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FFXV Anello di Lucis
Prezioso gioiello che racchiude lo spirito degli antichi Re di Lucis e un immenso potere magico. Chi lo possiede legittimamente ha diritto ad attingere alla magia del Cristallo, ma a scapito della propria vita, che il tempo consumerà più velocemente.
—Descrizione

L'Anello di Lucis è un importante oggetto nell'Universo di Final Fantasy XV.

Questo misterioso artefatto è stato tramandato per generazioni dalla famiglia reale di Lucis, e ne simboleggia il potere e l'affinità con il Cristallo sacro. L'anello custodisce il potere e la saggezza degli antichi Re di Lucis, e chiunque lo indossi può avere accesso a uno straordinario potere magico, che comporta però un precoce deterioramento del corpo e una drastica riduzione dell'aspettativa di vita.
Secondo i miti di Eos, l'anello è stato conferito alla razza umana dai Siderei, in modo che potessero usufruire della magia del cristallo e distruggere l'oscurità, ma per poter usare i poteri dell'anello è necessario prima esserne degni.

Storia[]

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Stando alla Cosmogonia, l'anello di Lucis fu offerto all'umanità dai Sei migliaia di anni fa, passò di mano in mano per generazioni, ma nessuno si era mostrato in grado di sostenerne il potere, finché non fu raccolto da un uomo della famiglia Lucis Caelum, Somnus, un uomo giusto che ottenne la benedizione del Cristallo e fu considerato degno di indossarlo. Questo racconto è tuttavia diverso dalla realtà, in quanto Somnus era stato scelto personalmente dal leader dei Sei, Bahamut, per dare origine a una lunga stirpe di re che si tramandassero l'anello per guidare il mondo verso un futuro radioso.
L'anello conferì al re enormi poteri e la capacità di distruggere i daemon, ma essi avevano un caro prezzo: la sua stessa vita, che si accorciava rapidamente quando erano usati. Nel corso dei secoli, alcuni re ricevettero un'ulteriore benedizione da parte del Cristallo: quando ciò accadeva, l'anello reclamava lo spirito del prescelto al momento della morte, e ne faceva un custode per le generazioni future. Il potere dell'anello crebbe con lo spirito di ogni prescelto, in attesa della nascita del Re dei Re, ovvero colui a cui il Cristallo avrebbe dato il potere di debellare per sempre l'oscurità.

Nel luogo in cui sarebbe sorta la capitale del regno di Lucis, Insomnia, gli dei posero anche tredici grandi statue: ogni volta che un Re di Lucis era prescelto dal cristallo e ascendeva, il suo spirito albergava in una di esse e la sua arma compariva nelle loro mani. A discrezione del regnante, l'anello aveva il potere di infondere la vita in queste statue, e conferire loro gli stessi poteri dei re che rappresentavano. Questa straordinaria magia fu conosciuta come l'antica barriera, e fu occasionalmente usata per respingere le minacce: il potere del Cristallo e l'anello, con il passare dei secoli, avevano attirato lo sguardo di altre persone che miravano a ottenerlo.
Nell'anno 606, il regno di Lucis e la repubblica di Accordo persero la guerra contro l'impero di Niflheim, da tempo in espansione, e l'annessione di Accordo ai domini imperiali lasciò Lucis priva di alleati in grado di fronteggiare l'esercito magitek. Il nuovo re di Lucis decise quindi di unire la magia del Cristallo con le migliori tecnologie del regno, erigendo una nuova barriera magica attorno alle mura di Insomnia. La barriera era impenetrabile per qualunque cosa il re non volesse far entrare e non poteva essere distrutta da alcuna arma. Presto Niflheim ritirò le truppe e Lucis reclamò i propri territori. Alla sua morte, il re saggio che innalzò la barriera, conosciuto come il Salvifico, fu accolto assieme ai suoi antenati nell'anello.

