura, Yuna capì finalmente cosa stava succedendo: Shuyin voleva usare Baralai per controllare Vegnagun, e voleva farlo dalle profondità dell'Oltremondo.
Senza più un capo per Neoyevon, Bevelle rischiò di piombare nuovamente nel caos, ma per fortuna fu ancora Isaaru, che nei due anni precedenti aveva cercato disperatamente una nuova ragione di vita, a riprendere le redini del comando come aveva fatto in passato dopo la scomparsa del maestro Mika, e l'ex invocatore divenne temporaneamente il nuovo pretore nell'attesa che Baralai tornasse o che il partito si riorganizzasse. Nel frattempo, Pacce, il fratellino di Isaaru, aveva scoperto l'entrata del dedalo segreto, dove Trema si era ritirato assieme agli spiriti di numerose persone che ancora non avevano trovato la pace nell'Oltremondo.
Dopo che Yuna e i Gabbiani ebbero distrutto Vegnagun, i tre leader delle fazioni di Spira si riappacificarono e chiesero pubblicamente scusa al popolo di Spira per le divisioni che avevano causato. Tre mesi dopo, i tre gruppi si sciolsero, ma Neoyevon ebbe ancora difficoltà ad accettare il cambiamento.
La fine del Bonacciale[]
Qualche tempo più tardi, un nuovo governo chiamato il consiglio di Spira fu istituito a Bevelle, ancora con Baralai alla guida. Quando persone trapassate da anni iniziarono a tornare misteriosamente dalla morte, in una sorta di trapasso inverso, Baralai inviò due membri del consiglio di nome Chuami e Kurgum a parlare con Yuna, che nel frattempo si era unita a un nuovo gruppo religioso di matrice yevonita. Nel frattempo, Tidus, che era tornato in vita, era andato in città per osservare i lavori di costruzione di un nuovo stadio di blitzball, ma stava segretamente facendo i conti con una misteriosa ferita.
Quando Chuami e Kurgum riuscirono a convincere Yuna a seguirli a Bevelle, qualcosa di terribile si verificò nella città: Sin, che ormai sembrava solo un brutto ricordo, riapparve misteriosamente sui cieli della città, come se fosse stato richiamato dal desiderio di qualcuno. Yuna tenne quindi un discorso davanti al popolo nello stadio in costruzione, giurando che avrebbe sconfitto Sin un'altra volta.
Località[]
Bevelle è situata su un complesso sistema di isolette costiere nell'area ovest tra il bosco di Macalania e la piana della bonaccia. La sua esatta posizione non è chiara, ma a giudicare dalla lunghezza del gran ponte che la collega a Macalania deve trovarsi a una grande distanza dal bosco. La città ha una forma che ricorda una farfalla, è costruita su livelli collegati tra loro da passaggi interni, ed è caratterizzata da un'architettura fortemente basata su linee morbide e simboli di vario tipo, con il rosso e il bianco come colori dominanti. Canali d'acqua percorrono le terrazze interne e diverse zone interne della città.
Sia in Final Fantasy X che in Final Fantasy X-2, la maggior parte della città non è visitabile, e l'unica località ricorrente è il palazzo di San Bevelle, ovvero il grande tempio al centro, di cui sono visitati principalmente gli interni. Sotto di esso si trova un profondo sotterraneo dove sono custoditi i segreti più oscuri di Yevon, di cui solo i maggiori esponenti del clero sono al corrente.
Aree[]
Gran ponte[]
Il gran ponte è il solo collegamento conosciuto tra Bevelle e il resto della mappa di Spira. Si tratta di un lunghissimo ponte coperto, collegato direttamente al bosco di Macalania. La parte percorribile a piedi è affiancata da due canali d'acqua, che in Final Fantasy X-2 sono percorsi da navette automatiche utilizzabili per spostarsi più rapidamente. Il ponte si inclina verso l'alto dopo aver percorso una certa distanza, permettendo di raggiungere direttamente il centro di Bevelle e l'ingresso del tempio.
In Final Fantasy X, quest'area è l'unica che rimane liberamente visitabile dopo gli eventi della storia, ed è considerato come una location a parte quando è selezionato dall'aeronave. In Final Fantasy X-2 è semplicemente il punto d'ingresso alla città, ma la posizione esatta di attracco quando si atterra con l'aeronave cambia a seconda del capitolo.
Centro[]
Il centro di Bevelle è una piccola area visibile solo in Final Fantasy X-2. Situata dopo i cancelli d'entrata, è una semplice strada che curva novanta gradi a sinistra e termina in una piazza semicircolare davanti all'ingresso del tempio: sul lato sinistro si trova un canale d'acqua con vari punti di scarico verso il livello inferiore, mentre sul destro si trova il muro perimetrale del tempio, decorata con enormi piume viola e verdi, e con una balconata che può essere visitata attivando una delle navette all'interno a uno specifico punto del gioco.
Il pavimento della piazzetta davanti al tempio è decorato con piastrelle che compongono la forma di un loto, mentre la porta d'ingresso ha un aspetto molto elaborato, ed è sormontata da sette grandi sfere luminose, la più grande delle quali porta il simbolo di Yu Yevon nella scrittura sacra.
Palazzo di San Bevelle[]
- Articolo principale: Palazzo di San Bevelle
Il palazzo di San Bevelle è il principale tempio di Yevon di Spira, e l'edificio più alto della città. La sua parte più alta è la torre sacra, un sistema di piattaforme e passerelle dove sono celebrate cerimonie importanti e matrimoni, e davanti ad essa si trova un ambulacro da cui si può raggiungere il chiostro della prova: contrariamente ai precetti di Yevon, il tempio contiene numerosi sistemi automatizzati, ma il chiostro della prova è alimentato ugualmente da sfere magiche nonostante l'aspetto meccanico. Oltre il chiostro, si trova un grande vestibolo circolare, e più avanti si trova il naos dell'intercessore, che ospita Bahamut.
All'interno del palazzo si trova anche un sotterraneo labirintico e pieno di mostri chiamato Via Purificatio, dove gli eretici scontano la loro pena, e sotto di esso si trova il canale Purificatio, che svolge la stessa funzione ma è completamente sommerso dall'acqua.
In Final Fantasy X, il palazzo di San Bevelle è l'unica parte della città visitabile, e anche l'entrata al termine del gran ponte è considerata parte di esso. In Final Fantasy X-2, il palazzo diventa il quartier generale di Neoyevon, ed è possibile accedervi liberamente solo dopo un certo punto del gioco, che varia a seconda delle azioni del giocatore. Il chiostro della prova è anch'esso visitabile, ma è ora invaso da mostri.
Bevelle sotterranea[]
- Articolo principale: Bevelle sotterranea
Bevelle sotterranea è un'area visitabile solamente in Final Fantasy X-2. Si tratta di un gigantesco complesso meccanizzato sepolto sotto il tempio, il cui ingresso è rivelato quando l'intercessore scompare a causa del risveglio di Vegnagun. Più antico della guerra delle macchine, l'impianto fungeva principalmente da fabbrica di armamenti, ma all'interno è presente anche una gigantesca prigione con un sistema di bracci meccanici per raggiungere le celle.
All'epoca degli eventi del gioco, il complesso è sigillato con un sistema ibrido di magia e tecnologia, che libera pericolosi mostri guardiani contro qualunque intruso, e nella parte più profonda si trova la sezione segreta dove Vegnagun riposava da mille anni prima del suo risveglio.
Dedalo segreto[]
- Articolo principale: Dedalo segreto
Il dedalo segreto è un'altra area accessibile unicamente in Final Fantasy X-2. Accessibile da un pannello di teletrasporto nel QG di Neoyevon, è un lungo e tortuoso sotterraneo suddiviso in cento livelli, dove l'enigmatico Trema si è nascosto poco dopo aver fondato il gruppo. In questo sotterraneo si trova una miriade di mostri diversi, alcuni dei quali generati dalle emozioni negative di alcune persone apparse nell'originale Final Fantasy X, ancora troppo persistenti per andare nell'Oltremondo.
Gameplay[]
Final Fantasy X[]
Bevelle è una località visitabile solo in punti specifici della trama: i protagonisti raggiungono la città per la prima volta con l'aeronave dopo essere fuggiti dall'isola di Bikanel, ma è necessario andarci una seconda volta dopo gli eventi di Zanarkand. Delle due visite a Bevelle, solo la prima è effettivamente interattiva, e consiste nel visitare diverse aree del palazzo di San Bevelle: nell'ordine, la torre sacra, il chiostro della prova, la via Purificatio, il canale Purificatio e infine il gran ponte. Poiché il chiostro della prova di Bevelle è visitabile solo una volta, è obbligatorio esplorarlo nella sua interezza e sbloccare il tesoro segreto con la sfera della distruzione.
Dopo la seconda visita a Bevelle, non sarà più possibile accedere alla città, e l'unico punto in cui si potrà arrivare saranno i cancelli d'ingresso alla fine del gran ponte, dove Maroda e Pacce diranno al giocatore che è meglio non procedere oltre.
Final Fantasy X-2[]
- Articolo principale: Bevelle (Final Fantasy X-2)
Bevelle è un'area disponibile sin dal primo capitolo del gioco. Inizialmente solo le due limitate aree esterne sono liberamente visitabili, ma il palazzo di Bevelle con tutti i suoi segreti diventa disponibile durante la missione "Assalto a Bevelle" alla fine del capitolo 2. La sala iniziale del QG di Neoyevon può essere sbloccata all'inizio del capitolo se si decide di consegnare la supersfera trovata in precedenza a Neoyevon.
Essendo la sede di una delle maggiori fazioni del gioco, Bevelle è una delle aree maggiormente influenzate dalle azioni del giocatore nei confronti di Neoyevon e della Lega della gioventù, e vederle entrambe è necessario per completare il gioco al 100%. Oltre al palazzo di Bevelle, le aree visitabili includono Bevelle sotterranea e il dedalo segreto, quest'ultimo sbloccato nel capitolo 5.
Musica[]
Bevelle non ha un tema musicale vero e proprio nell'originale Final Fantasy X, ma diversi temi sono riprodotti durante momenti specifici dell'esplorazione: "Le nozze" durante la sequenza del matrimonio tra Yuna e Seymour, "Assalto" durante il raid del giocatore per interrompere la cerimonia, "Io posso volare" quando Yuna si lancia dalla torre ed è salvata da Valefor e "Il processo" quando Yuna è sottoposta a processo.
In Final Fantasy X-2, il tema musicale riprodotto a Bevelle è intitolato "Neoyevon", ed è un componimento solenne e maestoso caratterizzato da un coro accompagnato da strumenti a fiato.