Poiché mantenere attiva la barriera attraverso l'anello consumava la forza vitale dei re, centoventi anni dopo il re Mors ne ridusse il raggio perché circondasse solamente Insomnia, ma questo lasciò i territori esterni vulnerabili alle mire espansionistiche dell'imperatore Iedolas Aldercapt, che riaprì nuovamente le ostilità con Lucis. Nell'anno 734, un uomo misterioso si presentò a Insomnia durante la celebrazione dell'anniversario della fondazione del regno di Lucis: si trattava di Ardyn, il fratello maledetto del re fondatore, liberato dalla sua prigionia e inviato da Niflheim per attaccare Lucis dall'interno. Ardyn intendeva distruggere la famiglia reale per vendicarsi del supplizio a cui Somnus lo aveva sottoposto duemila anni prima, e affrontò il giovane re Regis Lucis Caelum per spingerlo a evocare l'antica barriera, ma solo dopo che lo ebbe quasi ucciso fu l'anello ad attivarsi spontaneamente per proteggerlo. La statua di Somnus prese vita e si materializzò davanti alla cittadella, e Ardyn riuscì finalmente ad atturare la sua vendetta, almeno sullo spirito di suo fratello. Prima, però, che potesse estinguere definitivamente la famiglia di Lucis uccidendo anche il debole Regis, Ardyn fu fermato da Bahamut: il dio gli rivelò che il suo destino non poteva ancora compiersi, in quanto il Re dei Re non era ancora nato, e lo spazzò via con il suo potere.

Lo scontro con Ardyn e un attentato subito durante una visita a Tenebrae diversi anni dopo convinsero Regis a potenziare la barriera, ma questo fu molto deleterio per la sua salute del re, che negli anni successivi invecchiò rapidamente e inesorabilmente. Consapevole di non avere più le forze per contrastare un'invasione, e soprattutto di dover difendere il proprio figlio, scelto dal Cristallo per diventare il Re dei Re, Regis non poté far altro che accettare quando Ardyn, nelle vesti ufficiali di cancelliere imperiale, si presentò a palazzo proponendo un trattato di pace che prevedeva la resa incondizionata di Insomnia e la cessione di tutti i territori limitrofi in cambio dell'autonomia politica. Temendo per la vita di suo figlio, Regis inviò il giovane verso la città di Altissia.
Il trattato di pace si rivelò essere una scusa per permettere all'impero di attaccare Insomnia dall'interno e portare via il Cristallo, e la distruzione dell'apparato che regolava l'energia della pietra portò alla distruzione della barriera. Regis combatté con il generale imperiale Glauca, che riuscì a mozzargli il dito e fargli cadere l'anello. Uno degli ufficiali imperiali lì presenti era Ravus Nox Fleuret, fratello della Sciamana Lunafreya, che prese l'anello e lo indossò, cercando di ottenerne il potere. Sfortunatamente, il giovane fu rifiutato dagli antichi Re di Lucis, e fece in tempo a togliersi l'anello prima che il suo braccio sinistro fosse completamente carbonizzato dal fuoco sacro.

Approfittando della confusione, Regis recuperò l'anello e fuggì dall'assalto di Glauca assieme a Lunafreya e uno dei suoi Angoni, Nyx Ulric. Mostrando loro la via verso un'area sicura della città, Regis consegnò l'anello a Lunafreya e le intimò di raggiungere suo figlio Noctis ad Altissia, in modo che potessero assecondare entrambi il proprio destino. Regis sacrificò la sua vita poco dopo, morendo per mano di Glauca.
Più tardi, nel settore D di Insomnia, Nyx fu attaccato da uno dei suoi vecchi alleati, Luche Lazarus, che lavorava segretamente per l'impero e cercava di recuperare l'anello. Lazarus tramortì l'ex collega e inseguì Lunafreya fino a un vicolo cieco, dove la ragazza gli confidò che l'anello aveva un potere immenso, troppo grande perché qualcuno come lui potesse comprenderlo. Bramoso di potere, Lazarus fu ingannato dalle parole della principessa, e morì bruciato tentando di indossare l'anello.
Lunafreya sopraggiunse poco dopo per soccorrere Nyx, che nel frattempo aveva scoperto che dietro la maschera di Glauca si celava il suo comandante Titus Drautos. La sciamana tentò di indossare lei stessa l'anello per fermare il generale imperiale, ma Nyx, ricordandole che il suo scopo era più importante, le prese l'anello di mano e lo indossò prima che Glauca potesse colpirlo. Indossando l'anello, Nyx si ritrovò in un'altra dimensione, dove gli spiriti degli antichi Re di Lucis si fecero avanti per giudicare se fosse degno. I Re considerarono Nyx indegno di brandire il loro potere, ma Regis, che li aveva raggiunti, li convinse che il giovane era intenzionato a plasmare un nuovo futuro, al che i sovrani gli garantirono il potere dell'anello in cambio della sua vita, ma solo fino all'alba.

Ritrovatosi con nuovi poteri, Nyx passò nuovamente l'anello di Lucis a Lunafreya, ricordandole di consegnarlo a Noctis e aiutarlo a creare un nuovo futuro. Dopodiché, usò il potere in suo possesso per risvegliare nuovamente le dodici statue che componevano l'antica barriera, e riuscì così a decimare le forze imperiali e i giganteschi daemon che avevano scatenato nella città. La battaglia fu vinta, ma Nyx morì appena sorse il sole, tale era il suo patto con gli antichi Re di Lucis.
Lunafreya raggiunse infine le porte della città, dove si riunì con la sua confidente Gentiana e i suoi cagnolini Umbra e Pryna e presto rivide anche suo fratello Ravus, che nel frattempo si era fatto installare un nuovo braccio meccanico e aveva preso in custodia la spada di re Regis. Ravus aveva convinto l'imperatore Aldercapt, che oltre al Cristallo intendeva impossessarsi anche dell'anello, a non uccidere Luna, e cercava in ogni modo di proteggerla. La ragazza, intanto, aveva iniziato a richiamare i Sei perché Noctis potesse ottenere il loro favore, e ciò stava compromettendo anche la sua salute. Chiese al fratello di prendere in custodia l'anello e consegnarlo lui stesso a Noctis, ma Ravus non volle neppure vedere quel gingillo e le disse che portare l'anello al vero Re sarebbe stato sempre il suo dovere.

Lunafreya non ebbe occasione di incontrare Noctis per dargli l'anello fino all'arrivo del giovane re ad Altissia. Qui, la ragazza cercò di forgiare un'alleanza con l'Abissale Leviatano, ma la dea rifiutò di collaborare e Noctis la dovette affrontare per ottenere il suo favore. Mentre ciò avveniva, Ardyn pugnalò Lunafreya per provocare l'ira di Noctis, e la giovane Sciamana sacrificò la sua vita per donare al re la forza di sconfiggere Leviatano.
Noctis si ritrovò in un limbo tra la vita e la morte, in cui manifestò davanti alla sua amata il suo dolore per non averla potuta salvare. Lunafreya lo consolò esortandolo a proseguire lungo la strada verso il Cristallo e, prima di sparire nel mondo degli spiriti, consegnò al giovane l'anello di Lucis.

Mentre Noctis giaceva svenuto, il suo amico Ignis si precipitò alla sua ricerca assieme a Ravus, che cercava di salvare Lunafreya. Prima che i due potessero fare qualunque cosa, però, furono sorpresi da Ardyn, che cercò di pugnalare Noctis. Approfittando di una distrazione offerta da Ravus, Ignis afferrò l'anello di Lucis e, desideroso di proteggere il suo re, lo mise al dito. Vedendo la sua determinazione, i Re di Lucis concessero al giovane il potere dell'anello per affrontare Ardyn, ma ciò venne a caro prezzo: da quel momento, Ignis perse la vista.
Noctis si risvegliò giorni dopo con l'anello in mano, ma anche se trovò la determinazione per entrare nel territorio imperiale e proseguire il suo viaggio, non lo indossò per diverso tempo a causa dei brutti ricordi legati ad esso.

Le cose cambiarono quando Noctis raggiunse la capitale imperiale di Gralea: Ardyn lo privò dei suoi poteri e lo separò dai suoi amici, e il giovane si trovò costretto a indossare l'anello. Noctis reclamò quindi il potere degli antichi Re di Lucis e lo usò per combattere i daemon e le truppe magitek finché non riuscì a recuperare la spada di suo padre e riottenere i suoi poteri. Il giovane re arrivò infine al Cristallo sacro, che con sua grande sorpresa lo assimilò al proprio interno. Noctis si ritrovò così nel mondo spirituale al cospetto di Bahamut, che gli rivelò il suo vero destino: avrebbe dovuto sacrificare la propria vita per purificare Eos dal flagello che Ardyn aveva scatenato.
Dieci anni più tardi, Noctis si risvegliò sull'isola di Angelgard, in un mondo completamente avvolto nell'oscurità. L'anello di Lucis aveva assorbito tutta l'energia del Cristallo ed era pronto per essere usato, perciò Noctis si riunì con i suoi amici e tornò finalmente nella sua vecchia patria Insomnia. Il giovane re riuscì infine a sconfiggere Ardyn nel mondo mortale, ma la battaglia non era finita: il suo destino di vero Re doveva essere ancora compiuto.

Noctis sedette sul trono su cui sedettero suo padre e i suoi antenati e richiamò con l'anello i tredici Re di Lucis, che gli diedero il loro pieno potere al costo della sua vita. Tornato nel mondo spirituale, Noctis si ritrovò faccia a faccia con Ardyn e, concentrando al suo massimo il potere dell'anello, scatenò la furia dei Re di Lucis sul cancelliere, purificando e distruggendo la sua anima. La piaga era stata debellata e l'oscurità era scomparsa: la luce poteva tornare a splendere sul mondo. Stremato dallo sforzo, l'ultimo Re di Lucis cessò di vivere e l'anello di Lucis si sgretolò in mille pezzi, sparendo per sempre dal mondo.

Finali alternativi[]

Final Fantasy XV: Episode Ignis[]

Scegliendo di seguire Ardyn per salvate Noctis, Ignis fu trasportato all'aerofortezza Zegnautus, nella capitale dell'Impero di Niflheim. Guidato da una voce misteriosa, il ragazzo si fece strada tra i corridoi deserti e spettrali della base, fino a raggiungere la sala dove era custodito il Cristallo rubato.
Ardyn apparve quindi davanti a Ignis e si presentò a lui con il suo vero nome, Ardyn Lucis Caelum, il fratello del re fondatore. Il cancelliere rivelò al giovane anche il suo piano di sprofondare il mondo nell'oscurità e porre fine alla dinastia di Lucis uccidendo Noctis. Ignis provò ad affrontarlo, ma senza successo. Quando tutto sembrò perduto, con gran sorpresa di Ardyn, Ignis estrasse dalla sua tasca l'anello di Lucis che aveva preso a Noctis e, senza un briciolo di ripensamento, se lo infilò al dito.

Promettendo di sacrificare qualunque cosa fosse necessaria per distruggere il suo nemico, Ignis ricevette dall'anello un potere straordinario, che gli permise di indebolire Ardyn al punto tale da costringerlo alla fuga. Quando l'effetto della magia finì, Ignis rimase cieco e morente, ma improvvisamente i suoi amici arrivarono in suo soccorso. Noctis prese l'anello e lo indossò, e usò il potere del Cristallo per salvare l'eroico amico. Fato questo, il principe affidò Ignis a Gladio e Prompto, e si preparò a ottenere il potere del Cristallo.
Dieci anni dopo, quando Noctis tornò, Ignis si era completamente ripreso. Il Vero Re e i suoi compagni, insieme a un redento Ravus, raggiunsero la cittadella per affrontare Ardyn una volta per tutte: forse per effetto del precedente scontro con Ignis, forse per qualche scoperta fatta da quest'ultimo nei precedenti dieci anni, l'immortale maledetto fu sconfitto senza che Noctis sacrificasse la propria vita. Il sole sorse di nuovo su Eos, e Noctis reclamò il trono di Lucis, ancora con l'anello al dito.

Final Fantasy XV -The Dawn of the Future-[]

A causa del troppo potere accumulato da Ardyn nel corso della sua vita, Bahamut temette che l'Anello di Lucis da solo non fosse sufficiente a purificare la piaga, perciò il dio decise di attuare una più drastica soluzione alternativa: assimilare personalmente il potere del Cristallo e distruggere tutta la vita su Eos con la sua potente Terafusione. Quando Noctis scoprì, attraverso la rediviva Luna, cosa il Belligerante intendeva fare, decise di sfidare il proprio destino e affrontare Bahamut.
Il giovane re incontrò Ardyn nella cittadella e lo affrontò, ma non gli diede il colpo di grazia: quando l'immortale gli chiese cosa lo spingesse a tanta pietà, Noctis gli rispose che, pur odiandolo, desiderava liberarlo dalla sua maledizione. Poiché Bahamut poteva essere sconfitto solo se la sua forma mortale e quella spirituale erano distrutte simultaneamente, Ardyn propose di essere lui a sconfiggere Bahamut nel mondo spirituale, poiché la sua sola via di salvezza era la morte.

Con il permesso dei re di Lucis, Noctis consegnò l'anello di Lucis ad Ardyn: mentre il re, Luna e persino gli altri Siderei affrontavano Bahamut nel mondo mortale, l'immortale sedette sul trono di Lucis e consegnò la propria vita a suo fratello e ai suoi discendenti. Somnus diede il colpo mortale al fratello e lo accompagnò nell'aldilà, dove Ardyn guidò tutti i re di Lucis verso la sconfitta definitiva di Bahamut.
Con entrambe le sue forme distrutte, Bahamut infine crollò, gli dei scomparvero e il cristallo esplose, purificando completamente la flagello di Eos. Mentre Noctis ascendeva al trono con Lunafreya al suo fianco, Ardyn e l'anello di Lucis scomparvero definitivamente dal mondo ormai in pace.

Gli spoiler finiscono qui.

Poteri[]

L'anello di Lucis rappresenta il legame della famiglia Lucis Caelum tra il mondo mortale e il mondo spirituale, e può attingere energia dal Cristallo per usare le magie più potenti. Non è del tutto nota la natura della magia conferita dall'anello, ma sembra che ogni portatore possa usare tipi diversi di magia e le potenzialità sono quasi illimitate in termini di capacità offensive. In ogni caso, l'uso prolungato del potere dell'anello può causare visibili danni al corpo, specialmente bruciature e piaghe sul braccio e sul torso.

L'anello custodisce gli spiriti dei tredici re prescelti dal Cristallo sacro nel corso dei secoli, l'ultimo dei quali è Regis, padre di Noctis. L'anello può essere usato normalmente solo da chi appartiene alla stirpe reale, ma possono esserci delle eccezioni: come mostrato in Kingsglaive: Final Fantasy XV, se una persona non appartenente alla famiglia reale indossa l'anello, è portata in un'altra dimensione in cui è sottoposto al giudizio dei re del passato. Se l'anello rifiuta il possessore, quest'ultimo è bruciato vivo, ma se lo accetta, può invece garantirgli un enorme potere magico per un tempo limitato. Tra i poteri che l'anello può conferire c'è anche il controllo sull'antica barriera, le statue dei re del passato.

In Kingsglaive, Nyx indossa l'anello per affrontare il generale Glauca, accettando di cedere la propria vita dopo aver rifiutato di sacrificare quella di qualcun altro, e usufruisce del suo potere fino all'alba, per poi cessare di vivere. In questo caso, il giovane riottiene i poteri che re Regis gli aveva conferito tempo prima, e che aveva perso con la morte del sovrano. Curiosamente, Nyx conserva il proprio potere anche senza indossare l'anello, il che fa pensare che, se lo avesse tenuto, sarebbe stato forse ancora più potente.
Nello stesso film, Ravus Nox Fleuret perde il braccio sinistro cercando di indossare l'anello, mentre Lunafreya cerca di indossarlo per affrontare Glauca, ma viene fermata da Nyx prima di poterlo fare. Probabilmente neanche la stirpe delle Sciamane, pur essendo fortemente legata a quella di Lucis, è sufficientemente degna di indossare l'anello senza pagarne il prezzo.

In Final Fantasy XV: Episode Ignis, Ignis indossa l'anello per proteggere Noctis, ma perde completamente la vista per il patto di sangue stretto con i Re di Lucis. Durante il capitolo extra, è inoltre mostrato che il potere conferito dall'anello è tanto più forte quanto più alto è il prezzo che si è disposti a pagare: se non si riesce a sconfiggere Ardyn in tempo dopo averlo indossato la prima volta, i Re concederanno a Ignis un massimo di tre tentativi per sconfiggerlo, a seconda di quanto si offrirà loro, e potenzieranno i suoi attacchi di conseguenza.
Se Ignis decide di sacrificare la propria vita, otterrà il massimo potere, e dopo il combattimento, l'anello passerà a Noctis, che lo userà per assimilare energia dal cristallo e salvare l'amico da morte certa.

Gameplay[]

Antichissima eredità dei sovrani di Lucis ricevuta dalle mani di Lunafreya. Solo i membri della casa reale possono indossarlo.
—Descrizione

L'anello di Lucis diventa disponibile dopo che si è sfuggiti alla prima orda di daemon durante il capitolo 13, e per buona parte di esso sarà l'unica arma accessibile a Noctis contro i nemici. L'anello si equipaggia esattamente come un'arma, può essere usato solamente da Noctis, permette l'uso di proiezioni normali e garantisce l'accesso a tre magie speciali che nessun altro può utilizzare. A differenza della magia normale, la magia dell'anello consuma PM quando viene utilizzata.
A partire dalla patch 1.06, la magia dell'anello è stata drasticamente potenziata e l'anello stesso è conservato quando si inizia una partita in modalità Nuova avventura +.

Magia dell'anello[]

Il primo incantesimo utilizzabile attraverso l'anello è Ade. Attivabile tenendo premuto il tasto d'attacco, questa abilità permette di consumare PM per assorbire la forza vitale del bersaglio, prosciugandolo gradualmente e disintegrandolo. I nemici sconfitti con Ade spariscono in una nube di fumo violaceo, e Noctis recupera la stessa quantità di PV da loro posseduta al momento della morte. Questa abilità funziona bene contro i nemici di piccole dimensioni, mentre alcuni dei nemici più potenti ne sono completamente immuni. Dopo la patch 1.06, Ade ha effetto su molti più nemici e causa anche ripetuti danni magici, la cui entità varia in base alla Potenza magica di Noctis e alla resistenza del bersaglio alla morte certa.

Il secondo incantesimo che Noctis apprende dall'anello è Sancta. Attivabile tenendo premuto il tasto di difesa, questa abilità permette di consumare PM per mantenersi in fase difensiva e sferrare contrattacchi di elemento Sacro dopo aver schivato. I nemici sconfitti con Sancta si trasformano in cenere e si dissolvono, e Noctis recupera una piccola quantità di PM per ogni contrattacco effettuato, che vada a segno o meno. Questa abilità funziona bene contro i nemici deboli al Sacro, e può essere utile per recuperare PM contrattaccando costantemente gruppi di nemici. Dopo la patch 1.06, i danni normali di Sancta sono stati ridotti, ma il recupero di PM recuperati è aumentato e la magia diventa molto più forte ed estesa a una piccola area se si effettua una schivata perfetta.

L'ultimo incantesimo che Notcis può usare con l'anello è Alter. Attivabile tenendo premuto il tasto di proiezione mentre si prende di mira un nemico, questa abilità permette di consumare 210 PM per creare una spaccatura dimensionale che risucchia tutti i nemici nell'area di effetto dopo qualche secondo di carica. I nemici sconfitti con Alter sono aspirati dalla spaccatura, e Noctis consumerà tutti i PM ritrovandosi esausto se ne ha meno della quantità richiesta. Questa abilità funziona bene contro gruppi folti di nemici, ma non sempre andrà a segno, non può essere usata in spazi stretti e molti nemici potenti o di grandi dimensioni ne sono completamente immuni. Dopo la patch 1.06, Alter ha un'animazione differente e un'area di effetto minore, ma molti meno nemici ne sono immuni: la magia è in grado, con molta fortuna, di sconfiggere in un solo colpo anche il ricercato adamanthart.

Altre comparse[]

Final Fantasy Brave Exvius[]

FFBE Anello di Lucis
Un anello proveniente da una terra lontana. Tramandato dalla famiglia reale del regno magico che controllava il solo cristallo del suo mondo, si dice sia stato donato dagli dei agli uomini tanto tempo fa, assieme al cristallo stesso. La lunga stirpe dei re di Lucis ha usato l'anello per trarre potere dal cristallo, usandolo per secoli a difesa della propria terra.
—Descrizione

L'Anello di Lucis è un accessorio speciale presente nel gioco. Può essere ottenuto come ricompensa portando a termine l'evento "La fiducia di Noctis".

L'Anello di Lucis ha il 30% di bonus Attacco e il 30% di bonus Magia, permette di usare le abilità Ade, Sancta e Alter e aumenta i seguenti valori:

  • Magia +3
  • Spirito +3

Curiosità[]

L'Occulto III

L'anello di Salem in Final Fantasy VIII.

  • L'anello di Lucis ha una spiccata somiglianza con l'Anello di Salem, un oggetto raro ottenibile in Final Fantasy VIII. Secondo la descrizione fornita dal settimanale "L'occulto", l'anello apparteneva a una famiglia reale di cui si conosce poco.
  • Lo stemma sull'anello rappresenta Bahamut, il leader dei Siderei e colui che consegnò il Cristallo al primo Re di Lucis.
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